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Autore: _ayachan_    28/01/2008    28 recensioni
Naruto e Sakura: il giardino dell’Eden; i fratelli Uchiha: il serpente e la mela… Il peccato originale: il tradimento.
"Tutto ciò che credevo sicuro, si sgretolerà tra le mie mani...
Il mio passato, il mio presente, e il mio futuro...
Chi sono io?
Naruto o Kyuubi?"

[Pairing: cambieranno in corso d'opera, anche drasticamente! Threesome, in ogni caso. Molte]
Genere: Romantico, Drammatico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'eroe della profezia' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Naruto-53

Capitolo cinquantatreesimo

Sinners




Kakashi rientrò nel suo appartamento senza quasi accorgersi della strada che aveva percorso. Ogni fibra del suo cervello era impegnata a elaborare, ipotizzare, temere e tentare di rassicurarsi, in un continuo circolo vizioso che aveva finito per causargli un’emicrania non indifferente.
Aprì la porta di casa, la richiuse meccanicamente, e senza riflettere entrò nel salotto che qualche mese prima aveva ospitato Sasuke. Tutto era in ordine, tutto era lindo e perfetto; dai cuscini nuovi alle tende ai libri, ogni cosa era impeccabile... eppure, davanti ai suoi occhi, c’era ancora il disastro della “terapia” tentata da Naruto; c’erano ancora le piume nell’aria, i brandelli di stoffa, le sedie rovesciate. E c’era ancora lui, il devastatore, arrabbiato e scalmanato, lui che si faceva in quattro per salvare Sasuke, lui... con le unghie più affilate del solito.
Kakashi si incupì.
Perché non ci aveva fatto caso allora?
Perché aveva liquidato la questione come una stupida impressione? Perché aveva fatto finta di niente?
Perché credevo che fosse invincibile” si trovò a pensare, con una fitta di rimorso. “Perché lo vedevo così forte... e pensavo che fosse come suo padre. Imbattibile”
Ora, gli sembrava soltanto di essersi illuso.
Aveva cercato Minato Namikaze in Naruto, aveva cercato il vecchio, ammirato e inappuntabile maestro... dimenticando che la persona che si trovava davanti era solo un ragazzo. Che, per quanto forte, era anche immensamente debole. Che era fragile.
E che lui avrebbe dovuto sempre averlo presente.
Adesso, Naruto era scomparso nel nulla. Probabilmente sopraffatto da Kyuubi, se ne era andato senza lasciare alcuna traccia. Dove era fuggito? Qual era il suo obiettivo?
Quanto del vero lui sopravviveva?
E quella parte... la sua parte umana... quanto stava soffrendo?
Siamo stati tutti idioti. Idioti e ciechi. Abbiamo preferito fingere che andasse tutto bene, abbiamo chiuso gli occhi perché era più facile credere che ormai Naruto fosse grande... lo abbiamo lascito andare. Lo abbiamo abbandonato”
Lentamente, slacciò il coprifronte e lo abbassò fino a tenerlo in mano, all’altezza del petto. Lo guardò.
Il simbolo della Foglia in cui credeva Naruto. Il simbolo per cui avrebbe dato la vita, il riconoscimento tanto atteso, l’espressione tangibile del suo credo...
Chissà se Kyuubi se ne sarebbe liberata.
Forse lo avrebbe tenuto, per ingannarli tutti e ottenere l’ingresso al villaggio. Forse avrebbe deciso di raderlo al suolo, per averla tenuta imprigionata tanto a lungo. O forse, se ne sarebbe andata lontano.
E loro non avrebbero mai più rivisto Naruto.
In ogni caso, a perdere erano sempre le stesse persone.
Proprio quando rischiava di precipitare nei pensieri più cupi e pessimisti, il campanello della porta trillò all’improvviso.
Kakashi alzò lo sguardo, ritornando alla realtà, e per un attimo restò sorpreso nel constatare che il salotto era in ordine, e che di Naruto e Sasuke non c’era traccia. Riacquistando in fretta la lucidità, raggiunse l’ingresso e chiese al citofono chi fosse.
«Haruka» gli rispose la voce dall’altra parte.
Esitò.
Haruka.
Farla entrare o non farla entrare? E, se sì, perché? Per quale ragione?
Non lo sapeva nemmeno lui.
Ma l’idea di non restare solo in quella casa, preda dei ricordi e dei sensi di colpa, era molto allettante. E fu così che le aprì.
L’arrivo di Haruka fu un’insolita ventata di normalità.
L’ultima volta che l’aveva vista erano stati in missione insieme, in un tempo che ora sembrava remoto e distante, e che invece risaliva soltanto a pochi giorni prima. Ma allora tutto andava ancora bene. Allora Naruto era lì con loro, e sorrideva e si arrabbiava ed era sempre il solito...
...O no?
Cos’era... quella vaga sensazione...? Come se... avesse scordato qualcosa... come se... il sorriso di Naruto... avesse avuto un certo non so che...
«Tutto bene?» chiese Haruka agitando una mano davanti ai suoi occhi persi, sotto le sopracciglia corrugate.
«Scusa» borbottò lui, passandosi una mano sul viso. «Non è un bellissimo momento»
«E si può sapere perché o è un segreto di stato?» domandò lei con il suo solito mezzo sorriso, ironico e freddo al tempo stesso.
Il silenzio di Kakashi fu eloquente.
«Va bene, va bene...» celiò lei senza prendersela, avviandosi lungo il corridoio con passo morbido. Avvolta nella solita divisa da ninja, sembrava trovarsi molto più a suo agio che in qualsiasi altro vestito. «Lo vuoi del tè?» offrì ironica.
«Aspetta, faccio io» sospirò lui, seguendola rassegnato.
Quando Haruka prendeva in mano la situazione, tentare di resisterle era una battaglia persa.
E, forse, non voleva nemmeno resisterle. Non ora che lei gli offriva l’opportunità di respirare, anche se poco.
Mentre il tè verde scorreva dalla brocca al bicchiere, insieme al ghiaccio, le nubi si addensavano lente nel pomeriggio spazzato dalla brezza. Haruka era seduta a tavola, con il mento sorretto dalle dita intrecciate; guardava Kakashi e cercava di indovinare il motivo della sua preoccupazione, da quel poco che si vedeva del suo viso.
«Si tratta di uno dei tuoi allievi, vero?» chiese a un tratto, dopo il primo sorso.
Kakashi le lanciò un’occhiata indecifrabile. «E da cosa lo dedurresti?» chiese, senza particolari intonazioni.
«Prima di tutto dal fatto che solitamente ti incupisci solo per uno di loro o per il tuo vecchio compagno di squadra... e poi dall’ovvia annotazione che non hai più donne per cui lambiccarti» un sorriso sornione si fece largo sul suo viso. «Infine, il mio istinto di spia e donna mi dice che a preoccuparti non è Obito Uchiha, ma qualcosa di più presente e pressante... ed è così che giungo ai tuoi allievi»
«...Analisi accurata, non c’è che dire» mormorò Kakashi, neutro.
Haruka rise piano. «Certo, è facile fare il gradasso dietro quella maschera...» insinuò canzonatoria. «Non vediamo né sappiamo nulla delle tue vere reazioni, nemmeno un guizzo involontario dei muscoli... sei un vero mistero, Kakashi dello sharingan»
C’era qualcosa, nel tono di Haruka, una sorta di nota carezzevole e vibrante, una sfida nascosta dietro l’adulazione, che riuscì a penetrare la barriera di indifferenza di Kakashi.
Il jonin abbassò lo sguardo, centellinando il tè nel suo bicchiere, senza decidersi ad abbassare la maschera e berlo. Fino ad allora, se proprio ci era stato costretto, aveva sempre fatto in modo di essere solo o incredibilmente rapido... Ma oggi non ne aveva voglia. Non voleva essere veloce, non voleva essere solo. Non voleva essere soltanto una maschera.
Ma avrebbe mai trovato il coraggio di mostrare il suo viso?
Quanti anni erano passati dall’ultima volta? Riusciva a ricordarlo?
Sentì la vibrazione della sedia che strisciava sul pavimento, più che il suo rumore.
Percepì i passi leggeri di Haruka sulle piastrelle, più che il fruscio dei suoi vestiti.
Inspirò il suo profumo, invece di vederla avvicinarsi.
Il bicchiere di tè gli fu tolto di mano, per essere posato gentilmente sul tavolo. Una massa indistinta di capelli rossi divenne l’aureola irreale di un viso bianco e regolare, dagli occhi blu come il mare più profondo.
Kakashi non si mosse, mentre Haruka arrivava quasi a sfiorarlo. Respirò piano, mentre le mani di lei si posavano sul suo petto, liscio e forte sotto i vestiti, e salivano lente, accarezzando, esplorando, fino al collo e al mento. Le dita percorsero il contorno della mandibola, la linea intravista delle labbra, quella del naso. Poi, si soffermarono sul bordo della maschera.
Haruka guardò Kakashi. Una richiesta silenziosa ma anche un avvertimento: sai cosa succederà quando l’abbasserò.
Nessuno dei due si mosse per un tempo indefinito. Immobili, a pochi centimetri l’uno dall’altro, consapevoli come non mai della reciproca presenza, restarono a sfidarsi, a vedere chi per primo avrebbe ceduto.
Ma non ci fu bisogno di cenni.
Semplicemente, a un certo punto, Haruka prese il lembo della maschera tra le dita e l’abbassò piano, quasi con cautela.
Kakashi la lasciò fare; lasciò che svelasse il naso dalla linea diritta, gli zigomi, le guance bianche, e, più in basso, le labbra ben disegnate, carnose quanto bastava. L’ultimo ostacolo, il mento liscio, fu superato senza aumentare la velocità o lasciarsi prendere dall’impazienza, e infine il misterioso volto di Kakashi Hatake, tanto a lungo celato, venne alla luce.
Haruka allontanò le mani dalla stoffa per sfiorare la guancia in una carezza leggera, appena accennata; polpastrelli sulla pelle, nulla di più.
«Hai il segno dell’abbronzatura» sussurrò con un piccolo sorriso.
«Probabile» commentò Kakashi senza scomporsi.
Le dita di lei si mossero lente, percorsero i contorni del suo viso, il dorso del naso, il tratto di pelle che lo separava dalla bocca, e le sue labbra, soffermandosi un secondo di più.
«Sei bello» fu il lieve commento di Haruka, sintetico ma esauriente. «Più di quanto avessi previsto»
E, in effetti, ora era comprensibile come Ayane fosse rimasta folgorata da Kakashi, tanto tempo prima: nonostante i tratti del ninja dai capelli d’argento non fossero nulla di speciale presi singolarmente, erano accostati con un gusto e un’accuratezza tutti particolari, che gli davano un’aria diversa e affascinante.
Kakashi sollevò la mano e la chiuse attorno al polso di Haruka, abbassandolo ed allontanando le sue dita. Lei non distolse lo sguardo, né diede segni di indecisione. Con una calma e una pazienza infinite, derivate da lunga esperienza e abilità naturale, si fece più vicina, fino a premere il seno contro il suo petto. Si sporse, dovette salire sulle punte dei piedi per acquistare qualche centimetro, e poi, con la mano ancora libera, si spinse ad affondare le dita nei capelli sulla sua nuca.
Il viso a pochi centimetri l’uno dall’altro, il respiro che si mescolava e vibrava sulla pelle di entrambi, le labbra leggermente schiuse, in attesa, per un lungo, lunghissimo istante.
E, finalmente, il bacio.
Fu ancora Haruka a muoversi, a posare le labbra su quelle di Kakashi, ma come l’ebbe fatto lui passò una mano attorno alla sua vita e la strinse a sé, cedendo ad ogni istinto animale, umano o maschile che fosse nel suo corpo. Le lasciò il polso che teneva imprigionato per catturare la massa dei capelli, morbidi e dal profumo inebriante, e, stretti in un abbraccio che sapeva di impazienza, insieme finirono per urtare il tavolo, e Haruka fece cadere il suo bicchiere, spargendo tè tutt’attorno.
Ma non ci badarono.
Non ci fu nulla cui prestarono attenzione di lì in poi, per essere sinceri.


Nella testa di Sakura regnava la confusione più completa, mista al turbamento e all’angoscia.
Naruto era scomparso, e lei lo tradiva, e poteva essergli accaduta qualunque cosa, e Kyuubi poteva aver preso il sopravvento, e lei lo tradiva, lo tradiva, lo tradiva.
E non glielo aveva mai confessato.
Non seppe mai come riuscì a raggiungere l’ospedale dal palazzo dell’Hokage, ma era certa che in quel momento ci fosse una sola persona che voleva vedere, e di cui aveva bisogno: Sasuke.
Arrivò alla sua stanza quasi barcollando, lacerata ad ogni passo da un senso di colpa sempre più incalzante e da un bisogno incontrollabile, il desiderio inarrestabile della dipendenza.
Entrò nella stanza e vide Sasuke che come suo solito leggeva un libro, ma non dovette dire nemmeno una parola: lui alzò lo sguardo, la vide, e immediatamente si accigliò e spinse indietro le lenzuola, alzandosi.
«Cosa è successo?» chiese in fretta, avvicinandola.
«Naruto... è scomparso» alitò lei, senza quasi capire cosa dicesse. «Forse Kyuubi si è liberata... e non sappiamo dove sia...» sentì una lacrima correre lungo il viso, incontrollata. «Non lo sappiamo...» ripeté, con un filo di voce. «E io non gliel’ho detto, non gliel’ho detto!»
Negli occhi di Sasuke passò un lampo di inquietudine.
Naruto scomparso?
Kyuubi libera? Non ne aveva il controllo totale? Non riusciva a tenerla a bada?
«Quando avete avuto le ultime notizie?» chiese, a metà tra il nervosismo e la rabbia.
Nervosismo, perché non sapeva cosa gli fosse accaduto. Rabbia, perché Naruto avrebbe dovuto controllare Kyuubi. Perché Sasuke non avrebbe accettato che lui, che lo aveva battuto, fosse più debole della Volpe. No.
«Era in missione... nel paese del Fulmine» balbettò Sakura confusamente. «Tre giorni fa. Poi abbiamo saputo... dicono che Kyuubi si è liberata... Sasuke! Non sappiamo dove sia! E non gli ho detto di noi due!» gemette, e d’istinto si aggrappò alla maglietta dell’Uchiha e affondò il viso nel suo petto.
Sasuke lottò solo per un istante contro l’istinto di irrigidirsi e spingerla via, a disagio, ancora inesperto di rapporti umani... ma bastò meno di un secondo perché le sue braccia l’avvolgessero e la stringessero, nel flebile tentativo di confortarla e in quello più intenso di mostrarsi forte e sicuro, per calmare lei e sé stesso.
«Non è detto che le cose stiano per forza così» disse tra i denti, sentendola tremare. «Forse abbiamo ricevuto messaggi sbagliati. Forse qualcuno ha intercettato i suoi... non c’è la certezza assoluta che Kyuubi si sia liberata»
«Ma se così fosse?» esclamò Sakura, alzando lo sguardo fino a lui, con il volto arrossato e le guance bagnate. «Io non gli ho mai detto di noi due! E lui... lui sospettava qualcosa, lo so. Per forza, devo aver commesso qualche errore, deve... deve aver sospettato... e io non gliel’ho mai detto! Non ho mai confessato! Maledizione, perché, perché gli ho fatto questo?!» singhiozzò, affondando le unghie nella stoffa della maglia di Sasuke. «E perché continuo a farlo?» continuò, disperata, stordita, incapace di fermarsi. «La verità è che non voglio confessare, non voglio dirgli nulla! Farebbe male a lui, e ancora di più a me! Naruto mi fa sentire amata, indispensabile... necessaria! Io ti amo, Sasuke, ti amo da anni e anni e non ho mai smesso... ma tu? Tu mi ami? Non lo so, e neppure ho il coraggio di chiedertelo! Eppure... continuo... a trascinarmi così! Continuo a cercarti, continuo a dire di no a lui... e ora forse l’ho perso per sempre! Dal primo momento che ti ho rivisto, sapevo che avrei finito per scegliere te, lo sapevo! Ma non... non sarebbe dovuto succedere così! Ho commesso un errore imperdonabile, il peccato peggiore, e non potrò mai più tornare indietro!»
Sasuke rimase ad ascoltare il fiume di parole che usciva dalla bocca di Sakura, senza trovare spiragli per inserirsi e interromperla. Alla domanda ‘tu mi ami?’ sentì una leggera contrazione allo stomaco, ma tutto ciò che fece fu irrigidire la mascella e corrugare di più la fronte.
Alla fine, tappò a forza la bocca di Sakura, premendo le dita contro le sue labbra, e la fece tacere.
Ci fu un attimo di pesante silenzio, da entrambe le parti.
Ognuno dei due sentiva il proprio cuore battere più veloce, anche se a ritmi diversi, e ognuno dei due aveva troppi pensieri che vorticavano in testa e premevano per uscire.
«...Io ho bisogno di te» mormorò Sasuke alla fine, chinando la testa turbato. «Non so se sia amore o cosa, ma... ho bisogno di te. Voglio ricostruire il mio clan, voglio che torni ad avere l’importanza di tanti anni fa... e voglio che ci sia tu al mio fianco. Perché ho sempre in testa quest’idea ossessionante, ho sempre davanti agli occhi l’immagine di me e te, insieme, felici... e non riesco a vedere nessun’altra al tuo posto. Non ci riesco» lentamente, allontanò le dita dalle labbra di Sakura, senza che lei lo interrompesse. «Lo so che stiamo facendo del male a Naruto. Lo so. Ma... se ti lasciassi andare... se ti dicessi di tornare da lui... farei del male a me. E non voglio. Non voglio lasciarti a Naruto, tu sei... sei troppo importante. Se davvero c’è stato un peccato, è stato commesso da entrambi, non da uno solo di noi»
Le lacrime si erano cristallizzate negli occhi spalancati di Sakura.
Le parole che da sempre sognava, erano lì, sulla bocca della persona che da sempre desiderava. Non erano un ‘ti amo’, non erano una promessa di eterna abnegazione... ma erano ugualmente terribili e serie. Ugualmente efficaci, su di lei.
Si sentì sciogliere, letteralmente, e dovette aggrapparsi a Sasuke con più forza per non barcollare, stordita.
Troppe emozioni in un giorno solo, troppi errori, troppe rivelazioni, troppo poche correzioni...
...e non sapeva che il peggio doveva ancora arrivare.
«...Sai quanto a lungo ho aspettato che mi dicessi queste parole?» chiese con un filo di voce, tremando. «Anni, e anni, e anni...»
«Lo so» mormorò lui, tornando a stringerla e affondando il viso nei suoi capelli. «Scusa... Scusa, Sakura»
«Ma ora... io cosa devo fare?» gemette lei, senza forze. «Dovrei dirlo a Naruto... Io vorrei... vorrei farglielo sapere. E’ giusto, no? Avrei dovuto farlo molto prima... eppure lui... lui non c’è» singhiozzò. «Non c’è»
«Non è detto che non ci siano speranze» la rassicurò Sasuke, per convincere anche sé stesso. «Forse ha usato solo il chakra di Kyuubi, non si è lasciato sopraffare. Forse sta tornando indietro, e vuole soltanto fare il gradasso... Può darsi che si sia perso, ne sarebbe capace. Tornerà. Deve tornare»
Sasuke non poteva saperlo... ma quelle erano le stesse parole pronunciate da Naruto e riferite a Sakura.

Rimasero abbracciati, soltanto abbracciati, per chissà quanto. Niente baci, niente carezze provocanti, niente amore in fretta e furia, di nascosto, con l’ansia di essere scoperti... soltanto loro, a lungo, in silenzio. Solo le mani di Sasuke che, lievi, le sfioravano i capelli, in un gesto inusuale e impacciato, ma di una tenerezza assoluta.
Alla fine, quando la luce filtrata dalle nuvole fu quasi scomparsa, Sakura si staccò da Sasuke, passandosi le mani sul viso.
«Adesso devi riposare...» mormorò. «E’ quasi l’ora dei calmanti, e anche io... devo tornare a casa»
«Non è vero» la corresse lui. «Puoi restare qui»
Lei gli sorrise, mesta. «Voglio andare a casa. Per favore» sussurrò.
E Sasuke, all’improvviso, capì. «...Se per caso dovesse tornare...?» mormorò, lasciando in sospeso la domanda.
Sakura annuì. «Voglio esserci. Voglio parlargli una volta per tutte. So che forse non sarà il momento, so che forse sbaglierò... ma se me lo tengo dentro ancora rischio di scoppiare. Non mi interessa quello che diranno tutti, non mi interessa il giudizio degli altri... ho bisogno, volgarmente, di scaricarmi la coscienza. Di dare un senso a quello che sono stata negli ultimi giorni»
Sasuke, dopo un istante, annuì. «Va bene. Allora vai» si limitò a dire, piano, facendo tacere la vocina ansiosa che lo metteva in guardia – da cosa?
Sakura sorrise, con gli occhi rossi e gonfi, e poi si avvicinò di nuovo e appoggiò la testa sotto il suo mento, nell’incavo rassicurante tra collo e clavicola.
«Tornerò da te» sussurrò.
«Lo so» rispose lui, le labbra contro i suoi capelli.
E lei lo lasciò, solo nella sua stanza, ignaro, e ignara, ignari entrambi di ciò che sarebbe accaduto di lì a poco... della fragilità estrema delle loro promesse.

Sakura rientrò nell’appartamento di Naruto.
Il gatto, acciambellato sul divano, quando la sentì entrare drizzò le orecchie e lanciò un miagolio affamato.
«Eccomi, arrivo...» mormorò lei, mettendo giù la borsa. Stare sola in quella casa la spingeva sempre a parlare sottovoce. Come aveva fatto Naruto a vivere lì per tanti anni, senza nessuno?
Aprì una nuova scatoletta al gatto e riempì la ciotola, posandola a terra. Accucciata, poi, lo accarezzò distrattamente mentre mangiava.
Il suo pelo le ricordava tanto Naruto... così come i suoi occhi, e il suo modo prepotente di riempirla di attenzioni. Avevano davvero fatto la scelta più azzeccata con il nome, anche pensandoci una vita non avrebbero potuto trovare nulla di meglio.
Si rialzò, sbadigliando, e fece girare lo sguardo al piccolo appartamento che aveva quasi iniziato a considerare suo.
Dopo la confessione avrebbe dovuto andarsene, realizzò, e portare via tutte le sue cose.
Cosa avrebbe fatto a quel punto? Sarebbe tornata dai suoi genitori o avrebbe vissuto con Sasuke? Non lo sapeva... e pensarci era troppo faticoso. Anche perché prima di tutto avrebbe dovuto parlare con Naruto.
E lui non c’era.

Fu un rumore inesistente a svegliarla nel cuore della notte, all’improvviso.
Sakura aprì gli occhi nel buio, il cuore che batteva forte nel petto, e trattenne il fiato.
C’era qualcosa in casa.
Qualcosa che le dava una sensazione strana... inquietante.
Si alzò a sedere, senza far rumore, e tese l’orecchio. Nulla.
Non un suono fuori posto, non un fruscio... solo... il silenzio.
Troppo silenzio.
Dov’era l’altro Naruto?
Tese una mano sul cuscino, sentì l’affossamento tiepido lasciato dal gatto, ma non lui. Allora schioccò la lingua piano, chiamandolo senza accendere la luce. Nessuna risposta, nessun passo felpato che si avvicinava.
«...Naruto?» chiamò con un filo di voce, mentre i suoi occhi si abituavano alla luce della luna che entrava dalla finestra.
«Sakura...» sussurrò una voce, nel silenzio.
Un brivido le corse lungo la schiena.
«Naruto?» ripeté più forte, con il cuore in gola, e gettò indietro le coperte, si alzò in piedi.
Un’ombra guizzò davanti a lei, fermandosi a pochi centimetri di distanza, e spalancando gli occhi Sakura riconobbe Naruto.
«Cosa ti è successo?» alitò, quando vide i capelli scompigliati, i vestiti strappati, le macchie sugli abiti e sul viso.
«Io... non... non...» balbettò lui confuso. «Non lo so, non ricordo...» portò una mano al coprifronte, spaesato, e Sakura sentì un brivido correre lungo la schiena.
«E’ stata... Kyuubi...?» mormorò lei.
«...Credo di sì» gemette lui. «Sakura... aiutami... non so più cosa mi sta succedendo... la sento nella mia testa. Mi parla, mi suggerisce cose orribili... e io... non capisco più quando sono io e quando no. Non capisco più cosa sto facendo!» ansimò, afferrandosi ciocche di capelli con le dita.
Sakura riuscì soltanto a tendere le braccia e a stringerlo forte, come un bambino, una mano sul capo e il braccio attorno alla sua schiena larga.
«Va tutto bene» sussurrò, per tranquillizzarlo e non perché ci credesse davvero.
Come era accaduto qualche ora prima con Sasuke, anche adesso rimase stretta a lui, senza parlare, senza dire o fare nulla. Gli accarezzò la testa, la schiena, il collo. Sentì la stoffa rovinata sotto le dita, quasi... corrosa, o bruciata, e un brivido la scosse di nuovo.
Dopo lunghi minuti di silenzio, lo allontanò dolcemente.
«Eravamo tutti così in ansia...» sussurrò, prendendogli il viso tra le mani. «Non abbiamo avuto tue notizie per tre giorni, sapevamo soltanto che avevi usato il chakra di Kyuubi, al Fulmine... ma tu stai bene?»
«Sì» rispose Naruto, piano. «Questi sono solo graffi, guariscono subito...»
Le vere ferite si erano già curate. Le ustioni, laceranti, brucianti, roventi, gli effetti del chakra di Kyuubi, avevano impiegato quasi un intero giorno per sparire, poi però lo avevano fatto, lasciando soltanto pelle integra e uniforme.
Ma ciò che davvero faceva male, non era all’esterno.
Era dentro di lui.
Era la voce della Volpe, mescolata a quella interiore che sentiva sempre, erano le sue parole, i suoi accenni a Sakura, a Sasuke, a quanto sarebbe stato legittimo farli a pezzi... per dimostrare che non era un idiota... che era forte... per dimostrarlo a tutti, e ovunque.
Voleva farla tacere.
Voleva cancellare i suoni nella sua testa, ma non ci riusciva...
«Sei stato da Tsunade?» gli chiese Sakura. «Vuoi che andiamo insieme?»
Lui non la ascoltava nemmeno.
Chiediglielo. Chiedile cosa ha fatto mentre tu eri via... come ha passato il tempo.
Strinse i denti, chiuse gli occhi.
Ha lasciato Sasuke prima ancora che me ne andassi!” cercò di convincersi. “Sakura mi ama! Ama solo me!”
Se ne sei tanto sicuro, domandaglielo con la tua bocca” propose Kyuubi, con voce di una dolcezza e una tentazione disarmanti.
«Naruto?» lo chiamò Sakura, preoccupata, e gli posò una mano sul viso, costringendolo a sollevare gli occhi su di lei. «Va... Va tutto bene?»
...Era strano.
La sensazione che l’aveva svegliata continuava a permanere, anche se Naruto era lì, con la sua presenza rassicurante. Era come se... nell’aria ci fosse qualcosa.
Le venne in mente un dettaglio stupido.
«Dov’è l’altro Naruto?» sfuggì alle sue labbra.
«Non lo so» rispose il Naruto originale, senza capire. «Quando sono entrato non l’ho visto»
«Quando mi sono svegliata non c’era»
«Sarà sotto il divano»
«...Mh... Forse...» mormorò lei.
Ma, per qualche strana ragione, restava inquieta.
Si costrinse a pensare ad altro, scuotendo la testa.
«Dobbiamo andare da Tsunade» disse, cercando di prendere in mano la situazione. «Devi spiegarle cosa è successo, rassicurarla... era davvero preoccupata, e anche il maestro Jiraya, il maestro Kakashi...»
«E Sasuke?» si scoprì a dire Naruto, senza che fosse sua intenzione.
Scese un silenzio pesante.
«...Anche... anche lui, certo...» sussurrò Sakura, e il suo cuore minacciò di sfondare la cassa toracica.
Nella penombra, alla luce incerta della luna, scorse l’espressione di Naruto... ed ebbe un fremito.
Quando l’aveva visto comparire all’improvviso, ferito, confuso, smarrito... aveva deciso che per quella sera non gli avrebbe detto di Sasuke. Lo aveva visto troppo provato, e non aveva voluto infierire...
...Ma ora...
...Tutt’a un tratto...
...Nei suoi occhi lesse che lui sapeva già.
La voce le morì in gola.
Incapace di staccare gli occhi dai suoi, rimase rigida, a un passo dal letto e a pochi centimetri da lui.
Come lo sapeva?
Perché?
Aveva commesso un errore? Si era tradita? Da quando Naruto sospettava?
«Sakura...» mormorò lui, con voce roca. «Tu mi ami, vero?»
Silenzio.
Sì che lo amava.
Ma, fu costretta ad ammettere, non come prima.
Non più.
Da quando era tornato Sasuke, qualcosa era scattato dentro di lei, una molla che credeva di aver sepolto per sempre... Fino a qualche mese prima aveva davvero creduto di provare per Naruto il vero amore, quello profondo, importante, unico... ma... aveva scordato la dodicenne che sospirava per Sasuke. Aveva scordato l’ossessione, il pensiero fisso, sempre diretto a lui, sempre e solo per lui.
Poi, improvvisamente, l’aveva riscoperto.
Fuochi d’artificio. Ecco di cosa si trattava.
Mentre ciò che provava per Naruto era... come una coperta. Calda, rassicurante, avvolgente... ma soltanto una coperta. Niente batticuore, niente fremito al solo pensiero; un’infinita quantità di affetto... ma non palpiti veri e propri.
«Mi ami?» insisté Naruto, e la patina di certezza della domanda precedente si dissolse.
«Io...» mormorò Sakura, senza sapere da dove iniziare.
Quello non era il momento.
Ne era certa.
Non poteva essere l’attimo giusto, non poteva... ma lui... lui sapeva. Lui la guardava, e le diceva che mentire sarebbe stato soltanto peggio. Lui la guardava, e lei capiva che ogni secondo di esitazione era una pugnalata nel suo petto.
Naruto la fissò, inchiodandola con lo sguardo.
Una parte di lui avrebbe voluto gridare, urlare che non importava anche se lo aveva tradito, che era disposto a perdonarla se lei avesse continuato ad amarlo... ma l’altra... l’altra gli diceva che lei non lo amava più. Che lei era di Sasuke, completamente di Sasuke.
Lasciala perdere.
O uccidila”
Nella confusione che regnava tra i suoi pensieri, Naruto perse di vista la differenza tra sé e la voce.
Come era accaduto nel Paese del Fulmine, le due coscienze si trovarono a coesistere, amalgamandosi in maniera irregolare. Opinioni, decisioni, incitamenti si mescolarono, sovrapponendosi, contraddicendosi, sussurrando e strepitando, mandando al diavolo ogni sua capacità logica o razionale.
Al villaggio della Nuvola ciò si era tradotto in tre giorni di confusione completa, di zigzag irregolare tra il Fulmine e il Fuoco, diretto verso casa e nella direzione opposta allo stesso tempo. Si era tradotto nella perdita dei documenti che era andato a recuperare, caduti chissà dove, e nel silenzio completo e nella vita randagia.
Ora, si trasformò in qualcosa di peggio.
Le sue mani si serrarono attorno alle spalle di Sakura, e la spinse sul letto, sordo alla sua voce, sordo alle sue parole.
«Naruto!» gridò lei, cercando di liberarsi del suo peso, ma scoprì che la stretta era al di là delle sue possibilità.
Naruto le chiuse la bocca con la sua, e lei lo morse, spinta dalla paura e dall’orrore. Lui si fece indietro, ma solo per un breve istante.
«Tu mi ami» ringhiò, con voce roca e gorgogliante. «Tu mi ami! Dimmelo!»
«Basta Naruto, smettila!» replicò lei, affondando le unghie nelle sue braccia. «Per favore... per favore!»
Non la ascoltò.
La sua vista era annebbiata, i suoi sensi confusi.
Voleva che Sakura lo amasse, e voleva che fosse solo sua, voleva che dimenticasse Sasuke, e voleva farle del male, per punirla.
...Ma cosa sto facendo?” si chiese in un angolo della sua mente.
Se lo domandò, eppure le sue mani si muovevano sul corpo di lei bruscamente, graffiandola, stringendola con troppa forza. I suoi denti affondavano nella spalla, neanche tanto leggeri, e le sue orecchie non sentivano le suppliche, le lacrime, i calci deboli e disperati.
Poi, una parola, un appello disperato, lo colpì in profondità, oltre il velo della confusione.
«Sasuke!»
Naruto si fermò bruscamente, sollevandosi sulle braccia.
La nebbia nella sua testa era scomparsa tutto a un tratto, lasciando un vuoto e un silenzio assoluti. Il viso di Sakura, rigato di lacrime, si impresse a fuoco sulla sua retina.
«Smettila...» singhiozzò lei, coprendosi il viso con le braccia. «Per favore... ti prego...»
I muscoli di Naruto presero a tremare.
«S-Scusa...» balbettò, rendendosi conto dell’enormità di ciò che aveva quasi fatto. «Non... non è... Io non...» tentò di dire, senza riuscire a formulare un solo pensiero coerente.
«Io amo Sasuke» sussurrò Sakura, nascosta dietro le mani. «Non ho mai smesso di amarlo, anche se non lo sapevo... Ti ho tradito, Naruto. Scusa, scusa, scusa... scusa»
La confessione improvvisa lo stordì.
Lui lo sapeva, l’aveva saputo dal primo istante... ma sentirlo dalle sue labbra fu più terribile di ogni incubo.
Smise di tremare.
Per un attimo, solo per un attimo, si chiese perché fosse lei a chiedere scusa, con quello che lui stava per farle.
Poi, la rabbia e il dolore presero il sopravvento.
Strinse i pugni, sentì le unghie che si conficcavano nei palmi, e provò soltanto il desiderio di distruggere qualcosa.
Perché aveva scelto Sasuke?
Perché non lo aveva mai dimenticato.
«...Lo sapevo» disse roco. «Lo sapevo che non hai mai smesso di amarlo...»
Sakura non negò, non smentì. Nascosta dietro le mani, singhiozzò piano e attese che il suo cuore rallentasse il ritmo. I punti in cui Naruto l’aveva morsa o stretta con troppa forza pulsavano debolmente, lontani.
Lui rotolò di lato, e scese dal letto.
In piedi, si passò le mani tra i capelli, senza sapere cosa fare, cosa dire. La sua mente era in subbuglio, il cuore batteva impazzito nel petto, e le sue mani si aprivano e si chiudevano in continuazione, così come i muscoli guizzavano sotto la pelle.
La sentì calmarsi, dopo chissà quanto, e la sentì scostare le lenzuola e alzarsi. La sentì piangere ancora, sommessamente, e sentì il fruscio degli abiti e il rumore della lampo che veniva richiusa.
«...Credo che sia meglio che me ne vada» sussurrò con voce incrinata. «Naruto... mi dispiace. Davvero»
Lui non si mosse.
Immobile, faccia alla parete, rimase rigido come la pietra.
Sakura chinò la testa, e desisté. Senza aggiungere altro, se ne andò.
Naruto rimase nella stessa identica posizione per pochi minuti... poi sferrò un pugno al muro, aprendo una ragnatela di crepe nell’intonaco.
Sapevo che non hai mai smesso di amarlo... Ma volevo comunque illudermi di poter avere sia te che Sasuke. Sakura... io ti ho dato tutto ciò che sono... Avevo sperato con tutto me stesso che fosse abbastanza...
Per te sono più di un amico, non un fratello, diverso da un amante... io sono... io.
Ma la persona che tu ami...
...quella, no.
Non sono io
Tremando, ritrasse la mano.
Dentro di sé, sentiva un tintinnio leggero, come il rumore di qualcosa che scorre via, inafferrabile, scintillante... strappandogli luce e calore.
Tutto ciò che credevo sicuro, si è sgretolato tra le mie mani...
Pensavo di essere stato odiato perché sconosciuto...
...e invece l’unico a non sapere chi fossi ero io.
Credevo di avere Sakura al mio fianco, di poter contare su di lei...
...ma non c’è mai stata davvero.
Ero sicuro che con Sasuke di nuovo a Konoha le cose sarebbero tornate come prima che tradisse.
Mi illudevo e basta.
Ma allora...
...se tutto ciò che davo per certo si è sgretolato...
...Chi sono io?
Naruto o Kyuubi?

E fu in quel momento, quando la disperazione lo assalì, inesorabile, incontrastabile, che Kyuubi, sentendosi tirata in causa, sferrò l’attacco finale.

Immobili nell’angolo più scuro della stanza, gli occhi azzurri del gatto brillavano nel buio...










Nel prossimo capitolo:

«Sakura...?» chiamò Ino, agitata suo malgrado. «Cos’hai trovato?»
Ma lei non la ascoltava.
Piano, spaventata, desiderando con tutta sé stessa di sbagliarsi, alzò lo sguardo fino alla finestra...
...aperta.
Dava ad est, verso un cielo color grigio piombo.
E fu allora che vide l’esplosione.
Nella zona dell’ospedale.












*      *     *   *    ȣ    *   *     *      *

Spazio autore

Purtroppo, ho un discorso serio da farvi.
Sono in pieno blocco dello scrittore.
E quando sono in blocco dello scrittore, sono in crisi.
Il che mi riporta al blocco, alimentando un circolo vizioso infinito.
Ho scritto tutto il capitolo 54 tra ieri sera e questa mattina perché non avevo nulla da mettervi nella preview,
e ho la terribile impressione che non sia venuto come volevo.
Ora, capite bene quanto sia importante questa parte.
E' per questo che devo rallentare un pochettino il ritmo, e aggiornare ogni tre giorni anziché due.
Mi dispiace, non era davvero previsto...
(tra l'altro, nel prossimo capitolo ci scappano le due bastardate più grandi fino ad ora)
Prossimo titolo: egoista.

Tanto per tenervi al corrente...
E' online l'ultimo capitolo di Redenzione.

kimi: come posso odiare Sasuke? Boh, ormai non lo so più... (il che la dice lunga sulla mia crisi) Tutta colpa di una certa foto, di un certo Kishi che mi fa deviare da un fratello all'altro, e di un certo capitolo 54... uff. Voglio di nuovo i miei punti saldi! ç_ç Voglio odiare Sasuke e vedere Naruto con una certa persona, e poi voglio pure scrivere cinque ore al giorno! Odio l'apatia! Comunque... Naruto si è decisamente fatto rispettare, in questo capitolo. U_U Non so se odierete me, lui, Sakura o Sasuke per questo, ma le cose vanno così. Punto. Per quanto riguarda il tuo compleanno, fino a ieri non sapevo se Sinners sarebbe stato ancora in corso all'inizio di marzo, ma ora, con il rallentamento, potrebbe esserlo... quindi te lo dico da subito: per quel giorno chiedimi quello che vuoi, cercherò di esaudire il tuo desiderio! (con "quello che vuoi" intendo una domanda sulla fic, o anche particolari richieste in termini di pairing; sono masochista, ma anche disposta a scrivere qualcosa - sperando che per allora l'emergenza blocco sia rientrata. Ovviamente, se e solo se vuoi! E solo cose ottenibili via web! XD)
Rhymes: uhm... ho la vaga impressione che i prossimi capitoli ti piaceranno parecchio...
Ino_Chan: mi sa che devo procurarmi il testo di quella canzone, allora, perché al momento non ce l'ho in mente! XD Cioè, l'ho sentita, mi piace pure, ma ora non mi ricordo le parole! Grazie per avermi fatto passare la svista, di nuovo!
roby chan: i Namikaze sono fighi, forti e pericolosi. *_* (mio parere personale, ovviamente) E una mia amica aveva già ipotizzato un eventuale KonoHana, ma per quel che mi riguarda voglio troppo bene al povero Konohamaru per metterlo nelle mani di quella piccola arpia! XD
lale16: il tuo compleanno purtroppo è già passato, altrimenti avrei fatto anche a te la proposta che ho fatto a kimi! Mi spiace che il tuo pc sia KO, spero che le cose si sistemino in fretta! In tanto continua pure a fregare la sorella, è sempre buona norma! U_U Direi che le "gonfie vele" dello scorso capitolo sono state ammainate di brutto qui, eh...
Jenna Uchiha: alti e bassi sì, con Sasuke. Leggiti la risposta che ho dato a Kimi per sapere in quale cavolo di pasticcio mi sono infilata con lui... Sai lo odi, dunque? Oh beh, io non ti dico nulla... continua a guardare l'anime, però, continua...
kaho_chan: mi dicevi che in questo capitolo prevedevi che Naruto avrebbe trattato male Sakura... beh, direi che lo ha fatto eccome. Ma, in un certo senso, nel prossimo la tratterà peggio... indirettamente, diciamo. Kyuubi è Kyuubi, non c'è neanche da aprire bocca su di lei. Mi ci sbizzarrirò al massimo, e darò sfogo al mio lato più sadico e bastardo ... a costo di farmi odiare da tutti voi - se già non volete impiccarmi per la triste fine delle vostre aspirazioni di NaruSaku. Sai quando dicevi "la threesome qui la concludiamo solo con la morte di qualcuno"? Ecco. Aspetta il prossimo capitolo e poi ne riparliamo...
.. DuniettaS ...: Kyuubi farà la falcata nel prossimo capitolo... tutto sta a vedere se Naruto cede o resiste. Tra l'altro Hinata non si è vista neanche di striscio, hai notato? Naruto è tornato da solo, non si sa come... (ma lo spiegherò poi, tranquilla) Grazie mille per i complimenti sul finale dello scorso capitolo, ogni tanto tiro fuori di queste cosucce un po' strane! XD
Hipatya: ehm... le tue speranze sono... sono molto... ehm... problematiche, per me. -.-'' Capirai questa mia affermazione con il proseguire della fic, per ora accontentati di queste parole! Kakashi fa un certo effetto non solo a te, mi sa, anche se per quel che mi riguarda non è lo sharingan la molla del gradimento ma, probabilmente, la maschera. Di Ino e Sai, saprai cosa ne è stato nel prossimo capitolo, non temere, mentre Sakura, Naruto e Sasuke... uff, li aspettano giorni durissimi... (e aspettano pure me) Spero vivamente di aver finito Sinners ora di luglio! XD Ma potrei avere in ballo qualcosa d'altro, se fossi in te mi ricorderei delle promesse di questa pazza e masochista autrice... (leggi la risposta a kimi per maggiori dettagli)

kage_naru89: qualcuno odia proprio tanto Sakura, eh? Oh beh, sappi che nei prossimi capitoli potresti gongolare un pochettino! U_U E Naruto, mi sa, non smetterò mai di trattarlo male... anche se lo adoro, sigh. Per quanto riguarda il tuo compleanno, leggi quello che ho scritto a kimi! Non è detto che a maggio io non sia ancora nei paraggi, in qualche modo...
arwen5786: la sottoscritta ha precise idee su quello che sarà di Naruto e Sakura nel manga, e basa tali supposizioni su ciò che è accaduto fino al capitolo 385... ma, allo stesso tempo, la sottoscritta ha anche certi desideri, che non necessariamente corrispondono alle sue previsioni. La sottoscritta è molto tormentata, e che cavolo. Comunque, almeno qua me la sono gestita in qualche modo, con il magico trio... per ora. Poi, il prossimo capitolo potrebbe mettere in discussione ogni cosa. Perfino il "trio" stesso. Hai presente il tuo "sogno proibito"...? Ecco... se fossi in te non smetterei di sognare. Dico sul serio. (e quand'è il tuo compleanno, miss? ^^)
sonja: i tuoi desideri potrebbero essere soddisfatti. U_U Sono una donna dai mille colpi di scena, io! Per il compleanno l'11 febbraio, leggi la risposta che ho dato a kimi e segui le istruzioni! XD Io sono qui, se vuoi!
Hila92: 2 maggio, segnato! Non è detto che per allora io non sia ancora in circolazione... Comunque, le tue speranze si sono miseramente schiantate al suolo con questo capitolo. Addio Narusaku, e chissaà cosa sono in grado di infilare nel prossimo... D'altronde, c'è sempre un desiderio di tanti lettori che potrebbe trovare realizzazione... (tra i "tanti", includo anche me stessa. Sebbene di recente mi senta molto... uhm... oscillante)
0000: wow. Idee chiare direi. Mi sa che mi conviene prendere il primo volo per l'Alaska (o per un'altra destinazione a caso, che è meglio che non ti dico così non mi uccidi per quello che è successo in questo capitolo!)
gohan4ever: wow, tutta d'un fiato?? Incredibile, avrai avuto due occhi come due bocce da pesci rossi, alla fine! XD comunque mi fa piacere che ti piaccia la storia, e il tuo odio per Sasuke è largamente condiviso! XD Benvenuta anche qui!
Talpina Pensierosa: ti ordino categoricamente di leggere quella fanfic, non si discute! *_* (cioè, ovviamente scherzo... però te la consiglio davvero tantissimissimissimo! Fino all'ultimo capitolo!)
Mala_Mela: (mi rifiuto di mettere tutto il nick assurdo con cui ti sei firmata!) Naruto è figo a prescindere dalla sua odiosa madre (non tu, ma proprio Kushina, e lo sai... è uscita al momento sbagliatissimo!), anche se personalmente lo preferisco quando è controllato da Kyuubi. U_U (ovviamente parlo in un momento di follia. Io amo Naruto a prescindere, punto) Se vuoi Sakura e Sasuke morti, aspetta di leggere il prossimo capitolo (puf...! Come se potessero esserci sorprese per te! -.-), se vuoi tentare di lanciare kunai e ucciderli da sola, fai pure Kuro. Occhio a non beccarti i piedi, però.
Julia83: cosa farai quando sarà finita la fanfic? Oh, lo scoprirai presto, non temere... avrai subito di che consolarti. Comunque, la tua cronica indecisione è soltanto fonte di godimento, per me (sono sadica e bastarda, lo so) L'ipotesi threesome è difficilmente attuabile, visto che sakura ha una netta predilezione per uno dei due (e visto che in questo capitolo ha rotto con l'altro), e soprattutto... considerato quello che succederà nel prossimo. Ora, prima che tu e tutti gli altri mi linciate per tutte le velatissime allusioni che sto lanciando, mi eclisserò in uno sbuffo di fumo... adios!
Killkenny: ...e mi sa che vedi male, allora... stranamente male, oserei dire...
tonyesp: tu e il NaruHina mi state facendo 'na capa tanta! @_@ Basta! Sai quali sono i miei piani, smettila! Consolati con Naruto, in questo capitolo e nel prossimo. Un po' di sangue fa sempre bene allo spirito. U_U
harryherm: sei stata esaudita: in questo capitolo le indecisioni sono andate al diavolo, ed è stato detto tutto ciò che doveva essere detto. In compenso, Naruto è tornato sia integro che pieno di istinti omimcidi, quindi dovresti essere abbastanza felice! Uhuhuh... la rivalità con Minato... next chapter, my dear.
sammy1987: non perdere le speranze per il 4 maggio! Solo, ho notato che un sacco di gente compie gli anni all'inizio di quel mese, diavolo! Leggi ciò che ho detto a kimi e capirai perché la cosa mi preoccupa... Coooomunque, sorprendendo tutti Naruto è tornato a Konoha da solo, e la situazione sembra essere irrimediabilmente precipitata... tuttavia se pensavi che i colpi di scena fossero finiti qui, dovrai ricrederti: nel prossimo, ne avrai già un altro! U_U
maninja87: ah, esami... che orribile, orribile parola... anche se devo ammettere che quando sono sotto con lo studio mi sento più ispirata! XD Comunque, grazie per aver lasciato un commento, anche se dopo 52 capitoli! Meglio tardi che mai, verrebbe da dire! (in realtà ti ringrazio profondamente!) Sono contenta che la storia, lo stile, le descrizioni e i pensieri ti piacciano! mi sento molto lontana dalla perfezione (sapessi tutte le cose che ho in testa e non riesco a rendere come vorrei...), ma mi impegno ogni volta per dare il meglio di me! Spero di riuscire ad essere sempre la stessa, e di non deludervi mai! Al di là di quello che succederà nella trama, voglio almeno che il mio modo di scrivere sia sempre soddisfacente! Se avrai tempo di lasciare una piccola recensione, più in là, leggerò e risponderò volentieri! ^^
vegani: uhuhuh... e chi ha mai detto che Sakura sarebbe corsa dietro a Naruto? A dire il vero è andata dritta dritta da Sasuke... sorry, non credo che le cose siano andate come speravi! XD Ma nel prossimo capitolo potrei ribaltare tutto...
_Eleuthera_: *_* mi stanno sbrilluccicando gli occhi! Dico davvero, il tuo commento mi ha fatta sciogliere! Mantenere IC i personaggi è la cosa in assoluto più difficile di tutte (anche perché Kishi mi cambia le carte in tavola ogni settimana... -.-*), e tu mi dici che ci riesco! Wow! Non è la prima volta che lo sento, ma leggerlo ora, che mi sto spingendo in territori cosiddetti "inesplorati", mi leva un bel po' d'ansia! L'aggiornamento rallenterà leggermente proprio ora, purtroppo, ma comunque resterà su binari di tre giorni in tre giorni! Almeno finché non avrò un weekend di ispirazione pura e butterò giù quattro capitoli in una volta! XD Grazie ancora per aver lasciato una traccia, se vorrai scrivermi di nuovo sarò qui, felicissima di risponderti! ^.^
Reina: certo che mi ricordo che Naruto risente del troppo chakra. Così come mi ricordo che non ho detto esattamente per quanto resta sotto l'influsso completo di Kyuubi... uhuhuh... e comunque è già tornato, vivo e vegeto! U_U Solo che... non si sa bene cosa combino nel prossimo capitolo... dici che rischia di lasciarci le penne prima di Sasuke. Oh, ma davvero...? (e Hanabi, per ora, lasciamola fuori! XD Satana non riuscirei proprio a gestirlo in questo momento!)
trinity87: vuoi sapere chi è l'altra voce dentro Naruto? Bene. Ufficialmente è quella parte che c'è in tutti gli uomini e che cerchiamo di nascondere... quel lato che ci dice come stanno le cose, e che non ascoltiamo quando vogliamo illuderci. Ufficialmente. Poi, ufficiosamente... Per ora Kyuubi non ha fatto grandi danni, direi. Ma nel prossimo capitolo, ci sarà un patatrac grosso così!
Maobh: wow, un apprezzamento per Sai! A me piace tantissimo muoverlo, non so perché! XD Quando me lo trovo per le mani, sono feliiiiice! XD Continua la lettura, prima o poi riusciremo a trovarci sullo stesso capitolo! XD

Aya
  
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