Genere: malinconico triste
Personaggi: Sirius Balck, Harry Potter, Cho Chang.
Ragazze sto piangendo... scusate se non vi metto nessuna nota...
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=gh98jK1mJ64
Questa è la canzone che mi ha accompagnato nella scrittura, spero che leggerete il capitolo ascoltandola.
Harry-Cho
E se Harry e Cho non si fossero baciati nella Stanza delle Necessità? E se la ragazza fosse andata con gli altri ragazzi al Ministero della Magia?
Sirius parve impiegare un eternità a toccare terra: il suo corpo si piegò con grazia e cadde all'indietro oltre il velo logoro appeso all'arco.
Harry colse un misto di paura e stupore sul volto sciupato, un tempo così attraente, mentre varcava l'antica soglia e spariva dietro il velo, che per un momento ondeggiò come scosso da un forte vento, poi ricadde immobile.
Udì l'urlo trionfante di Bellatrix Lastrange, ma sapeva che non significava niente... Sirius era solo caduto al di là dell'arco, da un momento all'altro sarebbe ricomparso...
Ma Sirius non ricomparve.
“SIRIUS!” urlò Harry. “SIRIUS!”
Era in fondo ai gradini, il fiato mozzo, i polmoni in fiamme. Di sicuro Sirius era dietro la tenda, lui, Harry, l'avrebbe tirato fuori... Fece per lanciarsi verso la piattaforma, ma Cho si avvicinò a lui cercando di trattenerlo.
“Non puoi fare niente, Harry...”
“Fermalo... salvalo... è appena passato...!”
“...è troppo tardi, Harry” disse con voce flebile la ragazza cercando di cingerlo con le braccia.
“Possiamo ancora raggiungerlo...” Harry si divincolò con violenza, ma Cho non lo lasciò, lo amava troppo per lasciarlo andare via così.
“Non puoi più fare niente, Harry... niente... se n'è andato”
“SIRIUS!” urlò. “SIRIUS!”
“Harry, ascoltami” disse Cho piangendo, “Non può... lui è m...”
“Non è morto” disse Harry quasi senza voce, ma in quel momento capì che Cho aveva ragione.
Intanto intorno a loro la battaglia non era ancora finita. C'erano sprazzi di luce verde e rossa ovunque e il fracasso invadeva la vastissima sala contenente le profezie.
Cho mise le mani sulle spalle di Harry e lo guardò dritto negli occhi.
“Ti prego non fare così” gli disse.
Harry tirò un profondo respiro e capì di essere nel torto, così le disse:
“Perdonami” e si gettò fra le sue braccia.
Avevano entrambi le lacrime agli occhi. I loro corpi si sfregavano in quell'abbraccio, poi Harry si scostò un po' da Cho, le prese il viso fra le mani e la baciò, senza curarsi delle decine di persone che potevano vederli.
“Grazie” disse il ragazzo.
“Grazie a te” disse Cho.
I due si divisero e presero di nuovo parte nella battaglia sapendo che si sarebbero salvati.