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Autore: Hilary95    17/07/2013    0 recensioni
Questa è la mia prima Fanfiction, la storia che sto scrivendo parla di due ragazze ventenni, inglesi e amiche da una vita, inoltre sono colleghe di lavoro, perciò gli è stato incaricato di partire per Miami. I loro nomi sono Tracie ed Adrienne, e sarà proprio grazie al lavoro che avverrà il cambiamento della loro vita, in tutti gli ambiti. Spero vi piaccia e...Buona lettura!
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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La luce del mattino filtrava attraverso le tende della stanza, così, ormai sveglia, decisi di alzarmi.
Vedevo Adrienne che ancora era in pieno sonno, non avevo intenzione di svegliarla, quindi andai di là in cucina per preparare la colazione.
Finito la misi sul vassoio e tornai in camera.
-"Adry svegliati dai.. sono le dieci"- le sussurrai.
Adrienne rispose con uno dei suoi versi, poi pian piano stropicciò gli occhi, e dopo uno sbadiglio accompagnato da un ampio stiracchiamento, con voce rauca disse:
-" 'Giorno"-.
-"Ho preparato la colazione!"- le dissi sorridendo e posizionandomi a gambe incrociate.
-"Allora...che si fa oggi?!"- accentuai il sorriso.
-"Mmm...Non lo so.. Che vogliamo fare?"- mi rispose cominciando a versare i cereali nella tazza.
-"Io avrei da proporti una cosa, allora, dato che siamo appena arrivate, e non abbiamo da fare relazioni o recensioni, che ne diresti di passare una bella giornata alla piscina dell'ultimo piano?"- le dissi con espressione speranzosa.
-"Mh direi che.. mh certo.. mh ottima idea"- mi rispose con le guance colme di cereali.
-"Perfetto! Dai allora veloce a mangiare.. Io intanto vado a prepararmi.. e mi raccomando se non lo avessi capito, V-E-L-O-C-E"-.
-"Ah ah.. Tu a me dici di essere veloce? Scommetti lumachina che sarò pronta prima di te?"
-"Dai voglio proprio vedere!"- la istigai accertandomi, così, che si sarebbe sbrigata. 
Mi provai i costumi e iniziai la sfilata davanti alla toletta, infine, dopo i miei mille ripensamenti, optai per il solito a fascia.
-"Sei pronta Adry?!?!"- le gridai mentre mi lanciavo un'ultima occhiata allo specchio.
Si spalancò la porta del bagno e uscì  Adrienne che, appoggiandosi con il gomito sullo stipite mi disse con voce profonda: -"Parlavi con me babe?"-.
Non so davvero come ci sia riuscita, ma in un quarto d'ora era già pronta.
Risi: -“Dai che cretina, andiamo!"- le dissi.
Salimmo al piano superiore dove c'era l'entrata della piscina. 
Nonostante la nostra stupidità, io e Adrienne eravamo ottime attrici al momento giusto, e sapendo di non andare all'Acquapark, ma in un luogo solitamente pieno di riccone di varie fasce d'età che non fanno altro che sparlare con le "amiche" oche del pollaio, entrammo anche noi con una leggera puzza sotto al naso, senza incrociare lo sguardo di nessuna e dritte verso i primi lettini liberi.
-"Hai visto come ci hanno squadrate?"- mi disse Adry sdraiandosi sul lettino.
Sorrisi: -“Ormai sappiamo a quale categoria appartengono".
Ci mettemmo a prendere il sole per quanto ancora potessimo resistere al caldo, ma poco dopo decidemmo di farci un bagno.
 
 •Adrienne's POV•
 Stavamo prendendo il sole da solo mezz'ora, ma il caldo cominciava a farsi sentire, così proposi a Tracie di farci un bagno e lei accettò senza neanche farmi finire la frase -evidentemente si stava sciogliendo come me-.
-"Non immagini quanto farei un bel tuffo a bomba per schizzarle tutte"- mi disse a bassa voce.
Sghignazzai: -"Anch'io ma non facciamoci riconoscere!"- le lanciai un'occhiata inclinando la testa.
Io che dico "non facciamoci riconoscere"?! Sapevo che Tracie non si sarebbe mai tuffata pur avendolo detto, ma io...non sono proprio quel tipo, gli risposi così soltanto perché quando meno se lo sarebbe aspettato uno spintone....
SPLAAASSHHH.
"Bel tuffo Tracie! Da dieci e lode!"- le dissi tra una risata e l'altra.
"Brutta str...ana traditrice del ca...nto che non sei altro!!! Giuro che questa me la paghi!".
La vedevo sguazzare nell'acqua gesticolando infuriata evitando di utilizzare un "gergo" non proprio appropriato al luogo.
Già che c'eravamo mi tuffai anch'io, ma si dai, tanto passato questo mese chi ci avrebbe più riviste!
Dopo un bel bagnetto, mentre tutte ci guardavano basite da bordo vasca, andammo al bar per prendere una bibita fresca, poi ritornammo sui nostri lettini a prendere il sole.
-"Tracie che giorno è oggi?".
-"Venerdì perché?".
-"Ah perfetto, no niente perché ieri quando siamo arrivate ho letto giù alla Hall che Sabato sera, quindi domani, ci sarà una serata carina, tipo discoteca, qui al locale dell'Hotel semmai possiamo farci un salto che ne dici?"- le dissi sorridendo sperando in un sì.
-"Certo perché no, allora facciamo così, già che ci siamo domani andiamo a vedere qualche negozietto e pranziamo fuori eh?!"- mi rispose.
-"Vai è andata!"- le feci l'occhiolino.

Passammo tutta la giornata in piscina a prendere un pò di tintarella con qualche intervallo d'immersioni in acqua.
Quando furono le sette la bagnina cominciò a chiudere gli ombrelloni, così prendemmo le nostre cose e andammo in camera per farci le docce.
Mentre Tracie era in bagno mi misi ai fornelli per cominciare a preparare la cena. Quando lei uscì le dissi di controllare la padella mentre entravo io per farmi una bella doccia calda. 
Quando aprii la porta la vidi appollaiata sul divano a guardare la Tv.
-"Cazzo Tracie la cena!"-.
-"Oddio mi sono dimenticata"- balzò dal divano.
-"Eh me ne sono accorta! Sta lì ci penso io sennò qui rischiamo un secondo incendio"-. 
Secondo perché già una volta a casa era riuscita a far bruciare la cappa per essersi dimenticata il pranzo sul fuoco.
-"Vieni dai è pronta, ho fatto in tempo in tempo.. E nemmeno avevi apparecchiato!".
Rise: -"Lo so, brontolona, scusami.. Ero concentrata perché in Tv dicono che stasera mandano un film veramente carino, uno di quelli romanticoni strappalacrime che piacciono a noi!" mi sorrise con aria da innocente per farsi perdonare.
-"Se facciamo anche le pop-corn però!"- le dissi inarcando le sopracciglia e puntandola col dito.
-"Va bene, tanto ho già capito che qui la nostra 'dieta' andrà a farsi fottere"- mi rispose.
Finimmo di mangiare così mi misi a sparecchiare e infilai i piatti in lavastoviglie.
 
 •Tracie's POV•
 Levai le tovagliette dalla penisola in cucina e andai dillà per riaccendere la Tv e cercare il film.
Nel frattempo un profumino invitante mi arrivò sotto al naso, perciò capii che Adrienne stava preparando le pop-corn.
-"Adry veloce che sta per cominciare!"-.
-"Eccomi eccomi ho fatto!"- mi disse, spense le luci e arrivò in salone con due ciotole piene di pop-corn.
Me ne porse una.
-"Grazie signorina.. Quant'è?"- le dissi per stuzzicarla. 
Mi rispose alzando un sopracciglio e dandomi un schiaffetto dietro la nuca. Quanto è suscettibile.
Il film cominciò e già dopo quaranta minuti avevo gli occhi lucidi. Quando era arrivò il finale mi girai verso Adrienne che piangeva a dirotto con gli occhi fissi sullo schermo mentre con una mano vuota faceva il gesto di prendere le pop-corn e portarle alla bocca, probabilmente da quanto era presa non si accorse che le erano finite.
-"Troppo bello, credo il film più bello della mia vita"- mi disse singhiozzando e asciugandosi le lacrime.
-"Si.. Tanto ogni volta che ne vedi uno nuovo dici sempre così"- le dissi ridendo, mentre mi tamponavo gli occhi per togliere l'umidiccio.
-"No stavolta sul serio, ma non hai visto quella scena che.....".
E cominciò come una macchinetta a raccontarmi di nuovo tutto il film daccapo, ormai era inutile dirgli che l'avevo visto anch'io, perché dopo cinque minuti avrebbe ricominciato.
Mentre chiacchierava ci eravamo spostate in camera per prepararci ad andare a letto.
Oh incredibile non la smetteva più, anche sotto le coperte a luci spente lei imperterrita continuava.
La lasciai perciò parlare praticamente da sola perché presi sonno subito.
 
 •Adrienne's POV•
 Nel sonno mi distesi nel letto e mi svegliai perché sentii che Tracie si era alzata. Così andai di la in cucina.
-"Buongiorno chiacchierona, la colazione è pronta"- mi disse vedendomi arrivare.
-"È si chiacchierona...mi hai lasciato tutto il tempo a parlare da sola ieri notte"- le risposi con voce finta-offesa.
Stamattina Tracie aveva preparato i pancake alla nutella, che bontà, meglio di lei non li sa fare nessun'altro, eccetto mia nonna.
-"Oggi giornata di shopping mia cara"- mi ricordò.
-"Non vedo l'ora!"- le risposi entusiasta masticando il mio pancake.
Finito di mangiare andammo in camera a prepararci, quando è giornata di shopping la tuta è obbligatoria perché così si sta più comode.
Uscimmo e cominciammo a girare per dei negozi su una parallela alla via del nostro Hotel.
I capi nelle vetrine erano tutti di alta moda, stracolorati, straaccessoriati, stra..stra..strani, sì alquanto strani per le 'originali' forme, per non parlare poi dei prezzi che erano sbalorditivi.
-"Capisco che siano vestiti di alta moda, ma la maggior parte sono osceni!"- dissi a Tracie.
-"Osceni a dir poco, ma come fanno ad indossare tutte queste cose eccentriche?"- mi rispose scrollando le spalle.
 -"Non dico che noi siamo chissà chi per poter giudicare, ma dai, il buon gusto ce l'abbiamo e daltoniche non siamo, io qui vedo certi accostamenti assurdi!"
-"Davvero!"-mi rispose, poi d'un tratto disse: -"Adry guarda un po’ che c’è lì giù?!"-.
-"Lì giù dove?"- le risposi io strizzando leggermente gli occhi.
-"Lììììì"- mi indicò con il dito -"Guarda c'è l'insegna di Primark!"-.
-"Oh mio dio! Non riesco a vederla ma se c'è portamici assolutamente"-.
Mi prese sotto braccio e accelerammo il passo.
Primark è un negozio a prezzi veramente stracciati ancor più bassi di quelli di H&M o Bershka, e a mio parere i vestiti sono più belli.
Dato che ad Holmes Chapel di questo negozio non c'è neanche l'ombra, ne approfittammo per farci una bella scorpacciata.
Una volta entrate non sapevamo da che parte andare, iniziammo a prendere tutti i capi che ci ispiravano di più, e finito andammo dirette nei camerini.
-"Come mi sta questa?!"- disse Tracie spostando la nera tenda e uscendo dal camerino.
Era una maglietta bianca larga con le maniche a tre quarti e leggermente calata su una spalla.
-"Bene"- le risposi- "sembra che l'hanno cucita per te, questo è proprio il tuo genere. Mi piace"- le risposi.
-"Ok quindi lo prendo èèè? Sicura??"- mi ripeté dubbiosa.
-"Mio Dio Tracie che indecisa. Fidati di me e prendila!"- dissi con tono fermo, altrimenti i suoi complessi li avrebbe fatti venire anche a me.
-"Secondo te a me come stanno invece questi?"- uscii dal camerino con un paio di pantaloni a vita alta zampati color latte e menta con un cordoncino dorato cucito lateralmente dalla vita fino all'orlo della gamba.
-"Che sventola ragazzi!"- disse Tracie.
-"Non esageraaaare"-.
-"Non sto esagerando lo sai anche tu che sei mozzafiato!"- continuò.
-"Si come no! Ok, li prendo"-.
Passammo talmente tanto tempo dentro Primark a provarci montagne di vestiti, che ci dimenticammo anche di pranzare. Se c’è un'unica cosa che riesce a distrarmi dal languorino...bèh quella sicuramente è lo shopping.
Uscite con due buste belle piene di indumenti, optammo per un pranzo/merenda da Subway.
Finimmo di mangiare e tornammo a piedi in Hotel, erano le cinque del pomeriggio così, salite in appartamento, sistemammo i vestiti nell'armadio riuscendo ad occuparne un'altra anta. Facciamo progressi, peccato ne mancassero ancora sei.
Mi sdraiai un attimo sul letto per riposare le palpebre, ma mi addormentai.
 
•Tracie's POV•
Eravamo tornate a casa e Adry si era addormentata, è stata una stancante giornata di shopping.
Mi misi a guardare un po’ di Tv e quando furono le otto andai dillà in cucina per preparare qualcosa, ero in vena di cucinare. Stranamente.
Vidi in frigo cosa c'era e trovai della tagliata di carne, così feci dei bocconcini da fare sulla piastra.
Finito di cucinare la carne apparecchiai e andai in camera.
-"Adry svegliati dai, ti ho preparato la cena"- la scossi leggermente per le spalle.
-"Mmmh"- mi rispose come suo solito. 
-"Dai guarda che vado di la a mangiare da sola ti avverto"- la provocai.
-"Eccomi eccomi...Mica ho detto di non avere fame"- mi rispose scendendo dal letto ancora assonnata.
Andammo dillà, ci sedemmo sulla penisola e disse: 
-"Sono sollevata e grata del fatto che non fosse stato un incendio a svegliarmi"- ridacchiò portandosi un boccone davanti la bocca.
-"Ah ah ah, ci siamo alzate con il buon umore, strano!"- sgranai gli occhi e le feci un sorrisetto compiaciuto.
-"E dai mamma mia, scherzavo su! Ti metto di buon umore io stasera al locale"- mi rispose ammiccando con un'espressione furba.
-"A che ora c’è l'entrata?"- le chiesi.
-"Mmm.. credo verso le undici..."- rispose.
-"Allora quando abbiamo cenato ci proviamo un po’ di vestiti"- dissi inarcando le sopracciglia.
-"Volevi dire TI provi, io non ho nessuna intenzione di fare sfilate, stasera sono stanca morta, mi metto la prima cosa che trovo..".
-"Va bene va, io vado dillà e comincio a prepararmi che sono più lenta"- dissi sbuffando.
Andai dillà a vedere quale vestito avrei potuto indossare, poi dopo un po' mi raggiunse Adry.
-"Allora hai scelto?"- chiese speranzosa.
-"Bella domanda... Sono indecisa, non saprei.."
-"Io metto i jeans, camicia semitrasparente nera e tacchi neri e pochette nera e oro, ah e collana e orecchini oro e ho fatto"- mi disse tutto d'un fiato sorridendo.
La faceva facile lei, già aveva tutto organizzato nella sua testolina.
Dopo mezz'ora incantata davanti l'armadio decisi di mettermi jeans neri a sigaretta, la maglietta nuova di Primark e le Jeffrey Campbell, tacchi regalati da Adry per il mio compleanno.
Terminato anche trucco e parrucco eravamo pronte per andare.
Scendemmo alla Hall e chiesi a Jhavaad dove fosse il locale e cortesemente ci accompagnò lui.
Entrammo dentro questa sala enorme con bodyguard dappertutto. Era bellissimo e pieno di luci soffuse, alla destra c'era un piano bar con due barman che facevano acrobazie con gli alcolici, al centro una pista con un ripiano più alzato dove c'era un proiettore di luci e il dj, mentre a sinistra in fondo c'era una sala divisa da una porta automatica con tavoli da biliardo, e infine, di fianco alla pista, c'erano delle poltroncine bianche intorno a dei tavolini.
-"Prendiamo qualcosa da bere e ci andiamo a mettere sulle poltroncine?"- propose Adry.
-"Già vogliamo cominciare?"- le risposi.
-"Te l'avevo detto che stasera ti avrei fatto divertire!"- disse scrollando le spalle.
Andammo al bancone.
-"Un Long Ice Land per me e un Mojito per la mia amica, grazie!"- ordinò Adrienne al barman che cominciò a far svolazzare le bottiglie. Ok, sarà stato pure carino ma si stava già atteggiando troppo. Dopo tutto il teatrino finalmente i cocktail erano pronti e ci sedemmo sugli sgabelli del bancone cominciando a sorseggiare.
Il locale non era ancora tanto pieno, ma era appena scoccata la mezzanotte e il dj era appena arrivato.
Così finimmo un cocktail, e un altro, e un altro ancora che quasi non ci accorgemmo che il locale si era affollato.
-"Oh adesso si che si ragiona!"- mi urlò Adry dentro un orecchio.
-"Hai visto quanta gente?!"- le risposi io avvicinandomi al suo.
Lei annuì e fece l'ultimo sorso.
Le luci lampeggiavano e c'era il fumo, e c'era la musica alta, e c'era tanta gente....E c'eravamo noi...che avevamo bevuto un tantino troppo come al solito!
Mi sentii tirare per un braccio e Adry mi portò al centro della pista, così tra una risata e l'altra ballammo per un po’.
-"Adry vado a prendere un bicchiere d'acqua al bancone!"- le gridai, e lei mi rispose annuendo con il pollice alzato.
-"Un bicchiere d'acqua grazie"- chiesi, con espressione più decente possibile, al barman.
-"Una bella ragazza come te non dovrebbe starsene seduta al bancone da sola"-.
Mi disse una voce maschile proprio dietro il mio collo. Tenevo il bicchiere tra le mani chiedendomi chi diavolo fosse, mi girai lentamente, un po’ perché non sapevo chi avrei trovato, un po’ per lo stordimento.
Vidi un ragazzo alto capelli laccati all'indietro e tutto abbronzato. Si sedette al mio fianco e ordinò un cocktail per entrambi. Un altro.
Io cominciai a bere mentre sentivo lui che, tra le luci soffuse dal fumo sparato e la musica alta, mi parlava di quello che faceva e non faceva nella sua vita, del suo lavoro, della macchina nuova, di donne, in poche parole che era ricco. Avevo quasi finito il bicchiere e cominciai a ridere. Quanto mi faceva ridere la sua convinzione.
-"Sappi che non ho sentito niente di ciò che hai detto fino ad adesso!"- gli urlai in un orecchio. Lui mi guardò attonito, pensando che invece stava facendo colpo, e l'unica cosa che riuscì a dire fu: -"E io che ho perso anche tempo offrendoti da bere!"- voltò le spalle e si dileguò tra la folla mentre io gli facevo il verso tra me e me.
Forse avevo bevuto un po’ troppo, continuavo a ridere da sola sullo sgabello, di spalle al bancone. Riuscii a intravedere Adry che veniva verso il bancone così la chiamai con tutta la voce che avevo in corpo, e per fortuna mi sentì al primo richiamo.
-"Ma dov'eri finita!?"- mi disse avvicinandosi con il viso.
Mi avvicinai anch'io urlando nel suo orecchio:
-"Sono stata sempre qui! Mi si era appiccicato uno tutto in tiro, un riccone, ma non fanno per me lo sai!"-.
-"E che gli hai detto?"- chiese curiosa.
-"Niente io mi sono messa a ridere mentre parlava, poi gli ho detto che non stavo capendo nulla e si è offeso, però è stato gentile ad offrirmi da bere!"- le dissi.
-"Ah bèh.. allora qualcosa di buono l'ha fatto"- mi rispose ridendo.
Adrienne si sedette allo sgabello di fianco al mio, e cominciammo a guardare la folla che continuava a ballare. Ci guardavamo a vicenda e ridevamo l'una dell'altra mentre ballavamo con le spalle a ritmo di musica. Continuavo intanto a guardarmi intorno, abbagliata dalle luci e dal fumo; ad un certo punto l'occhio mi cadde su un ragazzo che usciva dalla sala biliardo, era Liam Payne. Continuai a scuotere le spalle e ondeggiare con la testa girata verso Adry e ridevo, ridevo, Dio mio quanto ridevo, ero spensierata, ubriaca e ridevo, ridevo... Aspetta, chi ca**o era?!?!
Di colpo mi irrigidii sgranando gli occhi, cercai di deglutire, ma tutto il fumo che non avevo sentito prima mi seccò la gola tutto d'un tratto. 
Mi voltai di scatto guardando nella stessa direzione di prima ma non c'era nessuno.
Scoppiai a ridere talmente forte che mi sentì anche Adry, si avvicinò per chiedermi cosa fosse successo, ma le masticai quattro parole sul momento e sono sicura che non ne capì neanche mezza, e nonostante ciò lei cominciò a ridere insensatamente. 
Ora, d'accordo che ero una fan sfegatata da tempo, ma addirittura da avere le allucinazioni? Ma dai...
Continuavo a ridere ripensando all'assurdità della cosa.
-"Che dici ultima Vodka poi a nanna?!"- mi propose Adry. 
Già che ci siamo, accettai, così prendemmo i cocktail e ci buttammo di nuovo in pista a ballare.
Ormai non mi sentivo più i piedi, non ricordavo neanche più da quante ore eravamo lì dentro.
-"Adry andiamo?! Io ho bisogno di togliermi le scarpe assolutamente!"- le chiesi implorandola.
Lei annuì, così, con la poca lucidità rimasta, la presi sotto braccio e la trascinai fuori dalla folla, mentre lei continuava a molleggiare con la testa a ritmo di musica.
Salimmo con l'ascensore al penultimo piano, dopo che Adry si sbagliò per quattro volte il tasto da premere.
-"Quanto ho riso! È stata una bella serata è?"- dissi, con non molto equilibrio, camminando in corridoio mentre lei mi prendeva in giro per la mia andatura.
-"Che ti ridi! Non ti sei vista tu!"- le dissi ridendo.
Entrammo nell'appartamento, Adry corse subito in bagno a fare pipì mentre io mi buttai senza alcune forze sul letto.
Avevo solo la forza sufficiente per levarmi le scarpe.
-"Notte Adry"- sbadigliai- "Io sono troppo stanca...Dormo".
-"Notte!"-mi urlò lei dal bagno.
Mi allungai per spegnere la luce e le palpebre cominciarono a calare, veramente non riuscivo a rimanere sveglia per aspettare Adry.
Così mi addormentai senza sapere se anche lei non avesse fatto lo stesso sulla tazza del cesso.
 
 
  
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