nota autrice: in questo capitolo è lampante il collegamento con la fic PRIMA DEL GRANDE SILENZIO.....
capitolo 33. Se vi ricordate meglio, se no vi consiglierei di andare a rileggerla.
Ci tengo a puntualizzare che questo è il prequel, quindi molte delle tematiche citate sono spiegate nella prima parte. L'ho fatto apposta, leggendole tutte due si riescono a capire le parti oscure di entrambe.





Prima della crazione ci fu una guerra. Imponente, violenta... prima del grande Silenzio, un uomo e un Dio combatterono tra le macerie dei campi dorati di Tranzalore.
I lampi e le nubi , oscure , avvolsero il pianeta in una notte eterna, strappando l'erba e la vita dai monti e dalle morbide pianure.
 Il fuoco corse veloce tra il grano e le vecchie querce soffiando via i colori e i saperi degli alberi. I cieli si oscurarono, dipingendo i loro manti di rosso e di grigio, ergendo sulla terra violentata dalla guerra ,  dei muri, enormi, fatti con il sangue e le ceneri di migliaia di Signori del Tempo.
Delle tombe....un cupo cimitero, silenzioso.
Il Dio arrivò , accompagnato  dalla sua nave del Tempo, in mano un cacciavite, brillava di luce viola. I suoi occhi erano soli scuri, il suo viso , delicato e gentile tradiva la sua anima, grigia, sinistra, subdola... malvagia. Sanguinaria.
La Bestia.
Stringeva i suoi denti, disegnando un sorriso , che faceva palpitare il cuore, avvolgendolo in un manto di ombre e di paura.
Era un Dio....un Dio potente e vendicativo.

L'uomo arrivò, scalzo e solo. Sulle spalle e il petto le ciccatrici di una vecchia, antica guerra. Dentro al cuore la vergogna e la sofferenza.
Occhi scuri, color dell' ambra....parevano avere più di mille anni.

Le sue parole, flebili e spezzate dal tremore.

Una promessa ancora nel cuore.



Dietro i campi dorati a sud si alzava un fumo nero e una luce rossa....- per arrivare a lui...-
Un soffio di vento gelido sferzò il suo viso, improvvisamente.
-Tutto sta andando come doveva... i campi di Tranzalore... stanno incominciando a bruciare...-
Una tremenda scossa fece vibrare il terreno... Kronus lo guardava, ora, serio.
-Non chiederti niente...non c'è nessuna risposta...non c'è mai stata....tra non molto capirai...-

L'uomo si chinò, le lacrime scorrevano veloci sul suo viso.
Tutto quello che voleva in quel momento era morire. Aveva compiuto la profezia , eliminato la sua specie, distrutto Gallifrey. Spezzato le catene temporali .
Era stanco. Molto stanco.
Aveva perso tutto....la sua amata... Rose non c'era più. Esplosa con il Tardis in un altra dimensione, di un universo ormai freddo e buio. Senza stelle . Morente.
Era lui?
Era ancora lui?...poteva vedere sulle sue mani tutto il sangue dei suoi cari, da Yoisl , a sua madre Natay....fino a Rose.

La sua anima glielo aveva detto....sarebbe morto, il volto strappato...si era visto bruciare tra le fiamme del peccato e della colpa, in un inferno senza fine , un limbo crudele, perseguitato dai suoi spettri mai sazi di sangue e di dolore.

In quel momento, la dannazione eterna sarebbe stata come il paradiso a confronto di una vita intera senza l'amore. Morto, sarebbe diventato un eco, non avrebbe avuto coscienza sebbene la sua anima sarebbe stata dilaniata  dagli orrori.

- Uccidimi ....ti supplico, padre mio...te ne prego...- sussurrò , le mani sul volto a coprire il pianto.

Kronus scosse la testa.

Gli occhi si addolcirono...Trescoasch glielo aveva detto. Poco prima di lasciare il Consiglio, dove aveva taciuto, incapace di controbattere alle accuse contro il suo piccolo figlio. Theta. Era fuggito.
Scappate sulle montagne del Silenzio eterno, si era rifugiato dal vecchio amico . Non voleva assistere all'uccisione di Theta. Non voleva soffrire ancora.
E lì, tra il gelo e i soli, sotto al vecchio tetto di paglia della piccola casa di Trescoasch aveva compreso.

Una medaglia, due volti, due anime.....

per distruggersi a vicenda.


To be continued.........