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Autore: Coline_    17/07/2013    2 recensioni
E se un disegno prendesse vita?
SOSPESA PER TEMPO INDETERMINATO
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA RAGAZZA DI CARTA

 
Ore 21:30, nella centrale di polizia tutto tace.
L’ora è scandita dai lenti rintocchi dell’orologio al lato della grandeparete color crema, ricoperta dai mille fogli ormai ingialliti.
Nella stanza sedeva un ragazzo che con noncuranza si oscillava sulla sedia, mentre anche l’ultimo dipendente prendeva le proprie scartoffie per poi ritornarsene a casa.
L’uomo si avvicinò al giovane con aria cauta, posò la valigetta di pelle sulla scrivania difronte a lui, e con la mano sinistra scuote il ragazzo che si era perso nei suoi pensieri…poi parlò “ Zayn, io vado a casa… stasera tocca a te fare il turno di notte, quandosaranno le due, potrai andare”.
Il ventenne alzò lo sguardo “Si certo, non sipreoccupi…buonanotte”,l’uomo sorrise di rimando e recuperò il suo porta carte, per poi rigirarsi, rivolgere un ultimo saluto e uscire dalla centrale. Si ritrovava di nuovo solo.
Diede un veloce sguardo a ciò che lo circondava, questa volta girava lo sguardo violentemente in cerca di un passatempo.
Ebbe un’illuminazione, si piegò in due e raggiunse il cassetto, il suo cassetto, impugnò la chiave e la fece girare per poi aprirlo del tutto.
Estrasse un foglio e un carboncino.
Ecco ciò che gli piaceva fare, abbandonarsi a quella rete di emozioni che solo il disegnare la creava.
Gli sembrava un ottimo rifugio in cui nascondersi da quello che accadeva fuori dal suo mondo.
Quando pensava e si chiudeva in se stesso, non lo faceva perché aveva paura, ma per il semplice fatto che realizzandosi al mondo reale, tutti i suoi sogni e le sue speranze svanivano.
Era brutto, chiudere gli occhi e immaginarsi una vita perfetta, quando aprendoli, non trovavi niente, e se trovavi qualcosa era solo semplice e pura delusione.
Lui non era come gli altri ragazzi, ma allo stesso tempo non era neanche tanto diverso, chi non sogna? Chi non immagina? Non c’era niente di sbagliato, ma quando ritornavi indietro, ti sentivi vuoto, come per capire che tutto ciò che hai elaborato non sia nulla.
E arrivando alla conclusione che nella vita non hai concluso assolutamente niente, vivendo con il rimorso di aver sprecato il tempo a disposizione.
Si sentì la gola secca, doveva bere.
Scostò la sedia, e muovendosi nella luce fioca che investiva la stanza arrivò al boccio dell’acqua.
Afferrò un bicchiere di plastica bianca, lo mise sotto il boccio e fece scendere a scroscio l’acqua fresca tanto desiderata.
Mandò giù il contenuto come si fa con un bicchiere di vodka alla pesca, per poi sfiorarsi le labbra con una mano togliendo i residui della sostanza.
Si riguardò in torno una seconda volta notando solo una finestra spalancata e una distesa di scrivanie e sedie rigorosamente ricoperte di fogli.
Continuava a chiedersi cosa ci faceva lì, quando il suo sogno era girare per il mondo dipingendo e diventando famoso.
Lavorava e aiutava Mike nella centrale solo per procurarsi qualche soldo per mantenere i suoi studi e pagare l’affitto del suo appartamento fuori dalla caotica Londra.
Era difficile vivere ciò che non si voleva vivere, era come essere rinchiuso costantemente di una lurida prigione, che a ogni tuo sbaglio si stringeva sempre di più fino a farsi soffocare.
No!
Non era quello che lui voleva, ma in quel momento non aveva altra scelta.
Per non parlare della sua situazione sentimentale, faceva veramente schifo!
Non era certo perché era brutto, anzi era un bel ragazzo; capelli corvini, occhi scuri, pelle ambrata, fisico asciutto e muscoloso.
Non riusciva a trovare la persona adatta a lui, qualcuno che lo faceva sentire speciale e importante.
Come se solo un minuto passato senza di lui fosse stato una passeggiata all’inferno, voleva sentirsi completo, desiderato ma soprattutto… amato.
Già quante volte nei suoi sogni incontrava una ragazza, era lei, era perfetta, nel senso non perfetto… la perfezione non esiste e a suo parere una persona così sarebbe noiosa ma perfetta per lui. Scosse la testa e si ricordò che era ancora in piedi con la testa tra le nuvole, che fissava un punto indefinito della stanza.
Si passò una mano sul viso stanco, fece i pochi passi che lo separavano dalla sua scrivania e ci si buttò letteralmente sopra, rischiando rovinosamente di cadere.
Guardò il piano di legno, sopra di esso aveva lasciato il foglio bianco dalle punte un po’ spiegazzate.
La sua mente s’illuminò, sapeva cosa disegnare
! Per la prima volta non dovette sforzarsi di pensare cose assurde… avrebbe disegnato la ragazza dei suoi sogni… LA RAGAZZA DI CARTA…  


°LOL SPACE°
 Ciaoooooo!!!
Questo è il primo capitolo!
Spiega i sentimenti del protagonista....
Mi piacerebbe ricevere delle recensioni per farmi un idea se vi piace più o meno la storia.
BACI niky_nylon

   
 
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