Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: topazio    17/07/2013    5 recensioni
Dal prologo:
Quando ogni tassello della mia anima sembrava tornare al proprio posto, qualcosa mi destabilizzò a tal punto da annullare tutto il lavoro fatto. Tutto cambiò.
E prima che me ne rendessi conto avevo già perso tutto.
[NaruSaku e SasuSaku, altre coppie su richiesta]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A tOkiOsa.

Don’t leave me alone

Capitolo 8

Il primo errore

 

 

Tutte le passioni ci fanno commettere errori,                                                                    
ma l'amore ci induce a fare i più ridicoli.
François de La Rochefoucauld

 

 

«N

a-naruto» sussurrai. La botta che avevo ricevuto andandogli addosso mi aveva fatto finire per terra. Dal basso guardai il suo volto sorpreso e confuso. Mi tese le mano e mi aiutò ad alzami. Una volta in piedi lo guardai e lui guardò me. Errore. Vidi la confusione nei suoi occhi. E ne conoscevo il motivo. Ero fradicia, completamente bagnata. Lui passò gli occhi su di me come se stesse facendo un esame accurato. Si soffermò più del dovuto sulla mia maglietta bagnata, che mi si era appiccicata alla pelle. Poi, resosi conto dello sbaglio commesso, distolse velocemente lo sguardo, arrossendo.

«Come.. come mai sei bagnata?» mi chiese, ma non attese la mia risposta e continuò a parlare in maniera incontrollata, come faceva ogni volta che si sentiva in imbarazzo, per mia fortuna perché non avrei saputo come rispondere alla sua domanda. «Si, perché ho appena visto Lee.. e mi ha detto che ti stava cercando e beh.. non ti trovava. Ha detto anche che c’era Sasuke in bagno, che ha sentito lo scorrere dell’acqua e.. »

Poi il suo sguardo da imbarazzato si fece più serio come se avesse appena capito qualcosa.. ci fu un momento di impiegabile silenzio. All’inizio non capii il motivo di tale pausa, ma poi compresi. Stava ascoltando. E non era difficile intuire cosa stesse ascoltando. L’acqua. Il lento frusciare dell’acqua era l’unico rumore di un qualche interesse.

Fu allora che il suo volto da assorto e pensieroso divenne deluso e amareggiato. Non dimenticherò mai quell’immagine. Vedere la dilagante delusione sul suo volto e nei suoi occhi e sapere di essere io la causa del dolore che vedevo impresso su di lui, fece ancora più male di qualsiasi altra ferita io abbia mai subito. Gli occhi cominciarono a pizzicarmi.

Quando riprese a parlare nella sua voce traspariva il dolore e l’amarezza che provava, ma anche l’incredulità di fronte a tale scoperta.

«Tu.» Strinse i pugni, vidi la sua mascella irrigidirsi. La sua voce faceva emergere una chiara accusa nei miei confronti « Tu eri nel bagno mentre Sasuke si faceva la doccia.» Non era una domanda. Lui sapeva. E non potevo negare. Così cercai di alleviare l’immenso senso di colpa, che minacciava di schiacciarmi, nell’unico modo che sapevo: inventare una scusa. E cosa si dice in questi casi?

«Non.. non è come sembra..» Sussurrai con voce rotta dal pianto che minacciava di fare la sua pietosa comparsa.

«Ormai non importa più.» Disse, un attimo prima di voltarsi e allontanarsi. Ma la sua voce era cambiata, non era più debole e ferita. Ora era animata da una sorta di ringhio che mi fece rabbrividire. Alzai la mano, nel disperato tentativo di riuscire a fermare il suo allontanamento che stava provocando il disfacimento della mia anima. Non sapevo che solo qualche ora dopo avrei compiuto lo stesso gesto per cercare di limitare il vortice di dolore che si aprì nel mio petto.

Una voragine che minacciava di inghiottirmi.

 

***

«E

 

questa? Questa va bene vero?» la voce di Lee mi distrasse ancora una volta dalla mia ricerca. Mi voltai e diedi una rapida occhiata alla pianta malmessa che teneva in mano. Sospirai. Aveva sbagliato ancora una volta. Erano solo poche ore che avevamo iniziato a cercare quelle erbe mediche, e Lee non era ancora riuscito a identificarle da solo. Sasuke mi aveva chiesto un solo parere sulle piantine trovate, e non aveva più avuto bisogno che lo aiutassi a capire se era l’erba medica che stavamo cercando. Mentre Rock Lee non aveva trovato ancora nulla. Tra me e Naruto, invece, era sceso il ghiaccio.

«No, Lee. Le foglie sono troppo grosse. Ti ha dato il libro così potevi confrontarti con l’illustrazione della pianta.» dissi. Fredda, scocciata. Non volevo rispondergli male ma  non riusciva a riconoscere un’erba così semplice! Lavoravamo gli uni lontani dagli altri. Gattonavamo per terra come bambini. In un silenzio tanto innaturale quanto imbarazzante. L’unico che non ne capiva la causa era il povero Lee, che aveva cercato più volte di intavolare una conversazione, ma che aveva ricevuto in risposa solo freddi monosillabi.

Mi alzai in piedi e mi spostai più lontano possibile dagli altri. Una volta inginocchiata, ripresi a cercare le erbe medicinali. Non volevo compagnia. Volevo solo concentrarmi sul mio lavoro. Così non avrei dovuto pensare a nient’altro. Dovevo ancora trovare una soluzione a quello che avevo combinato la sera precedente. Non potevo permettere che Naruto mi odiasse.. non sarei riuscita a sopportarlo. Sentivo un immenso  groppo alla gola. Facevo fatica a tenere il tono di voce sotto controllo.

Dopo quello che era successo la sera precedente, mi ero rintanata in camera. E, sul letto, avvolta nella coperta, mi ero lasciata andare a un pianto liberatorio e  isterico. Ma nonostante le tante lacrime versate, ce n’erano ancora tante che rischiavano di uscirmi da un momento all’altro, proprio davanti a loro due. Non volevo mostrarmi debole davanti a loro, così forti, così perfetti. Così invulnerabili.

«Sakura.» Mi fermai, e mi voltai. La luce del sole alle sue spalle lo circondò con un’aureola di luce. Sembrava un angelo. Teneva qualcosa in mano. E lo tendeva verso di me. Non capii. Non era il quello che stavamo cercando. Non volevo parlare con lui lì, e non di piante. Soprattutto se mi aveva portato un fiore che non centrava niente con la pianta cercata.

«No. Naruto, questo fiore non centra niente con quello che stiamo cercando.» Cercai di misurare le mie parole e la mia voce il più possibile. Lui scosse la testa. Si piegò arrivando giù, fino al mio livello, restando in equilibrio sui piedi. Continuava a tendere verso di me quel fiore. Guardai Naruto, confusa. Non capivo. Lui, inaspettatamente sorrise. Oh, è così bello quando sorride. E suo cuore è così grande. E stavo per riceverne la prova.

«So che questo non è la pianta che stiamo cercando. Questo.. questo è per te.» Arrossì e si passò una mano tra i capelli. Era così vicino. «Volevo scusarmi. Per ieri sera.»

C-cosa?!

«Mi sono comportato male. E non te lo meritavi. Non ho alcun diritto di giudicarti. So quello che provi per Sasuke e io devo solo essere felice per quello che è successo.» Gli occhi cominciarono a pizzicarmi pericolosamente. Lui si scusava? Lui si era comportato male? Sentii l’immediato dovere di giustificarmi. Lui doveva sapere la verità.

«No.. no.» balbettai, confusa. «Io stavo solo scappando da Lee. Mi sono infilata nel bagno e poi è entrato Sasuke, ha aperto l’acqua e mi sono infradiciata. Poi lui mi ha coperto con Lee. E..» La mia voce si affievolì. «E basta.» dissi. Mentivo. Sentii un groppo alla gola. Avevo la pretesa che una riappacificazione si fondasse su una menzogna. Così commisi il mio primo errore.

«Quindi non è successo niente tra di voi?» chiese, aspettandosi una risposta negativa. Mi fissò con il sorriso sulle labbra. La speranza negli occhi. Il fiore in mano. Lo guardai. Non potevo continuare a mentire, sarei scoppiata. Non si meritava il mare di menzogne che mi stavo inventando solo per proteggere me stessa. Perché funzionava sempre così: mentivo, poi veniva l’ora della verità e mentivo nuovamente per proteggere me stessa. Mi sentii un schifo. Da una parte sapevo che non avrei dovuto mentirgli ancora, ma dall’altra avevo paura. Paura che scoprisse la verità, che mi odiasse a morte. Avevo paura di perderlo.

Ma lui si aspettava una risposta. Una risposta che non arrivò. Esitai. E quel ritardo fu fatale.

 

Il ritardo è la forma più pericolosa di rifiuto.                                                                                                                    
C. Northcote Parkinson

 

 

Rimai zitta.                                                                                                                                   
Rimasi zitta mentre il suo sorriso spariva dalle sue labbra.                          
Rimasi zitta mentre vedevo la delusione che, ancora una volta si faceva largo sul suo volto.     
Rimasi zitta mentre i alzava e si allontanava.                                           
E rimasi zitta mentre lasciò cadere il fiore che teneva in mano, calpestandolo.

Proprio come io avevo calpestato la nostra amicizia mentendogli. Alzai la mano, cercando di fermare il suo allontanamento. Era deluso. Io, l’avevo deluso. Abbassai il capo, guardai il fiore calpestato davanti a me. Stavo per scoppiare a piangere. Non m’importava se mi avessero vista. Ma versai una sola lacrima, che rigò il mio volto, riassumendo tutto il dolore che provavo in quel momento. Lacrima che non passò inosservata. Sasuke. Vidi il suo sguardo su di me. Ma non disse niente. Lo ignorai, come lui ignorò me.

Cercai di riprendere il controllo del mio respiro, mentre mi mordevo il labbro fino a farlo sanguinare. Non sapevo se Naruto fosse più deluso dal fatto che sapeva che tra me e Sasuke era successo qualcosa, o per il fatto che gli avessi mentito così spudoratamente. Strinsi i pugni. Avevo sbagliato. Gli avevo mentito. Ero stata così stupida. Ma la cosa peggiore era che gli avevo fatto male, lo avevo ferito.

 

Ma questo era solo l’inizio.

 

 

 

Scusate il ritardo, ma non ho avuto tempo di aggiornare prima. Spero che mi perdoniate. Fatemi sapere che ne pensate, mi raccomando. Anche se immagino che siate infuriati con me, per quello che è successo al povero Naruto..

Mi scuso per gli errori di distrazione.

Alla prossima,

Topazio:)

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: topazio