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Autore: LanaPotter    29/01/2008    2 recensioni
Voldemort sfrattato chiede aiuto a sua sorella Jane Potter,che lo invita a restare a casa sua e di suo marito Harry. Avventure e disavventure domestiche degli eterni nemici, alle prese con il piccolo James Sirius. Recensite recensite recensite!!!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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3. La partenza di Jane 3. La partenza di Jane

Jane stava seduta sul letto circondata da un mucchio di fascicoli che un agente le aveva portato qualche ora prima; il caso era davvero complesso, proprio come le aveva riferito al telefono Brass.
"Dubito che riuscirò a concludere qualcosa in tre giorni" aveva detto tra sè
Harry era entrato nella stanza con una tazza di tè in mano; l'aveva posata sul comodino accanto a sua moglie e si era seduto ai piedi del letto, cercando di non far cadere i fogli sparsi su tutto il copripiumino.
"Allora? Come procede?"
"E' una faccenda molto complicata...ma ne verrò a capo!"
"Sei sicura di volermi lasciare qui da solo con Voldemort?"
"Ne abbiamo già parlato,Harry,non sarà la fine del mondo; comunque non sei solo, c'è James Sirius con voi"
"Mmhhh...speriamo vada tutto bene! Anche se questo è il momento più sbagliato per andarsene, cercherò di resistere."
"Grazie,amore, mi piace quando parli così" aveva detto Jane sporgendosi per baciare Harry; quel movimento però aveva fatto scivolare fuori da una cartellina la foto di una delle sei vittime.
"Oh mio Dio, è orribile!" aveva esclamato il bruno, vedendo il cadavere di una donna riempito di pugnalate su tutto il corpo
"Capisci perchè devo andare?" aveva tagliato corto Jane rimettendo a posto la foto "Non posso permettere che altre ragazze subiscano lo stesso trattamento!"
"E io che credevo che i Mangiamorte fossero crudeli...no no devi assolutamente arrestare questo pazzo!"
"C'è qualcosa che non mi convince però..."
"Cosa?"
"Hai visto com' era martoriato il corpo, mentre il volto era perfettamente truccato e pulito..."
"Io non ne capisco molto di omicidi babbani, però in effetti è strano."
In quel momento Voldemort con in braccio James Sirius aveva varcato la soglia della camera da letto;il bambino sembrava molto divertito dal fatto che suo zio non avesse il naso, infatti continuava a toccargli la faccia e a ridere.
"Scusate se vi interrompo, ma voleva vedere la mamma" aveva detto Tom porgendo James a Jane "Sarà un ottimo Serpeverde!"
"Come?" Harry non era riuscito a trattenersi
"Ho detto che sarà..."
"Sì, ho sentito quello che hai detto! Ma non penso proprio che sarà un Serpeverde!"
"Avanti ragazzi smettetela di litigare" era intervenuta Jane
"Non permetto a nessuno di dire che mio figlio starà in quella casa ad Hogwarts!"
"Perchè no! Nelle sue vene scorre anche il mio sangue..."
"Questo non significa niente! Ti garantisco che James Sirius sarà un Grifondoro, senza ombra di dubbio!"
"Come la fate lunga voi due! Se non ve ne foste accorti manca ancora parecchio tempo prima che il cappello parlante lo smisti! Quindi piantatela immediatamente!" aveva detto Jane alzando lievemente la voce.
James Sirius guardava da Tom a Harry sorridendo, come se lui già sapesse in che casa sarebbe capitato.
"Adesso io vado a far mangiare il bambino, voi non litigate!" aveva aggiunto Jane uscendo dalla stanza.
Harry e Voldemort si fissavano torvi, e si vedeva lontano un miglio che entrambi si sarebbero voluti cruciare; però sapevano che Jane si sarebbe infuriata, per cui si erano limitati a voltarsi le spalle e a ignorarsi per il resto del pomeriggio.

La mattina seguente Jane era pronta a lasciare l'appartamento;di sotto c'era un taxi che l'aspettava; e il supplichevole duo era davanti alla porta per salutarla.
"Bene ragazzi, io vado, ci sentiamo per telefono perchè non potrò smaterializzarmi. Allora mi raccomando, non vi divertite troppo"
"Stai tranquilla, faremo i bravi" aveva detto Tom
"Sei sicura di voler andare?" aveva mormorato Harry
"Sì, tesoro, devo andare; hai visto anche tu le foto della scena del crimine...hanno bisogno di me!"
"Va bene, allora aspetto una tua telefonata." Harry e Jane si erano abbracciati e baciati; poi lei aveva preso in braccio suo figlio e gli aveva detto "Ciao amore, ci vediamo tra tre giorni,OK?" il bambino aveva iniziato a piagnucolare
"Dai James non fare così!" l'aveva consolato Harry prendendolo "Adesso vai, se no farai tardi!" aveva detto poi a Jane
"D'accordo...allora ciao..." ed aveva chiuso la porta d'ingresso alle sue spalle.
Harry aveva l'aria di un condannato a morte e Voldemort stava in piedi come un boia pronto ad abbattere l'ascia sul collo del povero malcapitato. L'aria era intrisa di rabbia e disappunto.
"Allora, io adesso devo andare a lavoro" aveva detto Harry sistemandosi un mantello da viaggio sulle spalle
"Io resto qui con James!"
"Vorrei vedere...comunque non fare nulla di pericoloso, e soprattutto non distruggere la casa!"
"Non parlarmi come se fossi un troll di montagna,Potter! Ho detto che non so badare a un bambino, non che non so nemmeno accendere la luce senza la magia!"
"Sì certo...buona giornata e...ci vediamo stasera" aveva risposto il bruno entrando nel grande camino in salotto "E che Dio me la mandi buona..." aveva aggiunto a bassa voce,una volta preso un pugno di polvere volante "MINISTERO DELLA MAGIA!" e avvolto da delle alte fiame verdi Harry era sparito.
Voldemort aveva guardato il bambino "Bene, che cosa facciamo?Tuo padre ha detto che non devo fare nulla di pericoloso...ti va di imparare a lanciare le maledizioni senza perdono?!"
James Sirius aveva riso "Stavo scherzando; però potrei insegnarti a dire qualcosa...che ne pensi?" il piccolo Potter non sembrava molto entusiasta, ma aveva annuito e la lezione era cominciata.

   
 
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