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Autore: bambi88    29/01/2008    18 recensioni
La ragazza si portò alle labbra il liquido scuro assaporando l’aroma intenso del liquore
- aspetta qualcuno?- Temari socchiuse gli occhi, riconoscendo il suono di quella voce.
Inconfondibilmente sgradevole.
-uhm – mormorò, leccandosi via con la punta della lingua una goccia del Bloody Mary dalle labbra
Il ragazzo si guardò intorno, sul viso la solita inequivocabile espressione
– angolino appartato – rise di quella risata che Temari aveva imparato ad odiare.
Inconfondibilmente sgradevole.
- allora sei arrivato – disse, con una nota di rimprovero.

Shot dal tema e dal linguaggio forti.
Pair insolito: temari/hidan - accenni shika/tema
Spero di avervi incuriosito
DEDICATA A KAHO E A ARWEN
Genere: Dark, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Temari, Hidan
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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hidantemari
                        Clearly Harsh
           Bloody Mary


Temari girò il cucchiaino nel bicchiere vuoto, ascoltando disinteressata la canzone che si diffondeva nell’aria del locale.
Sbuffò, alzando lo sguardo sul cameriere che, sormontandola, poggiò il nuovo drink sul tavolo.
-    altro, signorina?- chiese, sorridendo sornione.
L’altra negò con la testa, specchiandosi nel liquido rossastro del suo terzo Bloody Mary
-    no grazie – aggiunse, accavallando le gambe tornite, facendo sollevare pericolosamente la mini cortissima.
Il cameriere distolse rapidamente lo sguardo dalla scollatura pronunciata, osservandole i ciuffi chiari sfiorarle le guance paffute, prima di voltarsi, scomparendo all’interno del locale
La ragazza si portò alle labbra il liquido scuro assaporando l’aroma intenso del liquore
-    aspetta qualcuno?- Temari socchiuse gli occhi, riconoscendo il suono di quella voce.
Inconfondibilmente sgradevole.
-    uhm – mormorò, leccandosi via con la punta della lingua una goccia del Bloody Mary dalle labbra
Il ragazzo si guardò intorno, sul viso la solita inequivocabile espressione – angolino appartato – rise di quella risata che Temari aveva imparato ad odiare.
Inconfondibilmente sgradevole.
-    allora sei arrivato – disse, con una nota di rimprovero.
L’altro scosse le spalle, agitando i lunghi capelli – sono qui – la fissò assottigliando gli occhi – ma credevo che fossi tornata ad essere la fottuta fidanzata puttana di quel coglione – sputò via, nello sguardo una punta di ironica malizia
-    Cerca di moderare il linguaggio imbecille- sibilò lei - …e, già, sono ancora la sua fottuta fidanzata, non scordarlo, Hidan –
Il ragazzo reclinò la testa, sorridendo sornione – sicura?- chiese, osservando gli occhi cerchiati di lei
Temari distolse lo sguardo, irritata – smettila – rispose con voce ferma
Hidan giocherellò con il ciondolo.
Lo stesso ciondolo che la notte prima aveva corso sulla sua pelle, ardente.
Quel ciondolo che Temari odiava.
Inconfondibilmente sgradevole.
Hidan si lasciò ricadere sullo schienale della sedia di metallo, continuando a seguire famelico le curve della ragazza.
Temari strinse inconsciamente le gambe.
In fondo era il primo posto dove Hidan cercava di infilarsi.
In quel modo che Temari non riusciva ad odiare, seppur fosse…
Inconfondibilmente sgradevole.
-    mi hai detto di venire – spezzò il silenzio Hidan, poggiandosi mollemente su una mano, lasciandosi sfuggire un sorriso malizioso
-    pensavo non arrivassi più, bastardo – replicò lei, abbassando gli occhi arrossati
-    dovevo dire le mie preghierine… – sibilò lui, conciliante – …ma scoparti è il mio rosario, Temari-
La ragazza rabbrividì ascoltano il suono frusciato del suo nome – ma smettila – rispose, gelida
Hidan scoppiò in una risata sinistra mentre il ciondolo ondeggiava ritmico sul torace glabro.
Temari sentì il sangue affluirle rapido nelle vene al ricordo di quel torace, ora coperto da una sottile camicia rossa, sfiorarle la schiena
Inconfondibilmente sgradevole.
-    ti ripeto, troia, perché mi hai fatto venire qui?- Hidan la fissava, nessun sorriso sulle labbra sottili e pallide.
Temari scolò le ultime gocce, impassibile
-    perché no?!- rispose, sorridendo, anzi, ghignando.
Hidan inarcò un sopracciglio, stupito.
Ricordava la prima volta che l’aveva vista, nel suo ufficio, dopo l’orario di chiusura.
E come dimenticarlo, si disse, mentre il ricordo gli frustava rapido la mente.
A cavalcioni su Nara, quell’insulso coglione del suo collega Nara,  lo aveva fissato, sorridendo con le labbra dischiuse.
Ed era stato in quell’attimo che Hidan aveva deciso.
Avrebbe portato via qualcos’altro a Nara, oltre il suo inseparabile mentore nonché capo.
-    vado a vivere da Shikamaru – disse Temari, lasciando che una goccia di liquore le scivolasse lungo il mento.
Hidan storse per un secondo le labbra sottili, facendo stridere i denti. Sorrise poi, algido.
-    dovremmo farlo solo da me… – si scompigliò i capelli chiarissimi – bene –
Temari abbassò lo sguardo – è finito il tuo gioco – disse, con un sibilo – finito – alzò lo sguardo lucido, ondeggiando i ciuffi chiari, specchiandosi nei suoi occhi viola.
Un colore assurdo, un colore che anche se a Temari piaceva, troppo, ora non poteva fare a meno di odiare.
Inconfondibilmente sgradevole.
Hidan non si scompose, osservandola alzarsi – non sono quella che credi – disse, aggiustandosi la spallina sottile.
Il ragazzo si lasciò sfuggire un ghigno –Dici?! Eppure mi sembri tanto una puttana, e neanche costosa –
Temari si morse il labbro, aprendo il pugno.
Uno schiaffo, sarebbe bastato.
E invece no.
La lingua di lui era nuovamente nella sua bocca.
E nonostante Temari volesse urlare, non faceva che rispondere a quel bacio. Quel bacio così…
Inconfondibilmente sgradevole.
-    Non vorrai lasciarmi senza la mia preghiera serale, Temari – le sibilò nell’orecchio.
Lei fremette, il suo corpo ormai attaccato a quello di lui.
In un modo talmente… Inconfondibilmente sgradevole.
Lei annuì, sgusciando via senza sforzo.
Lasciò alcune banconote sul tavolino, chinandosi nell’abito cortissimo.
Hidan rise maliziosamente osservandole la curva tornita delle gambe.
-    andiamo?- chiese, porgendole il braccio.
Temari lo fissò, trattenendo tra le labbra carnose un colorito insulto.
Si voltò, uscendo dal locale, ticchettando negli alti tacchi dello stivale.
E Hidan sorrise di quel suo sorriso…
Inconfondibilmente sgradevole.


Spero vi sia piaciuta…pair angst, tendenza omicida da parte mia…XD fatemi sapere se vi è piaciuta.
Un bacio!

X le mosche nere:
Ok. Lo so.
*Roberta evita il terzo pomodoro e il quinto peperone* …mosche nere non mi aggredite! XD
Sapete come la penso: Shika è esclusiva proprietà si Temari…ma scusate, la nostra povera Tem deve lottare contro Ino in quasi tutte le ficcy…perchè non farla sentire un po’, ecco, desiderata?!...e soprattutto: Shika guadagnati la pagnotta!
E comunque…OMN!


Dedicata a Kaho:
allora…? Superato lo stress shikatema…è tua sempai. Sperando di commuoverti tanto da influenzare le tue future decisioni. Un bacio e grazie di sopportare i miei tentativi di esorcism…emh, conversione! XD

Dedicata a Cami:
perché stiamo sclerando con Hidan e Temari XD e perché lo sai che questa fic è nata – e pubblicata – solo grazie a te.
E forse anche grazie al nostro jacob, muscoloso e umidiccio…ecco, sto sbavando!
Ti voglio bene Cami!



  
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