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Autore: Juliet2    18/07/2013    1 recensioni
Niall, dolce e sensibile o Harry, misterioso e irresistibile. In un mondo fatto di false amicizie, litigi e ragazzi ostili, Jess è ora costretta a prendere una drastica decisione che potrebbe cambiare la sua vita. Ma nessuno meglio di lei sa che è meglio non giocare con le tenebre...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Terminate le lezioni, mi incamminai rapidamente verso il parcheggio.
 
Non avevo voglia di vedere nessuno in quel momento, ne Niall, ne tantomeno Harry.
Volevo solo tornare a casa, farmi una bella doccia calda e dimenticare quello che era successo. Ma ovviamente il destino aveva altri piani per me.
 
Due braccia forti mi afferrarono la vita, tirandomi indietro contro un torace secco e muscoloso
“Hey piccola, ti sono mancato?” sussurrò Harry al mio orecchio
 
Rabbrividii al contatto con le sue braccia, mi voltai rapidamente, per trovarmi faccia a faccia con lui.
“Ciao Harry” mormorai
 
Il ragazzo alzò un sopracciglio “Jess, sei sicura di stare bene? Mi sembri un po’ agitata”
 
Ti ho visto massacrare di botte un ragazzo, certo che sono agitata, pensai, ma non dissi nulla.
Mi limitai ad abbassare lo sguardo sulle sue mani, che stingevano ancora i miei fianchi.
 
Osservai le nocche arrossate, inevitabile conseguenza di un pugno troppo forte. Sfiorai le ferite con un dito.
 
Harry ritirò immediatamente la mano, guardandomi dritto negli occhi. E in quel momento capii che lui sapeva.
 
“Avevo un buon motivo per farlo” disse semplicemente
 
Avrei voluto chiedergli spiegazioni, capire cosa l’aveva spinto a tanto, ma dalla mia bocca non uscì una parola. Mi limitai ad annuire, con lo sguardo fisso sul pavimento.
 
Un mezzo sorriso comparve sul suo volto mentre si avvicinava a me, portando le labbra vicine al mio orecchio.
“Grazie per avermi coperto, comunque” sussurrò
 
Un brivido percorse tutto il mio corpo. Harry ridacchiò divertito della mia reazione.
 
“Tieniti pronta” aggiunse poi “passo a prenderti alle quattro, voglio portarti in un posto” mi strizzò l’occhio e, senza darmi il tempo di rispondere, sparì tra la folla di studenti.
 
Con un sospiro, mi incamminai verso casa.
 
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“Bene, vorrà dire che mi bocceranno!” urlai, iraconda
“non pensarci neanche, signorina!” esclamò mia madre in risposta.
 
Dato che ero in punizione a vita, ero stata costretta ad inventare una piccola bugia per poter uscire con Harry. A dire il vero, una parte di me sperava ancora che il piano fallisse e che mia madre mi obbligasse a restare a casa. Ma non potevo tirarmi indietro proprio adesso, era una questione di principio.
 
“Allora lasciami andare da Charlie! È solo uno stupido progetto, mamma” era una scusa semplice ma efficace. Avevo raccontato a mia madre che la prof di biologia ci aveva assegnato un progetto da svolgere a coppie, perciò sarei dovuta andare da Charlie quel pomeriggio per cominciare il lavoro.
 
Lei sospirò, passandosi una mano tra i capelli “e va bene” borbottò poi “ma prova a portare a casa un’altra insufficienza e per te saranno guai, chiaro?!”
 
Tanto non potrebbe andare peggio di cosìpensai, mentre salivo le scale.
 
Dopo essermi fatta una rapida doccia ed aver piastrato i capelli, aprii la cabina armadio.
Decisi di indossare un paio di jeans attillati e una camicetta. Misi pochissimo trucco, più che altro per non insospettire mia madre.
 
Alle quattro in punto ero pronta, perciò afferrai rapidamente lo zaino – che in seguito avrei provveduto a nascondere in giardino – e uscii.
 
Non potevo aspettare Harry davanti a casa, perciò mi incamminai fino alla fine della via, dove mi sedetti, in attesa.
 
Nonostante tutto, non ero ancora riuscita a scacciare dalla mente le immagini di Harry che picchiava a sangue Matt. Avevo fatto bene a coprirlo? Sospirai. Avevo bisogno di parlarne con qualcuno.
 
Estrassi rapidamente il telefono dalla borsa e scrissi un messaggio.
 
A: Nialler
Vieni sotto casa mia alle otto, devo parlarti
 
I miei erano obbligati a partecipare a un importante riunione di lavoro a quell’ora, perciò avrei avuto la casa libera almeno per un’ora. O almeno così speravo.
 
Non dovetti aspettare molto, prima che la grande auto nera di Harry si fermasse davanti a me.
con un sospiro, entrai in macchina.
 
“Ciao, bellissima” mi salutò Harry, rimettendo in moto la vettura.
 
Indossava dei jeans neri attillati, e una maglietta bianca che lasciava intravedere i suoi addominali scolpiti. Lottai contro di me per non arrossire, aveva davvero un gran bel fisico.
 
Si voltò verso di me, e due fossette comparvero sul suo viso. Non potei fare a meno di sorridere anche io, adoravo quel particolare di lui.
 
“Allora, dove mi porti?” domandai, sinceramente curiosa
“Uhmm ora vedrai” Harry mi lanciò un sorrisetto accattivante, come a volermi dire che, se proprio volevo saperlo, avrei dovuto insistere
 
“Avanti, dimmelo!” protestai, ridendo
Harry scosse la testa e io mi voltai dall’altra parte, fingendomi offesa
 
Lo sentii ridere alle mie spalle. Adoravo la sua risata, era così dolce e spensierata.
“E va bene” commentò, aspettando che mi voltassi di nuovo verso di lui, prima di ricominciare a parlare “ti sto portando al parco giochi”
 
Non c’è bisogno di dire che con quella risposta mi colse letteralmente alla sprovvista. Dovette notare la mia faccia stupita, perché si voltò subito dall’altra parte, arrossendo leggermente.
“Beh, si, insomma, questo non è il genere di cose che piacciono a voi ragazze?” domandò, un po’ impacciato.
 
Ridacchiai del suo improvviso imbarazzo, anche se, in realtà, lo trovavo davvero tenerissimo.
“Diciamo di si” sorrisi “e solo che non ti facevo un tipo da parco giochi”
 
“si, nemmeno io” commentò lui, sarcastico.
Ridemmo entrambi
“e solo che …” proseguì “ci tengo davvero molto a te”
 
Questo ragazzo non la smetteva più di sorprendermi. Il punto è che, per quanto mi sforzassi, non ero mai riuscita ad immaginarmi Harry come un ragazzo serio. Niall mi aveva parlato di lui e della sua fama da ‘puttaniere’ che si era guadagnato in città.
 
Mi chiesi se si comportasse in quel modo con tutte o se, infondo, ci tenesse davvero a me.
 
Il mio sguardo fu catturato ancora una volta dalle sue nocche arrossate, e la scena a cui avevo assistito quella mattina mi colpì come uno schiaffo.
Cosa avrebbe pensato Matt del fatto che, mentre lui era in infermeria ricoperto di bende e cerotti, io stavo andando a divertirmi con il suo carnefice?
 
Harry sembrò accorgersi del mio disagio,perché abbassò lo sguardo, avvilito. Nessuno dei due disse più una parola, almeno finché non raggiungemmo l’ingresso del parco.
 
Allora la mia eccitazione ebbe la meglio su di me e, dopo aver preso i biglietti, cominciai a saltellare da una parte all’altra come una bambina, stringendo con forza la mano di Harry.
 
Mi voltai verso di lui e lo scoprii ad osservarmi. I suoi occhi squadravano ogni millimetro del mio viso, soffermandosi su alcuni particolari come la bocca o le ciglia.
 
Quando si accorse che lo stavo guardando arrossì leggermente, e mi mostrò un sorriso così dolce che avrebbe potuto sciogliere il mondo intero.
 
E in quel momento capii che si, in un modo o nell’altro, per Harry ero davvero speciale.
 
 
 

Scusate per il capitolo ORRENDO ma l’ho scritto mentre ero ancora al mare quindi cercate di capirmi c’:
Ad ogni modo, sembra che Jess abbia deciso di chiudere un occhio riguardo a quello che è successo a Matt, voi che avreste fatto al suo posto?
E poi c’è il nostro Harry, che ha dimostrato di avere anche un lato tenerissimo :3
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate, mi fa davvero piacere
Vi amo <3

  
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