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Autore: magicrossy    29/01/2008    7 recensioni
Hermione è nella sua sala comune. E' tardi. La bella grifona decide di andare alla torre di Astronomia. E se si ritrovasse ad infrangere le regole .. con il suo nemico di sempre... ? E se si ritroverà con il vento sul viso...abbracciata a Draco Malfoy e diretta verso la città più romantica del mondo? leggete e scoprirete.. durante l'ora di geografia... QUESTA LA DEDICO A DUE PERSONE SPECIALISSIME: a GLO ( un amica fantastica come una sorella!) a PAOLO ( il suo pazzo fidanzato... ma simpatico !!) BEH RAGAZZI QUESTA E PER VOI .. SPERANDO CHE VI PIACCIA Rox
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Su una delle torri più alte di alte della scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, una bella ragazza stava stravaccata sul divano della sua sala comune.

In grembo teneva un libro. Il solito: “ Storie di Hogwarts”.

La ragazza sbuffò,si alzo e si diresse sulle scale dei dormitori femminili.

Arrivata alla sua camera da prefetto butto il libro sul letto, si mise un maglione color cipria, che si intonavano con i suoi pantaloni rosa e si avviò di nuovo verso la porta, prendendo il mantello con sé e uscendo.

Camminava tranquillamente per i corridoi deserti dirigendosi verso la Torre di Astronomia.

Lei adorava quel posto, tutte le volte che non riusciva a prendere sonno, andava sempre sulla torre a pensare.

Arrivata davanti alle scale incomincio a salire.

Dopo pochi minuti arrivò davanti alla porta.

L’Apri e,il sorriso che le era sorto spontaneo, svanì in un minuto.

Sul davanzale della torre c’era un ragazzo.

Alto,capelli biondi tendenti al bianco,vestito alla babbana… con un paio di jeans e una maglietta bianca che metteva in risalto i suoi addominali scolpiti… tutto merito dei duri allenamenti di Quidditch.

L’unico problema era che non era un ragazzo qualunque, era Draco Lucius Malfoy.

Il ragazzo più egoista, stronzo, arrogante e prepotente che Hermione avesse mai conosciuto.

Egli sentendo la porta aprirsi si girò e … si ritrovo la mezzosangue Hermione Jane Granger sul ciglio della porta a guardarlo a bocca spalancata.

<< Granger pulisciti la bava per favore.>> disse lui ghignando.

<< Zitto furetto. Che cosa ci fai qui?>> domandò lei.

<< Quello che stavo per chiederti io!>> rispose non perdendo il ghigno.

Era incredibile. Era assolutamente irritante. Era l’unico ragazzo che riusciva a farle perdere la pazienza in pochi minuti. Era peggio di Ron … e questo la diceva tutta.

<< Granger hai voglia di provare il brivido del vento sulla faccia?>> gli disse Draco.

Lei rimase sorpresa da quella proposta, ma gli rispose subito, vinta dalla curiosità.

<< Brivido del vento sulla faccia?>> le fece l’eco lei.

<< Si. Sei mai andata in moto?>> le chiese girandosi verso di lei e sorridendogli.

Hermione per tre secondi buoni rimase senza fiato.

Dio, le aveva sorriso. Draco Malfoy aveva sorriso a Hermione Granger. E non il solito ghigno o i sorrisi sforzati, un vero sorriso.

<< Oddio >> sussurrò Hermione cosi piano che Draco non la sentì.

Era il più bel sorriso che avesse mai visto. Era semplicemente stupendo.

Stava ancora sognando ad occhi aperti il sorriso del bel serpeverde, quando venne riportata alla realtà dalla voce vellutata di Malfoy.

<< Granger?... Hey Granger riprenditi… ho fatto solo una domanda innocua mica ti ho chiesto di andare da Piton e dirgli di lavarsi! >> disse lui con un nuovo sorriso.

<< Ehm… si… cioè no… >> farfugliò lei imbarazzata.

<< Mamma mia Granger come siamo sicure. E pensare che in classe sembri così sicura di te.>> disse lui alzando ed avviandosi verso la porta, dove si trovava lei.

Lei ebbe un brivido. Ma ci rimase male quando lui la sorpassò , per uscire.

<< Beh… Granger se vuoi seguimi… sennò tornatene pure nel tuo lettino così domani mattina saremo sicuri che sfregiato e pezzente non buttino giù mari e monti per cercarti.>>disse lui fermandosi e guardandola.

Era Bella. Anzi una Dea. Avvolta nel suo maglione rosa cipria e dei pantaloni rosa che le rassodavano le gambe, era difficile non notarla.

Hermione dopo un po’ di indecisione, decise di seguirlo. Si avviò verso di lui fino ad affiancarlo e lui senza pensarci le prese la mano e la condusse fuori.

Stavano percorrendo i corridoi bui , quando sentirono delle risate. Presi dal panico si nascosero dietro una colonna. E senza rendersene conto i loro corpi si ritrovarono attaccati.

Le risate si avvicinavano sempre di più, come i passi.

Dopo pochi minuti Hermione e Draco riuscirono a intravede le figure, e rimasero pietrificati.

Erano Blaise e Ginny.

Erano abbracciati e si scambiano baci passionali.

Hermione  emise un gemito tra lo sconcertato e il divertito.

Draco, invece era completamente stupido. Neanche due giorni fa aveva sentito dire dal suo migliore amico che la piattola Weasley era solo una povera sfigata e mo’ la teneva stretta a sé come se fosse la sua fidanzata. Roba da matti.

I due ragazzi proseguirono senza accorgersi di loro.

Appena svoltarono l’angolo Draco e Hermione tirarono un sospiro di sollievo.

<< Via libera. Forza andiamo.>> sussurrò Draco e presa di nuovo la mano di Hermione uscirono dal loro nascondiglio e corsero verso il cortile interno della scuola.

Appena uscirono, il vento freddo e la temperatura invernale fecero tremare Hermione.

Draco allora la strinse a sé.

Dopo aver attraversato il campo da Quidditch, Draco porto Hermione negli spogliatoi dei serpeverde.

Lui con la bacchetta fece apparire tra le mani di Hermione e le sue un giubbotto pesante e un casco.

<< Un casco?>> chiese Hermione rigirandosi tra le mani l’oggetto.

<< Già ma il bello è questo!>> rispose.

Punto la bacchetta su un punto indefinito del muro e pronuncio un incantesimo che Hermione non riuscì a riconoscere.

Qualche secondo dopo sotto gli occhi dei due apparve una bellissima moto nera.

Hermione rimase boccheggiante.

<< Ma…>>

<< Niente ma Granger, infilati il casco e il giubbotto.>> disse lui.

Hermione titubante si infilo casco e giubbotto.

Le donavamo molto.

<< Wow… che schianto!>> disse Draco squadrandola da capo a piedi.

<< Ehm … grazie.>> balbetto lei rossa come un peperone.

Draco non avendola mai vista rossa in viso e imbarazzata a quel punto, la trovo buffissima e scoppiò in una fragorosa risata.

<< Beh?... Che c’e da ridere?>> disse lei alquanto irritata.

<< Granger eri così buffa che non ho resistito>> rispose cercando riprendere l’autocontrollo.

Draco fece lo stesso di Hermione si infilo casco e giubbotto e montò sulla moto.

Hermione rimase a fissarlo.

<< Granger ti vuoi dare una mossa?!>> disse lui porgendoli la mano.

Lei la prese titubante.

Lui l’aiuto a salire dietro di lui.

<< Sei sicuro che non sia pericoloso?>> disse lei con vocina piccola, dopo essersi sistemata dietro di lui.

<< Ma figurati. Granger ti do solo un consiglio aggrappati forte a me!>> disse lui accendendo la moto.

 Hermione non ebbe quasi il tempo riordinare il consiglio che Draco sgommo e partì a tutta velocità.

Così presa dalla paura, si chino su di lui stringendolo forte.

Lui d’altra parte se la ghignava il bastardo.

Sfrecciavano a gran velocità sotto il portico, ed Hermione era schiacciata contro il corpo di Draco non osando aprire gli occhi. Così non si accorse di essere uscita dalle mura del castello.

<< Granger ti perderai tutto lo spettacolo. Apri gli occhi.>> urlo lui per farsi sentire.

Lei ubbidì e quando apri gli occhi  il mondo gli sfrecciava davanti agli occhi velocemente.

<< Dove mi stai portando?>> domandò lei.

<< Mai stata a Parigi?>> le chiese lui.

<< Parigi?... No mai stata.>> disse lei stringendosi di più lui.

Era una sensazione bellissima avere il vento sulla faccia. Si sentiva libera, leggera e… felice.

Si felice.

Stava bene. Chissà quanto sarebbe durato tutto questo.

Era talmente immersa nei suoi pensieri che si dimentico che erano diretti a Parigi.

<< Hey ma come ci arriamo a Parigi?>> chiese lei piena di curiosità.

<< Beh … Hermione attraverso una passaporta naturalmente.>>

“Hermione”. L’aveva chiamata col suo nome di battesimo. Com’era dolce il suo nome pronunciato da lui.

Continuando a sentire nella sua testa il suo nome pronunciato da lui si strinse a lui con gentilezza ed appoggiando la testa sulla sua schiena e si fece cullare dal vento e dalla sensazione di pace e gioia che provava a stare a stretto contatto con lui.

 

 

 

Note Autrice:

Sera ragazze cm state?... io con sta storia del quadrimestre e dei deviti vado nel pallone.

Comunque eccomi qui con una nuova storiella, ho appena deciso che la faro a capitoli.. tranquille non mi sopporterete per tanto.. giusto 2 o 3 capitoli.

Beh che altro se un grazie infinito a tutte le persone cha hanno recensito le mie storielle e per averle messe tra i loro preferiti.

CHIEDO UMILMENTE SCUSA PER GLI ORRORI ORTOGRAFICI… siate clementi … ma sono proprio negata. J

Sperò che continuerete a seguirmi e che mi regalerete delle bellissime emozioni con le vostre ficcy.. come sperò che io faccia con voi!

Un bacione enorme.

Rox

P.S: QUESTA FANFICTION E DEDICATA A UNA RAGAZZA MOLTO SPECIALE, UNICA , UNA PERSONA STUPENDA UNA GRANDE AMICA… ANZI GRANDISSIMA Neera Sharim… lei che e una ragazza dal cuore d’oro e che col la sua dolcezza mi tira sempre su di morale!

ED E ANCHE DEDICATA AL SUO FIDANZATO PAOLO CHE DA QUELLO CHE LEI MI DICE E UN PAZZO. UN BACIONE RAGAZZI.

Sperando che vi piaccia.

  
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