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Autore: ichigo_sakura    18/07/2013    5 recensioni
Salve a tutti! Questa FF parla di, ovviamente, Raf e Sulfus! Già, questa storia racconta di come trascorreranno la nostra coppietta il secondo anno di scuola! Cosa succederà? riusciranno a continuare la loro storia in segreto... oppure il loro amore verrà messo alla prova da qualcosa... o da qualcuno? Ma sopratutto "come" trascorreranno l'anno? Beh, insomma: Nuovo anno, nuovi terreni, nuovi amori e nuova storia!! ^^
(è la mia prima FF su Angel's Friends quindi mi piacerebbe avere tanti pareri, ma siate clementi!! ^//^")
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti, Raf | Coppie: Raf/Sulfus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sfruttando il consiglio (più che apprezzato, nel caso non fosse chiaro) di giugiu8 ho deciso di fare un altro fuori storia, per lasciare più suspance. Riguarderà Dolce e Kabalè e, anche questavolta (ci tenevo a precisare)che la traccia della storia mi è sempre stata consigliata da lei, giugiu8.
E ora, buona lettura!!
Icchy<3
 
 

-Ma uffa!! Non ho proprio nulla da mettermi!- cercai in fretta qualcosa da mettere nel mio armadio. Volevo un vestito chic, ma in quel disastro poco mi sembrava definibile “carino” e ancor meno riuscivo a trovare qualcosa di chic. In fondo, avevo duecentosettantacinque vestiti e solo centoventisei paia di scarpe, non era assolutamente possibile trovare qualcosa da abbinarci! Comunque, dovevo solo andare a scuola e quindi optai per un top bianco corto e aderente, una minigonna di jeans sempre bianca e un cardigan verde scuro. Quando me lo stavo per infilare mi arrivò un messaggio sul Flyphone, che diceva:
 
Ti va di fare un gioco? 3XP
                                 -K
 
Avrei voluto strangolarla quella Kabalè! Da quando aveva vinto quella stupida sfida non faceva altro che stuzzicarmi… che fastidio!
Non le risposi, misi il telefono in borsa e uscii di casa, non prima, ovviamente, di essermi truccata e pettinata a dovere!
Camminavo sui tacchi alti dei miei stivali, con la borsa sotto braccio la coda alta… avevo dimenticato qualche cosa? Appena messo piede nel cancello della scuola sentii qualcosa scricchiolare e appiattirsi sotto i miei stivali. Tolsi i piedi: era un volantino.
 
Ballo d’inizio anno… bla-bla-bla
Ventun settembre… bla-bla-bla
Ho! Questo è interessante: è tassativamente obbligatorio indossare maschere! Fantastico, sarà l’occasione per sfoggiare il mio stile!!
 
-Hei, che stai pensando Bignè?- Kabalè mi spuntò alle spalle strappandomi il volantino di mano.
-Aspetta, tesoro: Tu non sai pensare, vero?!- mi disse con lo stesso tono di una che ti guarda perché hai fatto il tragico errore di metterti i calzettoni sotto i sandali.
-Ha-a! Molto spiritosa, ora ridammelo!!- dissi cercando di riprenderlo, ma lei alzò il braccio al celo, mentre con un tacco a spillo mi perforava il piede. Gemetti di dolore fino ad arrivare, quasi, alle lacrime.
-Haa… certo che tu, Kabalè… sei delicata… come un carro armato!- risposi muovendo le dita del piede dentro la scarpa per sensibilizzarle.
-Tsk, ma che vuoi?! Oltre che ti faccio dei favori: Non dovresti proprio andarci a questa festa, a meno che non vuoi fare la figura dell’idiota. Lo dico per te zuccherino!-
-Potrei passare per idiota solo se alla festa mi mascherassi da te!- dissi drizzando le spalle e inarcando le sopracciglia… poi pensai alle rughe e ripresi la mia espressione normale.
-Cosa vorresti dire?! Che, per caso, io non ho stile?!- urlò lei accartocciando il volantino e scagliandomelo addosso.
-Esattamente!- dissi io.
-Ma fammi il favore!! Mia nonna si veste meglio di voi, poveri angioletti, e tu vuoi insinuare che ho meno stile di te? Ripetilo se hai il coraggio!!!-
-Quante volte vuoi: tu non hai stile! Non lo sai che lo stile darkettona è passato di moda??-
-Haha!- rise sarcastica Kabalè.
-Sei solo una sfigatella che ha paura della sua ombra!- mi disse scoccandomi le dita sotto al naso.
-Mai quanto te!- le risposi.
Riuscivo a sentire la tensione, come se si fosse potuta tagliare con un coltello. Kabalè soffiava fumo da naso e orecchie, come un vulcano in eruzione. Io strinsi i pugni sperando di non rompermi le unghie appena laccate, perché, come minimo, avevo intenzione di tirarle i capelli fino a strapparli… e l’avrei fatto se non fossimo state interrotte da una voce femminile e squillante.
-Hei, vuoi due! – ci chiamò una ragazza con dei lunghi capelli rossi e un vestitino verde a balze.
-Mh? Che accidentaccio vuoi tu?- urlò Kabalè quando ancora era distante.
-Kabalè! Ma non vedi? È Ghita! La nostra terrena…- dissi tirandole una gomitata in un fianco.
-Oh, ho sbagliato!-
-Dovresti metterti degli occhiali!- dissi ridacchiando.
-Stai insinuando che non ci vedo?!-
-È esattamente quello che volevo insinua…- cercai di concludere la frase ma fui interrotta.
-Voi-due-siete-perfette!!!- scandii Ghita quando arrivò.
-Cosa?- dissi in coro con Kabalè.
-Piacere, io sono Ghita! Oh mammamia!! Siete splendide! Adesso dovete solo mettere una firmetta su un paio di moduli che vi presenterò all’intervallo e sarete pronte! Vi aspetto in sala grande per le tre di questo pomeriggio!!! Uaaa, sarò una cosa grandiosa!!!- disse senza quasi mai riprendere fiato, con una velocità assurda! Mi ricordava qualcuno… già, me.
-Hei, calmati ragazzina iper-attiva! Che cazzo stai dicendo??- dissi Kabalè mettendole una mano davanti alla bocca per zittirla.
-Ho, già. Scusatemi tanto… uff, ora riprendo!- disse lei sempre di fretta.
-Ecco, sto organizzando una sfilata di moda per beneficenza e…-
-No. Qualunque cosa tu voglia chiederci, per quanto mi riguarda dopo aver sentito la parola “beneficenza”, io non la faccio-Kabalè si girò e fece per andarsene, ma Ghita continuò a parlare
-C’è un premio in palio, però- disse sfoggiando un sorrisetto furbetto aspettando la reazione della Devil. Infatti in meno di due secondi fu di nuovo di fianco a me a braccia incrociate.
-Hai la mia attenzione, ragazzina-.
-Ne ero certa- disse sotto voce Ghita.
-Stavo dicendo: c’è questa sfilata di beneficenza e, come capo organizzativo dell’evento, mi servivano delle modelle… ma non ne ho trovate molte con le giuste caratteristiche… voi, invece, siete perfette!- la terrena ci prese per mano e ci invitò a seguirla.
-E quindi? In cosa diavolo consiste il premio?- disse Kabalè picchiettandosi un dito sulle braccia incrociate.
-Un titolo-
-Un titolo?- dissi io senza capire.
-Esatto, chi vince, ricevendo più voti, avrà il titolo di M.G.G “Most Glamur Girl” e potrà usufruire di diversi vantaggi… uno dei molti sono due biglietti per la prima fila al concerto di Sky Luke (Citato nella prima stagione di Angel’s Friends nd. Icchy<3)-
-Sky Luke!!! Aww! È meraviglioso!- sorrisi io con gli occhi a cuoricino.
-Tutto qui? Insomma, solo due miseri biglietti per uno stupido concerto??-
-No, certo che no! Te ne dico un altro se vuoi…-
-Sarà meglio!- disse Kabalè puntandosi le mani sui fianchi.
-Mmm… ha, ecco! C’è la possibilità di avere cinque “buoni salva vita”. Servono per saltare le interrogazioni, sono come giustifiche firmate- sorrise Ghita.
-Diabolico! Finalmente una buona notizia!!- urlò Kabalè.
-Quindi voi ci state?-
-SI!- urlammo in coro io e Kabalè.
-Bene, allora ci troviamo in sala grande alle tre precise di questo pomeriggio per le prove… visto che i vestiti li ho fatti io avrei bisogno prima di fare alcune modifiche in base ai vostri corpi!-
-Li fai tu? Sei una stilista?- chiesi io mentre Kabalè s’allontanava, evidentemente stufa di stare lì.
-Già… lo ho fatti io, ma sono un po’ cauta nel chiamarmi stilista… in fondo prendo solo vestiti smessi e fuori moda e apporto delle modifiche…-
-Non importa Ghita! Sarò di sicuro entusiasta… anzi, sono già entusiasta di lavorare con te! Sarà un piacere!!! A questo pomeriggio, allora. Ciao!-
-Ciao!-.
Corsi in classe… accidenti, com’era tardi!
-Facciamo una scommessa?-
-Haaa!!!- urlai io sentendomi spuntare una persona alle spalle, ero spaventata… ma quando m’accorsi che era solo Kabalè m’infuriai.
-Mi hai spaventata!! Si può sapere che accidenti vuoi?- chiesi riprendendo a camminare con lei alle calcagna.
-Una sfida! Per mettere fine, una volta per tutte, al discorso di stamattina!!-
-Che scemenza!-
-Hai paura! Hahah!! Lo sapevo!-
-Io non ho paura!! E va bene, accetto!!!!-
-Hahahah, bene zuccherino. A dopo!- con un ghigno stampato sulle labbra se ne andò.
 
La giornata passò in fretta, strano, ma vero. Erano le due e mezza e io avevo appena finito i corsi  extra di matematica (cause di forza maggiore, sono imbranatissima in quella materia), quando fui fuori dalla sala grande mi accorsi di non essere sola: c’era davvero tanta gente, alcune ragazze di altre classi si mettevano contro al muro per prendersi le misure, dovevano essere modelle, intuii, un altro gruppo di ragazzi era armato di ago, filo e pezzi di stoffa da rattoppo, alcuni ragazzi armeggiavano con luci, microfoni e prese per decorare il palco ed infine Ghita frugava nella sua borsa enorme per trovare le chiavi della sala.
Ero abbastanza agitata, finché non vidi un’enorme chioma bionda, che riconobbi subito.
-Raf!!- urlai alzando la mano per farmi vedere.
-Dolce? Ciao! Che cosa ci fai qui?- chiese lei sorridendomi e venendomi in contro a braccia aperte.
-Sono stata scelta per fare da modella alla sfilata di beneficenza, e tu?- chiesi contraccambiando l’abbraccio.
-Oh, anche io…- il suo sguardo si rabbuiò staccandosi dal mio abbraccio.
 
Ho, beh… perché sono sorpresa? Dopotutto lei è splendida… perché non avrebbero dovuto chiamarla? Però qualcosa non mi convince… perché ha quello sguardo? Sembra strana… che abbia qualche problema di cui non vuole parlare?
 
-Ma ho dovuto rinunciare… ci sono stati dei problemi… e io, beh, non me la sono sentita… quindi sono venuta a scusarmi per aver disdetto- disse lei sistemandosi un ciuffo di capelli come se volesse nascondersi.
-C’è qualcosa di cui vuoi parlarmi, Raf? Ti vedo giù…- dissi cercando di tirarla un po’ su.
-Ecco io… non importa, te lo dirò un’altra volta… invece tu? Sembri turbata- dissi guardandomi negli occhi.
-Ho, l’hai notato? Il fatto è che ho scommesso con Kabalè… e non voglio perdere un’altra volta!-
Raf scoppiò a ridere.
-Scusa… ma forse ho tralasciato un punto: questa è una sfilata di moda, giusto?-
-Si… ma non capisco che c’è da ridere?- chiesi incrociando le braccia un po’ offesa.
-E all’ora non puoi perdere! Tu sei la migliore in questo campo! Abbi fiducia in te stessa e andrà tutto bene, è l’unico extra che ti serve: il resto lo hai già!- disse abbracciandomi forte.
-Vai su quella passerella e straccia Kabalè! Io ora devo andare… ma fammi sapere come va!- mi salutò con un cenno della mano e io feci lo stesso.
Okay. Ora ero carica!
-Oh, eccoti qua!- mi chiamò Ghita, prendendo a spingermi da dietro la schiena verso l’ingresso.
-Ti stavo aspettando, Kabalè è già dietro le quinte e si sta provando i costumi!-
Ghita mi condusse dietro al palco, dove incontrai Kabalè e altre modelle intente a spogliarsi. Mi lasciò lì con precise indicazioni, tra le quali i vestiti da indossare e l’ordine d’uscita.
-Credevo ti fossi ritirata, zuccherino!- rise Kabalè.
-Neppure per sogno! Vedremo chi delle due sarà la migliore!!- così dicendo andai in camerino, più determinata che mai.
 
***

 
Le sfilate procedevano in coppia. Ovviamente, per la mia solita sfiga marcia, ero in coppia con quella testa vuota di Dolce. Tutto sommato, però, la sfilata procedette velocemente… all’inizio avrei voluto spararmi… o sparare a Ghita per questa orribile idea, ma poi ci presi gusto… quegli abiti sembravano fatti su misura per me! Così cresceva in me l’idea, anzi, l’assoluta convinzione di vincere! Avrei schiacciato quell’uccellino indifeso sul suo stesso campo! Sì. L’idea mi piaceva.
Sfilammo per tre volte con tre diversi vestiti: Casual da città, elegante corto ed elegante lungo. In tutti e tre ero visibilmente meglio io… oppure sono di parte? Nah, io sono la migliore!
Quando fu il momento di scegliere la vincitrice, ci radunarono tutte fuori come un gregge di pecore.
-E la vincitrice è…!- annunciò Ghita aprendo la busta. Io e Dolce ci scambiammo occhiate assassine, o almeno, le mie lo erano.
-Hannabel!!- Disse in fine Ghita seguita da un sonoro applauso.
Da dietro il gruppo spuntò una testa bionda, alta e magra con gli occhi verdi che sorrideva a tutti sfoggiando il suo bel vestito smeraldo.
-E te pareva! Un’altra bionda che si porta via quello che era mio!- Non so di preciso perché lo dissi, ma sapevo perfettamente a chi mi stavo riferendo e probabilmente anche Dolce lo intuii perché mi guardò storto.
Non appena ci fecero scendere tutte dal palco Ghita ci prese da parte.
-Siete state meravigliose, lo sapevo io!!!- gridò lui prendendoci per mano.
-Peccato che non abbiate vinto… ma, insomma… in fondo io lo sapevo già che nessuna di vuoi due avrebbe potuto vincere!- sorrise lei e a quel punto le scaraventai via la mano.
-Che cosa??? E ci hai fatto partecipare pur sapendolo? E poi, spiegami: come facevi a saperlo??- dissi prendendola per il colletto.
-Kabalè!! Calmati e lasciala andare!!- mi disse Dolce afferrandomi il braccio.
-No, no. Va bene Dolce. Adesso vi spiego: Quando vi ho viste questa mattina stavate litigando e vi ho notato per quello… solo dopo ho notato quanto siete belle, una bellezza tale da non poter essere comparata. Mi spiego, voi siete bellissime, ma in due campi completamente diversi, non potete essere comparate in alcun modo. Quindi nessuna di voi due poteva vincere… e, non potrei dirlo… ma siete arrivate seconde a pari merito! Ciò significa che se fate le cose per bene assieme potete arrivare molto in alto… certo non senza ostacoli, vedi Hannabel, ma ve la caverete sempre!- Concluse la frase con un bel sorriso e se ne andò.
-Hahahah! Questo sì che è ironico!- Rise Dolce non appena Ghita si fu allontanata.
-Cosa è ironico?- chiesi spazientita.
-Di solito… come è giusto che sia, siamo noi sempiterni a dare consiglio a chi ne ha bisogno, ai nostri terrene… ma ora una di loro ce ne ha dati a noi… fa uno strano effetto, ma aveva ragione. Sono un Angel eppure mi sono comportata proprio  come… come una stupida!- disse lei tirandosi un buffetto sulla fronte.
-Hai ragione… ma solo sul fatto che sei stupida!- non lo dissi sarcasticamente, ma lei si mise a ridere, come se avessi detto una cosa simpatica e, non so, ma risi anch’io.
 

 
Spero vi sia piaciuto (anche se è un fuori storia)!!
Recensite ^^
Icchy <3

 

 
 
 
 
 

  
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