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Autore: Directioner_xx    18/07/2013    4 recensioni
Mi chiamo Alexis Parker, ho 17 anni e la mia avventura è iniziata grazie ad uno strano oggetto, meglio definito come magico. Questa non è una storia comune alle altre, è la mia storia e vi assicuro che vi terrà con il fiato sospeso.
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Lo strano uomo, tira fuori dalla tasca un oggetto, un orologio tascabile precisamente.
- “Stai attenta a quello che farai… tutto dipende da questo. Il tuo futuro potrebbe cambiare, e il passato tornare al presente.”
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- "Che cosa mi stai nascondendo?"- sento la voce calda di Harry alle mie spalle.
- "Parte della mia vita..."- dico senza voltarmi per non incontrare i suoi occhi.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Chapter twenty.



#Verità!






 

Sento gli occhi di Harry addosso ma non oso voltarmi per guardare gli smeraldi che si ritrova al posto degli occhi. Per quanto coraggio avessi, lui era il mio unico punto debole. Non potevo più nascondere la verità, non a lui.
La mano di Harry si poggia sul mio fianco e lentamente si avvicina a me dandomi un abbraccio. Mi stringe forte e io accarezzo le sue mani lasciando la testa indietro per assaporare ogni attimo di quel momento.
Sto sbagliando ancora, ma non importa più. Sarò condannata a restare nel passato, tanto vale vivere la mia vita anche qui.
Mi volto verso di lui rimanendo fra le sue braccia e lentamente mi avvicino al suo viso poggiando le mie labbra sulle sue. Mi mancavano i suoi baci. Sono come un vortice che ti trasporta fuori dal mondo, come una cura a tutti i malanni. Harry mi accarezza il viso senza lasciare la presa con l’altra mano dal mio fianco. Teme che possa andare via… ma lui non sa che resterò accanto a lui per sempre.

Con delicatezza si allontana a me mordendo il mio labbro inferiore. Sorrido e gli sposto un riccio dalla fronte, osservando i suoi meravigliosi occhi.
- “Ho sempre immaginato il nostro primo bacio così…”- afferma continuando ad accarezzarmi la guancia.
- “Peccato che non sia il primo!”- affermo sorridendo. Harry mi guarda incerto poi gli torna in mente quello che era successo poco prima e prendendomi per mano mi conduce verso una stradina stretta.

Dopo un paio di minuti arriviamo davanti ad un grande casa bianca. Oltrepassiamo il vialetto ed Harry inserisce nella serratura un paio di chiavi. Apre la porta facendomi passare per prima, poggia a terra la borsa con i libri e va in salotto. Mi sento molto imbarazzata ad essere a casa di Harry. E se c’è la madre? O il padre? Passerei per una ragazza poco di buono visto che ho trascinato via da scuola il loro figlio.
- “Sta tranquilla siamo soli!”- dice Harry sbucando dal nulla, probabilmente ha notato la mia espressione preoccupata.
- “Harry… volevo chiederti scusa. So che hai sofferto e io… ecco…”- Harry mi sorride e mi abbraccia senza lasciarmi finire la frase.
- “Hai fame? Preparo qualcosa da mangiare.”- dice il riccio allontanandosi da me per andare in cucina.
Lo seguo sorridente e spensierata, come se l’immenso guaio che ho combinato non fosse mai esistito.
Mangiamo un piatto di pasta fatto velocemente e torniamo in salotto distendendoci sul divano accoccolati a guardare la tv, proprio come una coppia.

Finito un film d’azione che piace molto ad Harry, mi stringe forte a lui facendo un respiro profondo.
- “Sono pronto a tutto! Forza dimmi cosa non so di te.”- dice Harry accarezzando i miei capelli.
- “Ok… ricordi quando mi hai parlato della ragazza misteriosa del parco? Il giorno in cui avevi litigato con i ragazzi per Wendy?”- sento il riccio annuire dietro di me mente continua a non capire.
- “Io ero quella ragazza… in quell’anno però ero a New York. Ti starai chiedendo com’è possibile?”- Harry si solleva per osservarmi in viso. Io gioco con una ciocca dei miei capelli mentre con grandi difficoltà cerco di sconvolgere il meno possibile Harry.
- “Tu sei quella ragazza? Lo sapevo! Ma com’è possibile? Centra la tua sosia che ho incontrato a scuola? E poi perché mi ha aggredito dicendomi di non essere venuto al party?”- mi alzo dal suo petto e mi metto a sedere di fronte a lui.
- “Fermo, fermo con le domande Styles!”- lo ammonisco iniziando a ridere. Harry mi guarda divertito e annuisce facendo un gesto di arresa con le mani.

Racconto tutta la storia da cima a fondo, mentre vedo le espressioni di Harry mutarsi in sorpresa, tristezza, dubbio. Gli mostro l’orologio, la scheggiatura e gli spiego che non posso tornare nel mio vero tempo.
- “Quindi tu sei bloccata nel passato?”- chiede Harry maneggiando l’oggetto fra le mani.
- “Purtroppo si… devo trovare un modo per sistemarlo.”- dico portando le mani sul viso per asciugare le lacrime che scendono dai miei occhi. Harry si sporge verso di me e mi abbraccia accarezzandomi la schiena.
- “Lascialo a me… cercherò di sistemarlo. Sai mio padre è un tuttofare e mi ha insegnato a riparare molte cose, magari potrei riuscirci.”- sorrido e annuisco sapendo che è impossibile aggiustarlo.
- “Forse è meglio se vado… non vorrei che i tuoi rientrassero e mi vedessero qui. Non posso sconvolgere anche il loro futuro.”- Harry annuisce consapevole che avevo già combinato abbastanza guai.
- “Ma dove starai? La tua sosia è a casa, fra poco i tuoi genitori torneranno…”- annuisco e penso a cosa posso fare per non farmi vedere da nessuno.
Un lampo di genio mi passa per la testa. Saluto Harry con un bacio sulla guancia e gli dico che lo avrei chiamato dopo. Esco fuori di casa e inizio a correre. La prima volta che ero stata faccia a faccia con la mia sosia, lei non mi aveva vista. Lei non può vedermi e così anche le persone quando sono accanto a lei. Quindi se io divento la sua ombra nessuno mi potrà vedere. A volte mi sorprendo da sola per le mie idee folli.

Arrivo a casa e apro il portone in silenzio. Vedo me sul divano accanto a Liam, così mi avvicino e mi metto davanti alla tv. Entrambi continuano a guardare verso la mia direzione ma nessuno si accorge di me.
Faccio un sospiro di sollievo e mi siedo accanto a loro. Mi manca stare accanto a Liam… vorrei solo che mio cugino capisse che in realtà io sono lì con lui. Ma ovviamente lo sa. Sa che la mia perfetta immagine è seduta accanto a lui.
Ad un tratto sentiamo la porta d’ingresso aprirsi per fare spazio ai nostri genitori. Sorrido e inizio a piangere. Sembra un’eternità che non li vedo. La mia gemella stringe in un caloroso abbraccio la mamma. Io non potrò più farlo… non potrò chiacchierare con la zia tranquillamente o guardare con mio padre e mio zio la partita della loro squadra preferita di calcio. Le mie non sono lacrime di gioia. Sono lacrime di nostalgia. Non potrò più avere quello che un tempo avevo e che vivevo con superficialità.

Durante la cena tutti sembrano su di giri e noto nello sguardo di papà qualcosa di diverso. Continua a fissare la mamma sorridente. Gli zii domandano a Liam e alla mia sosia come è andato il weekend ed entrambi sorridono inventandosi di tutto pur di non nominare il party. Mi mancherà la complicità con Liam.
- “Ragazzi vedo che siete molto affiatati! La nostra lontananza ha portato buoni frutti!”- dice lo zio addentando un pezzo di pizza.
- “Proprio adesso… è un peccato che dovremmo separarvi!”- ammise la mamma stringendo la mano di papà. La mia sosia li guardava sconcertati e anche io. Non intendono trasferirsi, vero? Non potrei sopportare la lontananza da Harry… solo lui conosce il mio segreto e sa della mia esistenza in questo tempo.
- “Io e tua madre abbiamo trovato casa! E’ a qualche isolato da qui… ti piacerà tantissimo!”- faccio un sospiro di sollievo e salgo in camera per chiamare Harry e lasciarli chiacchierare tranquillamente.

Harry purtroppo ancora non è riuscito ad aggiustare l’orologio e l’ansia inizia ad aumentare più del dovuto. Mi manca il respiro e sento la testa girare. Un attacco di panico mi mancava!
Mi distendo sul letto e inizio a respirare profondamente convincendomi che le cose sarebbero tornate a posto. Ma chi volevo prendere in giro! Non sarei più tornata nel presente.
- “Alex… ehi… psss!”- sento qualcuno chiamarmi dalla finestra. Mi alzo dal letto con fatica e mi sporgo per vedere chi fosse.
- “Zayn che ci fai qui?”- sussurro per non farmi sentire dagli altri.
- “Dobbiamo parlare… posso salire?”- dice indicandomi la scala dei vicini. Lo fermo giusto in tempo e scendo io. Cosa ha da dirmi? Non mi bastano gli immensi problemi che ho già? Zayn non cacciarti in un disastro grande quanto me!


 

***
Salve popolooo! :3

Scusate l'immenso ritardo ma ho avuto da fare!
Allora cosa ne pensate di questo capitolo?
La povera Alex resterà nel passato o tornerà nel presente?
Finalmente ha raccontato la verità ad Harry, ma adesso è tornato Zayn in gioco!
Cosa succederà? Lo scoprirete nel prossimo capitolo :D
Lasciate tante recensioni e ditemi cosa ne pensate! Accetto anche critiche :)

Ringrazio tutte coloro che hanno messo la storia nelle preferite, seguite e ricordate!
Siete meravigliose! *-*
Alla prossimaa!!

Su twitter: @_ehytommo

  
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