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Autore: drunkonlove    18/07/2013    5 recensioni
-Uno Shirley Temple per favore.- disse Debby appoggiando i gomiti sul bancone del bar.
-Per me un Long Island.- disse Tom sistemandosi accanto a Debby.
-Arrivano subito.- disse il barista.
-Stai benissimo.- disse Tom cingendo la vita di Debby con un braccio -Sei stupenda, togli il fiato.- le sussurrò all'orecchio facendola rabbrividire.
-Grazie.- disse Debby con voce flebile.
Ecco perchè non voleva andare a quella stupida sfilata, ci sarebbe stato Tom e ci sarebbe stato anche Nathan, e non aveva la minima idea di come avrebbe gestito la cosa.
-E' da tutta la sera che ti fisso, non riesco a staccarti gli occhi di dosso.- disse Tom lasciandole una scia di baci sul collo.
-Non qui Tom.- disse Debby nel tentativo di respingerlo.
-Natahn non dovrebbe lasciare sola una ragazza così bella.- le sussurrò Tom riprendendo a lasciarle delicati baci sul collo.
-Ecco a voi.- disse il barista posando sul bancone davanti ai ragazzi i due drink.
-Grazie.- sorrise Debby.
-Andiamo in un posto dove possiamo stare io e te soli?- chiese Tom sorridendole maliziosamente.
-Non credo sia il caso.- disse Debby bevendo un sorso del suo drink.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness , Max George, Nathan Sykes , Siva Kaneswaran , Tom Parker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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FINE DI UNA STORIA?






In città iniziava a respirarsi l'aria delle feste, mancava ormai solo poco più di un mese a Natale e Londra era un tripudio di luci e colori che, insieme alla neve caduta abbondantemente nei giorni precedenti, rendevano l'atmosfera magica.
-E' permesso?- chiese Tom bussando della porta della cucina del ristorante.
-Tom!- disse Debby buttandogli le braccia al collo.
-Ciao piccola.- disse Tom lasciandole un delicato bacio a fior di labbra -Jay e Charlotte?- chiese poi stringendola a sè.
-Jay è di turno al bar mentre Charlotte è nell'ufficio di suo padre, doveva sistemare alcune faccende.- rispose Debby schioccandogli un bacio sulla guancia.
-Ti posso rapire?- chiese Tom sorridendole prima di baciarla.
-Mh ... credo di sì.- gli sorrise Debby.
-Bene.- disse Tom abbassandosi per caricarla sulla spalla destra.
-Tom io direi che questo non è il modo adatto per passare inosservati.- disse la ragazza ridendo -E poi non sono un sacco di patate.-
-Tranquilla, ho parcheggiato vicino.- la rassicurò Tom uscendo dal ristorante con la ragazza in spalla per poi dirigersi alla macchina.
-Hey!- un ragazzo più o meno della loro età stava camminando verso di loro a passo svelto e quando fu vicino Tom riconobbe Percy.
-Ancora tu?- chiese Tom mettendo giù Debby.
-Sarà destino.- disse Percy ridendo -Comunque tre indizi fanno una prova ... quindi fra voi due c'è qualcosa.- aggiunse tornando serio.
-E se anche fosse?- chiese Tom guardandolo con aria di sfida.
-Non dirò nulla anche questa volta, tranquilli.- disse Percy passandosi una mano tra i capelli -Ci si vede questa sera alla festa.- aggiunse superando i due ragazzi per poi entrare nel ristorante del padre di Charlotte.
-Questo ragazzo ci perseguita.- disse Tom riprendendo a camminare.
-L'importante è che non dica nulla.- disse Debby intrecciando la sua mano con quella di Tom facendolo sorridere -E poi è così piccolo e indifeso, è troppo tenero.-
-Non dovrò forse pensare che ti piace il cugino minorenne della tua migliore amica.- disse Tom voltandosi verso la ragazza.
-Tranquillo Parker.- disse Debby stringendo il braccio del ragazzo -Tu sarai sempre al primo posto.-
Nel sentire quelle parole Tom sorrise automaticamente e le sue guance presero un leggero colorito roseo, adorava Debby, avrebbe dato tutto per stare con lei e sapere che la ragazza ricambiava i suoi sentimenti lo faceva sentire al settimo cielo.
-Hai già pranzato?- chiese Tom salendo in auto.
-Ho mangiato un panino al volo.- rispose Debby allacciandosi la cintura.
-Hai ancora fame?- chiese il ragazzo mettendo in moto.
-No, tranquillo.- gli sorrise Debby -Ti va se passiamo da casa mia? Vorrei farmi una doccia e cambiarmi.-
-Nessun problema.- disse Tom uscendo dal parcheggio per poi dirigersi verso casa della ragazza.
-Credi che dovrei venire con Nate questa sera?- chiese Debby voltandosi verso il ragazzo.
-Io ... io credo di sì.- rispose Tom svoltando a destra.
-Non ti dà fastidio?-
-E' il tuo ragazzo e io sono ... sono solo un amico.- disse Tom posteggiando davanti al palazzo dove abitava la ragazza.
-Sai bene che sei molto più che un amico per me.- disse Debby accarezzandogli una guancia.
-Lo so.- disse Tom prendendole la mano -Ma ...-
-Nessun ma Parker.- disse Debby slacciandosi la cintura per poi prendere tra le mani il viso di Tom e baciarlo -Adesso possiamo andare.- aggiunse sorridendo dopo averlo baciato.
 
Erano quasi le sette di sera e Debby era esausta, aveva passato l'intero pomeriggio a casa di Tom, aveva sistemato le ultime cose, aveva parlato al telefono con Chad per fare alcuni cambiamenti sulla playlist della serata e si era assicurata che la torta sarebbe stata consegnata un'ora prima dell'inizio della festa.
-Tom!- urlò Debby entrando in camera del ragazzo.
-Sono qui, non c'è bisogno di urlare.- disse Tom uscendo dal bagno a torso nudo.
-Io vado che devo ancora andare in centro a prendere il regalo per Sev.- disse Debby andando ad abbracciare il ragazzo.
-Ma non ci pensavano Nate e Nareesha ai regali?- chiese Tom con sguardo interrogativo.
-Lo so ma io voglio prendergli qualcosa lo stesso.- disse Debby schioccandogli un bacio sulla guancia -Ci si vede questa sera.- aggiunse uscendo dalla camera del ragazzo.
-Non hai fatto nemmeno un commento.- disse Tom deluso.
-Su che?- chiese Debby tornando in camera del ragazzo -Ah ...- disse dopo aver constatato che Tom non indossava la maglietta.
-Allora?- chiese Tom avvicinandosi alla ragazza.
-Tom sai benissimo cosa penso del tuo fisico, non c'è bisogno che te lo ripeta.-
-Non me lo vuoi proprio fare un complimento?-
-Ci vediamo questa sera.- disse Debby sorridendogli -E ricordati di mettere anche la cravatta.- aggiunse per poi baciarlo prima di sparire dalla vista del ragazzo.
Una volta uscita da casa Parker Debby si diresse verso il centro di Londra, aveva pensato a una camicia per il regalo di Siva, conosceva un negozio che aveva dei modelli meravigliosi, avrebbe sicuramente trovato quello che cercava.
 
-Arrivo, arrivo.- disse Debby dirigendosi verso la porta saltellando su un piede.
Erano le nove meno dieci e tutti i ragazzi avrebbero dovuto essere a casa di Tom per le nove, Debby era in ritardo e lo sapeva, ma non poteva farci niente. Era stata una lunga e faticosa giornata, tra il lavoro e gli ultimi preparativi non aveva avuto un attimo per respirare e stava ancora scegliendo cosa indossare.
-Nate!- disse Debby con un enorme sorriso stampato in faccia.
-Ciao piccola.- le sorrise Nate unendo le sue labbra con quelle della ragazza.
-Lo so, sono in enorme ritardo.- disse Debby tornando a passo svelto in camera sua.
-Vuol dire che arriveremo un po' dopo.- disse Nathan seguendola in camera -Stiamo andando a una festa, non a scuola.- aggiunse sedendosi sul bordo del letto.
-Credi che questi bracciali potrebbero andare?- chiese Debby voltandosi verso Nathan.
-Per quanto ne capisca io di moda ... credo di sì.- rispose Nate sorridendole -Però forse è meglio se vieni con due scarpe uguali.- aggiunse indicando i piedi della ragazza.
-Uh ... già, meglio che metta anche l'altro sandalo prima che me lo dimentichi.- disse Debby ridendo per poi sedersi accanto a Nate e indossare l'altro sandalo -Adesso va meglio?- chiese alzandosi e mettendosi davanti al ragazzo. (Outfit)
-Sei incantevole.- le sorrise Nathan arrossendo un po'.
-Manca solo la pochette, dovrei averla qui da qualche parte.- disse Debby frugando nell'armadio -Eccola!- aggiunse trionfante dopo averla trovata.
-Bene, allora andiamo?-
-Certo.-
Debby e Nathan uscirono da casa della ragazza, erano le nove e la festa sarebbe iniziata in quell'istante, per fortuna la casa di Tom non distava più di dieci minuti di macchina da lì e sarebbero arrivati comunque più o meno in orario.
 
La festa era iniziata da più di un'ora, tutti sembravano divertirsi e, cosa più importante, Siva era davvero entusiasta e non smetteva di ringraziare i ragazzi.
Quando verso le nove e un quarto Debby e Nathan erano arrivati ad attenderli c'era mezza Londra, era incredibile quanta gente potesse contenere quella villa, avevano fatto un'ottima scelta per quanto riguardava la location.
-Hey Deb!- le sorrise Siva venendole incontro con un calice di champagne in mano.
-Auguri Sev!- disse Debby abbracciandolo.
-Grazie.- disse Siva schioccandole un bacio sulla guancia -E grazie mille anche per la camicia, la adoro.-
-Sono felice che ti sia piaciuta.- disse Debby sorridendogli -Sai dov'è Nate?-
-Ehm ... credo sia in sala seduto non so dove.-
-Ok, grazie mille e divertiti.- disse Debby lasciandosi Siva alle spalle per poi dirigersi in salotto dove sperava di trovare Nathan.
-Guarda chi si rivede.- una voce familiare richiamò l'attenzione di Debby.
La ragazza cercò di capire da dove provenisse quella voce ma dato che il corridoio era piuttosto buio intravide solamente una figura che le veniva incontro senza riuscire a capire di chi si trattasse.
-Percy?- chiese Debby una volta che riuscì a guardare in faccia il ragazzo.
-Già.- sorrise il ragazzo -Bella festa.-
-Lo credo anch'io.- disse Debby sorridendogli, doveva ammettere che Percy stava proprio bene con indosso quella camicia bianca  la cravatta leggermente allentata.
-Cerchi Tom?-chiese Percy rompendo il silenzio che si era creato tra loro.
-Veramente cerco Nate.- rispose Debby scrutando il ragazzo.
-Giusto, il tuo ragazzo ...- disse Percy con un velo di ironia -Ho qualcosa di strano?- chiese poi notando lo sguardo indagatore della ragazza.
-No, no.- si affrettò a rispondere Debby -Allora ci si vede in giro.-
-Divertiti Deb.- disse Percy salutandola con un gesto della mano per poi sparire in chissà quale parte della casa.
-Piccola mi cercavi?- chiese Nathan abbracciandola da dietro.
-Esatto.- rispose Debby sorridendogli -Te l'ha detto Sev?-
-Proprio lui.- disse Nathan abbracciandola per poi unire le sue labbra con quelle della ragazza.
Mentre erano abbracciati e si scambiavano dolci baci Debby notò in lontananza Tom che li fissava, sembrava triste, immediatamente la ragazza capì, Tom era veramente innamorato di lei e ci stava male nel vederla con un altro.
-Nate io ... ecco io vorrei parlarti.- disse Debby facendosi seria di colpo.
-Deb qualcosa non va?- chiese Nathan preoccupato.
-No ... cioè sì.- rispose Debby prendendo per mano il ragazzo -Potremmo andare in un posto più tranquillo?-
-Va bene.- disse Nathan seguendo la ragazza al piano superiore.
Era arrivato il momento di parlare con Nathan, probabilmente la festa di compleanno di Siva non era la scelta migliore, ma Debby aveva trovato il coraggio di affrontare la cosa e non voleva aspettare oltre.
-Non so da dove iniziare.- disse Debby appoggiandosi alla ringhiera del corridoio che dava sull'ingresso -E' difficile.-
-Tranquilla piccola.- disse Nathan cercando di abbracciarla ma la ragazza lo respinse -Che cosa succede?- chiese allora il ragazzo perplesso.
-E se ci prendessimo una pausa?- chiese Debby tenendo lo sguardo fisso sul pavimento.
-Deb ...- disse Nathan non riuscendo a credere a quello che aveva appena sentito -Mi stai ... mi stai chiedendo di ... di chiuderla qui?- chiese poi quasi in lacrime.
-No!- esclamò Debby come per scacciare dall'idea dalla testa -Sto dicendo che sono un po' confusa, ho bisogno di un po' di tempo solo per me, per chiarirmi le idee.-
-In poche parole mi stai lasciando.- disse Nathan lasciando che le lacrime rigassero il suo viso.
-Nate è una pausa ... noi stiamo ancora insieme solo che ...-
-Deb io ti amo, lo sai questo, vero?- disse Nathan con la voce rotta dal pianto -Io darei la vita per te ... ti prego dimmi che stavi scherzando.- la supplicò inginocchiandosi davanti a lei.
-Non ... non stavo scherzando Nate, credimi è difficile anche per me ma ho bisogno di tempo per riflettere.- disse Debby lasciando che le lacrime bagnassero anche le sue guance.
-Non pretendevo che mi amassi quanto ti amo io ma nemmeno credevo di avere così poca importanza per te.- disse Nathan in lacrime alzandosi -Ricordati che non sono io ad aver chiesto questa maledetta "pausa di riflessione".- aggiunse prima di percorrere il lungo corridoio e chiudersi in bagno.
Nell'istante in cui Nathan si chiuse la porta del bagno alle spalle Debby scoppiò in un pianto disperato, cosa aveva appena fatto? Come le era saltato in mente di chiedere una "pausa di riflessione" al ragazzo che più di tutti teneva a lei? E adesso?
-Debby, è tutto a posto?- Debby si voltò e si trovò davanti suo fratello.
-No, va tutto male.- disse Debby buttandosi tra le braccia del fratello.
-Tranquilla, si sistemerà tutto.- disse Max accarezzandole la schiena per calmarla -Che ne dici se lasciamo la festa e andiamo a mangiarci qualche schifezza in un fast food?- chiese poi baciandole la fronte.
-Mi sembra una buona idea.- rispose Debby forzando un sorriso per poi asciugarsi le lacrime.

















e dopo due settimane di sole e di mare ... I'm backkkkk!!!  *la folla esulta* lol

bene bene (?) ringrazio tutti quelli che leggono, grazie a chi ha messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite sfghjkl e grazie mille a chi recensisce!
che ne pensate di questo capitolo? se volete potete picchiarmi, sono stata cattiva e lo so çwç
nel caso invece preferite la coppia Debby-Tom allora fatemi una statua (?)
che dite smetto di annoiarvi? direi di sì va
ci vediamo al prossimo capitolo! bacioni xx ily


  
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