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Autore: Andy14    18/07/2013    1 recensioni
Crossover GleeHP
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La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts avrebbe riaperto i battenti presto, desiderosa di accogliere per un altro anno studenti vecchi e nuovi. [...] Kurt si sistemò indietro sulla sedia, bevendo un altro sorso di burro birra. La porta del locale si aprì di nuovo, ed un gruppetto di ragazzi entrò schiamazzando. Kurt si lamentò, riconoscendone i volti. Blaine Hobbit Anderson, Rachel Saccente Berry, Noha Sperminatore Puckerman e David Testa Vuota Karofsky. [...] Kurt abbracciò il cuscino, maledicendo sé stesso per le lacrime che gli rigavano le guance senza che lui potesse evitarlo. Si maledì, e fece lo stesso con Finn fino ad arrivare a Godric Gryffindor, che probabilmente si stava dando una grattatina superstiziosa, giusto in caso.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Finn Hudson, Kurt Hummel, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gryffindor Heart, Slytherin Tongue'
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Titolo: Gryffindor Heart, Slytherin Tongue.
Capitoli: 18/25 (possibili modifiche)
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Dave karofsky, Finn Hudson, Un Pò Tutti.
Genere: Generale, Romantico
Raiting: Arancione 
Avvertimenti: OOC, Slash, Crossover.
Parole: 2120
Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma di proprietà di R.Murphy e della FOX.
Note Iniziali: Scusate per il ritardo >.< grazie alla splendida AcidQuinn che mi ha betato il capitolo <3 Per chiunque volesse contattarmi ecco qui la pagina FacebookTwitter Ask

XVIII


-Che è successo ai tavoli?- Era la domanda che aleggiava nell'aria della Sala Grande quella sera. I quattro lunghi tavoli erano stati ridotti senza che nessuno fosse avvertito e, con un rapido calcolo, nemmeno se si fossero seduti uno in braccio all'altro ci sarebbero entrati.

-Settimo anno! Settimo anno da questa parte!- la preside McGranitt indicava un porta situata dietro il tavolo dei professori, e gli studenti più grandi man mano eseguivano. Blaine si accostò a Kurt ed entrarono insieme nella sala quasi piena.

-Sapete che succede?- Finn gli venne incontro, si erano separati all'entrata e lui era entrato insieme a Rachel prima di loro. Entrambi i ragazzi scossero la testa, e il più alto sospirò, indicandogli un posto dove sedersi. Dave li aspettava già li, giocherellando con un filo che gli usciva dalla cravatta rosso oro. Kurt si mise a sedere affianco a lui, mentre Blaine rimase in piedi per cercare di capire cosa stesse succedendo.

-Pensate che riguardi gli esami?- chiese lo Slytherin, guardando prima il suo ragazzo e poi Dave.

-Non credo, o ci sarebbero anche quelli di quinta.- gli rispose quest'ultimo, continuando a giocherellare con il filo e cercando di staccarlo. D'un tratto, mentre il ragazzo di massaggiava il dito arrossato, il filo si mosse e si staccò da solo, cadendogli sui pantaloni. Dave aggrottò le sopracciglia e alzò lo sguardo. Sebastian gli sorrideva poco lontano, agitando la bacchetta come per salutarlo, prima di rimetterla al suo posto.

-Ci siamo tutti, Susan?- chiese la preside ad una Sue Sylvester parecchio contrariata. I ragazzi cercarono di trattenere una risata spontanea nel sentire il nome completo della docente di pozioni. -Bene, ragazzi per favore prestate attenzione. Vi abbiamo riuniti qui per rendervi partecipi di un iniziativa molto importante. Quest'anno...- la donna venne interrotta dal rumore della porta che si apriva. Il ministro Kingsley Shacklebolt insieme ad Harry Potter entrarono nella stanza, chiacchierando amabilmente. Si fermarono, vedendo il cipiglio severo della preside.

-Deduco che siamo in ritardo.-

-Deduce bene, signor Potter. Ora, se siamo finalmente tutti presenti, posso completare il mio discorso. Dicevo, quest'anno la scuola di Hogwarts parteciperà al più importante evento magico della storia. Tale evento non si svolge da circa diciassette anni, e l'ultima volta Hogwarts ha avuto l'onore di ospitarlo fra le sue mura.- la preside prese una pausa, guardando Harry, che fece un passo avanti per parlare.

-Quest'anno, gli studenti dell'ultimo anno sono invitati a partecipare al Torneo Tre Maghi.- disse, con un piccolo sorriso. Delle voci incredule e sorprese si alzarono per la sala. I ragazzi nati babbani si guardavano intorno curiosi, compreso Blaine.

-Cos'è il Torneo Tre Maghi?- chiese a Kurt a bassa voce, che lo guardò con gli occhi spalancati.

-Tu non sai cos... oh bontà celeste. E' una competizione fra tre scuole di magia. Per ogni scuola viene scelto un rappresentante tramite il Calice di Fuoco, e quella persona deve gareggiare contro i rappresentanti delle altre due scuole in tre prove magiche.- spiegò in breve lo Slytherin a bassa voce e Blaine annuii.

-Tuttavia.- riprese la preside. -Quest'anno le regole sono un po diverse. Visto come l'ultima volta si sono svolte le vicende, abbiamo reso opportuno cambiare alcune cose. I campioni saranno sei, due per ogni scuola, che devono gareggiare insieme come squadra. Le scuole partecipanti sono le scuole vincitrici di ogni continente. Sebbene con nomi diversi, ogni continente del mondo ha il suo Torneo Tre Maghi. Visto che nell'ultima edizione europea, Hogwarts è stata la vincitrice, può partecipare a tale evento. La competizione sarà ospitata dalla scuola americana, che ha sede in un edificio nascosto nel centro di New York.- la donna prese una pausa, durante la quale si alzarono parecchi mormorii d'assenso. -Tutti voi siete tenuti a venire, ma non a mettere il vostro nome nel Calice. Se mettete il nome in quella coppa, dovete essere sicuri di farcela, e di essere pronti. Partiremo domani mattina, quindi vi consiglio di non disfare i vostri bauli. I vostri genitori sono stati avvertiti parecchi mesi fa, il Signor Potter ha inviato loro una missiva a qui tutti hanno risposto positivamente. Ora, potete andare a godervi il banchetto, e salutare i vostri amici. Non vi vedrete per un anno, e credo che vogliano augurarvi buona fortuna.- concluse con un sorriso quasi materno, permettendo ai ragazzi di uscire per tornare in Sala Grande.


***


-Hai il mantello al contrario.- ridacchiò Kurt la mattina dopo, indicando il suo ragazzo. Blaine lo guardò confuso e spalancò gli occhi, slacciandosi il mantello e mettendolo al dritto. Tutto il settimo anno era radunato al cancello principale, la divisa indossata alla perfezione con tanto di cappello.

-Questo coso prude.- si lamentò Finn li accanto, togliendosi il copricapo e grattandosi la testa.

-Pensa che dovrai metterlo solo al nostro arrivo.- disse Kurt, sistemando il suo. -E possiamo levarlo mentre cantiamo.-

-Non abbiamo nemmeno provato come si deve, probabilmente saranno attirati da tutto tranne che dai cappelli orrendi.- disse il più alto, rimettendosi il cappello in testa. In quel momento la preside McGranitt si fece strada fra loro, facendo svolazzare la veste. Harry Potter la seguiva, portando con se un rotolo di pergamena.

-Bene, ci siamo tutti? Signor Potter, potresti procedere con la verifica per favore? Non vorrei lasciare qualcuno indietro.- Harry annuii, elencando i nomi degli studenti uno dopo l'altro. Quando tutti gli studenti furono chiamati e verificato che nessuno mancava all'appello, vennero invitati ad avviarsi. -Viaggeremo con delle speciali carrozze, vista la lunga distanza.- spiegò la preside, mentre camminavano. - Ci metteremo molto meno.- continuò, fermandosi in prossimità dei cancelli d'entrata della scuola. Davanti a loro erano sistemate delle carrozze, tutte senza cavalli a trainarle.

-Sono le carrozze che usiamo per arrivare a scuola.- mormorò Rachel sorridendo. -Strano che un incantesimo duri per così tanto tempo... insomma, nessuno le trasporta davvero.- continuò, e Kurt si girò a guardarla con le sopracciglia aggrottate.

-Credo che tu abbia bisogno di un bel paio di occhiali o qualche incantesimo correttivo. E' grave se non vedi gli enormi cavalli alati che portano le carrozze.- disse lo Slytherin alzando gli occhi al cielo prima di voltarsi di nuovo. Blaine, in piedi al suo fianco, si fece confuso mentre guardava il ragazzo.

-Kurt, non c'è nessun cavallo alato. Niente guida le carrozze, come al solito.- riuscì a dire prima di essere spinto leggermente in avanti per salire a bordo del piccolo mezzo di trasporto. Kurt si mise a sedere nervoso, lanciando di tanto in tanto uno sguardo verso il davanti della carrozza. Eppure lui, quel grande incrocio fra un cavallo e un drago lo vedeva. E di certo non era pazzo. Ma preferì non dire altro, cercando di distrarsi con i discorsi dei suoi compagni di viaggio. Arrivarono in serata, quando il sole aveva appena ceduto il posto alla luna. Gli studenti scesero dalle carrozze, sistemandosi nuovamente in fila ordinata. La preside li guidò attraverso il giardino, fino al castello in pietra, come se conoscesse a memoria la strada da percorrere. Era quasi una copia perfetta di Hogwarts, ma solo un occhio attento poteva vederne le reali differenze. Hogwarts aveva più torri, il Lago Nero e il ponte che lo attraversava. Una volta dentro, una differenza si unì alle altre, mentre salivano le scale verso l'equivalente della Sala Grande.

-Solo le scale di Hogwarts si muovono.- disse ancora la McGranitt con una nota d'orgoglio nella voce, come se avesse letto nel pensiero dei propri alunni. Kurt aggiunse mentalmente che solo Hogwarts aveva le quattro casate, ma forse non era poi un grande fatto di cui essere orgogliosi. Alla fine della scalinata, vennero accolti da una donna con dei lunghi capelli neri e un sorriso dolce sulle labbra carnose.

-Minerva, Signor Potter benvenuti.- salutò andandogli incontro, aprendo le braccia.

-Shelby.- disse allo stesso modo la preside McGranitt, abbracciando l'altra donna.

-E' un piacere avervi qui alla Crawford Country Day! Com'è andato il viaggio?- chiese la donna di nome Shelby, staccandosi dall'abbraccio.

-Molto bene grazie. Ragazzi.- la preside si voltò verso i suoi studenti, che attendevano impazienti. -Questa è Shelby Corcoran, preside di questa scuola. Mi aspetto da voi il massimo rispetto.-

-Sono certa che si comporteranno come si deve, Minerva. I ragazzi sono impazienti di conoscervi. Vi prego di aspettare qui, le porte si apriranno al momento della vostra entrata.-

Come preannunciato le porte si aprirono poco dopo, permettendo agli studenti inglesi di ammirare la Sala Grande della Crawford. Era un'enorme stanza piena di corti tavoli, tutti occupati da studenti vestiti in uniforme blu notte. In fondo alla grande stanza vi era il tavolo dei professori, identico a quello che avevano ad Hogwarts. I due accompagnatori fecero un passo di lato e, come accordato, una lieve melodia riempii la stanza. Rachel avanzò con un sorriso, sistemandosi il mantello prima di cantare.


R:
Little town, it's a quiet village
Every day like the one before
Little town full of little people
Waking up to say...


Mentre la ragazza cantava l'ultima frase, la canzone cambiò, e Blaine si fece avanti per cantare la strofa successiva.

B:
Riff-raff, street rat.
I don't buy that.
If only they'd
Look closer.
Would they
See a poor boy?
No siree.
They'd find out
There's so much
More to me.


Le luci si spensero per un attimo, riaccendendosi pian piano mentre Puck, complice il buio, iniziava a cantare girando per i tavoli della sala.

P:
I know that your powers of retention
Are as wet as a warthog's backside
But thick as you are, pay attention
My words are a matter of pride
It's clear from your vacant expressions
The lights are not all on upstairs
But we're talking kings and successions
Even you can't be caught unawares.


I ragazzi si sparpagliarono, sistemandosi a gruppetti in punti diversi della grande sala, muovendosi di tanto in tanto per scambiarsi di posto con un altro gruppo.


S: Beluga sevruga
Come winds of the Caspian Sea
Larengix glaucitis
Et max laryngitis
La voce to me
Now, sing!


Q:I don't know when,
I don't know how
But I know something's starting right now
Watch and you'll see
Someday I'll be
Part of your world


B:I have often dreamed
Of a far-off place
Where a hero's welcome
Will be waiting for me
Where the crowds will cheer
When they see my face
And a voice keeps saying
This is where I'm meant to be
I'll be there someday
I can go the distance
I will find my way
If I can be strong
I know ev'ry mile
Will be worth my while
When I go the distance
I'll be right where I belong


R: Who is that girl I see
staring straight back at me?
Why is my reflection someone i dont know
some how i can not hide

B: I'll find my way...


R: who i am, though i've tried

B: I'll be there some day..

R: when will my reflection show who i am inside

B:I can go the distance..


I: when will my reflection show who i am inside


***


-Dai è andata bene.- commentò Nick, attaccando con la forchetta la sua porzione di pasticcio di carne. La cerimonia di benvenuto era quasi terminata, mancava solo la portata finale del banchetto. Le altre scuole partecipanti al torneo erano arrivate poco dopo di loro, ognuna presentando qualcosa di caratteristico del proprio paese.

-Poteva andare meglio, non ci siamo preparati abbastanza.- ribatté Rachel, bevendo un sorso di succo di zucca dal suo bicchiere. Blaine annuì al suo fianco, poggiando le posate al lato del piatto.

-Ce la siamo cavata... è che abbiamo scelto di portare canzoni nuove, potevamo usarne alcune più scenografiche che avevamo già fatto.-

-E essere etichettati come riciclatori?-

-Oh andiamo Rachel, nessuno se ne sarebbe accorto.- si intromise Quinn a voce bassa, osservando l'altra. -Però siamo stati bravi comunque, dobbiamo esserne fieri.- continuò la bionda, spostandosi i lunghi capelli su una spalla. Proprio in quel momento i piatti con la carne sparirono sotto i loro occhi, per fare posto ai dolci. Il dessert venne consumato quasi in silenzio, a parte qualche mugolio compiaciuto. Sembrava tutto più buono. Il cioccolato si scioglieva in bocca e la crostata cambiava gusto di marmellata ad ogni morso. A fine pasto, la preside della scuola ospitante si alzò in piedi, schiarendosi la voce. La sala tacque, per permetterle di parlare.

-Spero davvero che il banchetto sia stato di vostro gradimento. Siamo davvero onorati di potervi ospitare nella nostra scuola, e abbiamo organizzato alcune stanze dei nostri dormitori per voi.- la donna fece apparire un foglio di pergamena con un colpo di bacchetta. -I nostri ospiti giapponesi risiederanno nell'ala est. Gli australiani in quella ovest. Inglesi nell'ala nord e gli africani nell'ala sud. I nostri studenti vi accompagneranno, vi auguriamo una buona permanenza alla Crawford Country Day.-

   
 
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