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Autore: Scarlett Carson    19/07/2013    2 recensioni
(In revisione si Wattpad) Ciao a tutti! Ecco a voi una storia tutta mia. Ottavia è un essere umano con una famiglia ed era felice, finché un brutto giorno, non le accade qualcosa che cambierà tutta la sua vita e la sconvolgerà in un modo che nemmeno lei avrebbe mai immaginato.
spero vi piaccia ;)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga: La Ragazza Immortale'
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Capitolo 13. Ancora misteri

 

Nei giorni a seguire, per mia fortuna, ne Yami ne io, parlammo più del mio passato che per lui e Isis rimaneva un mistero, per così dire.

Mi ero ripromessa che prima o poi glielo avrei detto, anche se speravo, allo stesso tempo, di dirglielo il più tardi possibile.

Comunque, dal furto della mia collana, non era più successo nulla di strano ed erano passati altri sette giorni, in cui, i miei allenamenti continuavano e anche gli studi.

Sia Yami che Isis mi stavano mettendo in riga, mi stavano insegnando non solo il loro stile di vita, come comportarmi, imparare e conoscere tutto il regno, ma anche a leggere e scrivere.

La trovavo davvero molto bella come cosa, finalmente anche io sarei riuscita a leggere e scrivere qualcosa, senza il loro aiuto o quello di qualsiasi persona. Anche se, a parte loro due e i genitori di Yami e la servitù, non avevo relazioni sociali.

Yami mi aveva detto che era meglio di no, perchè chiunque avrebbe potuto essere il potenziale ladro e aggressore, ed io non mi ero opposta al suo volere, era troppo pericoloso per me. Anche se avere amici mi sarebbe piaciuto.

Tuttavia, dopo quello che era successo dal mio arrivo, capì che la decisione di Yami era la più saggia: in fondo non sapevo nemmeno io se mi sarei potuta fidare di altre persone o meno.

Negli ultimi giorni, però avevo notato un distaccamento, nei miei confronti, da parte di Yami e non capivo a pieno il perchè. Lo vedevo assente, pensieroso, ma non chiesi mai nulla, non sapendo la sua reazione, o che stava succedendo. Ipotizzai che potesse riguardare il regno e, nemmeno io, mi feci più domande a proposito.

Allo stesso tempo, Isis mi sembrava più allegra, soddisfatta; era sempre più presente nella mia quotidianità. Anche se sapevo non era per me: infatti, notai anche più affiatamento tra il principe e Isis, mi venne qualche dubbio a proposito, ma non osai ficcare il naso più di tanto, anche perchè non erano fatti miei.

Durante gli allenamenti di arti marziali, Yami era sempre più severo e sempre più pretenzioso oltre che violento. A volte arrivava a pochissimo dallo spezzarmi qualcosa, ma se ne accorgeva in tempo, lasciava la presa e se ne andava via dicendo che gli allenamenti, per quel giorno, erano terminati.

Nel frattempo che ripensavo a tutto questo, sulla gradinata del palazzo, fissando le stelle in cielo, qualcuno si sedette accanto a me.

Era Nefer, la moglie del Faraone e la madre di Yami.

Ottavia, cosa ti turba in questi giorni? Ti vedo, triste.” disse, fissando come me le stelle sopra di noi.

Mi piaceva parlare con lei, mi faceva sentire in gradi di poterle dire tutto, mi trasmetteva una tale serenità che mi era impossibile mentire.

Non lo so nemmeno io. Yami è strano ultimamente.” dissi, sperando che lei potesse darmi qualche buon motivo per non preoccuparmi più di quanto avrei dovuto.

E sai il perchè Yami ti sembra così strano?”.

No, credevo fosse per il regno ma ora non ne sono più tanto sicura.”.

Anche io, sai, ho notato un cambiamento in lui. Come se si fosse chiuso in se stesso per trovare delle risposte. Alla fine credo che stia cercando in tutti i modi, il tuo aggressore.” mi disse col sorriso.

Uhm, non so. Non so se dia davvero così.” dissi esprimendo tutti i miei dubbi.

Allora, per te, cosa potrebbe essere?” mi stava chiedendo un parere personale.

Credo sia per Isis, ecco. Da qualche tempo quando li vedo insieme li vedo... felici. E, invece di essere contenta per loro, mi sento vuota.”

Ah credo di aver capito, allora, cosa ti turba davvero.” disse. Possibile che mi avesse capito subito qualcosa, che nemmeno io comprendevo, dopo quella mia frase?

Si e ti assicuro che quando lo capirai, sarai felice anche tu.” mi disse.

Io la guardai con aria interrogativa, facendole capire, che ero sempre più confusa.

Allora mi abbracciò, un semplice abbraccio materno che infondeva in me, tutto il suo affetto e serenità. “Si, te lo garantisco. Sono così felice, sai, che Yami ti abbia trovata.”.

Io mi immersi nel suo abbraccio per sopprimere tutti i sentimenti negativi che avevo in me.

Dopo qualche minuto, Nefer mi riaccompagnò nella mia camera, che era anche quella di Yami, ma lui non c'era ancora. “Meglio per me”, mi dissi.

Ti auguro buonanotte, fai sogni d'oro.” mi disse, baciandomi sulla fronte, proprio come un tempo, non molto lontano, faceva anche Yami, per augurarmi la buonanotte e il buongiorno.

Annuì con la testa e le augurai buonanotte anche io.

Aspetta” la fermai di colpo.

Dimmi”.

Ecco, volevo sapere se sapevi della predizione, Yami me ne ha accennato ma non mi ha mai voluto dir nulla.”.

So della predizione si, ma nessuno mi ha mai detto cosa contenesse. Se lo sapessi te lo direi, credimi, ma purtroppo non posso aiutarti. Ti chiedo perdono, Ottavia.” mi disse, e mi sembrava sincera.

 

Il mattino seguente, mi risvegliai con la sensazione di stare per essere soffocata. La mia sensazione, quando misi a fuoco per bene, erano metà fondati: le braccia di Yami mi stringevano il collo e le sue gambe che avevano intrappolato le mie, non mi lasciavano via di fuga.

Mi ero addormentata che lui non c'era, quindi da dove accidenti era spuntato? E come ho fatto a non sentirlo nemmeno mentre mi stritolava?

Iniziai a pensare di avere il sonno molto più profondo di quanto osassi immaginare.

Provai a liberarmi da quella stretta, ma era troppo forte. Era possibile che non riuscivo mai ad uscire da quelle situazioni imbarazzanti nemmeno quando dovrebbe essere tranquillo, privo di forze?

La risposta mi arrivò subito.

Cosa stai cercando di fare?” disse alle mie spalle. Mi voltai di scatto.

Cosa?” dissi ad alta voce “Dunque era sveglio? Ma da quanto?”.

Non ti libererai facilmente di me.” disse, aprendo gli occhi del tutto, incatenando i miei con uno sguardo molto diverso dal solito che ero abituata a vedere.

Ma che succede?” chiesi, ormai stavo arrivando al limite.

Chissà se potresti capirlo da sola quello che succede.” mi rispose solamente.

Detestavo quando facevano così. Detestavo quando mi rispondevano ma allo stesso tempo, non rispondevano alle mie domande in modo preciso, come se nessuno volesse mai dirmi la verità. Era frustrante. Ed ero anche sull'orlo di una crisi di pianto.

Per non fargli vedere il mio volto, dal quale stavano spuntando le prime lacrime, gli girai le spalle.

Subito pensai che si arrabbiasse per quel gesto, per quel comportamento, invece, sentì che mi liberò e si alzò dal letto. L'ultima cosa che vidi, prima che le lacrime oscurassero la mia vista, fu il suo mantello ondeggiare verso l'uscita.

 

Dopo che mi fui calmata, un momento che mi parve eterno, mi alzai dal letto e mi diressi verso la sala dove tutti si riunivano per rendere omaggio al nuovo giorno e al Faraone.

Onestamente, non avevo nessuna voglia di alzarmi, ne di affrontare la giornata, ne Yami durante gli allenamenti di quel giorno, così come qualsiasi altra lezione che richiedeva la sua presenza.

Mentre stavo camminando per raggiungere la stanza, un brivido freddo, mi percosse dal flusso dei miei pensieri. Mi voltai per vedere se c'era qualcuno, ma nulla, non c'era nessuno in quel corridoio, solo io.

Mi rigirai per tornare sui miei passi, ma rimanendo concentrata su quello che mi accadeva intorno. Non ero per niente tranquilla; in genere, c'era sempre Yami con me, in genere. Questa volta no, ero sola.

Stavo per farmi sopraffare dal panico ma riuscì a rilassarmi in tempo.

Un'ombra mi tagliò la strada. Mi girai nella direzione dove l'avevo vista andare e mi ritrovai davanti ad un uomo, piuttosto malconcio.

Non sapevo chi potesse essere, ma di certo, non era li per omaggiare il Faraone.

I suoi occhi incontrarono i miei spaventati, i suoi invece, avevano una luce strana quasi maligna, e sorridevano, ma non per la felicità.

Si diresse verso di me e capì che non aveva in mente nulla di buono. Allora feci mente locale e mi focalizzai sul mio avversario per mettere in pratica quello che Yami mi stava insegnando. Gli avrei fatto vedere che adesso ero forte e che me la sapevo cavare, quindi quegli allenamenti si potevano interrompere, non perchè io fossi più forte, ma perchè io temevo Yami, temevo la sua forza e violenza che, ogni giorno, sembrava crescere sempre più.

Si lanciò all'attacco con tutto il suo peso, senza dire nulla, ne perchè lo faceva ne altro.

Quindi mi difesi: per mia fortuna non sembrava molto pratico, quindi schivai i suoi colpi con facilità e poi mi decisi ad attaccare, gli sferrai un calcio che lo stese subito. Lo battei con tale facilità che mi venne il dubbio se non ci fosse qualche altra sorpresa. Infatti, in poco tempo, mi ritrovai circondata da una decina di altri uomini, con la stessa espressione dell'altro che... era sparito. Lo cercai, ma non lo trovai più, sembrava essersi dileguato nel nulla. Iniziai a spaventarmi sul serio, ma cercai di mantenere la calma per il combattimento che, di li a poco, mi avrebbe occupata, ed ero sola. Tutta colpa di Yami, perchè mi aveva abbandonata proprio quando avevo bisogno di lui, lo stesso Yami che mi aveva promesso che mi avrebbe sempre difesa in caso di pericolo. Adesso non c'era e non poteva sentirmi e non poteva nemmeno sapere in che guaio mi fossi cacciata ne perchè.


Ehilà! Sì sì lo so, vi aspettavate un altro titolo ed io vi chiedo immensamente scusa. Non so perchè avevo cancellato tutti i titoli dei vari capitoli e quindi non mi ricordo più i titoli che avevo messo. Abbiate pazienza. -.-" Questo è quello che precede il capitolo che vi avevo annunciato nello scorso capitolo.
Confuzione mia! xD
Spero vi piaccia anche questo, breve capitolo. Pubblicherò tutti i capitoli che ho scritto finora, sperando di continuare ed andare avanti con gli altri. Siamo quasi a metà storia, quindi non preoccupatevi, se tutto va bene, la tortura sta per finire. XD
Intanto, andavo avanti anche con altre storie che, prima o poi, spero di pubblicare xD (mi sa più poi che prima xD).
Grazie per chi ha commentato tutti i capitoli precedenti e chi ha aspettato che continuassi! Thank you! xD xD
Spero che continuerete a seguirmi. ;) 
Dopo questo lungo corner, vi saluto e... alla prossima ;) 
Kiss Kiss
Shana

 

  
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