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Autore: Greess    19/07/2013    3 recensioni
“Dai esci” disse freddo.
“Esci tu è il bagno delle femmine, scemo.” Lui sorrise e si avvicinò a me che ero seduta appoggiata al muro, si inginocchiò e mi disse.
“Scusa se mi comporto sempre scortese con te, ma da quando hai detto a Jessica quella cosa non ci ho visto più e mi sono arrabbiato, ma poi ho capito che l’hai fatto perché lei ti ha insultata, scusa” in un certo senso mi sentivo sollevata perché mi aveva chiesto scusa, ma nell’altro no perché aveva affermato che teneva alla sua ragazza, ed io come una stupida che credevo di piacergli. Ma poi mi ricordai una cosa.
“Bè non aveva tutti i torti, non sono poi tanto bella come dice Alice” dico abbassando lo sguardo.
“Non sei bella? Ma lo vedi come ti sbavano dietro i ragazzi, scema?” disse dolcemente, troppo dolcemente.
“Non sembravi d’accordo con Alice in mensa.”

Edward e Bella una storia d'amore con gli alti e bassi ... Recensite!!! :)
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciaoooo :D
Sono ritornata a scrivere, anche se la storia precedente "massive", l'ho messa sospesa. Sorry!! ma non ho immaginazione per quella storia per adesso ;(
Intanto, eccovene un'altra!
Recensiteeeee!! kiss
 

 

Arrivo a Forks.



Grandioso. Ero arrivata nella città più piovosa che ci sia al mondo, Forks.

Sono Isabella Swan, Bella per gli amici. Mio padre, Charlie Swan, capo della polizia, mi aspetta a casa, non poteva venire a prendermi,  aveva avuto problemi col lavoro.

Mi sono trasferita perché mia madre, Rènee, dopo il divorzio con mio padre, si è risposata con Phil.  Lui gioca in una piccola squadra di baseball, e quindi viaggia spesso. Per evitare questa routine, consigliai a mia madre di andare a vivere con papà, ovviamente dopo tante lacrime versate, e le parole mi mancherai tantissimo, accettò.  E mio padre fu felicissimo.

Mi trovavo nelle strade della piovigginosa Forks, temo di essermi persa. Ricontrorlo un’altra volta la cartina, ma neanche il tempo di prenderla che vado a sbattere contro un palo, brava bella.

Una ragazza mi aiutò a raccogliere le cose cadute dalla mia borsa, era davvero carina. Capelli corti, con qualche lineamento in su,  di colore marroni con dei riflessi chiari. Indossava una maglietta grigia con maniche lunghe, e un gilè nero sopra. I jeans erano stretti e attillati, chiari. E portava con se, una borsa di alta moda.

Sarà una patita della moda, pensai.

“Ciao, sono Alice Cullen.”  Aveva una voce cristallina, mi piaceva e poi Alice, è un bel nome.

“Isabella Swan, ma preferisco Bella.” Risposi sorridendo.

“Allora, Bella. Hai una cartina, suppongo che ti sia trasferita. Potrei aiutarti, dove devi andare?” disse entusiasta all’idea di aiutarmi. Quant’era dolce, sembrava un folletto.

“Emh, a casa, ma non ho idea di dove sia, mio padre dice che è vicino la scuola Forks High School, la conosci?” chiesi innocentemente.
“Certamente, io vado lì.” Dice sorridendo. “tu dove vai a scuola?”

“A dire il vero, sono arrivata ora, non lo so. Ma dubito che vada lì.”

“ Uffa, speravo che venissi con me, sai lì ci sono sempre le solite ragazze, ah a proposito, tutti sanno che saresti arrivata. Forsk è una città… pettegola, ecco.” Disse ridendo.

“Immaginavo. Comunque, ti va di accompagnarmi a casa, sempre se riesco a trovarla?” dissi rigirando la cartina in ogni lato, sinistra e destra, su e giù. Alice rise delle mie mosse, e dopo annuì contenta. Girammo per almeno mezz’ora, poi trovai la mia casa, e mio padre fuori nel cortile col telefono in mano, preoccupato. Probabilmente mi stava chiamando. Alice già se n’era andata, lasciandomi il suo numero di telefono, in modo da tenerci a contatto.

“Isabella! Dove sei stata? Ti stavo chiamando per sapere dov’eri, mi hai fatto preoccupare!” Quando ci si metteva era peggio di mia madre, e questo mi spaventava.  Corsi verso di lui e lo abbracciai, mi era mancato tanto.

“Mi sei mancato tanto, papà.” Dissi dolcemente.

“Anche tu, piccola.” Rispose un po’ in imbarazzo, era così tra noi.  Eravamo sempre in imbarazzo parlando di affettuosità e smancerie. “Adesso entriamo, fra poco pioverà”

“Che novità” sussurrai ironica. Lui mi sentì, e scosse la testa divertito.




Vorrei dire una piccola cosa: i capitoli non saranno lunghi, bensì corti. Scusate ma mi trovo meglio così ;)
fatemi sapere se vi piace!! 
  
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