Fanfic su artisti musicali > Sleeping with Sirens
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Autore: perrysplugs    19/07/2013    5 recensioni
[Pierce The Veil, Sleeping With Sirens]«Sto per entrare, devo stare calmo, salire su quel maledetto palco e cantare. Nessuno se la prenderà con me e saremo tutti felici.» si ripetè Kellin. Stava per sfiorare un attacco di panico e lo sapeva, l’idea di scappare si insinuò nella sua mente un paio di volte, ma non poteva, era scappato per troppo tempo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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«Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il momento, dobbiamo affrontare quello che successe durante le riprese di King For A Day.»
«Tu … tu ricordi?» disse Kellin evidentemente stupito, ma ben presto l’ansia divenne l’emozione predominante in lui, era visibile soprattutto dalla gamba destra: aveva preso a tremare senza sosta, e gli si era anche seccata la gola. «Bella merda Quinn, davvero, complimenti.»
«Si, beh non proprio tutto, e poi Mike mi ha raccontato qualcosa. Dannazione, quel figlio di putt … ops, mi capita sempre.» e scoppiò a ridere rumorosamente della stronzata appena sparata, per poi riprendersi. «Intendevo dire che ha l’incredibile capacità di ricordare ogni dettaglio anche il giorno dopo la più colossale delle sbronze.»
«Beh, a questo punto dovremmo … non lo so nemmeno io …»
«Kellin ci siamo baciati, non è la fine del mondo, sarà capitato anche a te di baciare un tuo amico, magari al liceo mentre stavi capendo di essere, beh … come sei.»
«Vic puoi dirlo, sono omesessuale, lo so. Il fatto che io non trovi necessario far diventare gli Sleeping With Sirens la band gay del momento ascoltata solo da undicenni in calore rivelandomi non vuol dire che me ne vergogni. Comunque sì, ma credo che qui sia diverso. Inoltre non sto capendo dove vuoi arrivare. »
«E’ stato un bacio, nient’altro, possiamo tranquillamente far finta di niente e amici come prima.»
«COOSA? Tu non solo sai e aspetti mesi e mesi per dirmelo, e poi vorresti anche nascondere tutto? Almeno tra noi cerchiamo di essere sinceri: perché mandi a puttane tutte le tue relazioni dopo pochi mesi? Perché quando bevi ti trasformi in una spogliarellista isterica? Perché piangi guardando “Le pagine della nostra vita”? So che è triste vedere la vecchia che non ricorda più neanche la sua prima scopata, per non parlare di quando muiono insieme, ma cristo Vic, quello non lo faccio nemmeno io!» rispose l’altro con un po’ troppa foga.
Il messicano lo trascinò nel retro del locale borbottando che non era il caso di parlarne dentro perché potevano sentirli. Una volta lì si sfogò: «Vorresti che io ammettessi così, all’improvviso, nel bel mezzo di un pub, di essere gay? Cosa cazzo ti aspettavi Kellin? Ah, va bene …» disse infine inumidendosi le labbra. Quello che accadde dopo fu del tutto inaspettato per il più giovane, ma sentire le labbra dell’altro sulle sue fu una sensazione piacevole, anzi, più che piacevole, eccitante calza di più, perciò decise di rendere quel bacio più “attivo”. Schiuse leggermente le labbra, abbastanza da permettere alla lingua di Vic di entrare, facendo in modo che la sua gli solleticasse il palato. Chiuse gli occhi e assaporò il momento in cui baciava, ancora, quello che per troppo tempo aveva creduto il suo migliore amico, con l’unica differenza che adesso non aveva scuse.
«Allora frocio, vuoi ancora rinnegare il tuo vero io?» disse Kellin dopo scherzando.
«Non mi sembra che tu sia diverso!» rispose Vic fingendo di colpirlo con una mossa molto femminile. «Avrei voluto che quel bacio non finisse mai.» continuò tornando serio.
«A questo si può rimediare.» si sentì rispondere trovandosi piacevolmente eccitato nel vedere Kellin mordersi il labbro inferiore e guardarlo in un modo che non lascia spazio all’interpretazione. Da lì in poi fu tutto un movimento di lingue, mani, capelli, corpi, fin quando non ricordarono il luogo in cui si trovavano.
«Andiamo da te?» domandò Kellin ansimando leggermente.
L’altro ci pensò un po’ su e poi: «No, n-no senti non è il caso, n-non dovremmo, è un errore. Insomma, ci stavamo divertendo, ma ognuno ha la propria vita e … Kells non è per te, sei un ragazzo fantastico e anche uno dei più belli che io abbia mai visto ma …» non ebbe il tempo di finire la frase che fu interrotto: «Ascolta, con te è sempre la stessa fottuta storia, non so perché abbandoni le persone. So che lo fai perché non vuoi farle stare male, perché metti gli altri al primo posto, ma non ti capisco, è un modo malato di agire. Stasera non ho per niente voglia di stare a sentire le tue giustificazioni del cazzo.» Per un paio di secondi si sentirono solo sospiri e passi. «Anzi no, mi ha preso la curiosità, come continuano? Sono bello e gentile ma non la solita troietta senza impegno? Stare con me porterebbe a delle conseguenze e a tante menzogne, e il buon Vic Fuentes non vuole vero? Lui non mente, vuole solo sentirsi amato senza nulla da dare in cambio. Avanti, urlamelo!»
«Kells, non farmi questo! I-io, tu mi conosci, sai quanto può farmi male sentirmi dire certe cose.»
«E non pensi a me? Sentire che tutto quello che voglio e ho sempre voluto è un errore non è dura per me? Non è un colpo?» faceva fatica a trattenere la rabbia adesso, ma sapeva che l’amore era anche questo e la cosa lo spaventava anche un po’ ad essere onesti. «Ah, e quella notte non ti saresti fermato solo ad un bacio Fuentes, mi sono ritrovato la tua mano nei pantaloni senza neanche rendermi conto del perché gli altri erano con le groupie e tu con me. Ti ho fermato per paura che mi vomitassi addosso. Questo Mike non te l’ha detto vero?! Non ho voluto lasciarti fare qualcosa di cui ti saresti pentito, ti ho messo a letto e ho dovuto pensare da solo alla mia erezione. Quella notte sarebbe stata un errore.» detto questo si girò e iniziò a camminare senza una meta precisa, mentre Vic scivolava lentamente con la schiena contro il muro fino a ritrovarsi seduto con le ginocchia al petto e qualche lacrima a bagnargli i pantaloncini.
Strano, nessuno dei due si sarebbe mai aspettato che quella serata sarebbe potuta andare a finire così, ma soprattutto nessuno dei due l’avrebbe mai voluto.


beh saalve, questo è il continuo del primo capitolo che serviva solo da introduzione - Capitan Ovvio proprio - e nella fretta l'altra volta avevo dimenticato di spiegare che l'idea mi era venuta vedendo alcune foto di Vic e un suo tweet, di cui però non riesco a copiare l'url.
Se la storia vi fa tanto schifo prendetevela con la mia idea di tagliarmi i capelli perché l'ho elaborata mentre ero dal parrucchiere, tanto i miei capelli non sono sensibli, e poi vi capirei, questo capitolo è davvero pessimo. 
Una recensione sarebbe davvero ben accetta e ringrazio tutti quelli che l'hanno già lasciata, messo la storia tra preferiti, seguite, ricordate ecc. 
- perrysplugs
  
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