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Autore: BloodGirl    19/07/2013    4 recensioni
Salve ragazzi/e!!
Qui è la vostra BloodGirl che vi parla!!
avete mai pensato che cosa accadrebbe se una ragazza entrasse a far parte dell'Inazuma Japan? No? Bene e allora questa è la fic che fa per voi!!
Coppia: Het(assolutamente) Sorprese: tante!!
Buona lettura!!!
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Dal testo
"- La palla non può farti del male…!- scherzo cercando di tirarla un po’ su con qualche risata ma ottengo la reazione opposta.
- E invece si! È colpa di un pallone da calcio che ho perso tutto!- mi urla in faccia in lacrime."
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PS: spero di avervi fatti incuriosire...recensite !!!!
PPS: ci sarà anche qualcuno che si credeva morto!!!
Genere: Avventura, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayden Frost/Atsuya Fubuki, Nuovo personaggio, Shawn/Shirou, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il secondo tempo è ormai agli sgoccioli. Siamo fermi sul 3-3, goal eseguiti dall’attaccante di punta di Palladia con la stessa tecnica. Nonostante tutti gli sforzi di Mark, quel giocatore ha, per tre volte di fila, con una distanza di pochi minuti, continuato a segnare.
In questo momento possiedo il pallone che proteggo gelosamente da tutti i tentativi di difesa avversaria.
Quando supero la linea di centro campo, mi affianca Shawn.
-          Ci proviamo?- chiedo, sottintendendo la nostra tecnica combinata ancora incompleta.
-          Ma non è ancora pronta!-
-          Tentar non nuoce!- dicendo questo gli passo la palla. Tutto il campo si ricopre di ghiaccio e neve e un vento gelido inizia a soffiare. Lancia in alto il pallone, molto in alto. Poi si inginocchia e da dietro, gli salto sulla schiena appoggiando le mie mani sulle spalle. Da qui mi do lo slancio per andare alla stessa altezza della palla. Eseguendo due avvitamenti su me stessa, la colpisco di rovesciata. La palla sfreccia ad una velocità impressionante, ma non verso la porta, bensì verso Shawn che si è portato al limite dell’area di rigore. Facendo gli stessi movimenti finali della Tormenta Glaciale, la colpisce ghiacciandola e facendola andare in porta con una potenza inimmaginabile.
-          Goal!!! L’Inazuma Japan si porta in vantaggio!!!- esclama il telecronista. Guardo i miei compagni: sono letteralmente sorpresi, come vale per me. Non credevo che una mia idea funzionasse.
Shawn mi raggiunge e ci battiamo il cinque. In questo preciso momento l’arbitro suona il fischio finale. La partita è finita ed abbiamo vinto. Sono felicissima. Talmente tanto che quasi mi viene da piangere. Ci rechiamo negli spogliatoi esultando e ridendo. Visto che in questo stadio ognuno di essi è privo di un’infermeria, ho dovuto cambiarmi con gli altri e non vi dico che imbarazzo. Ma per fortuna sono dei ragazzi per bene. Così mi è sembrato.
I ragazzi ridono e scherzano, e ogni tanto, sentendo le loro battute, ridacchio anch’io e mi chiedo se la stupidità umana ha un confine.
Quando mi sono rimessa la tuta, i ragazzi mi chiamano.
-          Aida, puoi venire qui per favore?-
-          Certo. Ditemi?- notare le mie guance quasi bordeaux per l’imbarazzo ( qualcuno è a dorso nudo, senza maglia).
-          Shawn non risponde, sembra…privo di emozioni!- mi spiega Xavier. La cosa mi puzza. Credo che si colleghi alla faccenda della concentrazione in campo.
-          Magari, sta ripensando agli errori che ha fatto in campo. Alcune volte capita di rimuginare sui propri sbagli- ipotizzo anche se credo che c’è qualcosa di molto più importante.
-          Non credo. L’ultima volta che l’abbiamo visto così è quando…possedeva una doppia personalità!- specifica Jude e forse ha intuito anche lui che c’è qualcosa di strano. Notando bene l’espressione affranta e preoccupata sul viso di Shawn, si capisce, in effetti,  che c’è qualcosa o, credo, qualcuno che lo turba.
-          Già…-approvo io.
-          Come fai a saperlo?- mi chiede sorpreso Nathan.
-          Ovvio. Me l’ha detto. Comunque…provo a parlargli…-
Mi dirigo verso di lui, in una zona piuttosto isolata della stanza.  È seduto e inespressivo. Fa quasi paura.
-          Ehi! Shawn!- lo chiamo non tanto forte ma abbastanza da farmi sentire solo da lui. Alza lo sguardo e gli faccio segno di seguirmi. Usciamo dallo spogliatoio e iniziamo a parlare.
-          Posso sapere cosa ti turba?-
-          Niente…solo che…-
-          Non provare a inventare scuse. Ti conosco troppo bene e capisco quando menti-
-          Ok…credo che…il capitano di Palladia…nonché prima punta della squadra…è…è Hayden…-
-          Cosa?! Ma non era morto?!-
-          Non urlare…si lo so…però…la somiglianza è notevole…-
-          Infatti ho notato una certa somiglianza tra te e lui, ma non ci ho fatto caso-
-          Mi chiedevo…se potresti…accertartene-
-          Va bene. Ma non dire una parola con gli altri!- gli raccomando. Non voglio che si facciano false speranze.
-          Grazie mille. Sei una vera amica!- dicendo questo mi abbraccia e io rimango di sasso. Non me l’aspettavo. Quando mi sciolsi da lui gli dissi, prima di andare:
-          Stai tranquillo!- lui annuisce e il sorriso gli ritorna in viso. Ritorna dentro con gli altri che, sono sicura, hanno origliato l’intera conversazione. Mi dirigo verso gli spogliatoi avversari e devo dire che ci ho messo un po’ di tempo prima di trovarli. Busso alla porta e, aprendola, mi risponde una ragazzo con i capelli viola -neri e gli occhi gialli che se non sbaglio era un difensore.
-          Cosa vuoi?!- devo precisare anche che è molto scorbutico.
-          Vorrei parlare con il capitano!- dico decisa, quasi mettendomi sull’attenti.
-          Ehi boss! C’è qui la ragazzina dell’Inazuma Japan che vuole parlare con te!-
-          Arrivo, non c’è bisogno di urlare- sono costretta ad ammettere che ha una voce molto aggressiva ma anche profonda. L’altro ragazzo si scosta dalla porta  e si vede sbucare il capitano. In effetti, ora che lo guardo più da vicino corrisponde alla descrizione dettami da Shawn qualche tempo fa. Ha dei capelli color corallo sparati in aria e, tralasciando questo piccolo particolare, è esattamente uguale al fratello.
-          Sono Aida Hunt, numero tre dell’Inazuma Japan. Vorrei farti alcune domande: posso?-
-          Fai pure. Basta che non mi chiedi anche il numero di telefono e l’indirizzo- dice con un sorriso malizioso. Vedo anche che è un tipo a cui piace scherzare.
-          Vorrei sapere come ti chiami?-
-          Vuoi il nome e cognome o solo il primo?-
-          Entrambi!-
-          Sono Hayden Frost…altro?-
-          Avevi per caso un fratello?-
-          Si…ma è morto travolto da una valanga- queste informazioni mi bastano.
-          Vieni con me!- esclamo mentre lo prendo per un braccio e lo strattono verso il nostro spogliatoio. Busso e chiedo di Shawn. Lui viene fuori subito e rimane impietrito quando vede Hayden davanti a lui. Detto questo tolgo il disturbo senza dire una parola. Quando entro con gli altri, essi mi fissano con sguardo interrogativo.
-          Che c’è?- dico, sentendomi a disagio.
-          Che ci fa il capitano di Palladia, fuori con Shawn?- domanda Nathan.
-          Lo scoprirete voi da soli- detto questo mi accosto di schiena sulla porta in modo che quei furbastri non vadano ad origliare.

***

Non so che dire. Non so neanche se arrabbiarmi con Aida per averlo portato qui, davanti a me o ringraziarla con tutto il cuore. Il silenzio tra noi è pieno di ansia e speranze. Spero con tutto il cuore che sia lui. Non posso saperlo fino a quando uno dei due non apre bocca.
Non riesco a capacitarmi che sia davvero lui, anche se ora è qui davanti a me.
-          Ciao fratello!- mi dice.
Non riesco più a trattenere le lacrime. Lo abbraccio forte e inizio a singhiozzare. Non ci posso credere, è vivo. HAYDEN è VIVO.
Ci stacchiamo da quell’abbraccio fraterno che è durato tanto e vedo che anche lui ha il viso rigato dalle lacrime. Piango ancora per la felicità ma non intensamente come prima.
-          Come al solito sei tu il più sensibile tra i due- dice lui per scherzare. Io ridacchio un po’.
-          Come…come sei sopravvissuto?- domando tra le lacrime.
-          Non lo so…però credo di esser riuscito a sopravvivere tra la neve…e poi…credevo anch’io che tu fossi morto!-
-          Io credevo lo fossi tu. E non sai cosa ho passato…-mi faccio triste al sol pensiero del periodo in cui sentivo dentro di me il suo spirito.
-          Cosa?-
-          È troppo doloroso parlarne…-
-          Sono tuo fratello dopo tutto, i tuoi problemi sono anche i miei-
-          Qualche tempo fa….possedevo una doppia personalità…e  la seconda apparteneva a te…- si stupisce molto quando pronuncio ciò che ho detto.
-          Anch’io possedevo una doppia personalità! E la seconda era tua, fratellino!- esclama. Non ci sto capendo niente: vuol dire che quando prendeva il sopravvento su di me Hayden, su di lui aveva l’effetto contrario, cioè diventava me?!
-          Mi sembra assurdo…- penso ad alta voce.
-          Anche a me…sono molto felice che tu sia vivo!-
-          Anch’io…e non sai quanto!!- ci abbracciamo ancora ma questa volta nessuno dei due pianse.

***

-          Ti prego Aida, facci origliare?!-
-          Assolutamente no, Kevin!-
I ragazzi stanno cercando in tutti i modi di origliare la conversazione privata tra Shawn e suo fratello. Hanno provato di tutto, anche minacciarmi di venir presa a sberle( ma purtroppo per loro sono cintura blu di karate). Ora stanno cercando la mia compassione, usando parole dolci. Ormai non li ascolto neanche più e continuo a dire di no.
Finché non sento bussare e così mi sposto e apro la porta. Dal sorriso che ha Shawn, capisco che aveva ragione. Hayden è ancora vivo.
-          Shawn!!- esclamano tutti.
-          Come stai?- gli chiede Mark.
-           Bene!-
-          Infatti, mi sembri stranamente felice…- commento io, anche se so già il motivo.
-          Vorrei presentarvi una persona che qualcuno conosce…entra pure Hayden!- quest’ultimo entra spalancando la porta e salutando con un sorriso.
Tutti (tranne me e Shawn) rimangono a bocca aperta.
Dopo circa un quarto d’ora, finite le presentazioni e le spiegazioni, salutiamo Hayden e ritorniamo sulla nostra isoletta. Dopo aver cenato tutti (compresa me) ci dirigiamo verso le nostre stanze. Sono distrutta dalla partita. Le mie gambe non mi reggono più in piedi e tutti i miei muscoli sono andati in fonduta.
Dopo aver indossato la mia camicia da notte medievale con tanto di maniche a sbuffo, mi butto sul letto con un grande sospiro(ovviamente ho tolto la benda, non sapete che caldo che avevo in faccia).
-          Sei stanca?- mi domanda Shawn mentre si siede anche lui sul suo letto.
-          Tu che dici?-
-          Direi…di si. E dico anche che stasera possiamo saltare gli allenamenti notturni!-
-          Già…grazie mister!- ringrazio mettendomi su un lato e guardandolo. È molto felice.
-          Sei felice?-
-          Certamente!-
Detto questo i miei occhi iniziano lentamente a chiudersi. In pochi secondi mi addormento profondamente.

***

È circa mezzanotte quando vibra il mio cellulare sotto il cuscino. Apro gli occhi e di malavoglia guardo il display: mi è arrivato un messaggio. Lo apro e il mittente è Hurley. C’è scritto:

Vieni subito in camera mia. Ti devo parlare con urgenza. E se te lo stessi chiedendo, non posso aspettare fino a domani.

Nonostante sia un suo amico, alcune volte vorrei prenderlo a sberle.  Come gli viene in mente di svegliarmi in piana notte solo per dirmi una cosa?!
Mi alzo ancora mezzo addormentato, indosso le prime cose che trovo nell’armadio (un paio di jeans e una maglia blu) ed esco facendo il minimo rumore per non svegliare Aida.
Dopo aver salito le scale fino al quinto piano, busso alla porta della stanza del mio amico. Nessuna risposta. Girando lentamente la maniglia, apro l’uscio. All’interno è tutto buio e non riesco a vedere niente neanche con l’aiuto della luce che proviene dal corridoio. Socchiudo la porta alle mie spalle e chiedo con voce velata:
-          C’è nessuno?-
All’improvviso sento la porta sbattere dietro di me e una chiave che fa scattare la serratura. Sono in trappola. Di scatto si accende la luce e una voce pronuncia:
-          Buonasera Shawn!-
Per via dei miei occhi non abituati alla luce, non riesco a capire chi sono le persone che mi stanno attorno e neanche chi ha detto quella frase. Ma quando metto a fuoco, rimango scioccato: tutta la squadra mi circonda e davanti a me si trovano le ragazze(tranne Aida) sedute in poltrona.
-          Ma che scherzo è mai questo?- chiedo incredulo. Se qualcuno voleva farmi spaventare non ci è riuscito, o quasi.
-          Dobbiamo parlarti!- dice impassibile Cammy. Non so se essere preoccupato seriamente o per quello che potrebbero farmi.
-          A proposito di che cosa?- domando, giusto per non temere la marmaglia di persone che ho intorno (alcune volte possono essere davvero incorreggibili).
-          Della tua scommessa persa!- esclama Darren.
-          Ancora con quella storia? Non vi sembra di esagerare un pochino? E poi vi ho già detto tutto…- se non la finiscono, non sono responsabile delle mie azioni.
-          Io non  credo. Puoi uscire allo scoperto!- afferma ed esclama Nelly, rivolta verso un punto non definito  della schiera dei miei compagni.  In essa si forma una specie di spaccatura e da qui sbuca…HAYDEN?!
-          Che cosa ci fa lui, qui?-
-          Che c’è fratello, non sei felice di rivedermi?-
-          Si però…non mi aspettavo di trovarti qui…- sono molto confuso.
-          Vedi, Shawn, visto che non ci dici la verità…abbiamo pensato che tuo fratello potrebbe costringerti a rivelare i tuoi veri sentimenti- spiega dettagliatamente Sylvia. Immaginavo che doveva esserci per forza qualcosa sotto.
-          E io mi ricordo ancora che cosa potrebbe obbligarti a sputare il rospo!- esclama Hayden con un ghigno malandrino, che non promette nulla di buono. Cercando nei più profondi angoli della mia mente, trovo ciò che intende mio fratello: il solletico, il mio unico punto debole è il solletico. Ma, tenendo conto che sono passati molti anni, dico:
-          Non credi che sia un po’ cresciuto per soffrire ancora il solletico?-
Lui scuote la testa convinto e si avvicina di un passo. L’ultima cosa che voglio è morire dal ridere, quindi provo ad arretrare ma vado a sbattere contro a Kevin che, a mo’ di body-guard è fisso davanti alla porta e non credo che abbia intenzione di lasciarmi fuggire. Così decido di dire qualcosa:
-          E va bene…c’è una ragazza che mi sta molto simpatica-
Hayden si avvicina ancora di più. E Nelly chiede maliziosa:
-          Sei sicuro che sia una semplice amica per te?-
-          …ehm…-guardo mio fratello, che avanza ancora verso di me, e proseguo:
-          Diciamo che è la mia migliore amica…-
-          Sicuro?- chiede Cammy, facendomi diventare imbarazzato e rosso in viso.
Non le rispondo ma mi limito ad osservare Hayden che avanza, o meglio è a poca distanza da me.
-          Veramente…questa ragazza…mi piace e molto, ma non saprete mai il suo nome!- esclamo, quasi urlando. Hayden si avvicina e mi mette una mano sulla spalla, guardandomi furbamente. Non mi resta che confessare:
-          …mi piace…Aida...-
-          Scusa, non ho sentito bene, potresti ripetere?!- mi fa mio fratello.
-          MI PIACE AIDA!- mi rendo conto solo dopo conto di quello che ho detto, o meglio, di quello che mi hanno costretto a confessare. Tutti intorno assumono un’aria soddisfatta. Di scatto Nelly (quella che probabilmente ha organizzato tutto) si alza ed esclama:
-          L’ho sapevo! –
-          Hai capito il nostro lupo dei ghiacci?! Si è innamorato dell’albina che dorme in camera con lui!- dice Hurley con tono alquanto malizioso e divertito (mi verrebbe voglia di prenderlo a pallonate).
-          Bene, ora possiamo dare il via all’operazioneAlphaTau39!- urla Sylvia.
-          Che cosa sarebbe?- chiedo anche se ho paura della risposta.
-          Faremo in modo che tu e Aida vi mettiate insieme!- spiega Cammy.
-          Che cosa?- davvero hanno intenzione di farmi fidanzare con Aida?! Sono pazzi, cioè mi piacerebbe molto però…non mi convince il fatto che siano loro ad aiutarmi.
-          Fidati di noi, o meglio di loro tre e vedrai che prima della fine del FFI non sarai più single- dice Axel, cercando di incoraggiarmi a fidarmi di loro. Ma io non mi fido…





*Angolo della ritardataria*
Scusate immensamente per l'orribile ritardio!!
Aida: secondo me, non accettano le tue scuse...
Tu zitta e ritorna a dormire...comunque spero che vi sia piaciuto!!
Al prossimo Chappy

PS: Aida: mi dispiace per voi ma ci sarà almeno un altro capitolo di questa pazza scellerata...alla prossima!!

PPS: il nome del piano non l'ho messo a caso...AlphaTau39 è collegato in qualche modo...se sapete che collegamento c'è con questo nome ed Aida e Shawn...scrivetelo in una recensione!
   
 
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