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Autore: Dead_Sl    31/01/2008    8 recensioni
“Carino. Proprio carino quest’anno. Non avrebbe potuto cominciare in modo peggiore. La fila sembra infinta! Gesù cristo, ma perché sono arrivato così maledettamente tardi?”
Ma lui sapeva già il perché fosse arrivato così dannatamente tardi: aveva temporeggiato fino all’impossibile, e Mikey, suo fratello, l’aveva rimproverato come se fosse il peggiore dei mostri; diceva sempre: “Sei troppo depresso, fratellone, capisci perché ti hanno dato quel nomignolo, al liceo? Ancora parlano di te quelli dell’ultimo anno!”. Il piccolo diciassettenne Mikey, si riferiva al soprannome Gerard-Lametta-Way, una cosa piuttosto triste. Gerard non ci faceva più caso da tempo, tutto merito de “la forza dell’abitudine”, così si dice.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Gerard Way, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'll laugh until my head comes off.
(Written by Blaise_sl_tr07& LovelyDead)


-Chapter Fourth (written by Blaise_sl)

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(immagine della Blaise)

Era una bella giornata soleggiata, l'aria era piacevolmente fresca, il cielo azzurro e sgombro, senza traccia di nuvole. La natura splendeva ancora rigogliosa ma presto avrebbe lasciato il posto all'autunno. Gli uccellini cantavano allegri e svolazzavano qua e là nel cielo limpido, mentre i ragazzi si attardavano sul prato del campus, godendo di quel tepore e di quella bella mattinata.
Ma per Gerard Way la giornata non avrebbe potuto cominciare in modo peggiore.
Già da quando aveva aperto gli occhi aveva sentito che sarebbe stata una giornata nera, anche perchè essere svegliati alle sei del mattino da Ray Toro che si asciuga i capelli non si può considerare esattamente il massimo.
E poi quando si era affacciato alla finestra e aveva visto quella meravigliosa giornata gli erano praticamente girati i coglioni.
"Cielo grigio e un pò di pioggia no, eh?"
Gerard Way sapeva che quella sarebbe stata una pessima giornata, aveva un certo sesto senso per quelle cose.
"Almeno oggi inizia il weekend e si torna a casa" aveva pensato. Ma neanche quel pensiero riuscì a tirargli su il morale.
Dopo un'intera settimana passata nel campus, tra lezioni da seguire e libri interi da studiare, tra il cibo della mensa che non era neanche degno di tale nome e la stanza divisa con Ray Toro, l'Afroman, Gerard si sentiva troppo stanco e nervoso.
Non vedeva l'ora di togliersi di mezzo le lezioni di quel giorno, prendere armi e bagagli e tornare finalmente a casa dalla sua famiglia, e trascorrere un pò di tempo in santa pace.
Sua nonna gli avrebbe sicuramente preparato qualcosa di buono, torta o biscotti, o qualsiasi altra cosa,perchè continuava a ripetergli che lo vedeva sciupato, che perdeva peso a vista d'occhio, che l'università lo stancava e che doveva evitare di stressarsi così tanto.
Era così apprensiva, sua nonna, così premurosa. Lo faceva solo per il suo bene.
Al solo pensiero di rivedere sua nonna la bocca di Gerard s'increspò in un sorriso, che venne presto cancellato nel momento in cui dovette entrare in classe, per la prima lezione del giorno.
Il sole splendeva e gli uccellini cantavano, la lezione di Chimica stava per iniziare e Gerard era incazzato con il mondo, per chissà quale motivo.

*

Le lezioni erano finalmente terminate e Gerard corse nella sua stanza per prendere il borsone. Con suo grande disappunto vi trovò Ray Toro, il suo compagno di stanza.
-Pensavo te ne fossi già andato, AfroMan- disse a mò di saluto andando a prendere la sua giacca dall'armadio.
-Vado tra poco, Razr-. Toro era indaffarato a sistemare le sue cose in una borsa e neanche si voltò. Quello scambio di battute faceva più o meno parte di un copione standard che i due seguivano ogni giorno, battute un pò scontrose ma quasi civili, le uniche che andassero bene per loro.
-Ci si vede lunedì, Toro- disse Gerard qualche minuto dopo, avviandosi verso la porta.
-A lunedì, Way-.
Gerard richiuse la porta alle sue spalle e si diresse in ascensore. Arrivato al piano di sotto percorse velocemente il campus, e l'odore della libertà lo invase. Tre fottuti giorni senza università, senza Toro e senza rotture di coglioni.

*

L'asfalto sotto di lui era caldo e le ruote filavano liscie. La musica gli riempiva interamente le orecchie, e una sorta di benessere lo invadeva. Stava tornando a casa e tutto andava bene. La giornata non era poi così nera, dopotutto.
Le ultime parole famose.
CRASH! Gerard venne catapultato in avanti per la forza con la quale una macchina lo aveva tamponato. Tamponato... un pò riduttivo, in effetti. Diciamo che l'aveva proprio preso in pieno, eh. Si slacciò la cintura di sicurezza e si massaggiò cautamente il collo. Per fortuna nulla di rotto, da nessuna parte.
Aprì con uno scatto lo sportello dell'auto e scese velocemente, incazzato nero con chi aveva apportato danni alla sua auto e di conseguenza alle sue tasche.
-MA DOVE CAZZO GUARDI QUANDO GUIDI?!- urlò. Tipica frase da automobilista nervoso, o da chi aveva proprio l'aria di star vivendo una giornata nera.
-Parla per te, sclerotico che non sei altro! Avevo messo la freccia, sai? Hai presente quelle lucette che lampeggiano? Voleva dire che dovevo superare, ma tu hai pensato bene di tagliarmi la strada!- urlò l'altro ragazzo scendendo anche lui dall'auto.
Si guardarono un istante, in cagnesco.
"No, anche qui no! Non lo sopporto più, quel Toro!"
-Non ti ho tagliato la strada! AVEVO LA PRECEDENZA! Hai presente?!- disse al suo compagno di stanza, che ricambiò con un'occhiataccia.
-Starai scherzando, spero! hai visto che stavo per superare! O eri troppo impegnato a scegliere quale vena recidere per prima?!- disse Ray, cattivo, roteando gli occhi.
-PIANTALA CON QUESTA STORIA! NON NE POSSO PIU'! Ray Toro, io ti detesto. E se la fiancata della mia auto è distrutta, è tutta colpa tua, AFRO MAN!-. Gerard era nervoso, sia per lo scontro sia per il suo compagno. Quel dannato ragazzo aveva il potere di dargli sui nervi in modo incredibile. Ed era davvero stanco di sentirsi ripetere la storia delle lamette.
-Cosa c'è, Way, la verità fa male? E il sentimento è reciproco, comunque, non pensare che io salti dalla gioia all'idea di passare un intero anno in camera con te. Nel caso non te ne fossi accorto, comunque, anche la mia auto non è combinata granchè bene, sai??- disse il riccio indicando la parte anteriore del suo mezzo, che non era messa proprio bene, proprio no.
-Vai a farti fottere. Tu e la tua stupida orribile auto! Non voglio più vederti, cambierò stanza al più presto. Razza di idiota che neppure sa guidare!- gridò allora Gerard, livido di rabbia.
-IO non so guidare? IO non..? Tu sei pazzo, Way. Le frecce le hanno messe per una ragione, mica le hanno tolte di mezzo dopo gli indiani!-
-Sì, se l'avessi messa sul serio sarebbe pure bello. La prossima volta, cioè in un futuro non molto vicino, quando metterai la freccia, ti regalerò un arco, è una promessa-. Nessuno dei due aveva intenzione di cedere, convinti com'erano di avere pienamente ragione. Intanto la gente per la strada era rimasta bloccata, a causa proprio dell'incidente, e stava iniziando a spazientirsi.
-La freccia c'era, idiota d'un lamettaro! Se non vedi un cazzo non è colpa mia!!!- conitnuò Ray. Niente da fare, non aveva la minima intenzione di dargliela vinta, aveva ragione lui, perdio!
-VI VOLETE MUOVERE DA QUI, RAZZA DI CRETINI!- urlò qualcuno alle loro spalle, un altro automobilista nervoso che era rimasto bloccato.
-No che non c'era, afro man! AVREI DOVUTO UCCIDERTI!- disse Gerard, incurante delle proteste.
-E invece c'era, cazzone che non sei altro!- sbottò l'altro, e voltandosi poi verso la gente accalcata dietro di loro continuò: -E non rompete i coglioni!-
-Ti assicuro che ci vedo! Mi taglio le vene, come dici tu, gran pezzo di coglione, ma la vista è intatta!- sbraitò Gerard guardandolo male, quindi anche lui si rivolse alle altre persone che stavano assistendo alla loro lite.
-Fatevi i cazzi vostri!-
-Saranno state le troppe seghe, allora! vai in bianco anche con i ragazzi, Way, ce ne vuole di sfiga! E che cazzo volete, voi!-. Ray si voltò a guardare la fila di auto dietro di loro, il rumore dei clacson gli diede immensamente fastidio. L'altro ragazzo rimase un attimo in silenzio, quindi si esibì in uno dei suoi sorrisi più inquietanti.
-Fino a prova contraria il segaiolo sei tu, baby, credi che non ti abbia sentito, l'altro giorno? Che schifo. Sarò pure gay, ma ti assicuro che tu mi disgusti- disse concludendo con una smorfia schifata.
Fu il turno di Ray di rimanere senza parole. Ma fu soltanto un attimo, un attimo che passò in fretta. E infatti il riccio continuò a parlare, col suo slito tono velenoso che sapeva far innervosire l'altro.
-Uno come me te lo sogni, Way! Almeno io non perdo le mie giornate a tenere gli occhi incollati sul culo della popolazione universitaria maschile!!!-. Gerard però non sembrò alterarsi più di tanto, ma assunse invece il tono di chi la sa davvero lunga.
-Io non sono un puttaniere, quello sei tu. Ah, no, tu sei una troia, scusami-. E sorrise. Sorrise nel modo più scandalosamente inquietante che potè, un sorriso che avrebbe fulminato chiunque nel raggio di un miglio. Chiunque tranne Ray Toro.
-No, dolcezza, per essere una troia dovrei essere gay, e non lo sono. Non mi piace prenderla nel culo, sai?-. Gerard si esibì in una risatina leggera.
Questo è quello che dicono tutti... Tu in ogni caso, non hai bisogno di prenderla nel culo...-. Ray sorrise di rimando, più che altro per non far vedere all'altro che quei discorsi gli stavano dando il voltastomaco. Non che fosse omofobico, si divertiva soltanto a prendere Way per il culo, nel senso figurato.
-Già, io la do soltanto- rispose, sorridendo. Un secondo dopo, però, si morse la lingua. Aveva dato a Gerard un appiglio, merda. E infatti quello ne approfittò, sorridendo malizioso.
-Eh, lo so che la dai, bisogna vedere a chi e bisogna vedere COSA dai-. La "conversazione" aveva preso una piega decisamente inaspettata e sessuale, cosa che diede molto fastidio ala gente ancora in coda per la strada. E difatti una voce si levò dalla folla.
FATE SCHIFO! TOGLIETEVI DALLA STRADA!-
-Io do quello che a te manca, troietta, quello che ti permette di prendertela solo nel culo. E la do solamente ad esemplari femminili- Ray continuò a parlare, voltandosi ancora una volta verso le persone dietro di lui.
-Essì, cazzo, ci togliamo!- sbottò per poi tornare a guardare il suo compagno di stanza, -Come risolviamo per l'auto? Assicurazione?-
-Non tratto con te, preferisco sbrigarmela da solo. Addio. Ci si vede lunedì. Spero che tu muoia per strada. CE NE ANDIAMO, CONTENTI?-. E, con un ultimo sguardo omicida, Gerard tornò in macchina, lasciando Ray a guardarlo con occhi spalancati.
La gente, intanto, era scoppiata in un boato di gioia.
-Magari morirò dopo averti scaraventato giù da un burrone!- urlò Ray contro l'auto che, già messa in moto, si allontanava velocemente.

*
Quando Gerard arrivò dal meccanico, a Belleville, aveva i nervi a fior di pelle. L'aveva detto, lui, che quella era una giornata nera! Lasciò l'auto fuori dall'officina ed entrò, trovando un corpo steso sotto un'auto vagamente familiare. L'uomo sotto la macchina stava parlando con qualcuno e non si accorse della sua presenza fino a quando Gerard tossicchiò. Quello allora si alzò e gli andò incontro, seguito però da qualcun altro...
-Oddio no, tu no! Mi perseguiti, Way?!-. Gerard guardò shockato il suo compagno di stanza.
-Ma che cazzo ci fai qua?-
-Secondo te? Ricordi cosa hai fatto alla mia macchina o hai anche la memoria corta?- disse Ray incrociando le braccia al petto e assumendo un'aria alquanto ostile.
-Mio dio, ma proprio qui!?-. Gerard roteò gli occhi, seriamente seccato.
-Io VIVO qui, sfigato! Ma tu che cazzo ci fai qui?-
-Indovina un po'? Anche io vivo qui. Che schifo, Afro man, nella stessa città no! Non ne posso più di te-. No, quello era davvero il colmo! Lui e Toro nella stessa città?! Neanche Ray, comunque, sembrò felice della situazione. Il ragazzo-meccanico, intanto, li guardava senza capirci un'acca.
-No, ti prego dimmi che non è vero! Tu stavi a Newark, non qui! Ogni mattina ti sfottevo alla fermata dell'autobus! No, cristo santo, anche qui no! Non ce la faccio più!-
-Mi dispiace deluderti, mi sono trasferito qualche anno fa. E comunque, anche io ti sfottevo alla fermata dell'autobus, non puoi neppure immaginare lo spasso!- ribattè Gerard lasciandosi sfuggire un sorrisetto.
-Ah-ah, divertente Way-. Ray rimase fermo a guardarlo. No, quella era proprio sfiga!
-Ti serve qualcosa?-. Gerard si voltò verso il meccanico, un ragazzo poco più alto di lui, sembrava avere la sua stessa età.
-Sì, la fiancata della mia auto è distrutta per colpa del tipo qui presente. Direi che mi servono due sportelli nuovi e un po' di altro lavoro- rispose tornando a guardare il fautore del danno con occhi dardeggianti.
-Bene, puoi lasciarmela qui, lunedì mattina sarà pronta- disse l'altro ragazzo. Poi lo guardò meglio, e gli sembrò di averlo già visto da qualche parte. Ma dove? Forse...
-Ma tu non sei Gerard Way?- chiese all'improvviso distogliendo l'altro dalla sua principale occupazione, tentare di uccidere Ray Toro con lo sguardo.
-Sì, perché?-. Il meccanico sorrise.
-Seguivamo alcune lezioni insieme, alle superiori-. A quel punto Ray si voltò a guardarlo, quasi disgustato.
-No, anche con lui no! Ma che cazzo di corsi frequentavi, Pelissier?!?!-




***
Rieccoci qui con un nuovo capitolo... Siamo davvero entusiaste delle vostre reazioni, ci fanno immenso piacere! Direi che è ora di ringraziarvi come si deve, che ne dite?
chemical_kira: tradire il Frerard? Noi? Naaa!!! Eh, sono tutti incasinati i nostri piccoli chimici... grazie mille, baci!
Isult: In quanto ad acidità il Gerardo batte tutti! -_^ Anche noi adoriamo Ray (soprattutto io... he is God! *__*), il nostro stronzetto simpatico... la Lovely ti ringrazia per i complimenti alla sua descrizione del Gerardo (anche io ci ho sbavato su, eh..), e insieme ti ringraziamo tantissimo per i complimenti! baci
blinka: ecco la nostra Guendy... anche noi ti amiamo, tesoro, sei sempre troppo gentile! Speriamo davvero che anche questo capitolo ti piaccia! Kisses <3
Idra31: la mia piccola amoraaa... Gee in andropausa? Bah, può darsi... XD Grazie mille, a dopo (sono io, eh, non credere che la L. possa raggiungerci in così poco tempo... XD tatt)
memuzz: grazie, grazie, tantissime grazie!!!
XxPuffettaxX: eccoti accontentata col quarto capitolo! Grazie dei complimenti, e alla prossima!
SadSong: la Ilia si è andata a nascondere, dopo la tua rec..! XXD ovviamente scherzo, siamo felicissime che la storia ti piaccia, e guai a te se ci molli, eh! A presto, bacioni!
E adesso la Blaise vi saluta, anche da parte della Lovely, e vi da appuntamento a presto con il prossimo capitolo! Thank you very much, girls!
  
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