20/21 DICEMBRE 1974, NOTTE. 4 ANNO. LILY
Erano le quattro del mattino e io lo sapevo.
Non riuscivo a dormire, semplicemente.
Ero seduta vicino ad una finestra e davanti ai miei occhi si stendeva un infinita schiera di campi e montagne che coprivano ai miei occhi l'orizzonte.
Vedevo il cielo stellato illuminare il Lago e gli alberi della Foresta che si agitavano come frustrati dal vento.
Non riuscivo a dormire.
Non riuscivo proprio a dormire.
Perché?
Dire che non lo sapevo, era una vera bugia.
Io lo sapevo benissimo perchè, ma ancora non riuscivo ad ammetterlo.
Sentivo ancora quella frase che mi aveva spezzato il cuore e distrutto la testa, di nuovo.
“ Sei molto carina stasera, Evans”.
Avevo voglia di sentirlo ripetere ancora e ancora.
Mi ero dimenticata di lui.
E allora perché ero qui, un'altra volta, a distruggermi pensando a lui, alle sue parole, i suoi occhi.
Un altro sguardo alla finestra. Mi sentivo così sola. Abbandonata dall'ultima speranza di provare per qualcuno quello che sentivo per Potter.
Non mi piace affatto quella sotto specie di ragazzo.
Sospirai e lasciai il mio sguardo vagare per le montagne, in cerca di qualcosa che neanche io conoscevo.
JAMES.
Bene. Bene e bene.
Diedi dei pugni al cuscino, ma quello rimase inerte, come prima. Sbuffai e mi rigirai nel letto.
Incominciavo a sudare.
Guardai l'orologio di Sirius che nel buio brillava. Erano le quattro.
Probabilmente avevo mangiato troppo a quella inutile festa, perché non riuscivo a dormire, oppure era per qualcos'altro?
Qualcosa che mi tormentava in ogni istante.
Come aveva potuto rifiutare me?
Non mi era mai capitato, ma lei con i suoi stupidi capelli rossi e suoi odiosi occhi verdi mi aveva respinto.
Non aveva fatto come le altre. Forse perché lei non è come le altre, pensai ma scacciai subito questo pensiero.
Lei era irritante, non particolarmente bella da attirare la mia attenzione, non attraente, era orgogliosa, perfettina e molto pesante eppure ero lì a pensare a lei.
Ripensavo alla pelle candida della schiena, alle labbra rosse e piene. A quei maledetti occhi, quegli occhi stupendi e paurosi. Quegli occhi che mi potevano uccidere con un solo sguardo. Quegli occhi dannati e magnifici. Quegli occhi che solo Lily Evans poteva avere.
Alla fine starà con me, mi ripromessi nel silenzio.
Un raggio di luna entrò dalle tende del letto a baldacchino, suggellando quel giuramento che feci a me stesso.
Angolo Autrice:
Non voglio sembrare patetica, ma potete scrivere una recensione?
Mi piacerebbe molto sapere le vostre opinioni, in modo di migliorare.
Metterò un capitolo al giorno. Ciao :)