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Autore: Dangerina15    20/07/2013    2 recensioni
1759. Alyssa Cortès è la discendente del pirata Cortès e la prima donna capitano dei Caraibi. Il Commodoro Joe Jonas ha una sola ossessione: quella di catturare Alyssa. Tra cannoni, navi pirata, mappe del tesoro e un qualcosa da scovare, i due " eterni nemici" avranno delle incredibili sorprese, magari da un punto di vista sentimentale...spero vi piaccia :) PS: se vi va potete lasciare qualche recensione ;)
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9



POV ALYSSA

 

<< E' tutto inutile! Non riusciremo mai a trovare questo maledetto “ tesoro”,ammesso che esista davvero.>>.
Dopo quella meravigliosa serata che Joe mi regalò qualche settimana prima, rientrai di nuovo nel mio ruolo di Capitano e, come s'addice ad ogni uomo del mio rango, dovevo portare a termine l'obiettivo che mi ero preposta, così con l'aiuto di Joe, ci occupammo per giorni e giorni di analizzare quell'antica mappa, ormai diventata indecifrabile. Non riuscivamo a capirci più niente; ogni volta che sembravamo vicini ad una soluzione, in realtà diventava un oscuro vicolo cieco. Passammo giorno e notte davanti a quella mappa ma senza alcun risultato. Ormai ero esasperata e così anche Joe; era diventato molto bravo a leggere le mappe ma questa sembrava davvero un'arma a doppio taglio.
<< Si, che ci riusciremo, dobbiamo solo capire...un po' di cose.>> rispose Joe sospirando. Lo guardai seria; non erano solo “ un po' di cose”...era tutta la mappa che andava decifrata. Presi una bottiglia di rum e due bicchieri, la poggiai sul tavolo e ne versai un po' a me e un po' a Joe.
<< E' fatica sprecata, Joe. Ogni volta torniamo sempre al punto di partenza, sembra che questa mappa giri su se stessa.>> risposi bevendo il mio rum. Joe fece lo stesso e si alzò in piedi, passeggiando. Nel frattempo sospirai, chiusi gli occhi e massaggiai le mie povere tempie, ormai dolenti da giorni.
<< Rileggimi quella frase, Alyssa. Dovrà pur significare qualcosa, no?>> rispose Joe. Nella mappa vi erano disegnate delle isolette verdi, vari percorsi e una frase dominava la parte sottostante della mappa:
 
LA VITA E' TROPPO BREVE PER PRENDERSELA PER UNO STUPIDO ERRORE
 
 
La lessi ad alta voce per la decima volta ma il suo significato restava sempre nascosto.
 
 
POV JOE
 
Era impossibile capire cosa volesse dire quella frase. Chi aveva stilato quella mappa era un ottimo stratega e un bravissimo enigmista. Continuai a passeggiare avanti e indietro per la cabina, rimuginando sopra quella frase. Ci pensai più volte ma senza successo.
<< Io vado a prendere una boccata d'aria...>> mi disse ad un tratto Alyssa, strizzando gli occhi per la stanchezza. Si alzò e si stiracchiò bene << Ho tutti i muscoli contratti, una passeggiata fuori mi farà bene...>> continuò e si avviò fuori. Io decisi di restare dentro a riflettere; dovevo capirci qualcosa e capire cosa stavamo cercando. Ad un tratto mi balenò un'idea, così corsi alla libreria di Alyssa alla disperata ricerca di un libro che una volta lei mi aveva mostrato e che sicuramente mi avrebbe dato la risposta all'enigma.
 
POV ALYSSA
 
Uscita fuori dalla mia cabina, respirai a pieni polmoni l'aria e osservai la ciurma lavorare sodo. Sorrisi e poi guardai il cielo. Notai delle nubi nere che si avvicinavano minacciose; a poco più di un'ora sarebbe arrivata una tempesta.
<< Cotton.>> chiamai a voce alta il mio amico fidato, che arrivo subito.
<< Eccomi, Capitano.>> rispose lui accorrendo da me.
<< Di alla ciurma di allentare le cime e di prepararsi ad una tempesta. Questa nave ballerà tra un po', dobbiamo tenerla salda, in modo che non si rovesci.>> dissi seria e Cotton si mise sull'attenti, eseguendo immediatamente i miei ordini. Nel frattempo continuai a pensare a cosa potesse condurre quella frase: “ La vita è troppo breve per prendersela per uno stupido errore” pensai tra me ma niente sembrava adeguato a svelare l'enigma.
Circa una mezz'ora dopo cominciò a piovere, prima poche gocce e poi sempre più forte, fin quando un forte vento si alzò, cominciando a far rollare la nave da destra a sinistra. Tuoni e fulmini si scagliavano violentemente sulle nubi e, per non perdere il controllo, cominciai a dare ordini sotto la pioggia. Eravamo bagnati fracidi e il vento contribuiva a far tremare le nostre ossa scarne.
<< Uomini, reggetevi. Stringete quelle cime!>> urlai a squarciagola correndo da una parte all'altra della nave. Joe, avvisato da me del pericolo incombente, lasciò ciò che stava facendo e corse ad aiutarmi.
<< Alyssa, io vado al timone.>> mi disse e corse a tenere saldo il timone. Io aiutai la ciurma ad ammainare le vele, solo che ad un certo punto uno dei miei uomini, per la stanchezza e per il freddo, lasciò la cima che stringeva, essa si allentò, la vela si aprì e mi sentì ad un tratto trascinare in alto senza preavviso per poi tornare a terra violentemente. Caddi a terra ma continuai a tenere stretta la cima. Divenni furiosa nei confronti di quell'uomo.
<< Avresti potuto uccidermi! In queste situazioni non possiamo permetterci stupidi errori o rischiamo di morire tutti quanti sul fondo del mare.>> urlai con tutta la mia forza. Poi d'improvviso, un'onda alta diversi metri ci sommerse, facendoci sprofondare tutti sott'acqua. Fu lì che mi venne un lampo improvviso.
“ Uno stupido errore può mandare tutto a rotoli...” pensai tra me trattenendo il respiro. Joe teneva ancora stretto il timone e cercava di attirare la mia attenzione ma in quel momento fui assente. Pensavo finalmente di aver capito a cosa stavamo andando incontro seguendo quella mappa. Quando la nave riemerse, tutti tossimmo per via dell'acqua inghiottita e riprendemmo il nostro lavoro.
<< Alyssa, stai bene?>> mi gridò Joe, anche lui bagnato fradicio.
<< Si, Joe, e credo anche di aver avuto un illuminazione!>> risposi ma non riuscì a continuare, fin quando la tempesta non si calmò e ci permise di riposarci.
 
POV JOE
 
La tempesta fu dura da superare ma grazie agli ottimi ordini di Alyssa, tutto andò per il meglio. Così mi avvicinai, esausto, e mi sdraiai respirando affannosamente sul ponte, di fianco a lei.
<< Ce la siamo vista brutta, eh?>> iniziai ironicamente ma lei non mi rispose. Aveva uno sguardo assente, come se stesse riflettendo a qualcosa. << Alyssa...Alyssa, che ti succede?>> chiesi. Lei mi guardò, mi sorrise felice e mi abbracciò forte, costringendomi a risdraiarmi a terra per sorreggerla. << Hey, tutta questa felicità?>> domandai curioso. Lei mi guardò in viso, mi baciò e mi prese per mano, trascinandomi letteralmente nella sua cabina. << Alyssa, per favore, calmati. Mi spieghi cosa sta succedendo?> domandai di nuovo.
<< Ho capito, ho capito tutto, Joe. Questa frase è la chiave per capire cosa stiamo cercando.>> mi disse lei indicandomi la mappa. La guardai stranito e lei rise. << Stupida, come ho fatto a non pensarci prima: Joe, il tesoro che stiamo cercando è la fonte della giovinezza, l'elisir di lunga vita!>> mi disse lei tutto d'un fiato. In quel momento tutte le idee furono chiare; avevo avuto un sospetto su quello che aveva appena detto Alyssa ma non ero certo del tutto, così ero andato a controllare sul quel libro che lei mi mostrò una volta ma non ebbi il tempo di leggerlo che scattò l'allarme per la tempesta.
<< Lo sapevo! Come hai fatto a capirlo?>> chiesi curioso.
<< Prima, durante la tempesta, uno dei miei uomini ha lasciato la cima, uno stupido errore che avrebbe mandato a monte tutto! Capisci? Uno stupido errore avrebbe potuto ucciderci...>>. Riflettendo a ciò la fermai, intuendo anch'io qualcosa.
<< Aspetta un attimo...quello stupido errore, se lo consideriamo nella vita è...la morte!>> risposi
<< Esatto, Joe, è proprio così. Ora, per evitare questo “ stupido errore”, cosa permette all'uomo di vivere in eterno, di trasformare quella “ vita troppo breve”?>>
<< L'acqua della giovinezza...se esiste...>> risposi perplesso.
<< Lo so, ed è quello che dobbiamo scoprire. Ora vorrei solo capire dove andare per cercarla.>> disse lei e prese la mappa, mostrandomela. Guardandola con attenzione, notai un incredibile somiglianza della disposizione di quelle isole a quelle vicine a Los Locos.
<< Alyssa, è a Los Locos, guarda: queste isole sono proprio quelle che si trovano a largo del porto.>>
<< Davvero?>> mi chiese lei dubbiosa. Per lei era rischioso avvicinarsi al luogo in cui aveva avuto inizio il nostro “ non amichevole “ rapporto. Posò la mappa sul tavolo e guardò fuori dalla finestra. Mi avvicinai a lei e le misi le mani sulle spalle.
<< Sai che è rischioso avvicinarsi li, non è vero?>> cominciò lei seria. Sospirai.
<< Si, lo so...la marina britannica pattuglia spesso quella zona.>> risposi con lo stesso tono. La voltai verso di me. << Guardami, Alyssa...>> le sussurrai e le accarezzai la guancia. << Andremo insieme a cercare quella fonte, io non ti lascio sola, sta tranquilla.>> le dissi e le baciai la fronte. Lei sorrise.
<< So che saresti venuto con me, ma non è quello che mi intimidisce; non ho paura di affrontare la marina britannica, sono abituata alle sfide, quello che mi preoccupa è che se dovessero trovarci, non so cosa potrebbero farti. Hai abbandonato i tuoi compagni per una nave pirata Joe...potrebbero metterti alla forca, accusandoti come me di pirateria.>>. La guardai raggelarsi in viso.
<< Non mi importa nulla, se dovessimo essere arrestati ed essere messi alla forca, ti seguirò anche li. Se moriremo, moriremo insieme, te lo prometto!>> le dissi e la baciai a lungo, stringendola forte a me e lei fece lo stesso.
 
 
POV ALYSSA
 
Diedi ordine di fare rotta a Los Locos, sotto lo sconcerto di tutta la ciurma. Una pomeriggio, circa una settimana dopo, Joe mi strinse la mano mentre vidi il porto di Los Locos in lontananza. Respirai profondamente, lo guardai negli occhi.
<< E' così che abbiamo cominciato...>> dissi.
<< E' così che finiremo!>> rispose lui sicuro. Tornai a guardare il mare e, tra le isolette, vidi una grande roccia con una grotta, raggiungibile solo con piccole barche.
<< Deve essere quella la grotta dove è nascosta la fonte.>> disse Joe indicandola. Cotton ci preparò una barca e io e Joe ci armammo per andare a vedere cosa celava davvero quella grotta. Prima di andare, Cotton mi fermò da una spalla.
<< Se qualcosa va storto?>> mi disse.
<< Rispetta il codice...>> risposi severa e mi allontanai con Joe.
 
POV JOE
 
Remai fino all'ingresso della grotta. Vedemmo la Gold Treasure sparire dietro un'insenatura per non lasciarsi avvistare dalla marina britannica.
<< Eccoci...>> disse Alyssa respirando profondamente. La guardai serio e continuai a remare. Dentro era tutto buio, la luce del giorno veniva seppellita dalle tenebre. Arrivammo ad una riva dove, con un pezzo di legno che avevamo portato con noi, accendemmo una roccia. D'improvviso passarono dei pipistrelli sulle nostre teste, costringendoci a piegarci per lasciarli passare.
<< Piuttosto spettrale...>> disse Alyssa ironicamente.
<< Da brividi..>> le risposi facendole eco. Camminammo lentamente e a lungo, fino a raggiungere una roccia da scalare.
<< Vado prima io...>> mi disse lei. Non mi opposi e l'aiutai a raggiungere la cima. Lei si arrampicò agilmente e poi mi aiutò a raggiungerla. Appena arrivammo sopra, trovai una roccia fragile che, non appena appoggiai il piede, si sgretolò, facendomi scivolare sul bordo di un burrone, dove mi attaccai con tutte e due le mani.
<< Tieni duro, Joe.>> mi gridò Alyssa.
 
POV ALYSSA
 
Posai la torcia sul muro e corsi ad aiutare il mio Commodoro. Lo tirai su con fatica, fin quando non riuscì a sdraiarsi a terra.
<< Grazie, piccola..>> mi disse lui sorridendo. Attraversammo quel burrone lateralmente.
<< Che strano, un burrone a livello del mare.>> mi disse Joe. Effettivamente era un qualcosa di incredibile.
Percorremmo ancora metri e metri, quella strada ci sembrò interminabile, fin quando non ci trovammo davanti ad una parete chiusa.
<< E' un vicolo cieco.>> dissi e sbattei il pugno sulla roccia, in preda alla rabbia. In quel momento il pavimento sotto di noi venne a mancare e io e Joe scivolammo giù per diversi metri, fino a cadere in un lago. Riemergemmo a fatica, nuotando fino ad una roccia che ci fece da sostegno.
<< Joe, sei tutto intero?>> chiesi.
<< Si, credo di si..oh mio dio, Alyssa, guarda.>> disse Joe agitato e mi indicò un punto nel buio. Quando riuscì a vedere qualcosa, la vidi li, in tutto il suo splendore.
 
 
POV JOE
 
Esisteva davvero ed era proprio li davanti a noi.
 
POV ALYSSA
 
La fonte della giovinezza.
 
POV JOE
 
Uscimmo dall'acqua velocemente e restammo a guardarla immobili.
<< Alyssa, ce l'hai fatta, l'hai trovata.>> le dissi entusiasta.
<< L'abbiamo trovata...>> mi corresse lei incantata.
<< Già, l'avete trovata, bravi! Mi avete risparmiato tanto lavoro, grazie bellezza.>> disse una voce che ci portò a girarci spaventati. Trovammo un uomo davanti a noi con due pistole puntateci contro. Sbarrai gli occhi alla vista di quell'uomo.
 
 
POV ALYSSA
 
Quando mi girai, spaventata da quella voce, rimasi immobile. Non potevo crederci di averlo proprio li davanti agli occhi, con due pistole puntate contro di noi.
<< Non è possibile...vi prego, è uno scherzo.>>
<< No mia cara, sono proprio io.>> rispose l'uomo.
<< Sei un traditore, vigliacco!>> ma non riuscì a finire la frase che caricò le pistole contro di noi. Ero incredula. Non potevo ancora credere a ciò che i miei occhi vedevano.
  
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