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Autore: Scarlett Carson    20/07/2013    2 recensioni
(In revisione si Wattpad) Ciao a tutti! Ecco a voi una storia tutta mia. Ottavia è un essere umano con una famiglia ed era felice, finché un brutto giorno, non le accade qualcosa che cambierà tutta la sua vita e la sconvolgerà in un modo che nemmeno lei avrebbe mai immaginato.
spero vi piaccia ;)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga: La Ragazza Immortale'
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Capitolo 14. Yami ed Isis... insieme?

 

Continuavo a ripetermi di stare calma, che sarebbe andata bene e invece non potei non ascoltare l'altra parte di me che diceva “Scappa, salvati corri da Yami”; ma la cacciai via, non volevo farmi aiutare, sarebbe stato troppo facile fare sempre e solo affidamento su di lui, almeno non in un momento come quello, non dopo quello che era successo.

Il terrore lentamente svanì per fare spazio ad una nuova emozione provocata dal comportamento del principe in quei giorni nei miei confronti: rabbia.

La stessa che avevo provato quando mi avevano sottratta con la forza dai miei genitori.

Quest'emozione infuse in me anche sicurezza e forza, per affrontare il pericolo erano necessarie.

Quindi fu il momento dell'azione vera e propria, mi avventai sui miei nemici, atterrandoli, e schivai ogni loro tentativo di attacco. Ma peccato che più ne atterravo più ne saltavano fuori, mi chiesi se si stavamo moltiplicando ad ogni attacco, ma mi dissi che non era possibile, mi dissi solo che non mi sembravano così tanti all'inizio. Non finivamo mai ed io stavo esaurendo le forze e furia di calci, pugni e schivate varie. Ero ancora molto goffa, ma questo perchè Yami non mi aveva ancora insegnato le arti marziali vere e proprie, avrebbe iniziato, aveva detto, quanto gli fossi sembrata davvero pronta. A questo punto mi chiesi se stesse bluffando oppure no.

Ma al momento meglio che mi concentrassi sulla battaglia che a lui. Ultimamente era spesso nei miei pensieri anche involontariamente, appariva la sua immagine nella mia testa quando meno me lo aspettavo.

Ma dovevo trovare la forza di cacciarlo e combattere contro quegli uomini che non sapevo se considerare tali.

Ma mi accorsi che ero alle strette, così per prendere tempo decisi di indagare sulla loro aggressione nei miei confronti.

Si può sapere che volete da me?” dissi alzando la voce il più possibile, sperando che qualcuno mi sentisse da lontano.

Loro, in tutta risposta, risero solo fissandomi. Uno di loro, rispose alla mia domanda con solo: “Vogliamo te, sei la chiave per una scoperta che cambierà lo stile di vita del nostro padrone.”. Una risposta che mai mi sarei aspettata e mi chiesi se potesse essere lo stesso che mi aveva aggredita, la prima volta con Isis nei giardini reali.

Ma il pensiero mi costò caro, mi ero ritrovata con le spalle al muro. Negli allenamenti Yami me lo aveva sempre detto: “evita di farti circondare specialmente se ti bloccano tra loro ed un muro”.

Io avevo appena fatto un grosso errore. “Yami, ti prego aiutami!” implorai silenziosamente il suo aiuto sapendo che non lo avrebbe mai sentito. Fu stata anche una richiesta di aiuto involontaria.

Yami...”.

YAMI!urlai con tutto il fiato che avevo in gola.

Ad un tratto, due figure si materializzarono dietro la folla di aggressori davanti a me.

Una vidi che era armata di spada, l'altra con solo i pugni stretti e un lungo mantello a coprire la sua figura.

Il cuore mi si riempì di gioia nel vedere che quella figura era Yami. Era davvero venuto ad aiutarmi, ma la gioia morì alla svelta quando vidi da chi era accompagnato: Isis.

Invece di essere grata per questo, mi chiesi cosa ci facessero insieme.

In un attimo, senza dirsi nulla, senza doversi guardare, attaccarono tutti gli avversari in poco tempo, Isis con la spada volteggiava nell'aria come se fosse la spada a guidarla e non il contrario; Yami, nonostante fosse a mani nude, riusciva ad infliggere colpi quasi letali battendoli con un solo colpo ben assestato.

In pochi minuti, avevano sbaragliato molti uomini. Erano stati straordinari e, per la prima volta, avevo visto la loro vera forza e bravura dopo tanti allenamenti con loro.

Ottavia! Tutto bene?” mi domanda Isis, venendo verso di me.

Si” riesco a rispondere.

Ma cosa volevano da te?” mi chiese.

Io... non lo so” mentì.

Non volevo dire loro quella cosa assurda che mi avevano detto. Voleva no? Ero la chiave per cosa esattamente? Che scoperta? Troppe domande alla quale volevo dare una risposta. E temevo di sapere dove avrei potuto trovarle. La predizione. Peccato che nessuno mi volesse dire nulla e non sapevo il perchè.

Decisi che dovevo parlarne col Faraone, forse sapeva più di tutti quello che diceva al predizione, se non lo sapeva lui!

Anche a Yami avrei potuto chiederlo, ma temevo che la sua non sarebbe stata una risposta del tutto completa e poi non volevo che si preoccupasse troppo solo per delle assurde teorie.

Si può sapere dove ti eri cacciata? È tutta la mattina che ti cerchiamo! Per fortuna, eravamo da queste parti!” mi disse Yami con un tono più alto del solito.

Ma sentilo! In genere era lui che mi alzava, potevo dirgli che era colpa sua che non mi aveva svegliata, che non mi aveva aspettato per andare insieme da suo padre, per fare colazione.

Ma alla fine, mi dissi che era colpa mia, la mia reazione era stata troppo esagerata.

Perchè te ne sei andato senza dire nulla?” chiesi invece, anche se non era quello che volevo chiedere.

Perchè non mi sembravi dell'umore giusto e, onestamente, non lo ero nemmeno io.” disse solo.

Ti aspetto più tardi per gli allenamenti, fino ad allora, starai con mia madre. Di modo che non succeda di nuovo questo.” disse indicando la stanza dove lui ed Isis si erano scontrati.

Andiamo, Isis. Io e te, invece, dobbiamo parlare.” disse e se ne andarono.

 

Raggiunsi la sala del Faraone e gli resi omaggio, come ogni mattina, mi diressi verso la sala, dove ormai tutti, avevano fatto colazione. Ero sola. Mi veniva da prendermi a schiaffi per quello che era successo. Da quella mattina ero intrattabile e non sapevo perchè. Forse era perchè mi stavo preoccupando troppo per quella dannata predizione e non avevo dato più peso a nulla di ciò che mi circondava. La prova? Non mi sono accorta da quando Isis e Yami era così in buoni rapporti; mi chiesi di cosa mai dovessero parlare, ma poi mi dissi che non erano affari miei. Un'altra prova? Quello che era successo tra me e Yami stamattina, non capivo cosa avesse voluto alludere con quella frase e, perchè non mi aveva dato una riposta chiara, me la ero presa un po' troppo, senza sapere a cosa si riferisse e come mai quel comportamento improvviso. Mi ero abituata a quel suo comportamento, ai suoi abbracci improvvisi, che mi davano calore, a quei pochi baci a fior di labbra che mi aveva dato, mi erano rimasti impressi e iniziai a chiedermi, quando mai sarebbe ricapitato. Desideravo che tornasse tutto come prima tra di noi, ma dovevo prima superare quell'ostacolo che era arrivato all'improvviso.

Stavo ancora ripensando a tutto quello che era successo da quando ero lì, quando una figura si materializzò davanti ai miei occhi: era Nefer, bellissima come sempre. Ancora non riuscivo a credere che il Faraone potesse amare qualcun'altra oltre che lei.

Mio figlio mi ha detto tutto” mi disse. Ecco lo sapevo. Cercai di trattenere le lacrime come meglio potevo, e sembrava ci stessi riuscendo.

Tutto quello che è successo poco fa?” chiesi.

Si, esatto. Mi ha detto di accompagnarti fino agli allenamenti”.

Annuì con la testa.

Cosa succede tra di voi?”

Non lo so nemmeno io.” dissi, iniziando a singhiozzare.

Sai, Yami nutre del profondo affetto verso di te. Non so ancora di cosa si tratti di preciso, ma tiene molto a te e credo lo dimostri ogni giorno di più. Non si arrabbierebbe così ogni volta se non fosse così, credimi. Io lo so bene, sono sua madre” mi consolò, con un sorriso.

Grazie” dissi, adesso mi sentivo meglio dopo quelle parole.

Ero contenta perchè mi aveva detto quello che volevo sapere di più: lui non mi odiava e per me quella era la cosa più importante al momento.

Adesso ero pronta ad affrontarlo; sapevo che agli allenamenti avrebbe dato il massimo, lo sapevo perchè ogni volta che era arrabbiato era così, ma stavolta non sarei scappata, ne ero certa. Sapevo che avremmo chiarito quella situazione e questo mi dava forza, volevo credere alle parole di Nefer, con tutta me stessa.

Poco dopo, mi ritrovai davanti alla sala dove si volgevano gli allenamenti, che fossero guardie, il Faraone o il figlio.

Nefer mi salutò con un sorriso raggiante, ogni volta che la guardavo mi ricordava la mamma e ogni giorno ripenso che sono stata felice, in fondo, di essere capitata lì.

Mi feci coraggio ed entrai. Tutti stavano combattendo tra di loro e, verso il fondo della stanza, vidi Yami ma non vidi Isis. Credetti fosse in un punto dove non la vedessi, decisi di non farmene un problema e andai verso Yami.

Finalmente, eccoti” disse smettendo di fare quello che stava facendo, dedicando la sua attenzione a me.

Allora, oggi scapperai da me come sempre?” mi chiese, una domanda che non mi sarei mai aspettata.

No, non scapperò da te.” risposi in automatico.

Lo prometti?” di cosa stavamo parlando esattamente?

Si” vidi un sorriso sul suo volto abbronzato. Uno di quelli che mi faceva stare bene e, d'istinto, sorrisi anche io.

Isis?” chiesi per curiosità.

L'ho mandata via. Abbiamo avuto un'accesa discussione. Ti basti sapere questo” mi disse. Lo trovavo strano. E di cosa esattamente avrebbero dovuto discutere? Spero non di me.

Iniziamo. Da oggi ti insegno le tecniche assassine vere e proprie, quindi preparati. Non sarà semplice.”

Si” finalmente il vero allenamento sarebbe cominciato. Non sapevo se era per quello che era successo stamattina, ma ne ero felice, mi sarei potuta difendere da sola e anche, perchè no, difendere le persone che erano divenute importanti per me.

Dunque, iniziamo dalla posizione iniziale. Mettiti così” mi disse e intanto mi sistemò nella posizione corretta: mi mise su un lato, mi mise il braccio sinistro in modo tale da coprirmi il seno e, il braccio destro, disteso con la mano rivolta verso il basso, come nella sinistra. La gamba destra era distesa, di modo da toccare il suolo con la punta delle dita dei piedi e l'altro messa subito dietro leggermente flessa ma appoggiando il piede al suolo completamente.

Questa posa ti permette di essere, non solo agile, ma anche per difenderti in modo efficiente. Senza però perdere colpi. Come puoi notare sei in una posa molto morbida, non sei tesa. Questo permette un discreto vantaggio. La mano sinistra va usata per protezione, quindi per difesa mentre la destra per attaccare.” mi spiegò.

Dopo di che, lui si mise di fronte a me, nella stessa posizione.

Adesso proverò ad attaccarti, non in modo violento ma giusto quello che serve per mostrarti come devi parare e come puoi attaccare.”

Quando devi parare un colpo diretto, poni il braccio sinistro in avanti, tirando indietro il destro, potrà sembrare innaturale, ma poi più avanti ti sembrerà giusto così. ” feci quello che mi aveva detto, e in effetti, innaturale lo era, ma aveva un vantaggio questa posa: mi permetteva, oltre allo schivare e parare colpi, di lanciarmi all'attaccò finché il mio avversario era flesso verso di me. Aveva ragione.

Facciamo una prova” disse.

Mi tirò un pugno, anzi più che pugno una specie di schiaffo col dorso della mano, e io , istintivamente, feci quello che mi disse, misi il braccio sinistro più avanti del destro e parai il suo colpo, con un altro schiaffo, per così dire.

Era stato semplice e mi sentì realizzata.

Avevo parato un suo colpo senza scappare.

Bravissima, esercitiamoci su questo per un po'; facciamo un passo per volta.”

Andammo avanti per tutto il tempo ed io, per una volta, finiti gli allenamenti, avrei tanto voluto continuare, solo per poter stare con lui.


Eccoci qui ;) 
sto pubbliando, come promesso, tutti i capitoli che ho scritto finora, e sto andando avanti anche, finalmente ;) 
Allora che ne dite di questo capitolo: è confuso, carino, decente, troppo corto? xD ditemi ditemi ;)
Grazie per chi mi segue sempre, scusate se ho fretta, ma devo scappare ;) 
Spero vi sia piaciuto almeno un pò, aspetto commenti vari ;) 
Secondo voi, che accadrà ne prossimo capitolo, il cui titolo è
Segreti e Sentimenti? :) 
domani dovrei postarlo, credo. 
Intanto vi saluto, 
Alla prossima
Kiss Kiss

Shana

  
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