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Autore: ivi87    20/07/2013    15 recensioni
Timeline: post 4x23 ma senza il finale con il botto ihihih *-*
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Dopo la discussione di “Always” Rick chiude ogni rapporto con Kate e i due si allontanano l'uno dall'altra. Sarà uno "speciale incidente" a far sì che le loro strade si incrocino di nuovo.
Nuove situazioni, nuove coppie, nuove avventure, ognuna corredata da una canzone speciale.
Perché come dice Kate, quando sei innamorato ‘all the songs make sense’ ;-P
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Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Richard Castle, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'When you're in love, all the songs make sense'
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# 19 – Ledge of Love

 

 

Quando Kate apre gli occhi, quella mattina, sente dei rumori provenire dal bagno.

Per una volta Peter si è svegliato presto e, apparentemente, senza il bisogno di lanciare la sveglia.

Resta per qualche minuto a letto cercando di racimolare forze e pensieri.

La Gates, con la storia del cd, era un uragano. Correva a destra e a manca, si incontrava con il sindaco – che, purtroppo per Kate, era molto entusiasta della cosa – organizzava provini e selezionava le canzoni.

Tutto questo tra un caso di omicidio e l’altro.

La fretta del capitano è da attribuire all’imminente arrivo del Natale.

Tra poco più di un mese New York sarà invasa dai canti di Natale, e il cd della polizia passerebbe inosservato.

Pare che il titolo più papabile sia ‘Hai il diritto di cantare’ inventato da Castle una sera all’Old Haunt, il ché probabilmente lo renderà un titolo inaccettabile agli occhi della Gates a prescindere che le piaccia o meno.

Vecchia, sei sveglia?” Peter si affaccia alla sua camera da letto e le lancia una manciata di coriandoli “Buon compleanno!”.

“Ti ringrazio” mormora togliendosi i piccoli pezzettini di carta dai capelli “Scommetto che tutto questo entusiasmo è perché non vedi l’ora di andare da Alexis”.

“Anche, perciò sbrigati. So che alla tua età i muscoli si atrofizzano, però non lasciarti andare così…” Peter riesce a malapena a finire la frase prima di abbassarsi e schivare un cuscino.

Sembra ieri che Peter era piombato nella sua vita ed invece sono già passati due mesi.

Il calendario indica il 17 Novembre per la precisione.

Il suo compleanno.

In cuor suo spera che Castle non abbia esagerato come suo solito.

Ne hanno parlato nei giorni passati. Kate non vuole nulla di speciale. Una cena tutti insieme al massimo.

Finalmente decide di alzarsi e controlla velocemente fuori dalla finestra.

Ok, niente scritte in cielo. Forse si è davvero moderato questa volta.

L’unica cosa di cui è sicura è che lei e Peter sono stati invitati ad una super colazione di buon compleanno a casa dello scrittore.

 

 


Un quarto d’ora dopo infatti viene travolta dall’uragano Martha.

“Buon compleanno darling!!” la stringe forte e poi le accarezza il viso “La tua nascita è un giorno speciale che va celebrato degnamente perciò…” Marta le prende un braccio e la porta in cucina “…grazie ai suggerimenti di tuo padre siamo lieti di offrirti il brunch domenicale di Johanna Beckett!” e con un gesto della mano le mostra la grande tavola imbandita.

“Ma glielo volevo dire io!” Castle mette il broncio e toglie Kate dalle grinfie della madre “Mi hai rubato la scena!!” esclama mentre la abbraccia.

“Scusa caro, deformazione professionale”.

Rick bacia Kate su una guancia “Buon compleanno musa” le sussurra all’orecchio.

“Grazie” risponde lei, a fior di labbra, prima di voltarsi verso gli altri.

Abbraccia prima Alexis “Grazie anche a te” e poi torna tra le braccia dell’eccentrica rossa “E a te Martha”.

Castle e Peter le guardano con un sorrisino soddisfatto.

“Sicura che non ti da fastidio? Non sapevamo se era il caso di ricordarti i brunch di tua madre… proprio oggi…” balbetta, Alexis, un po’ incerta.

“Oh, no, è tutto perfetto!” Kate la rassicura immediatamente.

Peter passa alle spalle di Alexis bisbigliando un ‘te l’avevo detto’ che le fa sorridere entrambe.

“Mancherebbe solo mio padre ma mi ha avvisata dell’udienza importante che ha questa mattina, perciò lo vedrò direttamente questa sera”.

Castle fa un passo avanti, fiero “Per la precisione alle nove di questa sera, alla sala banchetti del Four Seasons”.

Kate trattiene il respiro “COSA? Mi prendi in giro?”.

“Si” ammette lui candidamente, alzando le spalle.

Mentre tutti scoppiano a ridere lei inizia ad arrossire.

“Tranquilla, andiamo al Q3, contenta?” spiega Rick allargando le braccia ed invitando tutti a sedersi a tavola.

Il tempo vola per Castle e Beckett che devono correre al distretto, solo Peter sembra non voler mollare il piatto.

“Hai un serbatoio al posto dello stomaco!” esclama Alexis a metà tra il sorpreso e il disgustato.

“E’ bisafuto che i baschi hanno più bame” si difende Peter, parlando con la bocca piena.

Kate scuote la testa e gli toglie il piatto da sotto il naso “E’ risaputo anche che i maschi sono maleducati!”.

“Ehi! Non ho finito!” protesta il ragazzo.

Prontamente, Castle si alza e prende il piatto dalle mani di Kate, radunando anche gli altri.

Li impila e li posa nel lavandino.

Lì accanto, sul ripiano, c’è una confezione di cereali nuova, ancora sigillata.

Una delle prime cose che Castle ha imparato da bambino è che nelle scatole dei cereali c’è sempre una piccola sorpresa.

Strappa con forza la linguetta superiore e svuota il contenuto della confezione in una ciotola.

Il sacchettino di plastica non tarda a mostrarsi.

Lo apre e fa scivolare il contenuto sul palmo della mano.

Per qualche secondo fissa il piccolo oggetto di plastica rigida.

“Kate… vieni qui un secondo?”.

La donna aggira il bancone e raggiunge lo scrittore.

Castle le afferra la mano sinistra e prima che lei possa rendersi conto di alcunché le infila il piccolo cerchietto di plastica all’anulare “Prometto di romperti le scatole, farti il solletico, inondarti di teorie strampalate e starti appiccicato come le api al miele ora e per sempre. Amen” esclama tutto d’un fiato, praticamente senza respirare.

Il viso di Kate è praticamente in fiamme.

Nonostante stiano tutti ridendo.

Nonostante sia ben cosciente che non è una proposta seria, per un solo piccolo istante, Kate ha sentito il forte desiderio di dire quel sì.

“Tranquilla, sei salva… per adesso!” la prende in giro Castle.

La detective gli da un leggero pugno sulla spalla e si unisce alle risate, cercando di non dare a vedere tutte quelle emozioni.

Alexis le saltella vicino “Com’è l’anello?” domanda curiosa.

Kate le mostra la mano. Il suo anulare è circondato da una piccola serie di stelline di plastica gialla “Che carino” esclama la ragazza “Credo che sia addirittura fosforescente!”.

Peter si avvicina e chiude le mani a coppa attorno all’anello “Si, brilla” conferma alle due.

Martha posa le mani sulle schiena dei due giovani e li spinge gentilmente verso il tavolo “Siate buoni, datemi una mano a sistemare la tavola” esclama alle loro spalle facendo l’occhiolino a Richard.

Colto il segnale, Castle prende Kate per mano “Seguimi” le sussurra, conducendola nello studio.

Da un cassettino sulla scrivania estrae un piccolo plico di fogli rettangolari legati da un nastro rosso “Come da sua richiesta, milady, un piccolo e semplice regalo di compleanno”.

Castle le porge il piccolo pacchettino di fogli e attende che lei lo apra.

Kate tira delicatamente un lembo rosso del fiocco, poi scruta il blocchettino perplessa “Coupon Castle? Mi hai regalato dei buoni sconto?” domanda con un sopracciglio alzato.

Non era questo che intendeva quando lo aveva supplicato di non strafare.

Lo scrittore le sorride “Guarda bene!” le suggerisce.

Il primo foglio, un po’ più spesso, funge da copertina. Su di esso c’è scritto ‘Coupon della felicità’ con la calligrafia dell’uomo.

Castle si siede sul bordo della scrivania tirando a sé Kate “Aprilo”.

Kate distende bene la schiena contro il petto di Rick e inizia a sfogliare le piccole paginette.

“Buono per una giornata senza teorie cospiratorie” legge sul primo foglio.

“Buono per una serata di coccole” Kate ride e scuote la testa divertita.

Ne sfoglia un altro “Buono per zittire Castle per almeno un’ora”.

“Di questi ne ho fatti un po’, ho pensato che ti sarebbero serviti. Però non sono cumulabili perciò non fare la furba detective” scherza Castle, solleticandole il collo con il respiro.

Lei ruota la testa di lato e gli lascia un piccolo bacio sulle labbra, prima di proseguire nella lettura.

“Buono per una notte de fuego” Kate guarda i fogli che vengono immediatamente dopo “Anche di questi ne hai fatti un bel po’, vedo” constata sorridendo.

Castle annuisce vistosamente sulla sua spalla “Per taaaante notti de fuego!!” sottolinea mordicchiandole il collo.

Kate si volta completamente e cinge le braccia attorno al suo collo, lasciando perdere il resto dei bigliettini.

“Grazie, so che non deve’essere stato facile per te contenerti, ma questo è esattamente il tipo di regalo che volevo” appoggia la fronte contro la sua  “E l’averlo fatto tu a mano lo rende ancora più speciale” gli prende il volto con entrambe le mani e questa volta il bacio che si scambiano è più profondo.

“Tic tac piccioncini” urla una voce, dalla cucina.

Kate si scosta con un gemito di disapprovazione “Qui dentro c’è un buono utile a zittire il proprio cugino?”.   

 

 


Al distretto c’era molto fermento, ma non per via dei casi da risolvere o criminali da arrestare.

Quella era la giornata in cui i prescelti selezionati dal Capitano Gates avrebbero registrato le canzoni per il cd.

“Speravo fosse solo un brutto incubo” esclama la detective sedendosi alla sua scrivania.

Castle resta in piedi osservandola “Lo sai vero, che qui dentro sei l’unica che non si deve preoccupare di fare brutte figure?”.

Kate lo guardò poco convinta.

Solo perché le era andata bene una volta non voleva dire che era magicamente immune alle figuracce.

E la Gates non avrebbe mai perdonato una falla nel suo geniale progetto di rilancio dell’immagine della polizia newyorkese.

“Yo Castle!” Espo li raggiunge seguito a ruota da Ryan. L’ispanico sembra al settimo cielo “La canzone che avete scritto è stupenda! Mi aspettavo chissà che rottura sdolcinata e invece è fantastica!!”.

Lo scrittore non fa in tempo ad aprire bocca.

“Molto bene detective” tuona la Gates alle spalle di Castle “Non vedo l’ora di ascoltarla. Tra mezz’ora al massimo vi voglio tutti allo studio di registrazione” e così come è apparsa, sparisce nel suo ufficio.

Karposky si avvicina mestamente “Prendo io i vostri casi se suona il telefono”.

“Come, tu non vieni con noi?” le domanda Ryan.

“A quanto pare le mie doti canore non sono state sufficientemente apprezzate” spiega sarcastica il detective Karposky, prima di tornarsene alla sua scrivania.

Kate sbuffa sonoramente e poi prende il toro per le corna “Dai, avviamoci. Via il dente, via il dolore” a passo spedito fa da capofila, davanti ai tre uomini “Non vedo l’ora di sentire questa benedetta canzone finalmente completa!”.

 


 

Due isolati dopo, Javier Esposito è da solo in sala registrazione.

Luci soffuse per dare spessore all’interpretazione.

Microfono acceso e religioso silenzio dietro al vetro.

Ryan e Castle stanno per vedere la loro creazione prendere vita.

Kate non sta più nella pelle, dopo settimane e settimane di scarabocchi e fogli sparsi in giro per casa.

Lanie... Lanie si è presa la mattinata libera solo per sentirlo cantare e, come previsto, ha già i lucciconi.

Il capitano Gates attende a braccia conserte che la performance inizi.

Espo, con un cenno del capo al tecnico audio, si prepara a cantare.

 

No one ever thought that this would happen.

Especially not to me.

No I’m not coming back and why would I?

So high, I can almost touch an airplane,

Look an eagle in his eye.

I know it seems insane but I feel like I could fly

 

And no, there ain’t no turning back now.

I gotta make my way to you.

Still they stand there with their arms out.

I don’t wanna be rescued.

No safety nets, no more regrets, I don’t need a parachute.

 

A moment of silence.

For the ones who lost it all.

For the ones too afraid to fall.

And I’m runnin runnin runnin,

Jumpin into your love.

And I’m fallin fallin fallin,

Yeah I’m fallin for us.

No one can talk me down, no one can talk me down.

No one can talk me down, I’m on the ledge of love.

I’m ready to jump in (jump jump)

Ready to jump in (jump jump)

So ready to (jump jump) off of this ledge of love.

I can see my whole life flash before me.

And baby you and I look like the perfect story.

I won’t let this pass me by.

My friends may say (may say)

That I’m craz-ay. (crazy)

Why can’t they see I’m right where I want to be.

 

And no, there ain’t no turning back now.

I gotta make my way to you.

Still they stand there with their arms out.

I don’t wanna be rescued.

No safety nets, no more regrets, I don’t need a parachute.

 

A moment of silence.

For the ones who lost it all.

For the ones too afraid to fall.

And I’m runnin runnin runnin,

Jumpin into your love.

And I’m fallin fallin fallin,

Yeah I’m fallin for us.

No one can talk me down, no one can talk me down.

No one can talk me down, I’m on the ledge of love.

I’m ready to jump in (jump jump)

Ready to jump in (jump jump)

So ready to (jump jump) off of this ledge of love.

For here.

I see it all.

From here

I see everything.

From here.

I see the end of time.

You and I.

Girl, that’s why…

 

And I’m runnin runnin runnin,

Jumpin into your love.

And I’m fallin fallin fallin,

Yeah I’m fallin for us.

No one can talk me down (no one), no one can talk me down (no).

No one can talk me down, I’m on the ledge of love.

No one can talk me down (no), no one can talk me down.

No one can talk me down, I’m on the ledge of love.

(jump jump jump) Don’t leave me out here.

(jump jump jump)

(jump jump jump) Out on this ledge of love.

 

 
Tutti applaudono e urlano di gioia.

“Ragazzi è meravigliosa! Siete stati bravissimi!” esclama Kate a Castle e Ryan.

Ryan guarda Castle per qualche secondo con complicità e poi risponde “Beh sai, siamo entrambi molto ispirati...”.

Il tecnico preme il pulsante rosso che apre l’audio alla saletta dove Espo sta riponendo le cuffie “Sei stato grande! Mi servono un altro paio di persone per fare il coro e siamo a posto!”.

“Lanie tutto bene?” Kate si accorge che l’amica non ha ancora proferito parola.

“Si... io...” si fa aria con la mano mentre cerca di rispondere a Kate “...non l’avrei mai immaginato...”.

La Gates, in disparte sussurra “Niente male” attenta a non farsi sentire.

“La prossima è... “ il tecnico legge la scaletta “Kate Beckett”.

Castle la prende per le spalle e le massaggia energicamente, come l’allenatore con il suo pugile “Respira, vai là dentro e sii straordinaria”.

 



Se non fosse una donna adulta, Kate si metterebbe a correre su per le scale che conducono al loft di Castle. 

Aveva cantato. Aveva dominato la scena, divertendosi parecchio.

Quella sensazione di euforia le è rimasta addosso tutto il giorno, anche mentre si univa a Karposky con le indagini in corso.

Come l’altra volta, al Paradise, la scarica di adrenalina che sente è molto forte.

Quando però entrano nel palazzo trovano immediatamente l’ascensore libero.

Niente scale. Mi dovrò scaricare in un altro modo  - pensa guardando maliziosamente l’uomo accanto a lei.

“Sei tarantolata? Non sei stata ancora ferma un secondo” nota Castle, grazie anche a quel leggero ticchettio che la gamba di Beckett sta producendo, sbattendo il tacco a terra.

Kate lo fissa negli occhi, grata per il suo continuo spronarla ad aprirsi e a lasciarsi andare “Sono solo felice”.

“Davvero lo sei?” le domanda Castle, stupito di essere riuscito in tale impresa.

Kate annuisce, lasciando rispondere solo il suo sorriso.

L’arrivo all’attico li distoglie dal loro incantesimo di sguardi e, mano nella mano, escono dall’ascensore e svoltano a sinistra nel corridoio del pianerottolo.

Una donna bionda sta bussando alla porta dello scrittore.

Mentre loro si avvicinano, questa si volta, mostrando un ben visibile pancione di almeno sei mesi sotto lo spolverino semi aperto.

Sebbene l’avesse vista solo un paio di volte e sempre per pochi attimi, Kate non faticò a riconoscerla.

Castle e Beckett arrestarono il passo all’istante, completamente congelati dalla donna di fronte a loro.

“Eccoti finalmente…” esclama  Jacinta,  poi abbassa lo sguardo e si accarezza il ventre. “…papà è arrivato”.

 

 

 

* Ledge of Love – Jon Huertas - http://www.youtube.com/watch?v=kvu76JJqn5g

 

 

 

Ivi’s Corner:

 

Annuncio importante – ho cambiato residenza, domicilio, numero di cel e quant’altro. Sono nascosta in un bunker segreto in un posto sperduto! Nessuna di voi può raggiungermi e picchiarmi! Ahahahahahahahah

Dovete lasciarmi vivere x leggere il seguito u.u

 

Una mamma x amica, The O.C., Beautiful, Revenge, Gossip Girl, One tree hill... l’ex incinta è prezzemolina, c’è un po’ dappertutto... perché non in Castle? Lo so, a mio rischio e pericolo, ma volevo provare xD 

 

Buona serata e buona domenica :-*

 

 

Ivi87

  
   
 
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