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Autore: tempebrennan    20/07/2013    4 recensioni
Mentre Quinn deve fare i conti i suoi sentimenti per Rachel, Santana è stata messa in punizione da Schue per aver fatto ubriacare Sue: deve fare da tutore alla nuova arrivata Sugar, che le farà scoprire qualcosa di se e di Brittany che le cambierà la vita.
"E non si può giocare né col futuro né col destino".
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Sugar Motta | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ti alzi dal letto da quanto, tre giorni? Sembra che un tornado sia passato nel tuo cuore e abbia portato via ogni voglia di vivere. Perché d’amore si vive, è una sorta di elisir che se ti viene tolto ti spegne lentamente: e Brittany, il tuo amore, si sta allontanando da te.
 
Certo, non puoi obbligarla a stare con te, non puoi costringere qualcuno ad amarti solo perché tu ami lei ma nel profondo del tuo cuore lo vorresti, vorresti qualcuno che ti faccia stare bene.
Ma ce l’hai già quella persona. E come pensi a Brittany, le tue lacrime scivolano sulle tue guance, sulle tue labbra secche e si perdono sulla maglietta che odora di lei.
Inspiri forte il tuo odore per imprimertelo sulla pelle, sui polmoni: torni a respirare solo se la respiri.
 
 
“San posso entrare?”. Quasi non senti Quinn entrare, senti solo che si sfila le scarpe e il suo corpo contro il tuo, il petto sulla tua schiena ed un braccio sul tuo fianco.
Non hai più lacrime, sono tutte sul cuscino. Quinn ti lascia soffici baci sulla testa sussurrandoti di stare calma, che tutto si risolve.
“A tutto c’è una soluzione”.
“Ma non al mal d’amore” dici con voce rotta, e ci credi.
Perché ogni male è curabile, tranne quello dell’anima.
Quinn rimane in silenzio senza sapere cosa dire. Ti abbraccia forte ma vorresti che fosse Britt a farlo. Vorresti che fosse lei a dirti che va tutto bene.
Ti accorgi improvvisamente che in quei tre giorni Sugar, tua figlia, non si è per nulla fatta viva, non un messaggio o una chiamata. Sorridi impercettibilmente: forse è solo la riprova che è tutto nella tua mente, nessuna Sugar ti ha detto di essere figlia tua e Britt, di essere piombata qui per sopravvivere.
Eppure..
“Oggi Britt ha..”.
“NO!” urli. Il tuo respiro si fa veloce e corto, il cuore batte a mille nel tuo petto come se volesse schizzare fuori. “Non parlarmi di lei per favore” ansimi.
“D’accordo scusami” dice e senti le lacrime cadere lentamente.
Un singhiozzo sfugge al tuo controllo e non puoi far altro che girarti e seppellire il viso fra i capelli di Quinn, piangendo tutto il tuo dolore.
Ti addormenti sfinita crollando in un sonno senza sogni, popolato solo da un immenso schermo azzurro.
 
 
Non sai come ma hai trovato le forze per presentarti a scuola. Non sei mai stata una appariscente, ti piace stare sulle tue: solo al Glee senti di poter essere te stessa, libera di sorridere a Brittany quante volte vuoi, ogni volta che ti va, senza essere giudicata.
Ma stamani è diverso, non tolleri nessuno e decidi quindi di isolarti sugli spalti del campo di football, dove sai che nessuno ti verrà a rompere le scatole. Ma nessuno oggi lo farebbe, se vuole restare in vita.
Ti sdrai su una panca fredda con le gambe mollemente dimenticate sullo schienale davanti, il cappuccio sulla testa e le mani intrecciate sulla pancia.
Sei svuotata di ogni lacrima e di ogni sentimento possibile. Incredibilmente hai ancora voglia di piangere.
Tiri su col naso osservando il vuoto e stringendoti nelle spalle: l’aria è tiepida ma hai inspiegabilmente freddo dentro, non ti sembra avere più motivo per stare lì.
Ti manca Britt, ti manca da morire; la sua risata, le sue labbra ipnotiche mentre dice una delle sue perle, i suoi capelli d’oro da accarezzare senza sosta.
Un macigno si posa sul tuo petto schiacciandoti contro il metallo freddo degli spalti.
Butti indietro la testa cercando di scacciare Britt dalla mente ma è impossibile fare finta che qualcuno che fa parte della tua vita non esista.
Ma, come chiudi gli occhi, un’ennesima lacrima esplode sulla tua guancia per perdersi solitaria sulla felpa.
 
 
“San..”.
Un brivido si scatena sulla tua pelle sfumando sulla punta delle tue Converse.
Riconosceresti quella voce in pieno concerto dei Depeche Mode e ti bei di quel tono dolce che è solo suo, rimbomba nelle tue orecchie e vorresti che fosse per sempre. Nonostante quello che è successo, non rinunceresti a Britt nemmeno se ti pagassero.
La panca si abbassa e subito il calore delle mani di Brittany avvolge le tue fredde, non riesci a non respingerla. È così vicina da sentire il suo respiro sul tuo collo e ti fa impazzire.
Non apri gli occhi per paura di incontrare quei due pezzi di cielo e quelle labbra, sai che potresti non controllarti e baciarla fino a scoppiare.
“San come stai?”.
Sospiri. “In realtà non lo so” dici sincera. Vorresti parlarle di tutti i tuoi sentimenti ma un groppo in gola te lo impedisce.
“Mi dispiace, non avevo minimamente idea di sconvolgerti e ferirti con la storia di Artie” comincia mortificata Brittany “Ma ero così felice che volevo fossi la prima a sapere di noi. San ti prego, non essere arrabbiata con me”.
Irrigidisci la mascella sentendo nominare Artie, ti sale qualcosa simile alla rabbia perché te la sta portando via e tu sei impotente, la devi solo lasciare andare; stringi i pugni fino a farti sbiancare le nocche, reprimendo un ringhio.
“Non potevo sapere che mi avresti baciata”.
“E invece potevi immaginartelo!” sbotti aprendo gli occhi, prendi un respiro e ti volti verso la bionda ”Britt io ho capito di provare qualcosa più di una semplice amicizia, non riesco a starti lontana per più di dieci minuti senza provare un vuoto nel cuore”.
Spalanchi gli occhi e perdi un battito: le hai appena confessato di amarla.
Sciogli la presa delle vostre mani e ti allontani leggermente.
“Britt io..”.
“No San aspetta. Tu sei innamorata di me?”.
Un altro macigno si sistema senza troppi complimenti sul tuo cuore facendoti sprofondare. Cerchi un appiglio vicino a te e scivoli lentamente indietro balbettando parole sconnesse; ti alzi di scatto e corri via ignorando Brittany che urla il tuo nome.
 
 
Raccogli le braccia al petto e abbandoni pesantemente la testa sulle ginocchia, piangi fino a scoppiare e sentire la testa in fiamme. Ti senti inadeguata, incredibilmente stupida, non fai che chiederti cosa hai fatto.
C’è una linea sottile fra l’amicizia e l’amore ed innamorarsi di un’amica è sempre complicato: perché un amore si ripara, un’amicizia quasi mai. Ti fa sorridere pensare che, fra voi, tu sarai quella che proverà qualcosa di più forte e stai male sapendo che lei non ti ricambierà mai.
Un gemito di dolore si libera fra le tue labbra rimbombando nella stanza degli attrezzi della coach Beistie.
“Mamma?”. Piangi talmente forte che non hai sentito Sugar entrare. Sollevi lo sguardo per incontrare quello confuso di tua figlia.
Ti specchi rapidamente in un vetro rotto: il tuo viso è sconvolto dal pianto, gli occhi sono gonfi.
“Non mi chiamare così” ringhi.
“Ma lo sei, abituatici” ti rimbecca lei “Cosa sta succedendo?” domanda.
Sbuffi. Tanto vale dirglielo, chi meglio di lei sa cosa potrà accadere nel futuro. Alla fine del tuo racconto, solleva un sopracciglio e arriccia le labbra in un modo così.. Brittany. Si inginocchia accanto a te e avvicina le labbra al tuo orecchio.
“Mamma ascolta” comincia ignorando il tuo sbuffo “Tu devi far in modo che Britt capisca di essere innamorata di te. Lo so che è difficile perché i sentimenti non si comandano, ma è così che deve funzionare, voi dovete stare insieme”.
“Non è così semplice sai” esclami sarcastica “dire a Brittany che abbiamo una figlia e che se non ci mettiamo insieme, lei non può vivere!”.
Ti asciughi gli occhi. “Lei ama Artie, fattene una ragione. Non starà mai con me, non sono la sua anima gemella”.
“Ed invece sì!”.
“Non alzare la voce con me signorina” la rimproveri.. come una madre.
“Scusa” abbassa il viso mortificata “È che.. voi siete fatte per stare insieme. E questo non è futuro o destino.. è semplicemente vero. Alle anime gemelle non serve tempo per incontrarsi, serve tempo trovarsi. C’è una bella differenza”.
La guardi e vorresti crederle con tutte le tue forze ma ora proprio non ce la fai. Vedi soltanto Britt che cammina mano nella mano con Artie mentre tu la osservi da lontano.
“E ci si trova sempre?” domandi titubante.
“Certo. Basta avere la volontà e la speranza di farlo”.
 
 
Entri nell’auditorium con il solo intento di stare da sola ma ti blocchi di colpo alla vista di Quinn seduta al pianoforte e Rachel davanti a lei.
Fai un sospiro, c’è solo una cosa da fare. Ti nascondi dietro la tenda, tendi l’orecchio e aguzzi l’occhio. La scena è troppo invitante per non assistervi.
“Rach io non posso più nascondermi. Io ti amo”.
La mano di Rachel cade pesantemente sul piano facendoti sobbalzare.
“Non posso sapere cosa provi tu se non me lo dici. Ci baciamo, passiamo serate indimenticabili.. per me è molto di più. E so che qualcosa lo provi anche tu perché quando poso una mano sul tuo cuore.. batte come mio”.
Rachel abbassa il viso, la labbra leggermente piegare in un sorriso.
“Quinn accidenti.. sai leggermi come nessun altro. Ed è vero, provo qualcosa per te”.
Gli occhi di Quinn si illuminano come luci di Natale e si sporge in avanti prendendole le mani.
“Non mi spaventano i miei sentimenti, mi spavento io. Ho paura di farti soffrire Q” ammette Rachel alzando finalmente il volto “Perché mi piaci così tanto da non sapere dove mettere le man-“.
Non finisce la frase che Quinn si lancia sulle sua labbra e la bacia in un semplice sfiorarsi di labbra carico di silenziosi significati.
Sorridi felice seppur un po’ invidiosa. Vorresti una storia come la loro ma devi guardare in faccia la realtà: Britt non ti ama. E stai peggio di quanto non dai a vedere.
Innamorata di Brittany. Già, lo sei e non te ne capaciti. È che tutto ti è sempre sembrato così naturale nei suoi confronti: non l’hai mai chiamata stupida perché non l’hai mai considerata tale, l’hai sempre trattata come un cristallo prezioso perché lei è un cristallo prezioso.
Se Sugar, tua figlia, non fosse mai piombata nella tua vita, avresti mai aperto gli occhi sui tuoi sentimenti per Britts? Forse no. Scuoti la testa: adesso devi anche ringraziare tua figlia!
Rannicchiata in posizione fetale sul letto, ti prendi la testa fra la mani: devi farla innamorare di te per avere una figlia.
Stai per scoppiare in lacrime quando Quinn entra come una furia, si getta sul letto abbracciandoti e ti stampa un bacio sulla guancia.
“Fabrey! Togliti immediatamente di qui!”.
“Oh San! Non sai cos’è successo!” gongola.
“A Rachel si sono finalmente seccate le corde vocali?” dici acida. Ti tira uno scappellotto indignata.
“No idiota. Ma c’entra Rachel effettivamente”.
“Si è ritirata a vivere nella fabbrica di cioccolata?”.
Altro scappellotto, stavolta più forte.
“Ci siamo baciate” dice ed è al settimo cielo.
“E dove sarebbe la novità?” chiedi quasi annoiata studiandoti un’unghia. Sei felice per lei ma non sei pronta per ascoltare la storia d’amore del secolo mentre la tua va a fondo prima ancora di essere stata varata.
“Anche lei provava del sentimento. Non era solo una pomiciata, era molto di più”.
Sorridi senza darlo a vedere.
“Evviva, sono contenta per te” sbuffi in tono piatto.
“Oh San, è stato magnifico. Lo stomaco mi è rimbalzato nella gola, mi sono dovuta controllare o l’avrei-“.
“D’accordo ferma! Non mi interessano i dettagli, grazie tante” la interrompi brusca.
Si mette a cavalcioni su di te e ti guarda con espressione indecifrabile.
“Scusa Lucy, ma non sei il mio tipo” tenti di scherzare per scacciare dalla mente l’immagine di Britt sopra di te.
“Ah no?” domanda. Si avvicina pericolosamente e ti mette le mani sui fianchi. Poi a tradimento ti comincia a fare il solletico e ti dimeni sotto di lei urlando.
“Smettila! Lucy Quinn Fabrey in Berry smettila immediatamente!”.
Smette solo quando crolli esausta.
“Cosa.. mi costringi.. a fare.. per farti ridere” ansima la bionda togliendosi i capelli dalla fronte ma non accennando minimamente a spostarsi dal tuo bacino.
“Comoda?” domandi con un sopracciglio alzato. Lei ridacchia e si stende finalmente accanto a te, un braccio piegato a sorreggere il capo e l’altro lungo il fianco.
“Miracolo, un sorriso sul tuo faccino!” esulta e per un momento credi che si metta a gridare ‘Alleluia’ a squarciagola. “Ma non è un sorriso vero” aggiunge.
Quinn è seconda solo a Brittany nel leggere il linguaggio del tuo corpo, riconosce la più piccola smorfia delle tue labbra o l’impercettibile movimento della tua mano.
Ti giri su un fianco rivolta verso la finestra, raggomitolata su te stessa: non vuoi che Quinn ti veda piangere, non un’altra volta.
Tutto riconduce a Brittany. Volente o no, è l’amore della tua vita e contro l’amore non c’è speranza di vincere. Puoi lottare quando vuoi ma rapisce il tuo cuore e ne fa quel che vuol lui, senza diritto di replica.
“Quinn..” la chiami piano, con tono sofferente “Cosa succederà quando mi dirà che ama Artie?”.
Trattieni il fiato in attesa in una risposta che non sei sicura di voler ascoltare.
“Ti farà male, non te lo nascondo. Dovrai essere forte e non lasciarti scoraggiare” bisbiglia, come se fosse un segreto. Un lamento sordo sfugge dalle tue labbra.
“Quinn.. quando tu.. quando sei con Rachel” prosegui a bassa voce, tanto che Quinn posa quasi l’orecchio sulla tua bocca “Senti le farfalle nello stomaco, la felicità uscire da ogni poro, il benessere pervaderti il cuore?”.
Quinn sospira. “Oh San. Tu sei innamorata persa”.
 
 
Hai ignorato Brittany per tutto il giorno, non sei ancora pronta a vederla scambiarsi disgustose smancerie con Artie nel corridoio o nella sala del coro sotto i tuoi occhi. Il tuo animo è ancora lacerato, le ferite sono profonde.
Ti appoggi all’armadietto chiudendo gli occhi e sentendoti terribilmente sola. Quinn ha Rachel, Britt Artie. Tu chi hai? Nessuno a parte te stessa e cominci a sentire di non bastarti più. Non ne puoi più di sentire il letto freddo la mattina o il vuoto dopo che Brittany si è allontanata per l’unica lezione che non seguite insieme.
Una lacrima cade sulla tua guancia ed un tocco gentile la porta immediatamente via.
“Britt” sospiri.
“Ciao San” mormora al tuo orecchio in modo che la tua pelle si ricopra di brividi.
“Mi dispiace tanto” dice dopo qualche istante di silenzio “Io lo amo”.
Il suo incubo si realizza con appena tre parole.
“No..” ti lasci sfuggire con tono addolorato. Cerca di abbracciarti ma la respingi, per la prima volta in vita tua non vuoi essere consolata da Brittany. Ma non è vero, tu vuoi che ti sigilli fra le sue braccia mormorandoti che è solo uno scherzo.
Sollevi lo sguardo per specchiarti in due pozzi azzurri lucidi e splendidi.
“Non l’hai capito vero? Che io non posso più fare a meno di te nella mia vita, mi rendi una persona migliore. Solo tu hai il potere di farmi ridere davvero. E mi fa ancora più male il fatto di non riuscire a farmene una ragione”.
“Cosa?”.
“Che tu non mi ami” confessi e l’argine delle tue lacrime si rompe riversandole copiose sulle tue guance. Brittany posa la fronte sulla tua respirando sulle tue labbra e intreccia le dita con le tue.
Ma non l’allontani, nemmeno questa volta.
 
 
Siedi con la sguardo nel vuoto, evitando accuratamente di guardare alla tua destra dove Artie lascia baci sul collo di Brittany, incurante della tua presenza. Quinn si lancia occhiatine complici con Rachel e non vuoi nemmeno sapere cosa hanno combinato nell’ora di storia contemporanea, dove erano assenti entrambe.
“San dovresti cantare Adele alle regionali” propone Puck.
Lo guardi male mentre Mercedes annuisce entusiasta e Kurt batte le mani come un piccolo pinguino. Britt si è voltata curiosa.
“È perfetta per la tua voce, potresti cantare..”.
“Scordatelo Noah” lo interrompi brusca “Io non canto, tanto meno Adele”.
Bugiarda, tu ami Adele, troppe volte l’hai cantata al karaoke durante le serate film con Britt. Solo voi due, in un piccolo mondo fatto di risate e coccole.. e, col senno di poi, d’amore.
Ma te ne sei accorta troppo tardi.
“Santana devi venire immediatamente!”. Sugar ti travolge come un tornado strappandoti al tuo pranzo e conducendoti in un’aula vuota.
“Cosa sta succedendo?” chiedi perplessa.
“Abbiamo un problema”. Il suo tono è grave e non ti piace.
“Uno solo?”.
“Il mio tempo sta scadendo. Fra dieci giorni dovrò tornare nel mio tempo con la certezza che tu e mamma Britt stiate insieme” spiega triste.
Sgrani gli occhi mentre una brutta sensazione si fa strada dentro di te, l’abbracci mentre tua figlia incastra la fronte nel tuo collo e nasconde il viso fra i tuoi capelli. Biascica qualcosa che non riesci a capire, quindi le scosti dolcemente il volto.
Sugar sta piangendo silenziosamente e una morsa ti stringe il cuore. Ti fa già male vederla in lacrime.
“Se non vi mettete insieme.. io morirò. Ed il destino sarà completamente stravolto”. -------------------------------------------------------------
Saaalve! In questo capitolo vediamo Santana alle prese con i suoi sentimenti e Britt alle prese con Artie..si lasceranno? E Sugar riuscirà nella sua impresa? Grazie a tutti, chi segue, ricorda e spende un minuto per dirmi due parole :D Anche 'fa schifo' mi va benissimo XD E se trovate errori ditemelo, non possono che migliorarmi :D
Un grazie immenso a Londra555 che mi ha salvato da un problema di italiano e mi ha dato un consiglio prezioso, grazie mille :D
Hasta luego gente!
  
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