Quando mi svegliai mi accorsi di non essermi struccata, quindi sembravo un panda.
Andai in bagno mi lavai e asciugai la faccia. Ero ancora turbata dalla visione avuta la notte precedente, ma quella sarebbe dovuta essere una giornata felice e contenta quindi cercai di non pensarci.
Beatrice e Tina sarebbero dovute essere da me entro pochi minuti; quindi andai in bagno e mi misi le lenti a contatto. Andammo in un centro commerciale e ci comprammo tre vestiti fantastici: il mio era corto avanti e lungo dietro, era di un bellissimo color celeste acceso, era rimborsato sui fianchi e aveva una spalla sola, temevo fosse un po’ leggero, ma dopotutto la festa si sarebbe tenuta in un locale al chiuso quindi ci sarebbe stato il riscaldamento; il vestito di Beatrice era formato da un corpetto attillato di pizzo nero con una cerniera davanti e una gonna pomposa, era gotico ma con i suoi capelli rossi stava da dio; Tina invece scelse un tubino magenta un po’ tendente al fucsia che le metteva in risalto la vita stretta.
Ognuna tornò a casa propria per farsi i capelli, io feci dei semplici boccoli e sapevo con certezza che Beatrice li avrebbe lisciati con la piastra e tina si sarebbe fatta una treccia alla francese.
Mi
misi i tacchi, presi la borsa e uscì.