Serie TV > O.C.
Segui la storia  |       
Autore: LadyDreamer    31/01/2008    2 recensioni
Sheila è una ragazza con una tragedia alle spalle. Si trasferisce a O.C. con il padre Daniel....riuscirà a crearsi una nuova vita?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Marissa Cooper, Ryan Atwood, Sandy Cohen, Seth Cohen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PageBreeze

 

Ciao raga, rieccomi qui. Scusate l'irregolarità dei miei aggiornamenti, ma sono proprio incorreggibile...... senza ispirazione, non scrivo.

Ringrazio i recensitori:

tiffany90: grazie davvero! Scusa, in effetti la scrittura è microscopica, errore mio. Mi raccomando, continua a recensire! Baci8ni

elly: uau O.O addirittura 4 recensioni! ^_^ hihihi....comunque rieccomi, non sono ancora morta...per fortuna XDXD! Anch'io spero che diventeremo amiche; vai tranquilla, di sicuro farò apparire anche Seth e Summer, come potrei del resto non inserirli? Continua a recensire..mi raccomando! Baci8ni

Dato che tutte e due le mie recensitrici sono non registrate, volevo approfittarne per dire una cosa: perchè non vi registrate?

Solo così, infatti, riuscirete a mettere le storie. Inoltre non costa niente, e dà la possibilità di conoscere gente nuova e di migliorare sè stessi. Un'altra ragione importante per cui ve lo consiglio è la seguente:

Si sta facendo un sondaggio per decidere se gli utenti registrati potranno o no continuare a recensire le fiction; questo dubbio è sorto a causa di utenti "maleducati" che scrivevano recensioni offensive non firmandosi! Così facendo, era possibile individuarli, perciò si è deciso di lanciare questo sondaggio. Se vinceranno i "no" alla domanda "secondo voi gli utenti non registrati possono recensire le storie?", voi sarete obbligate a non poter più dare consigli ed esprimere opinioni sulle fic altrui. Perciò vi consiglio di registrarvi: non sarete obbligate a scrivere storie, ma potrete aggiungere quelle che vi sono piaciute di più ai preferiti!

Dopo di ciò, continuo con la mia storia (^_^)

 

--"Mamma....." mormorò la ragazzina, con la voce rotta dal pianto e gli occhi inondati di lacrime. "Shht, piccola mia, non è niente.....temo di stare per morire, ma tu non devi piangere, devi essere forte.... prenditi cura di papà..." Aggiunse, sforzandosi di fare un sorriso che però appariva solo come una smorfia. Daniel comparve al fianco della figlia. "Vi ho voluto bene....addio..."

*Fine Flashback*--

Sheila scosse energicamente la testa. Basta. Doveva assolutamente dimenticare. Per distrarsi, osservò la sua nuova casa nei minimi dettagli, cercando di intravederne qualche difetto per poterla criticare. Questa piccola mania l'aveva acquisita qualche giorno dopo il funerale della madre, e l'aveva applicata a compagni, professori, parenti, conoscenti, ma anche ad oggetti e ad altri esseri viventi. Era la sua maniera di isolarsi, di non concedere troppe confidenze evitando così di provare di nuovo gioia; essere felice, infatti, era ai suoi occhi una forma di disprezzo verso la madre. Come poteva permettersi di essere allegra, quando la persona più importante per lei non c'era più? Era impossibile. Per questo motivo iniziò a scrutare l'abitazione, provando a individuare una crepa, una macchia, qualsiasi cosa potesse screditarla.

Niente. Assolutamente niente. Quella casa era senza un difetto: pulitissima, sicura, e soprattutto splendida. Era bianca, con due colonne sul davanti e un portone scuro dietro. Il giardino era composto da una piscina dall'acqua limpidissima, e da aiuole con rose rosse, margherite, tulipani multicolori e qualche girasole sparso quà e là. La ragazzina sperò vivamente di poter cambiare idea una volta visto l'interno della casa; ampie sale luminose e ariose, una cucina piccola ma accogliente, e una normalissima camera da letto. Sheila si affacciò alla finestra. 'Oh!'.

Suo malgrado, rimase colpita dalla vista mozzafiato che si ammirava da lassù: la costa ovest, in tutta la sua bellezza, era lì, sotto i suoi occhi. Mare sconfinato, spiagge dorate, gente sorridente, grandi negozi ricchi, case curatissime, giardini che celavano ore e ore di lavoro dietro. La ragazzina continuò ad osservare quello spettacolo, quando, senza preavviso, sotto la sua finestra si scatenò una specie di rissa. Un ragazzo alto, moro, vestito in maniera sportiva e con un'aria simpatica, era circondato da suoi coetanei di costituzione robusta, e con un'espressione poco rassicurante dipinta in volto: "Allora, Cohen...cosa ci fai qui tutto solo? Non c'è il paparino a proteggerti?" disse un tipo. "Simon, sarebbe più corretto dire: Cohen...non c'è Atwood a proteggerti?" Intervenne un'altro ragazzo, forse il capo del gruppo, suscitando l'iralità generale.

Colui che avevano chiamato Cohen era rigido, immobile; si vedeva lontano un miglio che aveva paura, da come teneva le braccia lungo i fianchi, da come spalancava gli occhi, da mille piccoli particolari. Particolari che non erano sfuggiti ai suoi assalitori, e ciò li divertiva ancora di più. "Cretino..." sussurò Sheila. "Stai solo facendo il loro gioco." Improvvisamente, il presunto capo del gruppo partì all'attacco, lanciando un pugno in direzione della vittima; prima che il colpo potesse raggiungere l'obiettivo, però, venne fermato da un ragazzo biondo, basso, e con uno sguardo minaccioso ma che celava esperienze che nessuno vorrebbe vivere. "Qualche problema, Seth?" Chiese questo, in direzione del moro. "No no, Ryan... ma se ti vuoi divertire con loro, fai pure." Rispose quest'ultimo con un sorriso. Ryan stritolò nella mano il pugno del capo del gruppetto, e glielò tirò in faccia. Tutti gli altri membri della comitiva partirono all'attacco, difendendo il compagno, ma l'ultimo arrivato tenne testa a tutti loro (erano ben sei!) senza alcuna apparente difficoltà. Sheila osservava la scena rapita: chi era quel ragazzo? Perchè le dava quella sensazione? Come se... sotto quella chioma, quello sguardo sfuggente, quel naso leggermente grande, si nascondesse qualcosa di più che quell'aria da ragazzo qualsiasi non lasciava trasparire. Persa nei suoi pensieri, si rese conto solo dopo un pò che la rissa era finita a favore dei due ragazzi. All'improvviso Seth si girò verso di lei, spaventandola e portandola a chiudere le tende. Così Sheila non capì subito che quei due tipi dall'aria interessante erano in realtà i suoi vicini di casa.

Si gettò sul letto, pensierosa; i fatti che aveva osservato pochi secondi prima alla finestra l'avevano fatta riflettere. Inspiegabilmente, sorrise: un sorrisetto cinico, amaro. Un' espressione che sembrava voler insinuare: "Te l'avevo detto." 'Era come pensavo' riflettè Sheila. 'In realtà Orange Country è ben diversa da come vuol lasciar intendere: è una città di prepotenti, di mascalzoni. Di ricconi e figli di papà... già..tutti, tranne quel Ryan e quel Seth. Non so perchè, ma vorrei scoprire qualcosa di più sul loro conto..."

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > O.C. / Vai alla pagina dell'autore: LadyDreamer