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Autore: SickOfLoveSong    21/07/2013    2 recensioni
“Rose fai attenzione! I cantati sono tutti uguali, prima ti usano e poi ti gettano come se fossi un oggetto!” disse alzando di un tono la voce, “Non è vero loro sono diversi!!” replicai iniziando a lottare contro quel senso di impotenza che iniziava a pervadermi ogni volta che dovevo affrontare una situazione difficile da superare, “Sono tutti uguali!”, “Perché mi dici questo?? I The Wanted non sono così!!!”
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*A year later*
-Dove sei?-
-Sto facendo un pò di spesa-
-Quanto ti ci vuole?-
-Tra 5 minuti sono lì John- risposi chiudendo la chiamata.
 
La sessione di esami di giugno era arrivata ed era finita, così come il mio soggiorno a Nottingham.
Quei sei mesi erano passati troppo velocemente e John ed io eravamo diventati inseparabili; di Jay non si era saputo più niente, sembrava essersi volatilizzato così come i suoi amici. McGuiness aveva preso un volo di ritorno per Londra il giorno dopo quella sera dove i suoi compagni di band mi erano venuti a cercare a casa.
Nonostante tutto continuavo a seguire le loro vite, la gratitudine e l’amore che provavo per i TW erano più forti del rancore che ancora provavo per quell’episodio che coinvolgeva Jay.
Avevo aspettato di finire tutti gli esami prima di preparare le valigie e con il cuore a pezzi John mi accompagnò all’aeroporto; quando rientrai a casa mi sentivo un pesce fuor d’acqua, tutto quello che avevo lasciato sembrava appartenere ad una persona che non ero io, la mia stanza apparteneva alla Rose che ancora non era partita per Nottingham, ad una Rose che nonostante i suoi vent’anni era un’eterna Peter Pan.
Sentivo John tutti i 5 minuti, era uno strazio non vederlo girare per casa in pantaloncini, era uno strazio non percorrere più le stanze di quella casa che mi aveva stregato fin dal primo momento; dopo nemmeno una decina di giorni sentii bussare alla porta di casa e mi guardai intorno cercando di capire chi era visto che quel giorno tutti i miei parenti erano a casa.

John’s POV
Ormai Rose era partita e quella casa che era sempre stata troppo grande per me era diventata enorme, continuavo a girare per casa sperando di vedere una ragazza non tanto alta ma che sprizzava gioia di vivere da tutti i pori.
Più i giorni passavano e più mi rendevo conto di quanto Rose mi ricordasse mia sorella, non potevo permettermi di perdere anche lei, per questo tramite WhatsApp la sentivo in continuazione, era un modo per rimanere in contatto con lei anche se non era la stessa cosa di vederla in giro per casa mentre saltava e cantava.

Rose’s POV
-John che ci fai qui??- chiesi saltandogli addosso dopo essermi resa conto che si trovava davanti a me
-Sono venuto per riportarti a casa- rispose ricambiando l’abbraccio.
 
-Sono 18£- la voce della cassiera mi riportò al presente e mentre pagavo continuavo a sorridere tra me e me.
Dopo essere tornata a Nottingham cercai un lavoro part-time e mi presero come impiegata in una libreria dove lavoravo tutti i week-end, misi in ordine tutte le iscrizioni per frequentare l’università che avevo frequentato negli ultimi sei mesi e mi iscrissi in palestra, che si rivelò essere la stessa che frequentava Sean.
 
-Sai stavo ripensando ripensando a quando sei venuto fino in Belgio- dissi mentre facevo soffriggere i funghi che avremmo mangiato con la pasta.
-La faccia dei tuoi genitori è stata epica- rispose John mentre posava l’ultimo piatto in tavola; ormai ognuno aveva le proprie mansioni e senza ribattere facevamo il nostro lavoro.
Mangiammo osservando il telegiornale e dopo avere messo i piatti nel lavastoviglie ci accomodammo in salotto;
-Sai dovresti cambiare il tuo pc, mio nonno è più giovane di quel coso- disse il ragazzo indicando il portatile che stavo accendendo in quel momento
-Quando avrò più soldi comprerò il pc della apple- dissi con occhi sognanti, mio padre gestiva una casa editoriale e tutti i computer utilizzati erano della apple, li adoravo ma non sapevo sfruttare al massimo le loro capacità per questo mi limitavo a comprare dei pc più semplici da utilizzare
-Certo! E quando avrai imparato ad utilizzarlo farà parte dell’era paleolitica- continuò John e per tutta risposta feci una linguaccia; nel frattempo il mio coinquilino aveva acquistato un nuovo libro da leggere e si era dedicato alla lettura.
-Rose aspetta!- si intromise di nuovo il ragazzo
-Che c’è?-
-Jay è tornato a casa-
 
Jay’s POV
-Allora ragazzi ci vediamo tra una settimana- dissi prima imbarcrmi nel volo che mi avrebbe riportato a casa dopo un anno di assenza.
Dopo quella sera in cui Tracy mi baciò non cercai nemmeno di seguire Rose, magari era meglio così, il giorno dopo feci le valigie e tornai a Londra, da allora quando avevo un pò di giorni liberi erano i miei familiari che mi veniva a trovare.
-Mi raccomando!- mi ripreso Siva e Nathan contemporaneamente 
-Andiamo Lucy- dissi sorridendo e prendendo la biondina per mano prima di imbarcarmi.

Max’s POV
-Mi raccomando!- Nath e Seev parlarono in contemporanea e Jay sorrise, poi si rivolse verso la ragazza e prendendola per mano raggiunse il volo che li stava aspettando.
Lucy era una ragazza dolcissima, aveva i capelli castano chiaro ed erano leggermente boccolati, erano circa due settimane che stava con noi e adesso tornava a casa con Jay.
-Speriamo che le cose vadano bene- dissi agli altri tre rimasti mentre mi dirigevo verso l’uscita.
-Tra una settimana lo raggiungiamo- rispose Tom ridendo.

Rose’s POV
Avevo scoperto che Jay era appena tornato a casa e stando ai suoi impegni nel gruppo sarebbe rimasto a Nottingham per almeno tre settimane; in quei giorni evitavo di uscire di casa, evitavo perfino di andare in palestra, per non incontrare i McGuiness.
Avevo stretto un ottimo rapporto con Sean, Eleanor e i loro genitori ma evitarli era meglio in quel periodo,
-Non dimenticarti che stasera usciamo!- John era appena uscito dalla doccia e indossava solo i jeans mentre sulla spalla aveva appoggiato una polo bianca a mò di asciugamano
-Che esci- lo corressi mentre continuavo a fare zapping
-Dai Rose, per favore- eccolo che iniziava a fare la faccia da cucciolo bastonato
-Prometto che se c’è qualcosa che non ti piace o ti stanchi torniamo a casa, e poi è Will che ha organizzato tutto- John nel frattempo si era venuto a sedere sul divano e continuava a guardarmi con quegli occhioni azzurri che si ritrovava e scoppiammo a ridere insieme; Will era un ragazzo che frequentava gli stessi corsi del mio coinquilino e ci eravamo conosciuti a delle feste di alcuni amici e con il passare del tempo ci eravamo accorti che aveva una cotta per me.
-E va bene- risposi andando in bagno per prepararmi; non ero in vena di feste per cui optai, come John, per un jeans e una polo rossa, andai in lavanderia e presi un paio di zeppe rosse che John mi aveva costretta a comprare e dopo quasi una settimana uscii di casa.
 
La festa era abbastanza tranquilla e si stava svolgendo nell’appartamento di questo Will; c’erano bevande a volontà ma avevo bevuto un bicchiere di birra che mi aveva offerto Will in persona, come ragazzo era abbastanza carino , aveva degli occhi quasi neri e dei capelli biondi scuri e ricci, si era appena trasferito anche lui da Dublino per questo aveva un forte accento irlandese, ma la cosa che più mi colpiva di lui era la sua dolcezza.
-John andiamocene! Ehm non volevo disturbarvi- dissi dopo essermi resa conto che il ragazzo stava parlando con una ragazza che sembrava divertirsi,
-Non preoccuparti- rispose la ragazza continuando a sorridere
-Vado a prendere le giacche e mi avvio verso l’auto- dissi guardando John che mi fece un occhiolino come per farmi capire che andava tutto bene;
poco prima avevo visto un ammasso di riccioli entrare nella stanza, ricci che avevo subito associato a Jay, andai nello sgabuzzino e presi la giacca di pelle di John e la mia giacca di jeans, fin lì tutto bene, adesso dovevo solo attraversare la soglia di casa senza farmi trovare, in quell’istante mi sentivo come un ladro.
-Aspetta Rose!-
Diamine! Ce l’avevo quasi fatta, tolsi la mano dalla maniglia della porta di casa e con un enorme sorriso mi voltai
-Ciao Sean-
-Stavi scappando?- mi chiese ridendo
-No! Ma che dici? John mi sta aspettando in auto- risposi ridendo istericamente
-Eccomi-
-Ma non era in auto?- chiese Sean dopo aver visto il ragazzo e John dopo aver capito tutto scoppiò a ridere
-Comunque volevo dirvi che domani diamo una festa a casa e siete invitati- continuò il ricciolino
-Non credo sia una buona idea e poi domani è venerdì- risposi guardando John
-Nessun problema se arriviamo per le 10?-
A che gioco stava giocando John??
-Assolutamente no! Allora a domani- disse Sean prima di salutarci e scomparire nella sala piena di persone.

SickOfLoveSong
Eccomi :) scusate per il ritardo ma ogni volta che leggo il capitolo lo correggo!! Ho un sacco di idee in testa... Spero che questa versione vi piaccia :) quindi ho riletto e non dovrebbero esserci degli errori :) spero che il fatto che sia passato un anno non vi dia fastidio, ma era la soluzione migliore per la storia, pensavate che era Jay alla festa vero?!?! XD 
vi lascio leggere in santa pace, mi raccomando fatemi sapere :)
Alla prossima :)
Bisous :*
  
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