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Autore: MrDarkFlame    21/07/2013    3 recensioni
Original Fiction con tantissimi misteri, particolarità di vario genere, non su temi classici, quali: "angeli e demoni", "vampiri" e via discorrendo. Presente anche un'impronta mistica ma non strettamente religiosa. La trama non può essere riassunta in due parole, ma ecco a voi alcune delle domande che vi porrete imbattendovi in Yemixty:
Perché un ragazzo normale dovrebbe odiare a morte suo fratello senza che esso gli abbia mai fatto nulla? Chi è in realtà Vincent?
Come fa Todd a sapere che "tutto accade per una ragione" e che forse suo fratello è maligno?
E molto altro ancora.
IMPORTANTE: è probabile che nelle varie "pages" potrebbe sembrare che ci siano errori/dimenticanze/spazi vuoti... ma non è così, è tutto voluto, e capirete il perché con un po di pazienza, è una delle particolarità che voglio provare ad aggiungere a questa fiction.
Buona lettura!
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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PAGE III
 
<< Perfetto, dunque... >> Si apprestava a continuare Todd.
<< Ma aspetta un secondo... chi è Rudolph? Perché dovevi metterti in contatto con lui?
<< Jack... lui è un cacc
ci serve pe
c
qui
Andiamo o hai voglia perdere altro tem
<< Mi fai sempre più paura, Todd. D'accordo, cominceremo domani? >>
<< No, Jack. Cominceremo proprio adesso. >>
<< Cosa?! Ma hai visto che ore sono?! >>
<< Finché non lo faremo, Jennifer non si sveglierà. >>
<< Ma con il buio potremmo anche sbagliare... >>
<< La notte è perfetta per il cacciatore, ma terribile per la preda... ricordalo. >>
<< Mi hai convinto. Beh, ti rifaccio la domanda... chi dobbiamo uccidere? >>
<< Tre uomini, i loro nomi sono... >>
 
Il cellulare di Jack interruppe la discussione tra lui e Todd.
 
<< Pronto... >>
 
Dall'altro capo del telefono c'erano Cindy e Francis, che agitati chiedevano a Jack di tornare da loro perché, a detta loro, stava succedendo qualcosa di strano a Jennifer. Jack riferì la cosa a Todd.
 
<< Beh... d'accordo, possiamo fare una piccola deviazione. Andiamo a bordo della mia macchina, vengo anch'io. >>
 
I due si diressero verso l'auto di Todd e raggiunsero successivamente l'ospedale. Dopo essere scesi dall'automobile, si diressero subito verso la stanza di Jennifer, ma si accorsero che Cindy e Francis stessero conversando facendo il nome di Todd, quindi iniziarono ad origliare senza farsi scoprire.
 
<< Sì, tesoro... forse è stato un errore. >>
<< Non capisco come abbiamo fatto a finire per fare una discussione del genere... cos'è, ora che Jennifer è su un letto d'ospedale pensi che un figlio in più sarebbe stato utile? Stai scherzando? >>
<< Ma io non voglio dire questo... non importa come sia nata la conversazione, stavo solo pensando che quando eri incinta di Todd... circa ventun'anni fa... forse non avresti dovuto darlo in adozione... se tu non ti sentivi pronta, probabilmente è anche stato per colpa mia, io non ti ho dato il giusto incoraggiamento... >>
<< Ascolta... anch'io mi sono pentita di questo gesto. Todd è pur sempre mio figlio e lo amo come Jennifer e Jack, ma forse è stato meglio così. Che futuro gli avremmo potuto offrire noi? Siamo già in grosse difficoltà con due figli... e se avessimo avuto a carico anche Todd? La sua famiglia gli offre un futuro migliore... loro sono miliardari... ha una vita migliore con loro. >>
 
Jack e Todd non credettero a ciò che udirono, quindi entrarono, e Todd si avvicinò deciso verso i suoi presunti genitori.
 
<< Mamma... papà? >>
<< No, Todd, noi... >>
<< Stavi origliando? >>
<< Sì, papà. Origliavo, ed ho fatto bene... perché voi siete i miei genitori. ORA E' TUTTO PIU' CHIARO! >>
<< Aspettate, quindi Todd è mio fratello? >>
<< Sì, Jack, è questa la verità... ma Todd... è meglio che tu torni subito dai tuoi genitori. >>
<< I miei genitori? No, loro non sono i miei genitori... voi lo siete. >>
<< Loro ti hanno cresciuto, loro possono offrirti un futuro... >>
<< Non importa. Non vi sarò d'intralcio, troverò io i soldi... >>
<< Cosa? Tu non... >>
<< Ci vediamo, vado a dire addio ai miei genitori adottivi... >>
<< Aspetta, Todd... >>
<< Finiremo domani quella cosa, Jack. >>
 
Tutti i presenti erano stupiti da ciò che era successo.
 
<< Quindi Todd fa parte della nostra famiglia... ma perché mi avete chiamato? >>
<< Non lo sappiamo, è successa una cosa incredibile... Jennifer ha improvvisamente iniziato a fluttuare in aria, si è illuminata di una luce rossa, gli occhi le sono diventati completamente bianchi ed ha iniziato a dire cose senza senso... >>
 
Ma intanto quanto descritto da Cindy accadde proprio in quel momento.
 
<< Don't give them the souls! SRATS are the key! Don't give them the souls! SRATS are the key! Puremoon is... Puremoon... is... the... THE WAY. >>
 
Dopo che Jennifer esclamò queste parole, tornò alla normalità.
 
<< Cosa significa? >>
<< E' la stessa cosa che ti stava descrivendo la mamma. Non sappiamo di cosa si tratti... stiamo impazzendo? >>
<< Non state impazzendo... forse c'è una spiegazione a tutto questo. Se c'è qualcuno che può spiegarmi cosa sta succedendo a parte Todd... quello è sicuramente Vincent. >>
 
[/FLASHBACK\]
 
<< Vincent... non starai andando da Jennifer, vero? >>
<< Jack, rilassati. Non toccherò minimamente la tua sorellina, lo sai. Sto andando ad incontrare Amy... è forse un problema per te? >>
<< Sarà meglio che sia la verità, Vincent... sai che non mi faccio sfuggire nulla. >>
<< Se vuoi farlo seguimi. Poi magari spiami pure quando arrivo da lei, se sei un fan del porno in diretta. >>
<< Fai poco lo spiritoso... ah, comunque quel tatuaggio in fronte... quando te lo sei fatto? >>
 
Vincent aveva in fronte un tatuaggio, la scritta "SRATS", che Jack non aveva mai visto prima.
 
<< E' una band... diciamo che l'ho fatto per una scommessa con un amico... ora mi lasci andare? >>
<< Bah, non è da te... bah, ci si vede... >>
 
[\FLASHBACK/]
 
Todd intanto era tornato a casa, e "richiamò" i suoi genitori nella maestosa sala da pranzo.
 
<< Mi avete preso in giro per 21 anni... come vi sentite? Tutto torna... per fortuna sono estraneo a questo... non ho collegamenti con Vincent... e neanche con voi che l'avete generato. >>
<< Cosa stai dicendo, tesoro? >>
<< Chiudi il becco. Siete soltanto dei figli di puttana... questa è l'ultima notte che passo qui, da domani in poi mi trasferirò dalla mia vera famiglia. Se volete rimanere in buoni rapporti con me, mettete 10 milioni di dollari in contanti su questo tavolo... se domani mattina non troverò i soldi... ucciderò Vincent. E sapete che ne sono capace. >>
<< Tu stai delirando, devi prima... >>
<< NO. Io non voglio avere più niente a che fare con voi, datemi il denaro se volete aiutarmi... altrimenti ucciderò il vostro vero figlio... buona notte. >>
 
Disse Todd, andando verso quella che era stata la sua stanza fino a quel giorno, e iniziando a fare le valigie. Poco dopo, egli si mise a letto, aveva un serio bisogno di riposare, prima di fare il grande passo di andare a vivere dalla sua vera famiglia dopo questa incredibile rivelazione e per le persone che avrebbe dovuto uccidere insieme a Jack per aiutare Jennifer.
 
Jack, nel frattempo, bussò alla casa di Amy Willson, Vincent aprì la porta mentre baciava Amy semi-nuda.
 
<< Scusate se vi interrompo... Amy, se permetti te lo rubo un attimo, dobbiamo parlare urgentemente. >>
<< No, Jack, puoi benissimo aspettare. Ci vediamo. >>
 
Vincent tentò di chiudere in faccia la porta a Jack, ma egli la bloccò.
 
<< No, Vincent, si tratta di una cosa veramente importante. >>
<< Scusami, piccola, continuiamo dopo... >>
 
I due ragazzi si ritrovarono faccia a faccia.
 
<< Dunque, Jack... di cosa devi parlarmi? >>
<< Perché hai mentito a Todd? Perché sei con Amy? Perché non con Jennifer o in discoteca? E perché a me hai detto la verità? >>
<< Cos'è mi hai interrotto la scopata per farmi la ramanzina? Io torno dentro a divertirmi con la mia ragazza, se permetti... >>
<< Aspetta! Non è per questo che sono qui, in realtà. Quel tatuaggio... in fronte... SRATS... non è una band, non l'hai fatto per una scommessa... qual'è la verità? >>
<< Qual... ah, beh, ti ho già detto come stanno le cose! >>
 
Jack tirò fuori una pistola e la puntò contro Vincent.
 
<< Voglio la verità, o giuro che ti piazzo un proiettile in fronte! >>
<< D'accordo, calmo... in realtà non ho mai visto questo tatuaggio... so della sua esistenza perché me l'hanno detto tutti quelli che ho visto negli ultimi due giorni, persino Todd... e non so perché io lo abbia! >>
<< Mi stai prendendo per il culo? Non mi farò problemi a spararti! >>
<< No, Jack, non scherzo. Te lo giuro, so che è strano... lo è anche per me, cosa credi?! E' assurdo, non so darmi una spiegazione... ho un vuoto di memoria... è come se fosse successo qualcosa che io non ricordo... >>
 
Jack era stupito dalla sua spiegazione, ma viste quante ne erano successe ultimamente non poteva condannarlo a priori, quindi decise di andare via, ma non senza "salutarlo" in modo adeguato.
 
<< Va bene, Vincent... ma se scopro che mi hai mentito, morirai. Niente mi fermerà dallo spararti in piena faccia... te lo prometto. >>
 
Jack tornò quindi a bordo dell'automobile del padre, che aveva preso in prestito per andare a raggiungere Vincent, quindi andò nuovamente verso l'ospedale in cui si trovava praticamente tutta la sua famiglia, quindi vi entrò e raggiunse la stanza di Jennifer.
 
<< Mamma... papà... forse è meglio se torniamo a casa... >>
<< Cosa? C'eri anche quando Jennifer... >>
<< Sì, c'ero anch'io, ma il dottor... Keamus... lui è un dottore... speciale. Starà bene, fidatevi di me... l'ha operata... guardate pure se volete, tutte le sue ferite sono scomparse, e quella sul ginocchio medicata. >>
<< Lo so, ma ciò che le è successo è assurdo... e se fosse un messaggio del signore? >>
<< No, non credo a queste cose... sarà stata un'allucinazione... o qualcos'altro di perfettamente spiegabile. Jennifer adesso è in coma... il dottore mi ha spiegato che è in coma... e che potrebbe rimanerci anche per giorni, starò io qui... voi andate a casa, dovete riposare. >>
<< Ma Jack... >>
<< Per favore. Quest'atmosfera di disgrazia e tutta la mia famiglia all'ospedale mi fa schifo, ok? Vi prego, andate a casa... io rimango con Jennifer questa notte, giusto per non lasciarla da sola... ma voi andate. >>
 
I genitori erano piuttosto incerti sulla decisione di tornare a casa e far finta che la loro figlia piccola non fosse in un letto d'ospedale, ma Jack insisteva deciso, e poi c'era la questione Todd.
 
<< Va bene, Jack... tieni compagni a Jennifer questa notte. >>
 
I due si avvicinarono alla porta, lasciandola chiudere alle loro spalle e tornarono a casa loro in automobile. Jack, invece, rimase a guardare Jennifer tutto il tempo, fin quando non si addormentò sulla sedia.
 
IL GIORNO DOPO
 
Todd, faceva colazione, e udì i suoi genitori adottivi discutere, continuò così ad affondare i suoi denti sulla soffice sfoglia di quel suo cornetto al cioccolato. Dopo aver ingoiato l'ultimo boccone, Todd si avvicinò ai suoi genitori adottivi, quindi si accorse che i 10 milioni in contanti da lui richiesti precedentemente erano effettivamente sul tavolo.
 
<< Perfetto. Vado a prendere qualche borsone vuoto dentro cui raccoglierli tutti. >>
 
Todd prese tre grossi borsoni, quindi iniziò a mettere tutti i soldi dentro di essi, ma ad un certo punto, il suo padre adottivo gli spara con una "pistola a tranquillante", così Todd si accascia a terra.
 
<< E' una cattiva idea, perché stiamo facendo questo a nostro figlio? >>
<< Dopo che lo abbiamo cresciuto e gli abbiamo dato tutto, lui vuole 10 milioni in contanti e non avere più niente a che fare con noi... per andare a vivere con Jack e la sua famiglia biologica... mi chiedi ancora perché faccio questo? Dobbiamo farlo ragionare! Questo è il comportamento di un pazzo! Non è normale reagire così ad una scoperta del genere! Capisco l'agitazione, ma c'è sem... >>
 
Todd si alzò in piedi di scatto e lanciò un coltello al padre, che gli si conficcò nell'occhio.
 
<< AAAAAAAAAAAAAAAAH! >>
<< Così impari a colpirmi alle spalle... per fortuna avevo il giubbotto anti-proiettili... e adesso, brutto figlio di puttana, continua ad urlare quanto vuoi, non mi intenerisci... ho fatto bene ad essere preventivo col giubbotto... e con il coltello. >>
<< No, Todd, cos'hai fatto? TESOROOOOOO! >>
<< Tranquilla, mamma, adesso ti vendicherò per tutto quello che ti ha fatto questo essere ignobile... pagherà caro per tutto ciò... >>
 
[/FLASHBACK\]
 
Casa di Vincent, Todd e i loro genitori, 8 anni prima.
 
<< Sei soltanto una puttana! E' solo colpa tua! Hai voluto adottare quel figlio di puttana di Todd... e poi come se non bastasse ti sei fatta scopare da chissà chi! Nessuno di loro è mio figlio! E' colpa tua se stiamo morendo di fame, se non abbiamo mai un centesimo da parte! Puttana del cazzo! >>
 
Todd, nel frattempo, che aveva ancora 10 anni, vedeva suo padre picchiare sua madre, egli era appena tornato a casa ubriaco come sempre, e come sempre, picchiava la donna, che subiva in silenzio. Quella volta, però, Todd prese un coltello e lo lanciò al padre, colpendolo solo di striscio.
 
<< Come ti permetti, brutto scarto dell'umanità? Come ti permetti di colpire tuo padre? Ti taglierò la gola, e registrerò le tue urla... >>
<< Facciamo un patto. >>
<< Ahahah, io dovrei fare un patto con te, sgorbio? >>
<< Sì, dovresti... si da il caso che ho circa 3 milioni di dollari in contanti. >>
<< Ahahah, e tu dove li avresti presi tutti questi soldi? >>
<< Dai Milleton... Gracy l'aveva lasciato, così quel mostro di Vincent l'ha fatto di nuovo... ha... ha sterminato lei e tutta la sua famiglia, ed io... io ho trovato tutti loro nel sangue... ma ho anche trovato 3 milioni dentro un borsone... e probabilmente ne hanno altri. >>
<< Tu sei solo un bambino, non puoi avere tutti questi soldi... e questa storia non sta in piedi... >>
 
Il piccolo Todd tirò fuori da una delle sue tasche 10 mila dollari, che mostrò al padre.
 
<< Quale sarebbe il patto? >>
<< Devi promettermi di non andare più ad ubriacarti... e di non picchiare mai più la mamma. Ti prego... se me lo prometti, giuro che ti dico dove sono i soldi. >>
<< Va bene, sgorbio, affare fatto... >>
<< Potresti evitare di chiamarmi sgorbio? >>
<< Dammi i miei soldi, adesso, Todd. >>
 
Todd fece strada ai suoi genitori, e mostrò loro il borsone con i 3 milioni di dollari in contanti, con lo stupore generale dei due, da quel giorno il padre non andò più a bere tutti i giorni per dimenticare la situazione in cui si trovava, di conseguenza diventò sempre meno violento e divenne una persona accettabile, col tempo. Intanto, dopo un anno di lussi, decise di investire una parte dei loro soldi in un'attività che ebbe tantissimo successo, e questo consentì loro di vivere "di rendita" ed accrescere sempre più il loro "impero" di denaro.
 
[\FLASHBACK/]
 
<< Ricorda che è per merito mio che vivete in questo lusso, io cerco di prendermi la parte che mi spetta e cosa ottengo? Mi spara alle spalle... questo verme merita di morire nel più atroce dei modi. >>
 
Vincent così prese un grosso coltello da cucina, e caricandolo con tutta la sua forza, mozzò le gambe al padre adottivo e subito dopo gli conficcò il coltello in pieno petto, come se non fosse già abbastanza, così smise di urlare e Todd si voltò verso la sua madre adottiva.
 
<< Tu, invece... questa è l'ultima volta che ti chiamo mamma, ma tu hai fatto tanto per me, mi volevi bene e mi hai adottato nonostante tu non avessi nulla, sei stata coraggiosa... e nonostante tu mi abbia di fatto preso in giro per circa vent'anni e che tu abbia contribuito alla nascita di Vincent... ti voglio bene, e continuerò a farlo. Ti chiedo solo una cosa... non denunciarmi. Ti chiedo solo questo... addio, e buona fortuna, di cuore. >>
 
Todd prese i borsoni e li caricò uno ad uno sulla sua grossa automobile, dai 10 milioni alla sua roba, tutta lì. La sua madre non aveva nulla da dire, questa situazione l'aveva uccisa, anche se in realtà la vittima era stato il suo adorato marito, di cui ancora piangeva la morte sdraiata a terra. Poco dopo che Todd se ne andò verso la casa di Jack, con cui aveva precedentemente parlato al cellulare, Vincent tornò a casa sua ed apprese quello che era successo.
 
Jack, intanto, era tornato a casa sua, stava facendo colazione insieme ai suoi genitori e stava parlando di Jennifer, continuando a dirgli che tutto sarebbe andato bene, ma ad un tratto arrivò Todd, che Jack invitò ad entrare. Dopo una chiacchierata leggermente accesa, nella quale Todd non confessò nulla di ciò che aveva fatto, ma riuscì a convincere la sua famiglia biologica ad accoglierlo da loro, legalmente non era loro figlio e fratello di Jack e Jennifer, visto che era stato dato in adozione, ma a lui non importava.
 
In poco tempo Todd sistemò le sue cose e diede un po di soldi a Francis e Cindy, dicendo loro che era giusto che li accettassero, visto che adesso lui viveva in quella casa, ed una delle poche cose che voleva davvero era stare almeno per un po con la sua vera famiglia, ma c'era qualcos'altro da sistemare con grandissima urgenza, e si ricollegava proprio a Jennifer, quindi rammentò a Jack che avevano qualcosa da fare insieme, prese uno dei suoi borsoni e lo caricò sulla sua auto, dando una lista con tre nomi a Jack, e salutando i suoi genitori. I due entrarono a bordo dell'automobile di Todd.
 
<< Bene, ti ho fatto una copia della lista. >>
<< Sono... tre nomi... >>
<< Harold Banshee... origini australiane. Carl Richfield... di origini canadesi... e Francesco Richfield, nato in Italia da genitori statunitensi. >>
<< Ma i d... >>
<< No, i due Richfield non sono parenti. Non ho scelto io nessuno di loro, non so perché facciano parte di questa lista... so solo che loro devono morire. >>
<< Ma chi ti ha dato questa lista? Come fai tu a sapere tutte queste cose? >>
 
[/FLASHBACK\]
 
Todd ha 5 anni, ed è rinchiuso in camera sua perché il suo padre adottivo sta picchiando la sua donna e Vincent, che sua madre cerca disperatamente di difendere. A Todd, intanto, che giocava con una palla, apparve dietro di lui qualcuno, il piccolo si girò verso di lui. Egli vide che il tizio che era apparso era un uomo alto, dai lunghi capelli neri e con uno sguardo completamente sicuro di sé, vestito con un lungo mantello nero, una maglietta bianca e dei jeans. Egli era circondato da due luci, una rossa e una nera che sembravano fondersi e scontrarsi allo stesso momento. Todd pensava di star sognando o di avere una qualche allucinazione, era stupito ed allo stesso tempo spaventato.
 
<< Chi... chi sei tu? >>
<< Non aver paura, piccolo Todd. >>
<< Che ci fai nella mia stanza? Chi sei? >>
<< Io sono John. >>
 
L'uomo sorrideva sicuro di sé e cercando di rassicurare il bambino di fronte a sé.
 
<< Tu sei un bambino molto speciale. Io sono qui per parlarti di alcune cose... sia del tuo presente, che del tuo futuro... sarò la tua guida per un po. Diciamo che sono qui per mostrarti la tua strada... ma devi promettermi che non ne parlerai con nessuno. >>
 
[\FLASHBACK/]
 
Todd!
Todd!
Todd!
 
Jack scuoteva Todd, che sembrava sognare ad occhi aperti, ma che ad un certo punto si "sbloccò".
 
<< Jack... sì, scusami... mi hai chiesto qualcosa? >>
<< Chi ti ha dato questa lista... e come fai a sapere tutte queste cose? >>
<< Nessuno. Ho trovato questa lista, e... per ora non importa come faccio a sapere tutto questo. Dobbiamo aiutare Jennifer, ricordi? Non c'è assolutamente tempo da perdere! >>
<< Mi stai inquietando, Todd... >>
<< Ti stai forse tirando indietro? >>
<< No... ho anche mentito ai mie... ai nostri genitori... voglio andare fino in fondo, probabilmente è tutto ciò che possiamo fare per salvarla... >>
<< Perfetto, cominciamo con Harold Banshee. Andiamo a trovarlo. >>
<< Sai dove vivono? >>
<< Per chi mi hai preso? Ho indagato su di loro... ho questa lista da un bel po di tempo. >>
<< Andiamo. >>
 
Todd mise in moto l'automobile e i due si diressero verso la casa di Harold Banshee.
 
<< Eccoci qui. Il buon Harold abita qui... >>
 
Erano arrivati in una casa dalle apparenze molto piccola ma con un giardino, in una zona piuttosto isolata.
 
<< Vedi quel tipo grasso che innaffia le piante? Lui è Harold. Adesso mi avvicinerò fingendo di chiedere un'informazione, se cerca di scappare, sparagli... possibilmente alle gambe. >>
<< Cosa? Ehm... ok... >>
<< Devi essere deciso, Jack. Se non vuoi farlo, non provarci nemmeno, ti riaccompagno a casa. >>
<< Non è una bella cosa da fare... ma lo farò, Todd. >>
<< Bene, ma mi raccomando, nessuna esitazione, potrebbe costarci la missione... e la vita di Jennifer. >>
 
Todd scese così dall'automobile, nascondendo il coltello che aveva preso poco prima dietro la schiena e avvicinandosi al grasso uomo con capelli scombinati ed occhiali arancioni.
 
<< Mi scusi, signore, mi servirebbe un'indicazione. >>
<< Mi dica pure... >>
 
Todd si avvicinò sempre più all'uomo, che smise di innaffiare le piante, fissando Todd.
 
<< Può per favore indicarmi dove si trova... >>
 
Todd mosse di scatto il coltello verso Harold, infilzandolo senza pietà.
 
<< ... l'aldilà? >>
 
Disse Todd, facendo segno a Jack che era andato tutto secondo i piani, quindi prese in mano un medaglione completamente blu con forma circolare, e lo avvicinò al cadavere di Harold, di conseguenza una sfera di luce sembrò uscire dal corpo di Harold e venire risucchiata dentro il medaglione, quindi Todd conservò nuovamente il medaglione in tasca, diede un ulteriore sguardo in giro per essere sicuro che nessuno l'avesse visto, quindi tornò in auto, soddisfatto.
 
<< Perfetto, ne mancano due... >>
<< Ehi, ma chi è quel tizio? >>
 
Disse Jack, vedendo che un tizio aveva aperto la porta di casa di Harold, ed era incredibilmente stupito della morte di Harold con l'annaffiatoio in mano, quindi Todd sobbalzò improvvisamente.
 
<< Quello è Carl Richfield! A quanto pare i due si conoscevano! Presto, Jack, sparagli! >>
 
Jack puntò la pistola verso il tizio davanti alla porta, Todd abbassò il finestrino, ma a Jack tremava la mano.
 
<< Fallo, SPARA! PER JENNIFER! >>
 
Jack sparò un colpo secco in faccia a Carl, quindi Todd scese immediatamente dalla macchina, corse immediatamente verso Carl e tirò di nuovo fuori il suo medaglione blu, mettendolo vicino al cadavere di Carl ed anche in questo una sfera di luce sembrava uscire del suo corpo e venire risucchiata dal medaglione, quindi Todd conservò nuovamente il medaglione in tasca, e tornò in macchina con Jack.
 
<< Ottimo lavoro... c'è andata bene, abbiamo preso due piccioni con una fava... e adesso ci manca l'ultimo... Francesco Richfield... andiamo. >>
 
L'automobile ripartì verso la loro nuova metà.
 
<< Ma dimmi una cosa... cos'era quel medaglione? E quelle sfere di luce che venivano risucchiate da esso? >>
<< Quelle erano anime, Jack. E' questo il nostro compito, dobbiamo prendere le loro anime... e adesso ci manca soltanto quella di Francesco, l'ultimo nella lista. >>
<< Anime? >>
<< Non stupirti troppo, Jack, non è la prima cosa strana che succede in questi giorni, no? >>
<< Todd, ci stanno inseguendo. Dimmi se riconosci qualcuno, magari uno di loro è il nostro ultimo uomo. >>
 
Todd cercò guardare attraverso gli specchietti i volti dei loro inseguitori, ma non riuscì a riconoscere nessuno, così iniziò a guidare in modo sconsiderato, per cercare di seminarli, ma loro, di tutta risposta, iniziarono a sparare alla loro automobile.
 
<< D'accordo, Jack, adesso inizierò a girare a caso in tutte le traverse, appena per un momento non ci vedranno, scenderò velocemente dall'auto ed entrerò in un negozio, tu mi seguirai... ah, passami la tua pistola, tu prenderai quella che c'è sul sedile posteriore, ovviamente nascondila. >>
 
Jack fece ciò che Todd gli disse, quindi egli iniziò a girare a tutte le traverse sorpassando anche le altre auto e senza badare ai semafori, quindi mentre i loro inseguitori stavano girando, bloccò la macchina e scese velocemente, posando la pistola in tasca e Jack lo seguì, entrambi entrarono dentro un mini-market.
 
<< Bene, qui dovremmo essere al sicuro, Jack... >>
 
Ma ad un tratto, tre uomini con passamontagna e delle pistole entrarono nel negozio.
 
<< FERMI TUTTI, QUESTA E' UNA RAPINA! >>
<< Mettete le mani in alto e non vi succederà nulla... Francesco, la pistola. >>
<< Non darmi ordini, io sono solo più prudente di te e Marcello. >>
 
Todd sparò un colpo ad uno dei tre, mentre Jack aveva la sua pistola puntata su quello che era stato chiamato "Marcello", ma era esitante.
 
<< Vai Jack! >>
 
Marcello si girò verso Jack, puntandogli la pistola contro, ma Todd intervenne sparandogli in testa, quindi Jack puntò la pistola verso quello che era stato chiamato "Francesco", l'ultimo rimasto in vita tra i tre rapinatori, poco dopo anche Todd puntò la pistola verso di lui.
 
<< Bene, togliti il passamontagna... lentamente, siamo in due, non ti conviene fare scherzi. >>
<< No, no, me ne andrò... non farò scherzi. >>
<< NO! Togliti subito il passamontagna, o non esiterò a spararti immediatamente! >>
 
Francesco non sapeva cosa fare, ma decise di obbedire e togliersi il passamontagna.
 
<< Bene, Francesco Richfield... mi dispiace, ma mi tocca ucciderti... >>
<< Cosa? Come fai tu a conoscere il mio nome? >>
<< E' lui il nostro uomo? >>
<< Sì, Jack, siamo stati molto fortunati... perdonami, ma devo farlo. >>
<< NO! >>
 
Todd puntò la pistola verso Francesco, e stava per far partire un colpo... ma ad un tratto, Jack, Todd e Francesco si ritrovarono in un posto completamente bianco, insieme ad altre 15 persone. Il colpo di Todd partì comunque, e colpì uno di quei 15 uomini che erano arrivati lì insieme a loro, uccidendolo.
 
<< Dove siamo finiti, Todd? >>
<< Non lo so, Jack... ma soprattutto... chi ho appena ucciso? >>
  
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