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Autore: lenu88    02/02/2008    0 recensioni
Il professor Lumacorno affida un incarico a Blaise, ma questi non ne sembra molto felice. Ma, chissà,forse non tutte le scocciature vengono per nuocere!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Draco, ti presento Juliet



Per tutta la settimana successiva alla prima lezione di recupero, Blaise si sorprese piuttosto spesso ad osservare Juliet.
A colazione, a pranzo, a cena, nei corridoi, era sempre là, davanti ai suoi occhi. Come aveva fatto a non notarla prima del loro incontro-scontro? 
Arrivò così venerdì mattina e, come sempre durante i pasti, la osservava attraverso il succo di zucca.
"A furia di guardarlo a quel modo lo consumerai senza neanche toccarlo, quel succo" gli arrivò detto da dietro.
Draco Malfoy scavalcò la panca e gli si sedette di fianco. Blaise senza spostare lo sguardo gli rispose con un veloce "Mh..."
Il biondo non sembrò gradire il dover dividere l'attenzione dell'amico con una caraffa. "Si può sapere che hai?"
Zabini non aveva parlato a Draco del sabato precedente, limitandosi a dire, quando gli fu chiesto, che non era successo nulla di che. Ora però stava iniziando a pensare che, invece, qualcosa fosse successo, anche se non sapeva ancora cosa.
Sbuffò e finalmente distolse lo sguardo dalla ragazza.
Malfoy lo guardò aspettando una risposta che però non arrivò, dal momento che il suo interlocutore non aveva prestato la minima considerazione alle sue parole.
"Zab, tu lo sai che io sono tuo amico, ma se continui ad ignorami ti stappo tutte le unghie dai piedi con un incantesimo."
"Che c'è Dra?" chiese candidamente il moro guardando l'amico.
Questi facendo appello a tutto il suo autocontrollo, si trattenne a stento dal portare a termine i suoi propositi e gli domandò di nuovo "Che accidenti hai? Devo iniziare a prenotare una camera al San Mungo nel reparto menomati mentali?"
"Non ho niente. Sul serio. Tu piuttosto, mi sembri un tantino agitato. Bevi un po' di succo di zucca!"
Draco decise di lasciar perdere. La mente di Zabini era troppo contorta per poter essere compresa.
"Domani organizziamo una festa nella stanza delle necessità? Ho proprio voglia di divertirmi un bel po'." gli chiese guerdando tra le varie pietanze sul tavolo per decidere con quale fare colazione.
"Mi spiace, Dra. Sono impegnato con le lezioni di recupero che mi ha commissionato il Lumacone. Tu e gli altri però vi potete divertire lo stesso."
"Ma una festa senza Zabini non è una vera festa. Per quanto ancora dovrai essere occupato?"
"Non lo so proprio. Ho paura che sarà una cosa piuttosto lunghetta."
"Che noia. Ma perchè non te ne liberi dicendo che sei troppo impegnato con lo studio?"
"Perchè poi, probabilmente, lo chiederebbe a te."
"In tal caso, lascio tutto nelle tue mani esperte. Ma cerca di non impiegarci troppo tempo, però."

Alla fine della lezione di trasfigurazione il morale del biondo si era decisamente risollevao.
"Vuoi smetterla di ridere? Mi stai irritando"
"Scusa Zab, ma sei assolutamente inguardabile" disse fra una risata e l'altra Draco affiancato da un Blaise che sfoggiava una sfavillante capigliatura verde speranza.
"E tu ridi? La mia immagine perfetta è stata deturpata e tu fai l'idiota?"
"Almeno è un bel colore, no?"
"Certo che la McGranitt poteva anche farmi tornare normale. 'Lei è un modello perfetto per illustrare i risulatati di questa trasfiguazione umana. E' stato bravissimo. 10 punti a serpeverde'" cantinelò imitando malamente la voce della professoressa.
"Beh, non sei contento di averci fatto guadagnare punti?"
"Come un troll  in una vasca da bagno." e si fermò per osservare depresso una ciocca smeraldina.
Ma non ci si soffermò molto perchè gli arrivò uno spintone da dietro.
Si girò pronto a prendere a calci chiunque avesse osato fargli quello scherzo, quando si accorse che quel qualcuno era la McDavis, che ora raccoglieva i libri che le erano caduti.
"Guarda che ho combinato. Mi dispiace, stavo cercando una cosa nella borsa e non ti ho visto" disse la rossa senza neanche guardarlo "Oggi sono proprio distratta. Ho anche fatto cadere un'armatura poco fa! Meno male che Gazza..." si fermò di botto quando, alzando lo sguardo, si ritrovò a fissare la chioma in tecnicolor del ragazzo, con gli occhi spalancati.
Quando decise di controllare contro chi fosse andata addosso, e non solo ciò che aveva in testa, la sua espressione shockata non cambiò di una virgola.
"Zabini?"
Blaise rimase immobile, ponderando sulla figuraccia che stava facendo lì, con quell'abominio in testa davanti a lei.
Quindi fu Draco a proferire parola "Ehi Zab, tu conosci questa mocciosa Corvonero?"
"Guarda che solo perchè non sono molto alta non vuol dire che io sia una mocciosa." si difese Juliet alzandosi in piedi "Non dovresti giudicare le persone dall'aspetto. Sai che a Merlino a vederlo da piccolo non gli avrebbero dato un soldo? A sottovalutare le persone ci si rimette sempre. Mia nonna lo ripete sempre 'La prima regola è non dare mai niente per scontato. Un mago non si giudica dalla veste che indossa, ma da come usa la bacchetta'. La gente tende spesso a non degnare di particolare attenzione gli altri e perciò si cade nei pregiudizi. 'Mocciosa' non è una cosa carina da dire. Soprattutto a una persona che non conosci. E tu non mi conosci." 
Blaise ora osservava divertito la faccia allibita di Draco, pensando che probabilmente anche la sua era così il sabato precedente quando l'aveva sentita parlare.
"Draco, questa è Juliet McDavis, la ragazza a cui dò ripetizioni di pozioni."
"Sei un amico di Blaise? Allora per questa volta lascio correre, anche perchè non vorrei ritrovarmi senza insegnante di recupero. Non è facile trovare qualcuno abbastanza coraggioso e paziente che riesca a resistere a delle sessioni di studio di pozioni con me. Ma spero tu non continui a chiamarmi mocciosa, non mi sta bene. Probabilmente a te non piacerebbe se ti chiamassero ragazzino ossigenato, no? Comunque piacere, Juliet McDavis!"
Draco era ancora intontito dal modo di fare della ragazza, ma quando Blaise gli diede una gomitata al braccio, rispose "Draco Malfoy." per poi assestare un bel pugno alla spalla dell'amico, per essersi permesso di colpirlo.
"Mi sembra di aver già sentito il tuo nome. Sei prefetto?"
"Si, lo è." rispose per lui Zabini massaggiandosi la spalla lesa.
"Allora ricordavo bene. Mia cugina Sophie mi ha parlato di te. E' prefetto di Corvonero. Mi ha detto che lasci tutto il lavoro agli altri. Un po' ti capisco, sai? Non dev'essere molto divertente fare il prefetto, personalmente non lo sopporterei. Troppi obblighi, troppe aspettative. Immagino sia piuttosto stressante. Con questo però non voglio dire che lascierei tutto il lavoro sulle spalle degli altri. Comunque il problema non si pone visto che non porto la spilla. Non so come fa mia cugina a resistere. Lei è sempre così calma. Oh, no! Guarda che ore sono. Se non corro subito arriverò tardi alla lezione di divinazione. Ci vediamo!" e la rossa si mise a correre fra gli studenti che affollavano il corridoio.
"Ma parla sempre così tanto?" chiese il biondo guardando l'angolo oltre il quale era scomparsa la ragazza. "Come fai a starle dietro?"
"Non ne ho la minima idea!" rispose sorridendo il moro.
"Su, andiamo. Troviamo il contro-incantesimo per quell'obbrobrio che hai in testa. Sto per dargli fuoco per non averlo più davanti agli occhi"
"Si, e facciamo presto prima che la mia reputazione finisca nel lago nero a ballare il tango con la piovra gigante."
Si era persino dimenticato delle orribili condizioni in cui versavano i suoi capelli. Quella ragazza era davvero speciale.


To be continued...




Non ho potuto aspettare oltre, perciò, ecco l'entrata in scena di Draco. Essendo questo un capitolo di transizione è venuto fuori un po' corto, spero di scrivere capitoli più lunghi in futuro, purtroppo il tempo è tiranno e i libri di scuola mi stanno risucchiando le energie.
Ringrazio infinitamente daniciao per la sua recensione che mi ha spronato a scrivere subito questo capitolo... Spero che anche anche questo sia stato di tuo gradimento.
I commenti sono sempre ben accetti, così come possibili suggerimenti.

Lenù

   
 
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