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Autore: lenu88    31/01/2008    3 recensioni
Il professor Lumacorno affida un incarico a Blaise, ma questi non ne sembra molto felice. Ma, chissà,forse non tutte le scocciature vengono per nuocere!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prima o poi... chissa
Prima o poi... chissà!



Blaise Zabini camm
inava svogliato per i corridoi dei sotterranei, recandosi all'aula di pozioni.
Mentalmente malediceva in tutti i modi conosciuti da mente umana, e anche qualcuno in più, il Lumacone, che l'aveva incastrato in quell'assurda perdita di tempo.
Come si faceva a costringere il ragazzo più bello della scuola a sprecare i suoi sabato pomeriggio per dare ripetizioni di pozioni, anzichè trascorrerli più piacevolmente facendo bisboccia insieme agli amici nella sala comune di Serpeverde? Non si poteva lasciare l'ingrato compito a Potter che recentemente si era dimostrato incredibilmente e inspiegabilmente portato per quella materia?
Senza contare poi che lui, questa Juliet McDavis di cui si doveva occupare, non la conosceva neanche. Aveva raccattato qualche informazione sul suo conto: al quinto anno nella casa di Corvonero, quindi più piccola di lui di un anno, era molto brava in quasi tutte le materie, non particolarmente in pozioni; non passava, però, molto tempo sui libri, almeno non su quelli scolastici. Si interessava di più a testi riguardanti misteri e storie inquietanti. Abilissima sulla scopa, aveva più volte rifiutato l'offerta di entrare a far parte della squadra di quidditch della sua casa, ma nessuno sapeva il perchè. Ma ciò per cui la gente parlava generalmente di lei era il fatto che, per quanto in molti le avessero chiesto un appuntamento, lei declinava sempre l'invito senza possibilità di appello. Parlava con tutti ma non aveva rapporti con nessuno in particolare, se si escludeva la cugina, l'unica che potesse vantare un forte legame con lei, e con la quale passava la maggior parte del suo tempo.
Oltre questo non si sapeva altro di quella strana ragazza e Blaise non sapeva neanche che aspetto avesse.
Stava rimuginando su quali scuse accampare per levarsi di dosso quell'impiccio, quando qualcosa, sbucando fuori da un arazzo, gli finì addosso facendolo cadere.
"Ouch!" quel qualcosa doveva essere animato per fare versi simili. E in effetti si trattava di una ragazza con corti capelli rossi e luminosi occhi verdi che, finita per terra dallo scontro stava tirandosi a sedere massaggiandosi la schiena. "Maledetti passaggi segreti a scivolo. Ogni volta è la stessa storia: io ho fretta e loro mi tirano brutti scherzi trasformandosi all'improvviso. Oh, ma la prossima volta gli lancio un incantesimo di  bloccaggio e non mi lascio più fregare. Sarebbe ora che imparassero le buone maniere anche loro. Ehi tu, ti sei fatto male?" disse poi alzandosi in piedi.
Blaise, che aveva seguito tutte le fasi del soliloquio della ragazza, era rimasto a fissarla con sguardo allucinato e non si era accorto che ora si stava rivolgendo a lui.
"Ehi... Sei vivo?" chiese allora la ragazza agitandogli una mano davanti alla faccia.
"Credo di si." disse il serpeverde riprendendosi.
"Bene! Scusami ma ora devo proprio andare. Sono in ritardo. Mi dispiace per la botta. Ciao!" e si incamminò lungo il corridoio.
Blaise ancora un po' scombussolato si alzò e proseguì nella stessa direzione. Dopo un paio di corridoi che percorsero la ragazza si girò a guardarlo.
"Che fai, mi segui? Ti ho già chiesto scusa per l'incidente. Non l'ho fatto di proposito, mi ha fatto cadere lo scivolo."
"Non seguo te. Anch'io devo passare per di qua."
"Ah, ok. Scusa, è che sono un po' contrariata. Mi hanno costretta a fare una cosa che non mi va. Lo so che lo stanno facendo per me e che ne potrò trarre vantaggio, ma non ho voglia comunque. Anche perchè avevo promesso a una persona di stare con lei e invece non posso." disse la rossa riprendendo a camminare
"Non dirlo a me" il serpeverde stava pensando che la ragazza parlasse davero molto, ma non lo disturbava più di tanto il suo chiacchiericcio.
Quando finalmente arrivò nei pressi dell'aula di pozioni vide la ragazza fermarsi davanti a essa e lui l'affiancò.
"Beh, che fai?" gli chiese la rossa. "Non avevi detto di non stare seguendo me?"
"Infatti. Io dovevo venire qui per un'appuntamento di studio. Non seguivo te."
"Ah beh! Allora non sono in ritardo. Sei Blaise Zabini? Piacere Juliet McDavis!" disse porgendogli la mano la ragazza.
E così era lei la corvonero a cui avrebbe dovuto dare ripetizioni.
"Si, sono io." non riuscì a dire altro mentre le stringeva la mano.
"Bene! Che facciamo, entraimo? Prima iniziamo e prima finiamo. Mi chiedevo se potessi insegnarmi a preparare le pozioni rallegranti, ho saputo che potrebbero essere chieste ai G.U.F.O. e non voglio arrivare impreparata. Purtroppo non ho molta dimestichezza con questa materia come avrai intuito e il professor Lumacorno ha insistito molto perchè prendessi lezioni private per riuscire a superare gli esami. A quanto pare vuole farmi entrare nel suo club privato, ma prima devo dimostrarmi capace nella sua materia. Onestamente non mi importa molto di entrare nella cerchia dei suoi pupilli, ma un aiuto non si rifiuta mai, no?"
Ancora una volta Blaise rimase imbambolato a sentirla parlare. Eh si! Quella ragazza era una vera chiacchierona. Dopo un po' si decise a parlare. "Ok. Iniziamo con le pozioni rallegranti."

Dopo una buona mezz'ora di tentativi, il serpeverde finalmente comprese perchè il professore avesse insistito così tanto. Juliet non era poco portata per pozioni, era decisamente un disastro nella materia. In quanto a teoria si era dimostrata molto preparata, ma per quanto riguardava la pratica, beh... sicuramente uno schiopodo sparacoda avrebbe potuto fare molto meglio. Sbagliava le dosi e il procedimento in generale. Non che non ci mettesse l'impegno, ma proprio non riusciva a fare le cose correttamente.
"No aspetta. Ora la devi girare in senso orario, non antiorario." disse Blaise che ormai stava perdendo le speranze.
"Oh si, è vero. Scusa sono un po' imbranata... ok, sono molto imbranata. Non so perchè mi succede. Io e le pozioni non siamo proprio compatibili. Mia madre me lo diceva sempre quando a casa combinavo qualche disastro cucinando, 'Tu in pozioni sarai un disastro' ed eccomi qui. Comunque con la pratica alla fine riesco sempre a salvarmi per un pelo agli esami finali. Solo che quest'anno sarà più difficile con i G.U.F.O. perciò... Ti ringrazio per aver accettato di aiutarmi."
"Ma tu parli sempre così tanto?" non era proprio riuscito a trattenersi dal chiederlo, questa volta.
"In effetti parlo un po' troppo. Me lo dicono tutti. Ma io sono fatta così. Ti da fastidio?"
"Non eccessivamente."
Juliet gli regalò un bellissimo sorriso e in quel momento Blaise capì come mai tanti ragazzi volessero uscire con lei. Era davvero molto carina, anche se parecchio strana. Chissà come mai non voleva stare con un ragazzo. Non glielo chiese, ma disse "Dai continuiamo. Questa ormai è da buttare. Dobbiamo iniziarne una nuova"
Passarono le successive due ore e mezza a cercare di non fare esplodere la stanza per tutti gli errori che commetteva la corvonero.
"Credi che riuscirò mai a preparare una pozione rallegrante degna di questo nome?" chiese la rossa mentre ritiravano gli ingradienti.
"Accenderò un cero a Merlino per te." fu la risposta di Blaise che sciacquava il calderone mezzo bruciacchiato nel lavello. In qualche modo avevano stabilito una certa confidenza.
"Molto gentile! Dopotutto non si è rivelata una serata molto brutta. Almeno per me. Per quanto riguarda te, credo ti starai rallegrando del fatto di esserne uscito vivo e quasi incolume. Ti va ancora di aiutarmi? Altrimenti posso sempre dire al professore di liberarti da questo ingrato compito. Non mi è sembrato tu ti sia molto divertito."
"Parli decisamente molto. Comunque sabato prossimo ritenteremo. Non mi dò per vinto così presto. Riuscirò a farti diventare una perfetta pozionista e sarò citato nei libri di storia per questo. Oltre che per la mia immane bellezza, è ovvio."
"E' ovvio. Ok! Allora ci vediamo sabato prossimo per una nuova battaglia. Stammi bene! Ciao ciao!" e, raccolte le sue cose, la rossa uscì.
Sul viso di Blise si dipinse un sorriso. Già, forse il Lumacone non aveva avuto una cattiva idea.


To be continued...





Non so come mi sia venuta in mente questa storia... ha preso forma nella mia testa e io ho voluto darle corpo. E' un po' uno sfogo dalle lunghe e intense ore di studio che mi stanno uccidendo.
Il personaggio di Blaise (quello nato dalle fanfictions, non quello originale della Rowling) mi piace tantissimo e perciò ho voluto dargli un po' di scena anch'io. Purtroppo qui non ha avuto modo di mostrare il carattere che mi piace tanto, ma spero di rifarmi con i prossimi capitoli. Inserirò anche Draco più avanti perchè, nonostante io adori Blaise, se dovessi scegliere tra lui e Draco (nei miei sogni!) Sceglierei sicuramente quest'ultimo e quindi non lo voglio lasciare fuori dalla fic.
La storia più o meno c'è già nella mia mente, devo solo metterla per iscritto, cosa molto più difficile. Tra impegni universitari e ispirazione incostante non so se riuscirò ad aggiornare con costanza.
Se qualcuno, passando di qui, volesse lasciare un commentino e magari darmi qualche consiglio, mi farebbe molto felice. Anche se fosse solo per dirmi di lasciar perdere e di darmi all'ippica. Sono nuova in questo campo e non so ancora come muovermi.
Ma se anche solo leggeste e la trovaste carina, senza lasciarmi un commento, io sono contenta.

Lenù

   
 
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