Anime & Manga > Digimon
Segui la storia  |       
Autore: Werewolf1991    23/07/2013    1 recensioni
Ormai viviamo in un modo dove Digiword è conosciuto da molti e basta un semplice portatile per poter accedere a questo fantastico mondo.
Tutto sembra procedere per il verso giusto... ma le cose stanno per cambiare.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo VIII : Ritorno inaspettato
 

Dopo gli sguardi infuocati, un ghigno apparve per un’istante sul volto della LadyDevimon, la quale subito dopo riprese un’espressione seria.
-Il mio nome è Roxanne. Generale Roxanne.- pronunciò, tenendo lo sguardo fisso su Chiara. la ragazza annui, stupita dal fatto che la demone avesse un grado.
-Il mio compito è di portarvi al cospetto della nostra signora. – continuò Roxanne, sempre con tono serio.
-Per quale motivo ci avete bloccati?- volle sapere Kat. I ragazzi la fissarono nervosi. Uno dei Devimon fece per avvicinarsi a lei, ma la voce del suo Generale lo bloccò.
-Fermati! Non è il momento di ricorrere alla violenza. Per ora dobbiamo solo eseguire gli ordini!- il tono perentorio fece desistere il diavolo, che ritornò al suo posto in silenzio.
- Per quanto riguarda la tua domanda, portatrice dellaluce – disse poi la demone, pronunciando l’ultima parola con astio – Siete stati bloccati perché la nostra signora ha qualcosa da dirvi. Qualcosa che la riguarda personalmente e della quale voi siete da ella ritenuti colpevoli!-
I ragazzi si guardarono l’un l’altro confusi. Tim, Chris e Rick si erano avvicinati e stavano vicini a Chiara, insieme ai loro Digimon. Kat stava vicina a lei, insieme ad Angewomon, e la riccia era al centro, con ancora in braccio Puppymon che dormiva beatamente, e Lady dietro.
-Di che cosa si tratta, generale?- domandò Chiara. L’espressione di Roxanne cambiò notevolmente.
-Non so neanch’io di cosa si tratti esattamente, e mi dispiace di questo, onorevole portatrice dell’Oscurità!-
-Onorevole?- ripeté incredula Chiara, mentre Tim, Chris e i loro Digimon erano rimasti a bocca aperta, Rick invece aveva detto -C’era da aspettarselo-. E Kat guardava la riccia come se le fosse spuntato un terzo occhio.
Dopo un primo momento di smarrimento, Chiara si rivolse sia a Kat che a Lady e disse loro – Avete sentito, voi due? Ha detto “onorevole”! Badate a voi!- Kat fece una boccaccia, mentre Lady la guardava storto.
-Suppongo che dovremmo seguirvi per saperne di più, giusto?- domandò Chiara, dopo essersi voltata nuovamente verso Roxanne. Lei annui.
Intanto DemiDevimon si era avvicinato al generale e le aveva detto:
-Loro stanno con me! Non credo sia necessario seguire la procedura alla lettera!- al che l’altra annui.
-Bene. In marcia!- ordinò decisa. I ragazzi all’inizio furono un po’ restii a eseguire l’ordine.
-Ragazzi, andiamo. Non possiamo fare altrimenti. Non abbiamo altro modo per sapere che sta succedendo.- disse Chiara, al che gli altri si convinsero.
-Magari si tratta soltanto di un malinteso! Dai, sono sicuro che dopo che si sarà risolto tutto, ci faremo su quattro risate!- disse allegro Chris, il quale non pareva intaccato dagli eventi che stavano accadendo.
-Meno male che ci sei tu, Chris!- disse Chiara, con una nota di sollievo nella voce, mentre proseguivano scortati a distanza ravvicinata dai diavoli, che ogni tanto li guardavano curiosamente.
-Speriamo che tu abbia ragione!- disse Kat, un po’ preoccupata. Aveva capito che in quel posto, né lei, né la sua Digimon, erano ben accette, e cercava di non farsi notare.
-Indubbiamente sarà un’esperienza interessante!- commentò Rick, decidendo che quella Roxanne era troppo algida per i suoi gusti.
La Digimon non aveva più detto una sola parola da quando si erano rimessi in marcia.
-Qual è la normale procedura che si segue in questi casi?- s’azzardò a domandare Tim, tremando come una foglia.
Un IceDevimon, alla sua sinistra, gli rispose
-Di solito, i prigionieri vengono messi in catene, e trascinati a forza fino all’arena. Da lì si decide che fine fargli fare. Se tentano di scappare, vengono incatenati a dei pali, come quelli che voi umani usate per il trasporto della selvaggina.-
Questa spiegazione provocò in tutti un misto di sollievo e mortificazione.
-In altre parola, siete stati molto fortunati- fu la conclusione, proveniente da Roxanne, che squadrò i ragazzi con eloquenza.
-Quando DemiDevimon ci ha chiamati, ci ha detto che c’era un’emergenza in corso.- disse Chiara, rivolta a Roxanne, la quale le disse
-Si, è vero.-
-Di che si tratta?- chiese allora la riccia. La demone si morse il labbro inferiore, per poi rispondere nervosamente:
-Non so se posso dirvelo…- allora Chiara le disse – Se ce lo dicessi, forse potremmo intervenire. Demidevimon  ha accennato al fatto che era importante che io venissi.-
-Beh, in effetti è così… forse, sarebbe il caso che te lo dicessimo.- disse Roxanne, un po’ impacciata. Chiara allora utilizzò i suoi poteri per cercare di capire cosa stesse provando in quel momento. Sembrava terribilmente a disagio, come se si sentisse…in colpa.
Gli altri diavoli fissarono la scena increduli, dato che non avevano mai assistito a qualcosa del genere. Chiara era tutta illuminata, e anche Roxanne.  
-Generale, non è il caso che vi sentiate in colpa. Dopotutto, ancora non sappiamo di che si tratta, quindi non si può correre a conclusioni affrettate.- l’altra a quel punto parve sorpresa.
-Non so che cosa dire…- disse sorpresa, mentre i suoi compagni mormoravano, anch’essi sbalorditi.
-Ho forse detto qualcosa che non va?- domandò preoccupata Chiara. I ragazzi la guardarono straniti.
-Spero per te di no!- la apostrofò nervosamente Kat.
- A me non sembrano arrabbiati- commentò Chris.
-Sembrano più…- cominciò Tim
-Stupiti- concluse per tutti Bakumon.
-Non fraintendete, è solo che…- cominciò Roxanne – Insomma, noi vi stiamo trattando come dei criminali, compresa la portatrice del simbolo che ci riguarda, e lei invece di prendersela, cerca di farci stare meglio!-
-Ah, è solo questo! Non c’è molto da dire a riguardo! È proprio fatta così!- commentò a quel punto Lady, causando un’alzata di sopracciglia generale da parte di tutti tranne lei, Kat e Angewomon.
-Potresti spiegarti meglio?- domandò allora Roxanne, incuriosita dall’ovvietà con cui l’altra aveva pronunciato quelle parole.
-Chiara si comporta così con tutti. Figuriamoci se non lo faceva con voi, che siete quelli che deve difendere!- spiegò allegra Lady, al che Chiara le disse –Lady, a proposito di loro… non dimenticare che ne fai parte anche tu!- con un sorriso dolce, che fece ridacchiare i presenti. Uno degli IceDevimon  cadde a pancia all’aria dalle risate.
-Ricomponetevi! Non siamo ad una gita di piacere, per Infermon! Siamo in missione!- tuonò a quel punto Roxanne, con il cipiglio militare che la caratterizzava. Subito dopo, prese a borbottare sconsolata – Perché? Perché a me? Proprio oggi che la signora è di malumore poi…- 
Intanto Lady aveva tentato di strozzare “amichevolmente” Chiara, ma si era fermata, quando aveva sentito l’ordine dell’altra. Subito, lo squadrone si rimise sull’attenti.
-Beh, comunque…- disse poi Roxanne, con tono più gentile –Grazie mille, onorevole Chiara- detto questo, fece un lieve inchino.
-Possiamo riprendere da dove avevamo interrotto?- propose la riccia, per nascondere l’imbarazzo.
-Certo. Tanto più che ormai si sta facendo notte. Suppongo che sarà il caso di aspettare almeno domattina, per capire cos’è successo.- le rispose Roxanne. –Abbiamo avuto notizia che un MadLeomon si aggira dalle nostre parti. E sono spariti alcuni cuccioli-
-Sempre con i più piccoli, da bravo vigliacco!- fu l’aspro commento di Chiara. L’altra annui, per darle ragione.
-E quindi, sarebbe opportuno che qualcuno ci aiutasse a scoprire se le due cose sono collegate o no.- concluse Roxanne, seria.
-Non ditemi che adesso …- cominciò con tono sconsolato Kat. Gli altri annuirono, in maniera eloquente.
-Bene. Non so cosa sia accaduto con la vostra signora. Ma suppongo che di qualunque cosa si tratti, possa aspettare fino a domattina, no?- disse Chiara, col tono di chi, indipendentemente dalla risposta, aveva già deciso.
Roxanne sembrò rifletterci un momento. Gli sguardi di tutti, ragazzi e Digimon, alleati o meno, erano colmi di attesa.
-D’accordo. Però, ci sarebbe un problema…- affermò decisa Roxanne, sotto gli sguardi increduli dei suoi soldati.
-Oh, no!- sbuffò Kat, girandosi sconsolata verso gli altri.
-Su, in fondo lo sapevamo!- disse Chris cercando di consolarla.
-E sarebbe?- disse Chiara, non prestando attenzione alla reazione della mora.
-Non possiamo fidarci del tutto di voi. Mi rincresce dovervelo dire, ma…- cominciò Roxanne, passando da un tono diffidente ad uno dispiaciuto. –Uno di voi dovrà restare a Devil-Land, sotto custodia.- concluse, con un filo di voce.
A quel punto gli sguardi dello squadrone si fecero palesemente compiaciuti. Alcuni dei Devimon iniziarono a bisbigliare tra loro, indicando i ragazzi e i Digimon. I loro occhi erano fissi in particolare su Kat, e il luccichio sinistro emanato dagli stessi, non lasciava dubbi sulle loro intenzioni.
La ragazza si spaventò, e, non riuscendo a sostenere lo sguardo eloquentemente eccitato dei diavoli, indietreggiò impaurita, fino a perdere l’equilibrio.
Gli altri erano furiosi, e fissarono minacciosamente i demoni. Anche i Digimon erano a dir poco disgustati dall’atteggiamento dei loro nemici. Ma la cosa ovviamente, non si fermò li.
Uno dei diavoli, il più sfrontato, evidentemente, si avvicinò lesto alla ragazza, prendendola fra le braccia, un attimo prima che Angewomon potesse intercettarla.
-Non temere, bambolina…- sussurrò, eccitato, il demone, mentre Kat cercava di non tremare. –Ci penserò io, a farti compagnia… - l’ultima parte della frase, terrorizzò la ragazza, conscia di cosa l’altro implicasse. La voce dell’altro trasudava letteralmente eccitazione. La povera ragazza a quel punto non riuscì a trattenersi dal tremare.
Intanto, dal resto della compagnia, si udivano risolini divertiti e fischi, ed un IceDevimon disse – Ehi, Bob, vacci piano! Ci siamo anche noi! –
Un altro ancora, stavolta un Devimon disse –Ronny ha ragione! Non vorrai godertela solo tu?-
I ragazzi, all’udire tutti quei commenti, s’infuriarono. Angewomon fremeva letteralmente di rabbia. Come osavano quei…quei… maledetti parlare in quel modo della sua partner?  
-Si, cribbio, amico! Hanno ragione! Cavolo, non vedo l’ora di potermi divertire un po’! è una vita che non lo faccio!-
-Infatti! Su, non essere egoista!-
-Dai fratello! Guarda che un bocconcino simile, non capita spesso da queste parti!-
-Infatti! Dai, non ti preoccupare, non te la sciupiamo!-
-E puoi avere il primo turno! Sono sicuro che basterà per tutti!-
A turno, ognuno dei demoni aveva espresso la sua opinione sulla faccenda. Ai commenti erano seguiti dei fischi o dei segni d’approvazione.
Roxanne nel frattempo, aveva un’espressione tra il rassegnato e il furioso. Non sembrava voler intervenire nella questione, comunque.
-Smettila, Skully sappiamo benissimo che per te ci vorrebbe ben altro!- riprese un Devimon, apparentemente rivolto all’ultimo che aveva parlato poco prima.
-Infatti! Non durerebbe neanche un secondo, con te!- si aggiunse un altro.
-E noi sappiamo cosa combini a quelle povere sfortunate che non riescono a soddisfarti!- aveva concluso uno, scherzosamente.
A quel punto, i ragazzi stavano seriamente pensando di intervenire. Soprattutto Angewomon, che ora aveva assunto un’espressione furente. I ragazzi stentavano a riconoscerla.
-C-cosa succede se quel tipo non è soddisfatto?- pigolò tremante Kat, ancora stretta fra le braccia di Bob. Il diavolo la strinse più forte a se e le sussurrò qualcosa all’orecchio.
La sua faccia a quel punto, mutò nel più indescrivibile terrore. L’altro allora le disse, per consolarla:
-Tranquilla, piccolina, c’è qui il tuo Bob che ti protegge!- quelle parole, anziché suonare rassicuranti alle orecchie della malcapitata, le causarono un aumento esponenziale del terrore che stava provando.
-Beh, io avrei preferito qualcuno più maturo…- disse a quel punto Skully, guardando bramoso Roxanne, la quale storse il naso e scosse la testa, disgustata.
-Bada, sai! Non la chiamano ammazza-demoni per niente!- gli rispose Bob, ridendo. Il generale parve non aver gradito l’allusione.
Intanto, i ragazzi avevano dapprima cercato con lo sguardo Chiara, il cui volto ora era irriconoscibile. Non esisteva al mondo nulla di più spaventoso di quello. I suoi occhi brillavano di una rabbia incontenibile. Era irrigidita, le mani strette a pugno, il corpo percorso da scosse, come se fosse attraversato da elettricità, e un’aura nera e rossa, che la circondava, spandendo scintille tutt’intorno.
-Hei, ricciolina, che ne diresti di fare un giro con me?- domandò uno di loro alla ragazza.
-Certo, volentieri…- iniziò lei, con un tono dolce, che sorprese incredibilmente i ragazzi, anche loro furiosi, e per questo non lucidi. Solo Rick parve accorgersi di qualcosa di sinistro in quelle parole.
L’altro allora ghignò, compiaciuto, già pregustando la realizzazione di chissà quali fantasie, quando Chiara riprese, glaciale come un Iceberg  e dura come un diamante.
-Il giorno in cui gelerà l’Inferno!-
I ragazzi saltarono, momentaneamente atterriti da quel tono. Perfino Lady fece un passo indietro, lievemente intimorita. Chiara sembrava in procinto di esplodere.
A quel punto, Bob avvicinò il viso a Kat, e fece per leccarle il collo. La ragazza tentò di opporsi, ma il demone strinse la presa, fino a causarle dolore.
Quando la sua lingua arrivò a pochi millimetri di distanza da lei, però…
-MALEDETTO BASTARDO!- l’urlo di Chris fece sussultare i presenti e bloccare momentaneamente Bob, il quale, sorpreso, non ebbe neanche il tempo di spostarsi che la sua faccia si trovò in rotta di collisione col pugno del ragazzo.
 Bob mollò la presa, Kat venne presa al volo dal ragazzo e consegnata ad Angewomon e subito dopo Bob si voltò verso di lui, tenendosi il naso, sanguinante, con una mano.
La tensione a quel punto era alle stelle. I ragazzi stavano stretti intorno a Kat, che aveva preso a piangere disperatamente fra le braccia della sua partner. Tim era spaventato e tremava aggrappato a Leormon, che soffiava minaccioso contro i demoni. Rick era serio e composto, ma il suo sguardo luccicava di rabbia. Anche Mummymon condivideva la rabbia generale e con lui Bakumon, Floramon e Vegiemon, che si era parato protettivamente di fronte a lei.
Lady era intenta a fissare minacciosamente gli altri demoni, mentre Puppymon ringhiava il più ferocemente possibile e Chiara… beh, diciamo solo che se qualcuno l’avesse anche solo sfiorata, sarebbe finito male.
Quando sembrava che la rissa fosse ormai inevitabile, però, fu Roxanne ad intervenire, fermando così Chris e Bob che stavano per fare a botte.
-Fermi tutti! Non è il momento di lasciarsi andare ad emozioni passeggere! Siete dei soldati, non un branco di debosciati che non sanno nemmeno tenere a bada i propri bassi istinti! Non tollererò altre esternazioni simili, è chiaro?-  
Queste parole ebbero l’effetto di una doccia fredda, per i soldati. Si guardarono l’un l’altro, come degli ubriachi che avessero appena smaltito la sbornia. Subito dopo si ricomposero.
L’unico a non eseguire l’ordine fu Bob, che sembrava intenzionato a fare a pezzi Chris. Prima che Roxanne o chiunque altro potesse intervenire, fu Chiara a risolvere la situazione.
Con un cenno, fece capire a Roxanne che non doveva interferire, poi si avvicinò a Bob e Chris, sempre con quell’aura minacciosa intorno.
-Che vuoi?- l’apostrofò Bob, guardandola male. Lei, per tutta risposta, sollevò una mano, e la poggiò sul petto dell’altro. L’aura che la circondava fremette e cominciò a ruotare, mentre la ragazza attirava a se l’energia dell’altro.
-Che stai…?- domandò sbigottito lui, per poi illuminarsi e regredire di livello, sempre di più, fino a che di lui non rimase che un uovo.
I ragazzi erano rimasti a bocca aperta, e sui loro visi apparvero delle espressioni di trionfo.
Roxanne e i suoi soldati erano scioccati da quanto appena successo.
Dopo aver terminato, l’aura sinistra si ritirò fino a scomparire e Chiara, avvicinatasi a Roxanne, dopo aver raccolto l’uovo, glielo porse dicendo –Spero che questo non pregiudichi la mia offerta di prima.-
Roxanne sembrava essere impressionata dalla ragazza specie dopo quello che aveva visto. Si riprese dallo stupore e le disse –No, certo che no. Comunque c’è ancora da decidere chi…-
-Lo farò io!- annunciò decisa la riccia. A quel punto Roxanne le chiese
-Ne sei sicura?-
-Certo.- fu la sua risposta.
Dopo di che, tornò dai ragazzi, che subito le si affollarono intorno. Ma Chiara non aveva occhi che per Katrina.
-Come ti senti?- le chiese, una volta arrivata abbastanza vicina.
-S-sto meglio adesso…grazie- le disse la mora, guardandola con gratitudine. Chris era rimasto protettivamente vicino a lei e ad Angewomon, che aveva fatto calmare l’altra.
-Chiara? Non esiste che tu faccia da ostaggio! È chiaro?- sbottò acida Lady, guardando male la sua partner. La ragazza si limitò a sorriderle e poggiarle una mano sulla spalla, dicendole:
-Sta tranquilla. Andrà tutto bene. So quello che faccio!-
-Ma non puoi lasciarci soli proprio adesso!- fu la protesta di Puppymon, che la guardò con gli occhi lucidi.
 -Non si può fare altrimenti, piccolo! Non posso chiedere ad uno dei ragazzi di fare da ostaggio al mio posto! Chris è fuori discussione, sono sicura che adesso vuole stare vicino a Kat. Lei non se ne parla, avete visto cos’è successo prima, no?  Potrebbe farlo Tim, ma credo che sarebbe più al sicuro lontano da qui. Rick invece, credo che abbia voglia di menare le mani. -
Concluse, facendo vagare lo sguardo sui ragazzi e sui Digimon.
-Ma ci sono anche Vegiemon e Floramon! E Demidevimon!- protestò caparbiamente Lady.
-Quei due ne hanno passate abbastanza. E non vorrai far fare l’ostaggio a tuo cugino, vero?- la riprese dolcemente Chiara.
A quel punto Lady sentì un forte desiderio di mettersi a piangere. O urlare. O spaccare qualcosa. O tutt’e tre.
-Allora lo faccio io!- disse subito dopo, sperando di convincere Chiara a cambiare idea , cosa che si rivelò inutile.
Chiara allora la abbracciò forte. Era tanto tenera, in quel momento.  
-Grazie mille.- le sussurrò dolce – Ma ormai ho deciso. Non devi preoccuparti. Starò bene. So badare a me stessa.-
-Ma…- fece piano l’altra, al che Chiara la baciò sulla guancia e le disse –Niente “ma”. Adesso ci facciamo dire di che si tratta, poi andate senza di me. E non voglio sentire ragioni a riguardo, è chiaro?-
A malincuore, Lady dovette cedere. Si avvicinò agli altri, sconsolata, poi cercò di darsi un contegno.
-Allora hai proprio deciso, eh?- domandò Angewomon, che, come gli altri, aveva assistito alla scena, un misto di preoccupazione e tristezza nella voce. La riccia annui.
-Almeno fammi Digi-evolvere!- domandò Puppymon saltellando per attirare l’attenzione.
-D’accordo. – acconsentì lei, e prendendo in mano il suo Digi-Vice s’accinse a farlo trasformare.
In pochi istanti il piccolo cucciolo lasciò il posto al potente licantropo, che lanciò un lungo ululato, prima di pronunciare a gran voce il proprio nome.
-Wow!- fu il commento di Roxanne a quella vista. Anche gli altri ragazzi fecero digi-evolvere i loro Digimon. E così anche Mammothmon e Leomon erano pronti ad entrare in azione.
-Ok! Adesso seguitemi! Abbiamo già perso fin troppo tempo, qui!- sentenziò il generale e tutti si affrettarono a rimettersi in marcia.
Dopo un po’ di tempo, si cominciarono ad intravedere delle case in lontananza. Erano piuttosto strane .in effetti, tutta la zona era alquanto inquietane.
 
C’erano delle capanne, o almeno lo sembravano, triangolari, che davano l’impressione di essere fatiscenti. Pezzi di muri e legno spiccavano, penzolando dalle pareti, e, nelle abitazioni più elevate, anche pezzi di finestre.
 
Tutto questo, unito alla luce del tramonto che contribuiva a proiettare sul terreno polveroso e ingrigito grandi ombre, insieme al vento, che le faceva muovere lentamente, dava l’impressione di trovarsi, complice anche il vento freddo e lievemente stridulo, che faceva sbattere di continuo le finestre, in una città fantasma.
 
Il tutto era completato, come se ciò non fosse stato abbastanza, da una miriade di occhi scrutatori, alcuni ostili, altri famelici, che sembravano osservare ogni mossa ei Digimon e dei ragazzi in arrivo.
 
Insomma, un’ambientazione da film dell’orrore!
 
Tutto questo, naturalmente, non sfuggi ai ragazzi ed in maniera particolare ad una certa mora, che, cogliendo l’attimo disse:
 
-Fammi indovinare, Chiara: casa tua, vero?-
 
 A quel punto, la riccia, per nulla sorpresa o irritata, si voltò, sopprimendo una risatina e nel mentre facendo un gesto a Lady, discretamente, e, con un mezzo sorriso di scherno disse:
 
-Vedo che ti sei ripresa!- poi, con un’espressione finta delusa aggiunse, maliziosa –Perché sai, ormai ti davo per non-morta!- 
 
A quel punto gli altri fecero per scoppiare a ridere, soprattutto per la faccia che aveva fatto Kat, ma ancora non era finita.
 
-Comunque, rilassati, siamo quasi arrivati alla tua, di casa!- le disse puntando il braccio verso un sentiero che si separava dalla strada principale.
 
Seguendolo con lo sguardo, i ragazzi rimasero dapprima stupiti, per poi scoppiare in una grossa, grassa e fragorosa risata, che coinvolse, loro malgrado, i soldati del plotone e la stessa Roxanne.
 
Seguendo il sentiero fino al punto indicato dalla riccia, infatti, si arrivava ritti dritti ad uno spiazzo il cui terreno aveva un colore cinereo, e in cui spiccavano mute e portatrici di timore reverenziale antico delle lapidi.
 
-Tu…Tu…- cominciò Kat, gonfiando le guance in maniera comica, e pestando i piedi per terra.
 
Angewomon, santa Digimon, dovette provvedere a tenerla, tra le risate generali, per evitare che si scatenassero altre risse.
 
-Roxanne, bene arrivati!- disse una voce, rivolta al generale, che, ripresasi dalle risate si voltò verso i soldati ed i ragazzi, che, incrociando il suo sguardo si zittirono immediatamente.
 
Una figura incappucciata stava di fronte a loro.
 
-Ah, Jack, è molto che non ci si vede.- rispose prontamente la demone, avvicinandosi al misterioso personaggio.
 
I ragazzi si guardarono confusi, così come i loro partner. Nessuno sapeva chi fosse il nuovo arrivato, ma sembrava che i soldati lo conoscessero, poiché si erano disposti sull’attenti e lo stavano tributando col saluto militare.
 
Dopo che Roxanne si fu avvicinata abbastanza i due presero a parlare tra loro nella lingua particolare che conoscevano solo i demoni o gli angeli di Digiworld.
 
Le uniche due persone a capire ciò che i due si stavano dicendo erano, per ragioni legate ai loro simboli, Chiara e Katrina.
 
-Chiara…- domandò la mora, suonando  sconvolta, probabilmente perché quella doveva essere una cosa nuova per lei.
 
Mi è stato detto che quando la riccia le spiegò come riuscisse a capirli, quasi svenne.
 
-Si, Kat?- le disse la riccia, non distogliendo lo sguardo dai due. In particolare, era affascinata dal modo calmo con cui Roxanne si rivolgeva al nuovo arrivato. Sembravano essere molto intimi.
 
-Shh, mia cara. Qualcuno potrebbe sentirci-  stava dicendo l’incappucciato, a Roxanne, che gli aveva avvolto le braccia intorno alla vita, in un gesto profondamente intimo.
 
-Beh, allora? Tanto, nessuno di loro può capirci- gli disse, sicura si sé.
 
-Se la metti su questo piano allora … - e, detto questo le chiese con voce suadente –Mia piccola gattina, dove sono i tuoi artigli?- e la baciò. Il generale rispose al bacio.
 
I ragazzi non avevano capito un’acca di quel che si erano detti i due, mentre Kat era sconvolta, e Chiara e Lady si sbellicavano dalle risate. Angewomon invece era sbiancata e Demidevimon  le svolazzava intorno con aria comprensiva.
 
-Ehm ehm … - si schiarì la voce Chris, per attirare l’attenzione.
 
Subito i due Digimon si separarono, e dopo aver recuperato un po’ di contegno, ripresero ognuno il suo posto.
 
L’incappucciato, dunque svelò la propria identità.
 
Era un Digimon dalle fattezze diaboliche, che indossava un’armatura provvista di spuntoni in varie parti, nera e una specie di maschera in cui erano presenti diverse paia di quelli che a prima vista apparivano essere degli occhi rossi.
 
-Il mio nome è Jack- si presentò –E sono il Vice-Generale dell’esercito di Devil-Land.- a quelle parole i ragazzi si guardarono l’un l’altro, per poi concentrare l’attenzione sul  Vice –Generale. Nessuno aveva osato fare commenti su quanto accaduto poco prima.
 
-Sono un Neo-Devimon- proseguì il discorso, rispondendo alla domanda che i ragazzi si stavano facendo da un po’.
 
-Roxanne mi ha spiegato la situazione. Dunque, adesso, voi mi seguirete, mentre l’onorevole portatrice del simbolo dell’oscurità dovrà seguire Roxanne, per essere messa in custodia in attesa dell’incontro con la nostra signora.-
 
I ragazzi, a quelle parole annuirono, tristemente. Dunque si divisero e si apprestarono a seguire il Vice-Generale, mentre Chiara restava sola con Roxanne e i soldati che per tutto il tempo non avevano detto una sola parola.
 
-Bene.- iniziò Roxanne. –Mi sembra che ormai sia tardi, non intendo disturbare la mia signora, tanto più che è in compagnia- disse Roxanne.
 
-Compagnia?- domandò Chiara, incuriosita, mentre s’incamminavano lungo un sentiero buio. Nel mentre diverse paia di occhi scrutavano e si udivano bisbigli di vario genere.
 
-Si. - iniziò a dire Roxanne. – Si tratta di un tipo strano. Personalmente non so cosa ci trovi la nostra signora in lui ma…se va bene a lei, va bene anche a noi, suppongo.-
 
Chiara annui, per dimostrare la sua attenzione.
 
-è arrivato poco tempo fa. È stato lui a dire alla mia signora quello di cui vi accusa.-
 
-Ah, davvero?- domandò Chiara. L’altra annui –Potresti dirmi esattamente di che cosa si tratta?-
 
L’altra sembrò rifletterci. Poi disse –Temo di no, purtroppo.- Chiara annui, delusa, poi le chiese –Puoi descrivermi il tipo?-
 
-Si, certo- le disse la Digimon –Sembra uno strano incrocio tra un demone ed un maiale- a quelle parole Chiara sbiancò. Poi, sul suo volto si dipinse un’espressione di furia mista a comprensione.
 
-Avrei dovuto immaginarlo- disse, senza rendersi conto di aver parlato nella lingua dei demoni e angeli digitali.
 
Roxanne la fissò sbigottita.
 
-Tu…- iniziò, sconvolta –Parli l’Antica Lingua?- a quel punto Chiara comprese di aver parlato inavvertitamente in quel modo e annui.
 
-Allora prima…?- domandò ancora la Digimon, sbiancata. Chiara annui nuovamente.
 
-Tranquilla. Manterrò il segreto- disse la ragazza, per tranquillizzare la Digimon spaventata. L’altra prese un respiro e si calmò.
 
-Comunque, conosco il tizio con cui si accompagna la tua signora- disse poi Chiara, stavolta parlando nella sua lingua.
 
-Davvero?- domandò Roxanne, squadrando interessata la giovane.
 
-Mhm mhm.- disse la riccia. –Non è un tipo raccomandabile. E non mi sorprende che ci sia il suo zampino sotto questa storia.-
 
-Beh, comunque … - sentenziò la demone – Qualsiasi cosa tu sappia dovrà attendere fino a domattina. – e detto questo portò Chiara fino ad un cancello sorvegliato da due Devimon.
 
Disse loro qualcosa, ma la voce era troppo bassa perché Chiara potesse comprendere. I due le fecero passare.
 
Oltre il cancello c’era quella che sembrava una statua gigantesca. In realtà, mano a mano che si avvicinavano si scoprì che si trattava di un’intricata fortezza più simile ad una prigione, la cui disposizione dava l’impressione che si fosse di fronte ad un’immensa statua, appunto. Era costruita su vari livelli, ed era cosparsa di grate e sbarre, più un’infinità di scalette, porte e corridoi. La Digimon condusse Chiara lungo svariati corridoi bui e desolati, fino a fermarsi davanti ad una porta.
 
A guardia della stessa c’erano due LadyDevimon, che, alla vista del Generale si misero subito sull’attenti.
 
-Agli ordini, Roxy!- disse allegramente la prima, sorridendo. L’altra fece una boccaccia.
-Ehi! Ma guarda un po’!- disse la seconda, fissando lo sguardo su Chiara –Chi è?  Una tua nuova amica, RoRo?- e scoppiò a ridere.
 
-Frena la lingua, Fra’!- sbottò Roxanne - E anche tu, Lena! Non siete divertenti!-
 
A quelle parole le due, dopo essersi scambiate  un’occhiata complice, assunsero un’aria mortificata e dissero –Oh, potente Generale! Perdona queste tue umili sottoposte! Avanti, uccidici, se devi!- e, detto questo, s’inchinarono a terra, mettendo le mani avanti.
 
-Siamo pronte per la Corte Marziale!- dissero poi. Chiara vide Roxanne roteare gli occhi, ed emettere un sospiro rassegnato. Evidentemente, la Digimon col grado più alto doveva essere abituata a quelle scene.
 
-Su, adesso basta! Abbiamo una sorvegliata speciale! Non fatevi riconoscere!- a quel punto le due si rialzarono da terra. La seconda si avvicinò e disse:
 
­-Già, Roxy, non ci presenti la tua nuova amichetta?- e fece per afferrare Chiara,  ma Roxanne la bloccò, stringendole il polso.
 
-Lei è Chiara- disse in tono gelido –L’onorevole portatrice del simbolo dell’Oscurità!- concluse fissando dritta negli occhi la sua sottoposta.
 
L’altra, sbiancata per la forza di Roxanne, si ritrasse, e si mise a fissare incredula Chiara.
 
-Davvero? Davvero Roxy?- domandò la prima delle due guerriere, sbigottita, squadrando Chiara come se credesse di essere impazzita. L’altra annui in maniera grave.
 
-Aprite le orecchie. L’onorevole Chiara dovrà rimanere in custodia per questa notte. I suoi compagni si occuperanno di quello che sta succedendo ultimamente qui.-
 
Le due Digimon annuirono, attente, e nel frattempo spostavano lo sguardo su Chiara, di tanto in tanto. La ragazza arrossì, non essendo abituata a quel genere di reazione.
 
-Quindi, voglio che voi due la sorvegliate attentamente. Jack si occuperà di tenere d’occhio gli altri Prescelti. Domattina verrò a prenderla, per portarla dalla nostra signora. E, spero, ci saranno anche gli altri Prescelti. È tutto. Avete capito quello che dovete fare?-
 
-Sissignora!- risposero risolute le due Digimon. Dunque, Roxanne si voltò verso Chiara e le disse:
 
-Onorevole portatrice dell’Oscurità, queste due sono Lena e Frannie. Si occuperanno loro di tenerti d’occhio. Posso stare tranquilla?- Chiara annui, un po’ perché non aveva alternative, un po’ per non causare problemi al Generale.
 
-Bene. Allora io vado.-  e fece per allontanarsi.
 
-Buona fortuna con Jack!- le disse Chiara, al che l’altra si bloccò imbarazzata e poi riprese la marcia, in maniera quasi comica.
 
Le altre due, al sentire quel nome, scoppiarono a ridere come matte. Poi, una volta che si furono calmate, Frannie si avvicinò a Chiara e le disse:
 
-Bene. RoRo  ci ha chiesto di tenerti d’occhio, ed è esattamente quello che faremo. Per favore, adesso entra lì dentro. – a quelle parole, Chiara si voltò e vide che Lena aveva aperto la porta che sorvegliavano. La ragazza si avvicinò e scorse al suo intorno una sorta di botola, all’apparenza piuttosto piccola e buia.
 
La ragazza si avvicinò e, lentamente, si calò nella buca. Non c’era molto spazio e Chiara si ritrovò costretta a sedersi, riuscendo a stento a stendere le gambe.
 
-Se ti serve qualcosa chiamaci, d’accordo?- le disse Lena, poco prima di chiudere la botola e lasciare la riccia sola, in quel posto buio e stretto.
 
-Lady non avrebbe retto un secondo, qui dentro.- penso con una punta di divertimento Chiara. Subito dopo, chiuse gli occhi.
 
Si stava rilassando e nel mentre rifletteva su quanto era avvenuto in quelle ore, e soprattutto si preoccupava per i ragazzi, quando, all’improvviso, il suo medaglione s’illuminò. La prima cosa che le venne in mente fu che fosse successo qualcosa a Lady o Werewolfmon, ma, subito dopo, sentì una voce che la chiamava.
 
-Chiara… Chiara… vieni a cercarmi, dai!-
 
Era una vocetta  infantile, palesemente femminile, che era macchiata da una nota  di paura. Chiara prese a guardarsi intorno confusa.
 
Attese di sentirla di nuovo. Quando stava per convincersi che fosse solo la sua immaginazione, però, la vocetta tornò a farsi sentire.
 
-Chiara … vieni …  ti aspetto … sono tanto sola … -
 
A quel punto la ragazza non sapeva più che pesci prendere. Il medaglione si sollevò leggermente, sempre brillando, e le indicò un punto nell’oscurità.
 
-Ma che significa?- si chiese la ragazza, alla quale sembrava di ritrovarsi in una di quelle pellicole spaventose che tanto le piacevano. Nel punto indicato dal medaglione, c’era solo buio ed una parete della piccola botola.
 
-Non c’è nulla qui. - mormorò la riccia, fissando pensierosa il muro.
 
-L’oscurità Chiara … fonditi con l’oscurità … e trovami.- di nuovo, la vocetta tornò a farsi sentire.
 
-Fonditi … con l’oscurità?- ripeté Chiara, tentando di capire.
 
Mentre rifletteva, il medaglione prese a brillare più intensamente.
 
Chiara rimase immobile per qualche minuto, cercando di capire. Fu proprio fissando il medaglione che le venne l’idea. E se …?
 
La ragazza  decise di tentare. Per quanto potesse apparirle assurdo sentire voci nell’oscurità, l’idea la intrigava.
 
E comunque, era a DigiWorld. In un posto del genere non c’era da stupirsi troppo se avvenivano cose simili.
 
Così, chiusi gli occhi, concentrò nuovamente il suo potere su di se. Stavolta lascio che la pervadesse, fino a unirsi il più possibile ad esso. Dapprima sentì come un manto leggero avvolgerla. Poi, mentre aumentava si senti pervadere da esso, come se stesse penetrando a fondo nel suo essere.
 
Chiara si sentì completamente costituita di oscurità. Allora aprì gli occhi. Il paesaggio che le si prospettava di fronte era cambiato. Non c’era più il muro della cella.
 
C’era una specie di strano labirinto oscuro, o così sembrava. Guardando meglio, Chiara si rese conto che, in realtà, era solo un’enorme distesa scura, completamente nera, avvolta da una strana nebbia. Il medaglione brillava, indicando una direzione.
 
Sempre più intrigata, Chiara si alzò in piedi, scoprendosi leggerissima, quasi immateriale, e si apprestò a seguire il medaglione.
 
Nel frattempo, i ragazzi, scortati da Jack, erano  arrivati nel folto di una foresta. Il diavolo accese il fuoco, e i ragazzi ed i Digimon si sedettero intorno ad esso.
 
-Bene.- iniziò il Vice-Generale –S’è fatta notte. Tra poco apparirà MadLeomnon.- i ragazzi presero a guardarsi intorno, intimoriti, mentre i loro Digimon si appostavano in posizione difensiva vicino a loro.
 
-Io starò nelle vicinanze e interverrò se dovesse servire.-  li informò il Vice-Generale. I ragazzi annuirono, per poi tornare a concentrarsi sulla boscaglia circostante.
 
-Ragazzi … - domandò all’improvviso Tim – Chi comanda, adesso che Chiara …?- non aveva nemmeno concluso che tutti gli sguardi vennero puntati su Lady e Werewolfmon che se ne stavano l’uno vicino all’altra, con aria abbattuta.
 
-Potrebbe farlo Lady- propose Rick – Io la seguirei anche in capo al mondo.- mormorò poi sottovoce.
 
 La demone parve rifletterci, poi scosse la testa. –Nah … pensare non è il mio genere … di solito è Chiara che se ne occupa … -
 
-Forse può farlo Chris!- propose allora Kat, che stava seduta vicino al ragazzo. Angewomon era seduta poco distante e DemiDevimon era  appollaiato sulle sue ginocchia.
 
I ragazzi e i Digimon si scambiarono occhiate indagatrici poi, ognuno di loro espresse il suo consenso. Con voto unanime Chris fu eletto capo del gruppo, fin quando fosse stato necessario.
 
-Mi sorprende che tu non ti sia candidata- osservò Angewomon, alla qual cosa la mora rispose facendo spallucce.
 
Intanto Chris, si era portato al centro del gruppo, poi, dopo aver attirato l’attenzione di tutti, disse
 
-Ascoltatemi attentamente. Abbiamo dalla nostra l’effetto sorpresa. Il nemico non sa che siamo qui, così potremo sorprenderlo e vincerlo facilmente, se restiamo uniti!- gli altri annuirono entusiasti.
 
-Bene.- e, detto questo, Chris estrasse dalle tasche una fascia. –Miei prodi guerrieri!- disse, con fare da comandante –E guerriere!- s’affrettò ad aggiungere, nel mentre legandosi la fascia sulla fronte – C’apprestiamo a combattere contro  un nemico forte, agguerrito e molto pericoloso.- e prese a gesticolare con foga, per dare più enfasi al suo “Discorso da Leader”- Per tanto, dovremmo restare uniti e non perderci d’animo. La battaglia sarà dura, ma, tutti insieme vinceremo. Siete con me?-   e portò il pugno davanti a se.
 
Gli altri, allora, fecero lo stesso e, tutti insieme urlarono a gran voce –SIIIIIIIII!-
 
Poi, per meglio prepararsi alla battaglia, decisero di farsi delle pitture di guerra.
 
Fecero  dei colori pestando e riducendo in polvere alcuni fiori. Poi, presi con due dita, se li spalmarono sulle guance, e sulla fronte.
 
-Sembriamo indiani d’America vero?- osservò Tim, ridacchiando.
 
Lady e Werewolfmon fecero di tutto per sembrare seri. ma,vedendosi così conciati, finirono per scoppiare a ridere.
-Sembrò ridicola, vero Chia- … - iniziò Lady, per poi interrompersi e bloccarsi. Assunse un’espressione triste, a quel punto. Werewolfmon tentò di consolarla.
 
Solo Angewomon  parve accorgersi della cosa, e si allontanò dagli altri, seguita da DemiDevimon.
-Lady … - iniziò, poggiandole una mano sulla spalla. – Cugina, tutto bene?- chiese DemiDevimon, preoccupato.
-S-si, sto bene … - mormorò la demone, per poi voltarsi e asciugare furtivamente una lacrima che le era scivolata sulla guancia. –Non è niente. Allora, adesso che cosa facciamo?- Disse poi, cercando di riprendere il controllo.
 
Angewomon, DemiDevimon e Werewolfmon, scambiandosi un’occhiata complice decisero di non fare commenti. Sapevano che la demone era molto scossa dalla mancanza della sua partner.
 
-Credo sia il caso di cominciare a mettere giù un piano d’azione!- disse Chris, attirando l’attenzione di tutti. Werewolfmon e DemiDevimon fecero per avvicinarsi agli altri, mentre Angewomon  decise di restare con Lady, per cercare di tirarla su di morale.
 
-Lady … - iniziò, poggiandole una mano sulla spalla – Senti … - cominciò, cercando le parole per affrontare l’argomento. Non voleva che la demone si chiudesse in se stessa, rendendo la  cosa troppo sentimentale, pertanto era essenziale che scegliesse le parole giuste.
 
-Si, che c’è Biondina?- domandò l’altra, mostrando un pizzico di curiosità, nonostante il suo tentativo di apparire disinteressata.
- So come ti senti … - iniziò, osservando l’espressione di Lady farsi più guardinga. – Ci sono passata, sai?- continuò, e sul viso della demone si dipinse un ghigno compiaciuto.
 
-Si, ricordo perfettamente …- iniziò  Lady con aria sognante – Non facevi altro che venire da me a lamentarti- disse con sarcasmo, poi, assumendo un’aria da angioletto sperduto disse, imitando malamente la bionda – “ Oh, Kari … quanto mi manca la mia Kari …”- e, dicendo questo,  aveva osservato l’espressione della bionda farsi scura. Ciò le causò un risolino.
 
Angewomon stava per perdere le staffe.  Ma come, lei aveva deciso di parlare con Lady, per cercare di aiutarla a stare meglio e lei …? Poi, poco prima che la mano che aveva alzato entrasse in contatto con la guancia dell'altra ricordò. E un ghigno mefistofelico le si dipinse in volto.
 
-Veramente … iniziò col tono più dolce che le riuscì di tirare fuori, -Se non ricordo male, cara la mia Lady,   eri TU che venivi a cercare ME, dicendo “ Dai, andiamo! Combatti con me! Mi annoio! Perfavoreperfavoreperfavore!- imitando l’altra alla perfezione, al che Lady risentita, allungò la mano artigliata verso l’altra che, con molta nonchalance, la schivò, spostandosi di lato e afferrandola.
 
-Si, lo so! Erano bei tempi quelli, per te, non è vero?- proseguì, trattenendo il braccio dell’altra , che cercava di liberarsi, - Non avendo io nulla da fare, e tu nemmeno, mi cercavi in continuazione! –
 
-Beh, se ti fosse scocciato, me lo avresti detto! Ma non ti ho sentito lamentarti! Anzi, mi sembrava che di divertissi! O, forse, erano le tue grida di dolore a confondermi le idee!- disse Lady, che, vedendo che il suo fisico non l’aiutava, provò ad averla vinta con le parole.
 
-Mmhhh… hai le idee un po’ confuse, diavoletta… semmai erano le tue grida di dolore!- e, detto questo, lasciò la presa, al che Lady si sbilanciò all’indietro, ,ma poco prima di cadere, si bloccò e, come su un invisibile elastico, si slanciò a tutta forza verso la biondina, che, non aspettandosi una simile prontezza di riflessi da parte dell’altra, se la ritrovò addosso.
 
Caddero una sull’altra, e , dopo essersi guardate, risero di gusto.
 
-Hahahahaha … proprio come ai vecchi tempi, eh, Biondina?- domandò Lady, da sopra l’angelo. L’altra annui, dopodiché si alzarono da terra sempre ridendo.
 
-Ascolta, Lady…- disse poi Angewomon in tono più serio  - So che adesso probabilmente ti senti sola, ma non devi preoccuparti. L’hai detto tu che Chiara sa badare a se stessa, no?-
 
-Si, certo ma … - disse la dark lady, rattristata – è la prima volta che ci separiamo, dopo quello che è avvenuto con Babamon, e… e-
-Babamon? Quella di cui hai parlato a Tim, giusto?- chiese Angewomon, incuriosita.
 
-Si quella. – confermò Lady – Io … non so che fare!- ammise infine Lady, guardando a terra, con espressione sconsolata.
 
-Su, sta tranquilla! Quando avremo finito qui andremo a riprendercela, d’accordo? Andrà tutto bene!- cercò di tranquillizzarla Angewomon, poggiandole una mano sulla spalla, al che l’altra si voltò verso di lei e, riprendendo un po’ di contegno, le disse – Spero che tu abbia ragione! Se così non dovesse essere, me la pagherai molto cara!- dopodiché, aggiunse –DemiDevimon ha detto  che ti considera una sorella, no?-
 
L’altra s’insospettì per il cambiamento improvviso del discorso, ma annui, aspettando la reazione dell’altra.
 
-Buono a sapersi … -  fu il commento ambiguo della dark lady, che subito dopo disse – Dai, raggiungiamo gli altri! Stanno aspettando solo noi!- e si avviò senza aggiungere altro.
 
La bionda rimase basita per qualche secondo, chiedendosi dove volesse andare a parare con quel commento, poi si affrettò a seguirla, ansiosa di scoprire che cosa avevano deciso i ragazzi.
 
-Mmhh … Pig? Pig? Dove sei, mio caro?- domandò suadente la donna oscura, sdraiata su un lato dell’enorme letto a baldacchino, ancora stravolta e scompigliata. L’altro si avvicinò silenzioso e le disse:
- Sono qui, mia diletta … - poi, sorridendo le disse:
 
-Abbi ancora un po’ di pazienza. Presto tutto andrà a posto!- e, detto questo, avvolse la coda intorno al corpo dell’altra, come avevano fatto tante e tante volte, da quando era lì.       
Le loro labbra si cercarono, affamate e lui la mordicchiò, sorridendo al sentirla mugolare di piacere.
 
-Hai avuto un’ottima idea, mia cara, quando hai ordinato ai tuoi soldati di andare a prendere quegli sciocchi umani al tramonto. Così prenderemo due piccioni con una fava!- si complimentò il demone suino, sogghignando. L’altra sorrise compiaciuta dalle parole di lui.
 
-Lo so…- disse, o meglio, mugolò la donna, allo stesso tempo appoggiando una mano sul petto di lui, facendola scivolare lentamente fino a poco sopra la cintura, sorridendo nell’osservare il corpo del suino demoniaco sussultare preda di un fremito di piacere.
 
-Una volta che i prescelti si saranno sbarazzati di MadLeomon, saprò come accoglierli!- promise crudelmente la demone, mentre lui con la coda scivolava fino ad arrivare in mezzo alle gambe, per poi risalire, piano piano.
-Già. E, soprattutto, io porterò a termine la mia missione! E facendo il minimo sforzo!- disse fra sé e sé PigDemon, stringendo l’altra ancora di più.
-Quei ragazzi non hanno scampo! Questa volta vincerò!- questo fu il suo ultimo pensiero coerente, prima di lasciarsi andare al tocco esperto di lei, contraccambiando con lo stesso impeto.
-Che ne diresti, se dessimo uno sguardo ai ragazzi?- propose maligno dopo essersi ripreso dalla loro ultima unione.
-Volentieri… -disse Lilithmon, allusiva, con un tono che faceva intendere ben altro. Il demone suino annui e, insieme, i due utilizzarono i loro poteri per controllare come procedeva la missione dei prescelti.
 
 
-Ma dove devo andare?- si domandò Chiara, proseguendo in quel luogo spettrale e oscuro. Non sapeva da quanto tempo era lì ma sembrava non arrivare mai da nessuna parte. Poi, all’improvviso, s’accorse di un paio di occhi che la fissavano.
 
-Oh? E tu chi sei?- domandò cauta.
 
-Ciao!- le rispose la voce di bambina che l’aveva chiamata fino a poco prima.
 
-Io sono Leah! Piacere di conoscerti!-
 
Chiara sbiancò in viso. Era davvero possibile? Rimase immobile fissando quegli occhi, così vivaci mentre mille e più domande le si affollavano in testa.
 
-Ok, ragazzi! Tutti in posizione!- disse Chris, al che i ragazzi e i rispettivi Digimon si prepararono al combattimento, ognuno mettendosi nel posto che gli era stato assegnato.
 
Jack li osservava incuriosito. Il moro, Chris, sembrava sicuro di se, per quanto riguardava la riuscita del loro piano. Si domandò se non fosse il caso d’intervenire. L’ora in cui MadLeomon solitamente faceva la sua apparizione era vicina.
 
Era tutto silenzioso e immobile, nella foresta in cui erano accampati. Solo il vento sembrava spezzare il silenzio, creando un suono ululante e contribuendo a rendere l’atmosfera già carica di tensione, spettrale e quasi eterea, dando un senso di irrealtà al tutto.
 
Dopo lunghi minuti in cui nulla sembrò muoversi, all’improvviso, quasi come se evocati dalla notte stessa, si udirono due suoni.
 
Il primo, più acuto e penetrante, che  comunicava un terrore immenso, unito ad un pizzico d’isteria.
Il secondo, più forte e fastidioso, con un’ accenno di metallico, che  faceva vibrare l’aria e smuovere il fogliame tutt’attorno, trasmettendo un senso di paura e confusione.
 
Dai cespugli sbucò una figura che si muoveva velocemente, come in preda al panico. L’urlo acuto che emetteva non lasciava adito a dubbi sulla sua natura.
 
La figura si gettò senza esitazione tra le fronde, tremando convulsamente.
 
-State pronti- bisbigliò la voce di Chris, da poco distante.
 
Poco dopo, con un possente ruggito il rumore di poco prima ancora più intenso, dal punto in cui era sbucata la figura emerse in tutta la sua folle possenza  MadLeomon.
 
Questi era del tutto simile ad un Leomon, solo di color nero, e con un aspetto ben più feroce e selvaggio di quest’ultimo, ancora più accentuato dall’aria folle e dallo sguardo sanguinario che ben si addiceva alla sua natura di Berserker.  Il corpo possente ma cosparso di cicatrici, sproporzionato e a tratti, in decomposizione, davano al Digimon un aspetto rivoltante e spaventoso. Ma il peggio era vedere la follia riflessa in fondo ai suoi occhi rossi come il sangue.
 
Brandiva  una motosega, fusa con un braccio,  la quale produceva un suono talmente assordante da far tremare ogni cosa si trovasse nelle sue immediate vicinanze.
 
 
 Emise un forte ruggito e  si slanciò all’attacco senza neppure guardare.
 
A quel punto, dai cespugli si udì un grido:
 
-ORA!-
 
Dopodiché, fu il caos.
 
Subito Mammothmon partì alla carica del Digimon guerriero indemoniato, che non ci pensò due volte a tentare di afferrarlo per scaraventarlo contro un albero.
Ma non ne ebbe il tempo, poiché da dietro di lui LadyDevimon attaccò, utilizzando il suo Stormo dell’oscurità, che, però, ebbe solo in parte l’effetto sperato.
Difatti, l’indemoniato, svanita la sorpresa iniziale, si riprese, e, in un inaspettato gesto d’acume, afferrò la catena che pendeva da un lato della dark lady e, dopo averla fatta roteare, la sbattè violentemente contro il terreno.
Poi, sollevata la motosega a fatica, ruggendo di dolore, le si slanciò addosso, pronto a tagliarla a pezzi.
 
Fu la prontezza di riflessi di Angewomon a salvare l’angelo caduto che, stordita in parte dalla botta, in parte dello stupore, non era riuscita a risollevarsi da terra.
 
-Sta in guardia!- le raccomandò la bionda, prima di attaccare anche lei.
 
Nel frattempo anche Mummymon aveva fatto la sua mossa, anche se non era servita a molto. Tuttavia, MadLeomon era sempre più furibondo.
 
  -Perfetto! Funziona!- osservò Chris, felice come una Pasqua.
 
-Credi che sia ora d’intervenire?- domandò Rick, impaziente.
 
-No, non ancora. Aspettiamo che perda totalmente il controllo, poi lo colpiremo tutti assieme!- fu la risposta del ragazzo. Tim, Kat e Rick annuirono, tornando ad osservare il combattimento.
 
Werewolfmon aveva tentato di cogliere di sorpresa l’avversario, ottenendo come unico risultato di essere afferrato e sbattuto contro Mammothmon. 
-Dannazione! Ma come diamine fa ad essere così forte?- si lamentò il pachiderma, rialzandosi mentre l’altro gli rispose:
 
-Ci riesce perché purtroppo ha assorbito molti dati. È forte quanto me, più o meno. Sarà difficile batterlo se non stiamo attenti!-
 
L’altro annui, e, insieme, tentarono di aggredire il Digimon ormai  totalmente fuori controllo
  Quest’ultimo era impegnato nel tentare di afferrare Angewomon che gli svolazzava intorno, tentando di farlo infuriare ulteriormente.
Gli si parava davanti per poi spostarsi all’ultimo istante. La manovra le riuscì per diverso tempo, ma, nonostante gli attacchi simultanei di Mummymon, Leomon e LadyDevimon, ad un certo punto l’angelo sbagliò a calcolare i tempi e si ritrovò la gola stretta in una presa d’acciaio.
 
Tentò disperatamente di liberarsi mentre il berserker stringeva sempre più la presa, nel mentre tentano con la zampa libera, di staccare la testa all’angelo.
 
La povera Digimon non ce la faceva quasi più e, nonostante scalciasse freneticamente e cercasse di allontanare la mano enorme dell’altro da se, stava cominciando inesorabilmente a perdere le forze.
 
A nulla valevano gli attacchi di tutti gli altri digimon, il loro nemico sembrava totalmente indifferente a qualsiasi colpo, perso nel suo folle abbandono sanguinario.
 
Ad un tratto, un raggio di luce bianca colpì il leone indemoniato che, allentando la presa si voltò con aria feroce verso il punto da cui era arrivato il colpo.
 
Anche gli altri Digimon e i ragazzi rimasero sorpresi dal costatare che l’autrice del colpo non era altri che…
 
-Katrina!- fece sbigottito Chris. Tim la fissò con tanto d’occhi e Rick alzò un sopraciglio, sorpreso.
 
-Lasciala stare, bastardo!- urlò la ragazza, scagliando un altro colpo contro il loro avversario.
 
Dalla sua mano spuntava quella che sembrava essere una sfera di energia, bianca contornata di rosa e il suo medaglione brillava più che mai.
 
L’altro fissò perplesso la persona che aveva osato interromperlo, poi la sua espressione si fece truce e, ringhiando selvaggiamente, si slanciò verso di lei, e, dopo essersi messo in spalla la ormai incosciente Angewomon , l’afferrò per la vita, fissandola con un’espressione tra il confuso e il furioso.
 
La ragazza non si rese neanche conto di quello che  le stava succedendo troppo concentrata sulla sorte della sua partner. Vedendola in quello stato miserevole, col petto che si alzava e si abbassava lentamente e la pelle di un color violaceo, la ragazza sìinfuriò. Colpì nuovamente l’artefice di quello scempio coi suoi raggi, ma fu tutto inutile.
 
A quel punto, i ragazzi si erano ripresi dallo schok, ma nessuno di loro osava intervenire. Avevano trutti paura che accadesse qualcosa a Katrina, se si fossero avvicinati troppo, ma, allo stesso tempo, non potevano lasciare le cose come stavano.
 
Inaspettatamente, fu Leomon a risolvere la situazione. Si slanciò su MadLeomon, atterandogli dritto in faccia, e, mentre questi tentava di scacciarlo, gli altri si occuparono del recupero di Angewomon e di Katrina.
 
   L’angelo, ancora svenuto, fu portato poco lontano dal combattimento da Werewolfmon, accompagnato da Chris, che fu subito al fianco di Katrina.
 
La ragazza si rialzò, e, quando sembrava che ce l’avessero fatta ad allontanarsi, videro Leomon volare via come un fuscello, per poi atterrare malamente contro un cespuglio.
 
Subito dopo, la motosega di MadLeomon, ora più infuriato di prima, si abbatté sul terreno. In un primo momento sembrò che tutti stessero bene, ma, pochi secondi dopo, si udì un urlo.
 
 
 
-KATRINA!-urlò Chris, in preda al panico, gettandosi verso di lei.
 La ragazza aveva i capelli impigliati nella motosega del loro nemico, che ruggendo, aumentò la velocità della stessa. In pochissimi secondi la ragazza sarebbe stata maciullata, e Chris sperava di riuscire ad impedirlo.
 
Rick, Tim e gli altri Digimon, eccenzion fatta per Leomon e Angewomon, entrambi incoscienti, fissarono col fiato sospeso quello che stava accadendo.
 
I digimon tentarono coi loro attacchi di distrarre MadLeomon, ma i loro sforzi risultarono vani.
 
-Oh, no!- mormorò Tim, terrorizzato. –Leomon ….- disse poi, guardando il suo partner a terra privo di sensi. –Kat … Chris … - aggiunse poi, tremando al vedere l’enorme mano di madLeomon pronta a calare sui due ragazzi, mentre Chris lottava disperatamente per cercare di liberare Katrina dalla motosega del  Digimon.
 
-Devo fare qualcosa … - si disse disperato Tim – Ma cosa?-  si chiese, mettendosi le mani nei capelli.
 
Rick, in quel frangente, cercava di utilizzare i suoi poteri per distrarre MadLeomon. Aveva creato un mazzafrusto d’energia, e stava per lanciarlo contro di lui, quando questi se ne accorse e, afferrato Chris, sollevando la motosega e con essa Katrina, sferrò un calcio nella direzione del ragazzo che per spostarsi perse la concentrazione e sbagliò mira.
 
MadLeomon distrusse l’arma di energia calpestandola, poi torno ad occuparsi degli altri due.
 
-Ma certo!- esultò Tim, quando finalmente ricordò di poter anche lui usare i suoi poteri. Tuttavia, lo sguardo folle che MadLeomon gli indirizzò fu sufficiente per bloccarlo.
 
Il Digimon inferocito fece nuovamente l’atto di schiacciare Chris, che ancora tentava di liberare Katrina, ormai vicinissimo all’essere uccisa.
 
-NOOOOO!- urlò la ragazza terrorizzata, anche Chris urlò spaventato.
 
MadLeomon  evidentemente non ancora soddisfatto, fece per avventarsi su Leomon, e, a quel punto, Tim reagì.
 
Gli altri Digimon si erano posti a difesa di Angewomon e Leomon, cercando di farli riprendere e tentando allo stesso tempo di fermare l’altro, ma inutilmente.
 
MadLeomon si sbarazzò di loro con la stessa disinvoltura con la quale si scaccia una mosca.
 
Tim vedendo che il suo partner sembrava essere il prossimo sulla lista, e che, nonostante tutti i loro tentativi, nessuno degli altri era riuscito a fermare l’avanzata di MadLeomon, si parò di fronte al nemico e gli disse:
 
-Adesso basta! Non ti permetterò di fare del male ai miei amici!- e, mentre pronunciava queste parole, s’illumino, della stessa energia che lo aveva avvolto la prima volta che aveva usato i suoi poteri.
Rick e gli altri Digimon rimasero a bocca aperta nel vedere il fifone del gruppo comportarsi in maniera così spavalda, tutto a un tratto.
 
Werewolfmon cercò nuovamente di attaccare l’altro, ma questi strinse la presa su Chris, usandolo come scudo, e il licantropo dovette ritrarsi, ringhiando frustrato.
-Lasciali stare!- urlò Tim e una forte luce si sprigionò dal suo medaglione.
-HO DETTO LASCALI STARE!- urlò Tim, e la luce si fece ancora più forte, avvolgendo l’area tutt’intorno a loro.
 
Jack che aveva cercato di intervenire dovette fermarsi accecato da tutta quella luce.
 
La luce avvolse Leomon che riprese le forze e ne ricevette di nuove, e, grazie a queste, si scatenò la trasformazione:
 
-LEOMON SUPERDIGIEVOLVE!- pronunciò il Digimon con voce forte ma atona
-GRAPLEOMON!-
 
Al posto dell’uomo leone, apparve un Digimon dalle fattezze simili a lui, ma con un armatura metallica e un’aria combattiva con in più un’aria di furbizia.
 
Il Digimon si mise subito in posizione d’attacco.
Rick e gli altri Digimon rimasero a bocca aperta di fronte a quello che era appena successo. Nessuno di loro si aspettava una cosa simile.
 
GrapLeomon si rivolse a Tim, dicendo:
 
-Bravo, ragazzo mio! Sono orgoglioso di te!-
 
A queste parole il ragazzo ridacchiò nervosamente e sorrise dicendo:
 
-Oh, non ho fatto davvero niente! Eh Eh!-
 
Poi, il Digimnon  si voltò verso MadLeomon, il quale sembrava essere rimasto pietrificato. Senza ulteriori indugi, si scagliò addosso al berserker , liberando Chris e Katrina dalle grinfie dell’altro.
 
-Tutto ok, Kat?- domandò il moro alla ragazza, che, ancora scossa, lo fissò spaventata e gli disse:
 
-Si! Grazie mille, Chris! Non so come avrei fatto, senza di te!- poi, con aria di rimprovero, aggiunse: -Visto che quella broccola della mia Digimon è svenuta e ancora non da cenni di ripresa!- poi, vedendo l’espressione corrucciata di Chris, s’affrettò ad aggiungere – Naturalmente scherzo, eh!-
 
-Sei stata molto coraggiosa a cercare di aiutarla!- le disse Chris, guardandola con orgoglio. Kat arrossì vistosamente.
 
-Scusate se v’interrompo, piccioncini…- fece a quel punto Rick, da dietro di loro. I ragazzi sussultarono, e, dopo essersi rialzati da terra, si apprestarono a sentire ciò che l’eccentrico ragazzo avesse da dir loro.
 
-Non credi che adesso dovresti dare l’ordine?- fu la sua domanda. Il castano annui, mentre Katrina correva da Angewomon che nel frattempo si era ripresa.
-Stai bene, amica mia?- le domandò la mora, prendendole le mani. La bionda annui, rassicurando la sua partner.
 
Chris fece un cenno e tutti si avvicinarono a lui, mentre GrapLeomon spingeva via MadLeomon, aiutato da Werewolfmon.
 
 -Siete tutti pronti?- domandò il ragazzo, al che sia gli umani che i Digimon annuirono e, al segnale di Chris, circondarono il nemico, che si guardò intorno confuso.
 
Jack si era ripreso dall’improvvisa evoluzione di Leomon ed ora appariva indeciso se intervenire o no.
 
-ORA!- a quella parola, i ragazzi e i Digimon attaccarono tutti insieme madLeomon, i Digimon cisacuno con le proprie tecniche speciali, i ragazzi con i loro poteri.
 
Kat coi suoi raggi di luce, Chris con dei coltelli fatti di energia, Rick col mazzafrusto, che aveva modificato in maniera tale da poterlo lanciare mentre Tim si occupava di difendere i suoi amici creando una barriera protettiva, cosa che aveva scoperto di poter fare poco prima, quando l’aveva usata per proteggere tutti loro durante l’evoluzione del suo Digimon.
 
Il leone impazzito, confuso, non riuscendo a parare tutti quegli attacchi, non sapendo da quale parte cominciare, cercò di evitarli saltando, ma il campo di forze creato da Tim glielo impedì, rispedendolo a terra. La motosega del Digimon s’impigliò al terreno ed egli tentò con tutta la sua rabbia di liberarsi, ma, proprio quando gli riuscì, gli attacchi lo raggiunsero, tutti assieme.
 
Dapprincipio sembrava che ancora non fosse bastato, ma, dopo un ultimo forte ruggito, MadLeomon scomparve scomponendosi in milioni di dati.
 
I ragazzi dapprima si guardarono incerti, ancora convinti di vederlo sbucare all’improvviso ma poi, visto che non accadeva nulla, esultarono, abbracciandosi a vicenda.
-Ce l’abbiamo fatta!- gridò Chris, al colmo dell’ entusiasmo.
 
-Si, ci siamo riusciti!- aggiunse Kat, poi, avvicinandosi a lui aggiunse –Mio eroe! Hai rischiato la vita per me!- e, a queste parole, Chris arrossì, ma non ebbe neanche il tempo di accorgersene che subito Kat lo abbracciò e lo baciò, lui ne fu sorpreso, ma non la respinse.
 
La ragazza si bloccò allora, e si ritrasse.
 
-Sc-scusami…- balbettò incerta. Lei provava qualcosa di molto forte per il ragazzo, fin da quando si erano conosciuti, ma lui?
 
-MMhhh… no, non devi scusarti!- le disse, per poi prenderle il viso fra le mani e baciarla a sua volta. Chris si era reso conto di provare qualcosa per lei, qualcosa che, inaspettatamente andava al di là della semplice simpatia, quando aveva visto come la stavano trattando quei Devimon. Non aveva capito subito il perché ma, una rabbia profondissima lo aveva colto quando quei balordi l’avevano toccata. Non tollerava che le si mettessero le mani addosso! Era più forte di lui.
Lo stesso era avvenuto quando MadLeomon l’aveva presa. Gli era come scattato qualcosa dentro, che lo aveva spinto a tentare in tutti i modi di salvarla.
 
All’inizio non aveva capito cosa gli stesse succedendo. Sapeva che la mora era molto attratta da lui, lo aveva capito dal modo in cui si comportava quando le capitava di restare da sola con lui, il che non era avvenuto molto, ma quelle rare volte era stato palese il suo interesse nei suoi confronti.
Ne aveva parlato con Rick, mentre aspettavano che arrivasse MadLeomon e il suo amico, senza mezzi termini gli aveva detto:
 
- Secondo me, tu ti sei innamorato, amico mio!-
 
All’inizio ci aveva riso su, ma, riflettendoci, capì che l’amico non aveva tutti i torti. In un primo momento il ragazzo non aveva gradito le attenzioni della mora, soprattutto per l’atteggiamento che aveva avuto nei confronti di tutti loro, ma, negli ultimi giorni, si era dimostrata migliore di quanto si aspettasse.  
Ragione per cui, il moro l’aveva fortemente rivalutata. E, se ci rifletteva, mettendo da parte l’atteggiamento snob, Kat era, almeno a suo parere, piuttosto attraente.
 
-Scusate se vi interrompo, piccioncini, ma si da il caso che stiano tornando gli altri…- ancora una volta la voce atona di Rick distolse i due ragazzi da quello che stava avvenendo loro.
 
Arrossendo vistosamente, si separarono, andando a riunirsi al resto del gruppo.
 
Katrina si avvicinò ad Angewomon, che, con aria innocente, le disse:
 
-Allora, hai fatto colpo, eh?- al che la mora arrossi, diventando color pomodoro maturo e, fissando truce la sua partner le disse:
 
-Non sono affari tuoi! E poi, non è come sembra!-
 
La bionda sorrise indulgente, per poi dire –Ok, non insisterò! Comunque, anche se fosse, non c’è nulla di male, ok?-
 
La mora guardo sospettosa l’altra per qualche secondo, poi, preso un profondo respiro, annui, tornando a concentrarsi su quanto stava accadendo.
 
-Sei stato fortissimo!- stava dicendo Tim a GrapLeomon, che fissava il suo protetto con orgoglio.
-è tutto merito tuo, ragazzo! Sei stato in gamba!- si complimentò il leone cibernetico, al che Tim sorrise, felice di essere stato d’aiuto.
 
-Cugino, ce ne avete messo di tempo!- stava dicendo Lady, rivolgendosi ad un punto oltre gli alberi dai quali era apparso MadLeomon. Da quel punto, infatti, stavano arrivando DemiDevimon , Floramon e Vegiemon, seguiti da un vociare come di bambini.
 
Rick, insieme ad un esausto Mummymon, stavano a guardare la piccola processione di cuccioli in avvicinamento. Li vicino stavano Chris insieme a Mammothmon, nonché LadyDevimon e Werewolfmon. Tim, Grapleomon insieme a Katrina e Angewomon stavano poco più in là, e osservavano con una certa soddisfazione la scena che si parava di fronte ai loro occhi.    
  Difatti, i due Digimon vegetali, insieme col diavolo, avevano ritrovato i cuccioli smarriti, e li stavano accompagnando verso il resto del gruppo.
 
-Hai avuto un ottima idea, Chris, davvero!- si complimentò Rick, osservando i nuovi arrivati con la sua solita espressione assente.
-Infatti! È stato davvero brillante, mandare a cercare i cuccioli da Demi e la nostra coppietta vegetale!- aggiunse Mummymon, strizzando l’occhio ai due, che, abbracciati, arrossirono per l’imbarazzo.
 
-Già! In più, così non si sono feriti nello scontro!- commentò Katrina, avvicinandosi a Floramon, e abbracciandola.
 
-State bene?- domandò poi, rivolgendosi a tutti e tre. I Digimon annuirono, poi DemiDevimon si avvicinò ad Angewomon e LadyDevimon, sorridendo soddisfatto.
 
-Vi sono mancato, vero?- disse sornione, mettendosi in quella che per lui doveva essere una posa irresistibile. Le due interessate si scambiarono un cenno d’intesa e dissero, tono melodrammatico:
 -Oh, si terribilmente!-   
-Non sapevamo cosa fare senza quella tua faccia da schiaffi nei paraggi!-
 
Il piccolo demone s’incupì a queste parole, mentre l’angelo e la dark Lady scoppiarono a ridere di gusto, per poi baciare il piccoletto ognuna su una guancia.
 
-Lui si che è fortunato …- osservò Rick, nel vedere il piccolo demonio arrossire, per le attenzioni ricevute dalle due Digimon.
-Ehi, musone! Bisogna festeggiare!- dichiarò Chris, distogliendo l’attenzione dell amico dalla scena che aveva appena visto.
 
-Si, hai ragione, Chris!- lo appoggiò Mammuthmon. Gli altri si dissero d’accordo. Quindi, si disposero tutti in cerchio, facendo in modo da mettere al centro i cuccioli scomparsi e ritrovati dai tre Digimon di ivello inferiore.
 
-Voglio congratularmi con tutti voi per l’ottimo lavoro svolto, prescelti!- intervenne a quel punto Jack, avvicinandosi con fare rigido. 
-Innanzitutto, desidero lodare l’ottima strategia che il qui presente Chris, Onorevole prescelto dell’Ottimismo ha messo in campo. Davvero notevole, complimenti!- disse. E, a quelle parole, l’interessato prese a grattarsi la testa, imbarazzato.
 
-Io non ho fatto un granché…- disse, arrossendo.
 
-In secondo luogo desidero lodare i tre coraggiosi che, a rischio di perdersi, hanno rintracciato i cuccioli smarriti! Davvero, molte grazie!-
 
I tre nominato ridacchiarono nervosamente poi Vegiemon disse:
 
-Non è stato poi così difficile! Era impossibile sbagliare, il caos lasciato da MadLeomon era una tracia piuttosto semplice da seguire!-
 
-Un'altra persona che vorrei lodare e che mi ha sorpreso è Tim, l’onorevole prescelto della Protezione, che, questa notte, ha agito secondo la sua qualità, superando se stesso, e salvando la situazione! Quindi, merita davvero molti complimenti!-
 
Tim arrossì, poi cominciò a tossire nervosamente e disse:
 
-Si, bene… però, questa è l’ultima volta che faccio da esca!- gli altri ridacchiarono, poi, inaspettatamente, LadyDevimon si avvicinò al ragazzo e, chinatasi leggermente, gli schioccò un bacio sulla guancia.
 
Rimasero tutti a bocca spalancata, e Tim arrossì ancora più di prima.
 
-Bravissimo … sono fiera di te!- gli disse Lady, prima di tornare al suo posto, accanto a Werewolfmon, che la guardò con aria cospiratrice. Lei si limitò ad alzare le spalle, mentre gli altri si riprendevano a fatica dallo schock.
  
-Ah, a proposito, Lady?- s’intromise Grapleomon. La dark lady lo guardò con aria interrogativa. –Grazie per quello che hai fatto per Tim! Davvero, te ne sono molto riconoscente!- la demone annui,  sorrise, poi l’attenzione tornò su Jack, che sembrava confuso, sebbene soddisfatto da quanto era appena avvenuto.
 
-Bene! In ultimo, vorrei lodare tutti voi per lo sforzo che avete fatto, e per il servizio che ci avete reso!- concluse il demone, e i ragazzi ringraziarono a loro volta, soddisfatti di essere stati d’aiuto.
-Spero che questo possa giocare a vostro favore davanti agli occhi della nostra signora, domani!- aggiunse il demone e tutti, pensando a cosa li aspettava il giorno seguente, annuirono, consci di non essere ancora del tutto fuori pericolo.
 
-Lady, tutto ok?- domandò Angewomon alla dark lady che si era incupita di colpo. L’altra annui, per poi voltarsi verso la sua rivale e dire:
 
-Sono solo preoccupata   per Chiara!- la bionda annui comprensiva. Demidevimon a quel punto si appollaiò su una spalla della dark lady e le disse, incoraggiante:
 
-Vedrai, sono sicuro che si aggiusterà tutto!- lei annui, poi Angewomon aggiunse:
 
-Sono d’accordo! Non preoccuparti, sono sicura che andrà tutto bene!- a quel punto la dark lady abbracciò entrambi e disse:
 
-Ok. Grazie mille. A tutti e due.-
 
Demidevimon sorrise e Angewomon ricambiò timidamente la stretta dell’altra.
 
-Ehi, voi!  Da quand’è che andate così d’accordo?- s’intromise semi-seria Kat.
 
-Cerchiamo solo di tranquillizzare Lady! Si tratta di Chiara, capisci?- le disse Angewomon. La mora annui, e sorrise a sua volta. Era molto preoccupata anche lei, nonostante cercasse di nasconderlo. Ognuno di loro lo era, a modo proprio.
 
-Credo sia il caso di mettersi in marcia!- proclamò jack, spezzando la tensione che si era creata fino a quel momento. I ragazzi e i Digimon si alzarono da terra e, senza aspettare anora, si misero in marcia, seguiti dai cuccioli che avevano salvato.
 
-Mmhhh… e così, ce l’hanno fatta, eh?- commentò Lilithmon, osservando i ragazzi tornare verso il villaggio, scortati da Jack, e notevolmente rinvigoriti dalla vittoria e dal recupero dei cuccioli.
 -lo spettacolo è stato di tuo gradimento, mia diletta?- domandò PigDemon, sornione. La donna annui, compiaciuta, poi disse:
 
-Peccato solo che l’Angewomon non sia stata strapazzata un altro po’!- PigDemon annui e le disse:
 
-Bene! Allora per domani è tutto pronto, mia cara?- la demone lussuriosa annui, ed un’espressione crudele si dipinse sul suo volto.
 
-Sei felice, adesso, mia cara?- domandò il demone suino, avvicinandosi  all’altra, ancora spogliata che lo abbracciò.
 
-Si. Ma lo sarò ancora di più quando riavrò indietro la mia Leah!- aggiunse, baciando poi PigDemon, che sorrise, pregustando già la sua schiacciante vittoria.
 
 
-Tu… sei … Leah?- domandò stupefatta Chiara, fissando gli occhi di quella misteriosa presenza.
 
Lei si avvicinò, mostrando il suo aspetto. Era una bambina, o almeno lo sembrava, che non poteva avere più di sei anni. Due occhi color nocciola, un visino tondo e pieno di lentiggini, una folta chioma di capelli nero corvino, e, addosso, quella che sembrava essere una vestaglia color azzurro chiarissimo. Era a piedi nudi, e sorrideva, mostrando una bocca da qui mancava qualche dente.
 
-Si! Sono proprio io!- annunciò cordialmente la piccola , per poi aggiungere – Sono così contenta di vederti!- e, a queste parole, si avvicinò fino ad abbracciarla. Chiara rimase sbalordita da quel contatto inaspettato.
 
-Ma… io, non riesca a capire…- cominciò la riccia, in tono incerto –Tu…Ophanimon aveva detto che…-
 
-Oh, lascia perdere quella vecchia spennacchiata!-  disse con tono di scherno Leah – in fondo, anche gli angeli possono sbagliare, no?  Lilian me lo diceva sempre…-
 
-Lilian?- domandò confusa Chiara. Leah annui, con convnzione.
 
-Mhmh. La mia Digimon!- spiegò sorridendo – In realtà è una Lilithmon, ma io le ho dato questo nome!- aggiunse, con orgoglio. Poi, gli occhi le si fecero lucidi e iniziarono a tremarle le labbra.
 
-Mi manca tanto!- e, detto questo, cominciò a piangere. Chiara, intenerita, si chinò per poterla guardare meglio e le carezzò la testa, dolcemente. – Vorrei tanto riabbracciarla!- singhiozzò Leah, stringendo forte Chiara.
 
-Sai, sono stata tanto sola. E ho avuto tanta paura!-  proseguì sempre in lacrime la piccola. –ma, adesso tu sei qui. E mi aiuterai a tornare da lei, non è vero?- le chiese con tono supplichevole.
Chiara annui, ancora incredula da quanto era appena successo.
 
-Puoi spiegarmi una cosa, piccolina?- le domandò, ancora stentando a credere ai suoi occhi. L’altra annui.
 
-Come mai sei ancora viva? E come faccio ad aiutarti?-
 
La bambina assunse un’aria furbesca e maliziosa a quel punto, poi le disse:
-Io te lo dico, però  dovrai mantenere il segreto, d’accordo?- Chiara annui, sorridendo. A quel punto, Leah le sussurrò qualcosa all’orecchio. L’espressione dapprima confusa di Chiara, si trasformò in una di stupore e comprensione, in una soddisfatta poi.
 
-Allora siamo intese eh? Sarà una sorpresa!-
Chiara annui, poi le chiese:
 
-Sicura che funzionerà?- riferendosi a quello che le aveva detto riguardo al modo di aiutarla. La bambina annui convinta.
 
-Dai, proviamoci subito!- disse poi, saltellando. Chiara annui, poi fece ciò che la bambina aveva detto. Il medaglione e il digivice della giovane s’illuminarono, poi, scomparvero sia Chiara che Leah.
 
La riccia si ritrovò dopo alcuni istanti, in quel buco in cui era stata chiusa e, dopo essersi ambientata nuovamente, osservò il suo digivice. Era caldo e, osservando lo schermo, vide che al suo interno era racchiusa la miniatura di Leah, ce sorrideva soddisfatta.
 
-Ora fa quello che ti ho detto, dai!- la incitò eccitata la piccola.
 
-Non posso crederci,ha funzionato davvero!- disse incredula la ragazza.
 
-Allora, adesso mandami dove ti ho detto!- disse la bimba, sovreccitata. La riccia annui, ancora un po’ incerta.
-Sei sicura di riuscire a tornare da sola? Non vuoi che mandi qualcuno?- domandò la ragazza preoccupata. L’altra annui insistente.
Dunque, la riccia fece ciò che le era stato chiesto. Con un ultimo guizzò luminoso, il digivice s’accese di luce, per poi spegnersi e, una volta che gli occhi di Chiara si furono adattati nuovamente al buio del piccolo spazio in cui era, rimase a fissare lo schermo ormai vuoto del piccolo oggetto, chiedendosi se fosse tutto vero, o solo un frutto della sua immaginazione.
 
-Onorevole Chiara? Tutto bene?- da fuori si sentì la voce di Frannie, che sembrava preoccupata.
 
-Si, tranquille, tutto ok!- s’affrettò a rispondere la riccia, per tranquillizzarle. –Stavo riposando!- aggiunse.
 
-Bene, allora è tutto apposto, scusa il disturbo!- aggiunse Lena.
 
Chiara approfittò del silenzio che c’era per riflettere su quanto era appena avvenuto. Sperò che l’indomani sarebbe riuscita a prendere tempo e a chiarire la situazione che la Signora di Devil-Land. poi, il suo pensiero andò ai ragazzi, sperava che ce l’avessero fatta e che stessero tutti bene. Si chiese quanto tempo ci volesse ancora prima dell’alba, poi, si decise a chiederlo alle sue guardiane.
 
-Scusate? Posso farvi una domanda?-
 
-Si, di che si tratta?- disse guardinga Frannie.
 
-Se vuoi sapere se Fran’ ha addosso la biancheria, sappi che è Top Secret!- aggiunse scherzosamente Lena, per poi aggiungere – Hei! Mi hai fatto male!-
 
Chiara ridacchiò, avendo sentito lo schiocco come se fosse avvenuto a un centimetro dalla sua faccia. Poi, dandosi un contegno disse:
 
-I miei compagni stanno tornando? Sapete qualcosa?-
 
-No, mi spiace! Comunque, appena succederà, te lo diremo, ok?- disse Frannie, rassicurante.
 
-Grazie mille!- le disse Chiara, poi sospirò e tornò a riflettere, pensando che quello che le era successo avrebbe certamente cambiato le cose in loro favore, o almeno ci sperava.
 
Nel frattempo, PigDemon stava osservando i ragazzi ed i digimon che tornavano dallo scontro con MadLeomon.
 
-Bene. Fin qui sta andando tutto secondo i piani! Domani, finalmente, avrò la vittoria, e potrò consegnare Chiara alla mia amata Luna!- sogghignò mentre si fregava le mani.
 
-Venite, venite miei cari prescelti! Domani sarà il giorno della vostra più grande sconfitta! E per quanto riguarda Lilithmon…- disse, volgendo lo sguardo alla donna oscura con aria di sdegno –Beh, mi è stata davvero utile! Ma , io amo solo la mia dolce Luna … oh, Luna … finalmente, domani sarai orgogliosa di me!-
 
E, mentre diceva queste parole, sul viso del demone suino si dipinse un’espressione di giubilo misto  a frenesia.
 
I ragazzi, nel frattempo erano sempre più vicini al villaggio. Diverse paia d’occhi li osservavano con interesse e stupore. Tutti loro erano consci che il giorno dopo sarebbe stato cruciale, ma cercavano di restare tranquilli.
 
Arrivarono che i primi raggi di sole illuminavano fiocamente il villaggio dei demoni.
Per ciascuno di loro, quell’alba era carica di aspettative, per alcuni positive, per altri meno. I ragazzi speravano di risolvere il malinteso creatosi con la signora di quel posto, mentre, nell’ombra c’era chi tramava per distruggerli.
 Insomma, nel bene o nel male, quell’alba sarebbe stata decisiva, e l’atmosfera stessa era permeata di quel particolare fremito, di quella tensione che si spandeva tutt’intorno, facendo vibrare gli animi, d’un inquietudine eterea eppure quasi palpabile.
 
Quella sarebbe stata una giornata piena di avvenimenti, per tutta Devil-Land.
 
Nel mentre, un paio di occhi color nocciola fissavano un oggetto luccicante posato su una piccola zolla di terra, al cui centro era una croce.
 
Esso s’illumino, rischiarando di un alone biancastro la zona circostante, quando cinque piccole dita entrarono in contatto con la sua fredda superficie. La risata allegra di una bambina si perse nell’aria, portata via dal vento leggero.

 
 
 



N. d A.: Sono passati quasi 14 mesi da quando ho aggiornato l’ultima volta! Accidenti! Mi dispiace per l’attesa, ma ho avuto molti impegni tra l’Università e altre questioni familiari che hanno distolto la mia attenzione da questa storia, che per me significa davvero molto! Mi dispiace! Cercherò di recuperare in questo periodo e di arrivare a buon punto! Spero che questo capitolo possa piacervi, e, intanto, inizierò a scrivere il prossimo, chissà, magari riuscirò a postarlo prossimamente!
 
Un saluto e un abbraccio
 
Werewolf1991
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon / Vai alla pagina dell'autore: Werewolf1991