Rito
correva sulle scale verso
il piano di sopra come un fulmine, aveva uno sguardo come se avesse
visto un
fantasma, anzi peggio, era sudato e aveva le guance rosse; arrivato al
corridoio che porta alle camere da letto, scatta verso la camera di
Nana per
avvisarla che era pronta la cena, ma senza guardare :
-Rito!
-Mom…
Rito
si era schiantato contro
di lei ed erano finiti entrambi a terra, dopo essersi ripreso, si
accorge di
essere finito con la testa sulle tette di Momo:
-Rito,
non qui! Se proprio
vuoi ne riparliamo stanotte in camera tua…
-I….io
non l’ho fatto
apposta!
-Dai
Rito, so che ti piace
fare queste cose, in fondo tu sei un maschio e io sono una ragazza
-Si
mi piacciono queste cose
ma…
Rito
non riuscì a finire la
frase che Momo lo baciò, ma non era uno di quei baci che si
scambiano due
persone di consueto, ma uno di quelli appassionati, che solo una
ragazza può
dare ad un ragazzo di cui è innamorata veramente;
così si era ritrovato nella
stessa situazione di qualche ora fa….cosa avrebbe fatto
adesso? Non sarebbe di
certo arrivata la signorina dell’agenzia di viaggi ad
interrompere quella
situazione imbarazzante da morire per Rito.
Così
quando stava per
allontanarsi da Momo e scappare via, incominciò a sentirsi
strano, come se quel
bacio gli stesse trasmettendo sensazioni diverse dall’essere
eccitato, bensì
era contento, contento di sapere che una persona potesse tenere
così tanto a
lui, al punto tale da rischiare sempre il tutto per tutto, per scoprire
cosa
prova per lei e se la risposta era negativa a lei non importava, anzi
continuava ad amare Rito ogni volta sempre di più, al punto
tale da non poter
più trattenere ciò che era un sentimento
così evidente. Ma quando Rito stava
per lasciarsi andare e stringere a sé Momo :
-Bestia
schifosaaaaaaaaaaaaaaaa!
-Ahiaaaa!
Nana cosa ti è
preso, perché mi hai dato un calcio!
-E
mi chiedi pure perché??
Stavi violentando mia sorella, pervertito che non sei altro, o visto
come ti
stavi dando da fare!
-Ehm,
veramente sono stata io
a…
-No
Momo! Non prenderti colpe
che non sono tue, io pensavo che un po’ stesse cambiando, ma
invece mi ero solo
illusa, non ti permetterò mai e poi mai di fidanzarti
ufficialmente con mia
sorella Lala!
-No
Nana aspetta!
-Ehi
ma che sta succedendo
sopra? Venite giù, la cena è pronta da un
po’ e si sta raffreddando tutto
-Umpf
ora vado e ringrazia
che per questa volta terrò la bocca chiusa, ma
continuerò a tenerti d’occhio,
in modo tale da poter dimostrare agli altri che razza di bestia sei
davvero!
-Ehi,
cosa succede qui?
-Buonasera
sorellona
-Lala!
-Nana
perché Momo e Rito sono
a terra sdraiati?
-Momo
aveva perso una spilla
e io le stavo dando una mano a cercarla!!
-Ok
Rito, andiamo tutti giù
ora? Mikan ci sta chiamando tutti da quasi un’ora
-Si
andiamo a cenare che è
meglio!
-Vieni
Rito
-Si
Lala
Così
Lala prese per mano Rito
e gliela tenette mentre scendevano le scale fino a quando entrarono in
cucina;
Nana lo stava tenendo d’occhio, quel gesto lo
considerò un atto spudorato degno
di un maniaco pervertito, per questo continuò a guardarlo
per tutta la serata,
incessantemente, ma quella sera, non era l’unica, infatti
anche gli occhi di
Yami, Momo e Lala erano puntati su di lui; non facevano altro che
guardarlo
mentre Mikan parlava di ciò che avrebbero potuto fare in
viaggio e dei luoghi che
avrebbero dovuto visitare ad ogni costo:
-Dunque
dobbiamo fare per
fora una tappa all’antico palazzo imperiale, alla Grande
Muraglia Cinese, a
Hong Kong, Pechino, nei monasteri Shaolin, nella
Manciuria…ma qualcuno mi sta
ascoltando?
Nessuno
le rispose, a tavola
c’era la tensione più assoluta, tutte le altre
erano concentrate su Rito,
mentre lui non faceva altro che pensare al bacio con Momo e alle nuove
sensazioni provate in quei pochi attimi prima che Nana gli scoprisse e
a quando
Lala l’aveva preso per mano, quel piccolo gesto che per lui
significava tutto
l’aveva sconvolto e aveva allo stesso tempo nutrito in lui la
speranza di
potergli piacere.
-Ritoooooooooooo!
-Aaaa,
perché gridi Mikan?
-Veramente
è da mezz’ora che
sto cercando di aprire una conversazione ma tutte sembrano essere nel
mondo dei
sogni e ti fissano, quindi ho pensato di chiamare prima te dal mondo
dei sogni!
A cosa state pensando?
-Al
fatto che tuo fratello è
una best…
-Allora,
che ne dite di
andare ad una festa domani sera?
-Una
festa? Spiegati meglio
Momo
-Certo
Lala, ho sentito che
domani verso le sette di sera, ci sarà una festa in stile
tradizionale al
tempio vicino alle montagne, con tanto di musica e tante bancarelle per
svagarsi
-Certo!
Momo ha ragione,
prima di partire non c’è niente di meglio
dell’andare ad una festa per
divertirsi e festeggiare l’imminente partenza. A te va di
venire Yami?
-Ci
saranno molti Taiyaki
quindi penso che verrò, poi sarà divertente
passare del tempo tutti insieme, ma
anche soli con certe persone…
Disse
questa frase mentre
guardava con uno sguardo penetrante ed inquietante Rito, che appena se
ne
accorse disse:
-S…si!
È una bellissima idea
, poi è bello poterci andare tutti insieme, ho sentito che
ci saranno dei bei
fuochi d’artificio!
-Allora
è deciso? Va bene
anche a te vero Nana?
-Sì,
vedrò di contattare Mea
per farla venire assieme a noi
-Perfetto,
allora domani
mattina andremo al centro commerciale in centro a fare shopping! Ci
servono dei
bei abiti tradizionali per ciascuna di noi!
-Si,
ottima idea Momo, al tuo
vestito ci penserò io Rito, tu ci devi solo accompagnare e
cercare di non
stuprare le ragazze che ti passano accanto!
-Certo
Mikan…e comunque non
sono un pervertito!
-Se
se, come no!
-Nana
smettila di prendertela
con Rito! È normale per i ragazzi avere questi impulsi
-Adesso
prendi le sue difese
Lala? Vabbè fai un po’ come ti pare
-Ahahah,
quando tu e Rito
litigate sembrate marito e moglie!
-Zitta
Momo! Se ti prendo!
Rito
si accorse che Nana era
diventata rossa tutta d’un colpo, come se quello che aveva
detto Momo, l’avesse
fatta emozionare, ma mascherò quelle emozioni
all’istante facendo prendere il
sopravvento al suo carattere forte e orgoglioso.
Dopo
cena tutte le ragazze
dopo aver sparecchiato, lavato i piatti, buttato la spazzatura e messo
in
ordine, tornarono nelle loro stanze a finire di preparare i bagagli;
Yami si
era fermata a dormire a casa di Rito, quindi le prestò tutto
Mikan per fare la
valigia, da alcuni suoi vestiti, alla biancheria intima.
Momo
e Nana erano intente nel
fare alcune selezioni tra i vestiti da portare e quelli da lasciare,
Lala stava
sperimentando invece un prototipo di valigia senza fondo, per portare
con sé
anche molte delle sue invenzioni che secondo lei sarebbero servite;
Rito invece
era chiuso nella sua camera, sdraiato sul letto, assorto nei suoi
pensieri, si
chiedeva quale delle ragazze che lui conosce lui desidera in
particolare, si
domandava delle numerose attenzioni di Momo nei suoi confronti, degli
sguardi
di Yami e degli atteggiamenti di Nana, ma soprattutto di Lala,
così cominciò a
pensare anche alla festa a cui sarebbero andati e anche al fatto che
lì avrebbe
potuto anche chiamare in disparte Lala per dichiararle i suoi
sentimenti al
chiaro di luna, o sotto i fuochi d’artificio.
Così
mentre ritornò a pensare
al viaggio in Cina, che si avvicinava sempre di più, i suoi
occhi cominciavano
a socchiudersi, fino al punto in cui senza rendersene conto,
crollò in un sonno
profondissimo.