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Autore: MerasaviaAnderson    23/07/2013    2 recensioni
{Dalla testo}
Lei era forte in qualsiasi situazione ma quando era Ulrich a stare male non comandava più lei, comandava il suo cuore,non riusciva a trattenere le lacrime. Lui invece era forte sempre, dopotutto era un uomo e quella era una legge umana, gli uomini erano sempre più forti delle donne,ma Yumi per essere donna era già molto più forte di quanto dovesse e Ulrich si chiedeva se fosse davvero quello che le facesse male.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Jeremy, Odd, Ulrich, Yumi
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 5: Doubts and questions.
 

{Pov Ulrich}

 
Quando mi svegliai era ancora notte.
Mi avviai in cucina per bere un po’ d’acqua; nella penombra potevo scorgere una figura.
Misi a fuoco la vista: Aelita.
-Ehi, Aelita. Cosa ci fai sveglia?
-Non ho sonno. Cerco di scacciare un po’ il tempo. Fa parecchio freddo.-Mi disse stringendosi nella sua giacchetta. -Tu, piuttosto?
Non risposi. Mi toccai la fasciatura sul viso. Mi faceva male.
-Ti fa male?-Mi chiese.
-Si. -Le dissi sospirando. A volte pensavo che sarebbe stato meglio farla finita con tutto.
Ma che senso avrebbe avuto?
Avrei alimentato solo il dolore di tutti.
E per che cosa?
Per una stupida ferita, per la quale mi avrebbero giudicato tutti?
Appunto, mi avrebbero giudicato tutti, ma morire non avrebbe avuto alcun senso.
Avrei voluto parlare con Aelita di alcuni comportamenti di Yumi, ma non sapevo se avrei fatto bene, avevo paura che avrei solo peggiorato le cose.
Poi mi convinsi, dovevo parlargliene, era per il bene di Yumi, ma anche per il mio.
-Aelita, ti dovrei parlare di una cosa.
-Dimmi.
-Si tratta di Yumi, è strana.
-Strana?
-Si, non fa altro che ripetermi: “Sii forte, principe”.
-Beh, è perché ti ama.
-Lo so, ma è strano!
Non avevo mai capito il significato di quella frase, sembrava una frase romantica, le solite che si scambiano fra fidanzati; eppure ero sicuro, che dietro quelle parole così semplici ci fosse un significato contorto e, forse, Aelita, essendo la migliore amica di Yumi, ne sapeva qualcosa. Anzi, ero sicuro che lei conoscesse Yumi meglio di me!
-Io la conosco Yumi. –Le dissi.-Non è da lei fare così!
-Ed è proprio su questo che ti sbagli.-Mi disse sospirando, mentre posava il bicchiere.
Avevo fatto bingo, magari sarei riuscito a strapparle qualche cosa che Yumi non mi aveva mai detto.
-Cosa significa, scusa?
-Ci sono delle cose su Yumi che tu non sai e, se vuoi, te le racconterò, ma non dirlo a nessuno, specialmente a lei o si arrabbierebbe con me!
-Ok, dimmi. Cosa non so io?
-Tu sapevi che Yumi aveva un fratello?-Mi chiese.
-Un fratello? Yumi aveva un fratello?
Come mai mi aveva voluto tener all’oscuro su suo fratello? Perché non mi aveva mai parlato di lui?
-Si, Ulrich. Aveva un fratello di quattro anni più piccolo; si chiamava Hiroki ed aveva una cicatrice sul viso, proprio come te. Yumi mi diceva che era un po’ il suo principino. Qualche anno fa, quando è iniziata questa guerra, lui si sentiva molto diverso dagli altri, così Yumi lo abbracciava forte e gli ripeteva la stessa frase che ripete a te: “Sii forte, Principe.” In poche parole tu, adesso, le ricordi suo fratello.
Rimasi stupito a quella risposta, avevo capito che quella frase nascondeva qualcosa, ma non potevo mai pensare a tutto quello.
-E poi? Che fine ha fatto il fratello di Yumi?
-Beh, non si sa. È stato rapito qualche giorno prima che venissimo ad abitare tutti insieme, per questo Yumi era così fredda i primi tempi. Adesso, però, presumo che Hiroki sia morto.
-Tu come le sai tutte queste cose?
-Beh, me le ha dette lei.-Aelita si avvicinò a me e mi toccò un braccio, poi riprese a parlare.-Ulrich, tu le hai salvato la vita; sei riuscito a farla uscire dalla terribile depressione in cui era caduta. Adesso, però, in lei c’è qualcosa che non va.
-Sarebbe a dire?
-E’ confusa! Cerca di dimenticare Hiroki, ma la ferita permanente che hai sul viso la spinge a ricordare e quindi a soffrire.
-Quindi? Cosa dovrei fare? Allontanarmi da lei?
-No, sarebbe la soluzione peggiore, sia per lei, che per te. Devi cercare di distrarla.
-Ma come? Siamo nel bel mezzo di una guerra!
Lei sospirò.-La prossima volta che dovrai andare a fare provviste portala con te!
-Ma è pericoloso!
-Se le starai sempre vicino non le accadrà nulla! Se non proverai nemmeno a distrarla da tutto questo inferno, arriverà al suicidio, ed io non ci tengo! Ho già visto morire i miei genitori, non voglio perdere anche la mia migliore amica! Credo che lo stesso valga per te, visto che è la tua ragazza.
-Si, lo so Aelita, ma …
-Ma nulla, Ulrich! Dimentichi cosa è successo un mesetto fa? Quando ti hanno sparato? È stata lei a salvarti la vita!
-Se l’ha salvata a me, non significa che la debba rischiare lei!
-Ulrich, forse non ti è chiara una cosa: qui tutti rischiamo la vita! Quella ferita che hai in faccia ne è la prova! È vero, Yumi potrebbe morire sparata, accoltellata … in qualsiasi modo! Ma questo è il rischio che corriamo tutti! Lei però corre un rischio in più.
-Quale sarebbe?
-Te l’ho già detto, no? Il suicidio!
Il suicidio. Aelita credeva davvero che Yumi potesse suicidarsi. Un tempo non l’avrebbe fatto, forse è colpa mia: il mio amore l’ha resa fragile.
-Se non si sarebbe messa con me, non avrebbe avuto questa reazione.-Dissi ad Aelita, tendendo lo sguardo basso.
-Cosa te lo fa pensare?-Mi chiese.
-Beh, adesso che sta con me si sente protetta, quindi ha abbassato ogni “barriera”. Si è sciolta, capisci? Il mio amore l’ha resa fragile. Se non ci fossi stato io, adesso sarebbe forte, capisci?
-Ulrich, non dire sciocchezze!-Mi canzonò.-Se non ci fossi stato tu con lei, sarebbe morta da un pezzo! Tu non capisci nulla di quel che prova, di quel che cerca, di quel che vuole! Lei rivuole la famiglia che ha perso; certo, tu non puoi dargliela, ma tu, per lei, sei una nuova famiglia: tu sei la sua unica forza per continuare. Ulrich, non lasciarti andare alla disperazione, facendo così trascineresti anche lei!
-Cosa vuoi dire?
-Voglio dire che le vostre anime sono talmente vicine, che lei sente il dolore che provi! Percepisce ogni tua tristezza, ogni tua sofferenza, ogni tuo dolore!
-Si, questo potrebbe essere vero, ma così sentirà anche le emozioni belle: gioia, felicità, allegria.
-L’unico problema, Ulrich, è che dentro te queste emozioni non ci sono più! Io lo so quello che pensi: pensi che quella cicatrice ti abbia portato via il tuo viso stupendo, non è così: quella cicatrice ti ha portato via ogni emozione, ti ha portato via la tua vita, perché, come puoi notare, per tutti noi sei sempre lo stesso! Sei quel ragazzo che mi ha consolato Yumi quando William è morto. Sei ancora quell’uomo che le ha salvato la vita!
A quel ricordo, vidi scendere delle lacrime sul viso di Aelita: qualche giorno prima della sua morte, lui ed Aelita si erano messi insieme. A questo punto immagino quanto sia stato frustante perderlo, per lei; sarebbe la stessa cosa se Yumi morisse.
Mi avvicinai ad Aelita e le passai una mano sul viso per asciugarle le lacrime, avevo un leggero sorriso, forse finto.
-Credi che William vorrebbe vederti così?
-Hai ragione.-Mi disse tirandosi su col naso ed asciugandosi le lacrime.-Non vorrebbe. Scusa, vado a dormire!
-Certo, buonanotte.
Dopo quelle parole, mi andai a stendere accanto a Yumi: era incredibile come mi aveva fatto riflettere quella ragazza, anche se, dopo l’ultima parte della conversazione mi venne in mente un lontano ricordo: la morte di William.
 
Flashback
 
“Tutti e sei correvamo come i matti per raggiungere il rifugio;
eravamo terrorizzati, la gente continuava a sparare.
-Dove stiamo andando?-Ci chiese William.
-Al nostro rifugio, lì saremo al sicuro!
-WILLIAM! PRENDIMI LA MANO!!!-Urlò Aelita al suo ragazzo.-VIENI PIU’ VICINO A NOI! SEI SCOPERTO!
Lui correva il più possibile per raggiungerci, era a qualche metro da noi, ma sentimmo uno sparo fortissimo.
A quel punto, lo vidimo scivolare a terra, rotolando per un bel po’ di volte in mezzo al sangue già sceso dal suo polmone perforato;
vidi Aelita correre verso di lui e Odd che la tratteneva mentre si dimenava fra le lacrime. Io corsi da William e lo presi sulle spalle.
-Presto! Andiamocene da qui! Il rifugio non è molto distante!
Appena arrivammo al rifugio stendemmo William sul letto, Aelita si avvicinò a lui in lacrime.
-Amore mio, non lasciarmi.-Diceva stringendosi al suo corpo in bilico tra la vita e la morte.-Sei importante per me, sei la persona più importante della mia vita. Io senza di te morirei.
In breve tempo, anche la maglia di Aelita si riempì di sangue, proprio come la mia camicia, nel frattempo, Yumi si strinse a me.
Dopo qualche minuto, il respiro di William cessò di esistere, Jeremy fece tutto il possibile per salvarlo, ma il possibile fu inutile: Aelita sembrava non avergli perdonato la morte del ragazzo e, anche se sapeva, che la colpa non era di Jeremy, lei sosteneva che avrebbe potuto fare di più.
Dopo la morte di William, quando il giovane Einstein si avvicinò per abbracciarla, lei lo scansò piangendo e si rifugiò tra le braccia di Odd.
 Jeremy ci rimase male quando vide che Aelita non lo perdonò per uno sbaglio mai commesso, ma col tempo le passò, anche se non sarebbe mai riuscita a dimenticare William, sapeva che in noi poteva contare.”
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Quell’evento mi aveva segnato.
La perdita di un amico;
Una parte di te che sti stacca e vola in quel presunto cielo, come quel che si dice ai bambini.
Io e William non eravamo poi così uniti come com’ero con Odd o con Jeremy, ma era pur sempre un mio amico.
Ad un certo punto, mi accorsi che stavo indossando la stessa camicia che indossavo quel giorno, è strano non vederla più sporca di sangue.
Aelita non la volle lavare per molto tempo, per lei quel sangue era come qualcosa che l’avrebbe protetta: era l’unica cosa che le era rimasta di William.
Senza accorgermene mi addormentai profondamente: era stata una brutta giornata.

*Angolo scrittrice*
Buon pomeriggio, popolo di EFP.
Eccomi ritornata con un nuovo, noioso, capitolo di questa storiellina surreale.
Come abbiamo appena visto, il nostro adorato Samurai, non sapeva alcune cose sulla sua bella fidanzatina, e poi, davvero Yumi potrebbe tentare il suicidio?
Ulrich riuscirà a salvarla?
Ma soprattutto, Ulrich riuscirà a salvare sé stesso dalla sua stessa ira?
Poi, come avete ben visto, anche in questo capitolo è presente la mia coppia preferita (Dopo Ulumi ovviamente): La Willita!
Ammetto di avere una certa passione per questa coppia, li vedo troppo carini insieme! *--*
In quanto al flashback ... beh, dovevo togliermi la soddisfazione di scrivere la morte del mio adorato Merluzzo .. ù.ù
Voi sapete l'amore che provo verso quel pesciolino dal sorriso stupendo .. xD 
Vi chiedo per favore, di lasciare qualche recensione ...
Accetto critiche, complimenti, consigli ect ... 
Se volete contattarmi: ecco il mio profilo FB --> 
https://www.facebook.com/meras.efp.5
V
i ringrazio tanto, tanto, per aver letto! ;)
Ed un grazie particolare a chi mi segue in tutte le storie! c;
A presto!


La vostra,
-Meras9100
   
 
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