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Autore: Joker Park    23/07/2013    2 recensioni
Una sedicienne rinchiusa in un centro d'igene mentale.
La sua vita scorre lenta e silenziosa per via di quello che le è accaduto in passato.
Un nuovo allegro infermiere dovrà riaccendere in lei la voglia di vivere.
P.S. è la prima che scrivo, abbiate clemenza. ^^
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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La strigliata di Matsumoto mi aveva convinta ad aprire gli occhi... Definitamente. Se volevo dare una svolta alla mia vita... Che finora era dettata solo da sofferenza, avrei dovuto lottare contro quell'uomo che ha incentivato le crisi. Mio padre.
 
Tra qualche istante dovrò incontrarlo... Sono tremendamente agitata, ma devo calmarmi, lo devo fare anche per... Per "lui", Che mi è stato vicino in questo breve periodo. 
 
Me ne stavo in preda alle emozioni in quella stanza pallida, La mia stanza. Non mi era sembrata mai così piccola. Claustrofobica. Opprimente.
 
Scrollai la testa per riprendermi. "Calma Shin Ah... Calmati...Non è la prima volta che lo vedi no?" Sospirai ancora rigida, cercavo di prendere coscienza di me.
 
Dal cassetto del comodino presi la vecchia foto di me e mia madre. Aprii la cornice e ne trassi fuori altre due foto.   
 
Una ritraeva i miei genitori assieme, l'altra, invece, me che tenevo per mano Bae mentre mio padre mi abbracciava serenamente.
 
Quei anni erano così carichi di felicità... Potevano realmente tornare? Anche se riuscissi a riallacciare il rapporto posso tornare a affezionarmi come un tempo?
 
Accarezzai quei volti così spensierati e gioiosi... la nostalgia cercava di sopprimere tutti quei sentimenti negativi che avevo in fondo al cuore.
 
Sentii i passi avvicinarsi. Era arrivata l'ora... Il cuore sembrò uscirmi dal petto tanto batteva forte...
 
Vidi la maniglia girare lentamente. Come tutto sembrò rallentare in quell'istante. "Non voglio vedere!" Mi nascosi il viso fra le mani rannicchiandomi. 
 
 
"...Shin ah?"
 
Tolsi le mani a quel richiamo.
 
Daesung entrò per primo, seguito da Matsumoto e Choi... Mio padre subito dopo, ma... Cautamente.
Aveva un'espressione molto simile alla mia, piena di timore e tristezza.
 
Riuscii a trattenere la mia ira, anche se con non poca difficoltà. Attesi che furono loro ad iniziare.
 
Takanori: " Bene Shin Ah... Credi di esser pronta?"
 
Ci pensai qualche secondo con gli occhi lucidi, poi annuii... Sospirai e raccogliendo tutto il mio coraggio provai a guardarlo negli occhi.
 
Ci fissammo, chiedendomi cosa stesse pensando quando venni svegliata dalla voce di Matsumoto.
 
Takanori: " Allora, accomodiamoci..."
 
Presero delle sedie e si sedettero a cerchio. Daesung era accanto a me, che nel suo silenzio mi dava forza.
 
Choi: " Immagino sappiate il perché siamo quì. Dobbiamo parlare di una cosa molto importante." 
Mi guardò. 
 
Choi: " Qui si tratta del tuo futuro Shin Ah... Devi riallacciare principalmente i rapporti con tuo padre. Altrimenti rimarrai in questa situazione, di stallo... Se vogliamo, a vita."
 
Era vero. Dovevo svegliarmi! Dovevo riprendermi la mia esistenza!... Proprio... Proprio come avrebbe voluto mia madre.
 
Takanori: " Shin Ah? Vuoi iniziare tu? Te la senti?"
 
Allora capii, era giunta l'ora. Il confronto da cui ero sempre fuggita, chissà... Però...
 
Shin Ah: " Vorrei rimanere da sola con lui." Ferma e decisa.
 
Tutti mi parvero dubbiosi e iniziarono a borbottare fra di loro. Quando, Daesung mi strinse la mano e prese parola.
 
Dae: " Abbiate fiducia... Ci riuscirà!"
 
Lo guardarono stupiti ma poi si convinsero che aveva ragione. Lo ringraziai con un flebile sorriso, arrossendo. Credo che fosse l'unico ad averlo percepito.
 
Quindi si alzarono e dandomi un'ultima occhiata uscirono dalla stanza.
Se ci fosse avuto bisogno sarebbero accorsi subito.
 
E dunque eccoci qui. Trattenni a stento gli attacchi ma... Mi schiaffeggiai.
 
Young Bae: " Shin! che fai?"
 
Mi guardò preoccupato. Non sapeva se toccarmi o...
 
Young Bae: " Perdonami..."
 
Sobbalzai. S-stava piangendo. 
 
Young Bae: " Lasciami... Lasciami raccontare la verità."
 
Dovevo ammetterlo, non ne fui propriamente convinta. Ma mi sentivo in dovere di ascoltarlo.
 
Young Bae: " Come tu sai, Hyuri, tua madre... Morì per via di un tumore maligno. Tu avevi solo 12 anni. Entrambi non siamo riusciti a superare questo lutto. Ma tu sei quella che ha sofferto di più..."
 
Hyuri, Da quanto tempo non sentivo più quel nome?
 
Young Bae: " Perciò, decisi di farti visitare dallo psicologo, per aiutarti... Fu lui a consigliarmi, vedendo che le sue sedute non riportavano  miglioramenti, di mandarti dal tuo primo psichiatra. Questo mi disse che andavi portata in una struttura apposita. Non perché fossi pazza! Ma per via degli attacchi di autolesionismo che avevi frequentemente."
 
Si fermò per riprendere fiato mentre le lacrime continuava a segnarli il viso... Rimasi sempre in silenzio stringendo le coperte dal nervoso.
 
Young Bae: " Ora mi sento uno schifo! Perché quel distacco... Mi sembrò un sollievo. Perché sapevo che in parte la colpa era anche mie e non vedendomi avevo egoisticamente creduto che potessi guarire! Non mi sono fatto vivo per ben tre anni solo per questo motivo. Sapevo che era la mia presenza a farti male! Sapevo che ero io a procurarti quel dolore!"
 
Si, era lui... Ma non era solo quello. Mi presentò l'evidenza su di un piatto d'argento. Aveva creduto tutti questi anni che era SOLO colpa sua?... NO, non era così... Anche se, io glielo rinfaccia dando tutte le colpe a lui.
 
In quel momento capii che le nostre azioni ci ferirono a vicenda. Lui troppo cieco per capire la vera causa, io troppo egoista per capire che non ero solo io a soffrire. Ho sempre pensato solo a me... Non sono migliore di lui
 
Mio padre continuò a piangere in silenzio fra singhiozzi e sobbalzi.
 
Dovevo parlare. Quello era il tempo.
 
Shin Ah: " Non è vero..."
 
Alzò il volto di scatto guardandomi con occhi sgranati.
 
Shin Ah: " Voglio dire... cioé... ecco... Non è vero che è tutta colpa tua..."
 
Young Bae: " Shin..."
 
Shin Ah: " La colpa è di entrambi... Se io, oltre al mio dolore, avessi aperto gli occhi e pensato anche a ciò che provavi tu... Forse, sarebbe stato tutto diverso"
 
Cominciai a lacrimare, ad ogni pensiero, e ad ogni singola parola che pensavo, piangevo sempre di più.
 
Shin Ah: " Ho sempre tenuto la foto della mamma e quella di noi due come un tesoro! Pregando in silenzio che tutto sarebbe potuto tornare a quei giorni!"
 
Lo cercai con le mani ad occhi chiusi dal pianto.
 
Mi senti abbracciare. Tepore, Calore... Tutto quello che avevo perso... lo avevo ritrovato in quell'istante.
 
Young Bae: " Shin Aaaaaaaaaaaaaah!"
 
Shin Ah: " APPAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!"
 
Rimanemmo così per un po chiusi in quella stretta. 
 
Non ci eravamo proprio detti tutto. Ma andava bene così, ci sarebbe stato altro tempo... Ormai mi ero decisa. Dovevo guarire non solo per me.
 
Ma anche per lui.
 
 
 
 
fine...Non riesco più ad andare avanti.
  
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