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Autore: Barlume Crepuscolare    03/02/2008    4 recensioni
Sembra che Larxen di questi tempi abbia dei problemi adolescenziali che non riesce a risolvere, che descrive nel suo diario. Io ho fatto un terribile scoop e ora vi offro in anteprima tutte le pagine del fatidico libricino!!! Scoprirete la vita quotidiana e i sentimenti dell'unica DOnna-Nessuno del mondo! Incredibile!
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Organizzazione XIII
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Diario di Larxen 1: Diventare Buona

Diario di Larxen 13: Il caso Marluxia (2)

Caro Diario,

Oggi ti devo compilare molto presto, perché stasera sarò molto occupata e non potrò farlo…No, non perché stasera, come al solito, farò sanguinare qualcosa per il gusto di vedere se il sangue di notte diventa blu. E neanche perché, come ogni domenica, andrò a Messa. No, non per questo! Ohhh, sono troppo felice! Te lo dirò in modo molto particolareggiato il perché. Mettiti comodo,eh!

Allora, come sai, ieri Marluxia, grazie a un mio sottile giochino psicologico, è stato costretto a prendere per oggi un appuntamento con me. Quindi, un’ora prima dell’incontro, entrai nella mia stanza e mi dissi:

- Avrò compagnia…Mettiamo in disordine la cameretta!-. Quindi presi qualche soprammobile e lo spaccai per terra…feci dei graffi a qualche mobile coi kunai…diedi due calci al letto…Insomma, volevo accogliere il mio ospite nel modo migliore possibile. Dopo aver preparato tutto ed essermi liberata dagli obblighi della giornata (raccolta di cuori, più che altro), mi misi a sedere per aspettarlo. Mentre aspettavo, non riuscivo a nascondere un di nervosismo finto (noi non abbiamo un cuore, no?). Per ingannare l’attesa, presi da una grossa ceste vicino alla mia scrivania un Moguri, che mi disse in lacrime:

- Ti prego…mostro orrendo! Non farmi a pezzi, kupo! -.

- Se non mi chiamavi mostro orrendo eri salva…-, risposi io e lo dilaniai come si deve, facendo uscire dal suo corpicino dei pop-corn. Poi lo buttai nel cestino, come avevo fatto con tutti gli altri. Poi mi alzai e andai a vedere se Marluxia arrivava oppure no. Purtroppo era in corridoio, ma non sapeva bene quale porta fosse quella giusta. Provò a una:

- Larxene?-.

- Ma col cavolo!-, rispose Roxas. Tentò allora con un’altra:

- Larxene?!-.

- No, ma se vuoi ci sono sempre io…-, replicò Axel. Per sua fortuna, lo chiamai e riuscì a trovare la porta giusta.

Entrò con molto garbo. Mi dava fastidio già così, caro Diario! Lo feci sedere per terra, io invece mi sistemai su una sedia. Gli chiesi se voleva qualcosa da bere e lui:

- Si, grazie, molto volentieri!-.

- E allora alza il **** e vattelo a prendere!-. E lui, incredibile, si alzò e se lo andò a prendere senza fiatare. Poi si risedette, bevve, prese un fiore, lo mise dentro il bicchiere e lo mise sulla scrivania. Capii molto presto che avevo a che fare con una persona strana, un otaku, forse, un uomo poco raccomandabile. Però ero curiosa e decisi di fare un esperimento. Lo guardai in cagnesco (normale, quindi) e gli ordinai:

- Sdraiati a terra!-.

- Ehi, ma….!-, cercò di resistere lui.

- Guarda che ti fratturo l’ano!-.

- Mi fratturi che…?-.

- Non importa, sdraiati, c***o!-. Lui, capendo che non scherzavo, eseguì. Poi gli porsi un ombrello:

- Afferralo!-. Marluxia eseguì. Poi:

- Alzati!-. Si alzò.

- E adesso aprilo e canta “I’m singing in the rain”!-.

- Ma che senso ha?! Non piove neanche…e porta anche sf…!-.

- Ho detto che devi farlo e basta!-. Caro Diario, non ci crederai, ma lui eseguì senza fiatare! Per circa venti minuti la scena era seguente: lui ondeggiava il suo sedere ai quattro venti cantando e io lo guardavo, rapita. Oh, era anche gay, ma di certo bruttino non era! Quindi gli dissi di smetterla. Lui si sedette. Poi io, forse un pochino rapita, gli gridai addosso:

- Ora io ti devo dire una cosa. Lo so che faccio paura come il Bau Bau e che sono violenta. Ma nessuno può obbedire a degli ordini inutili come quelli! Te compreso, cavolo! Me la devi spiegare questa cosa!-. Il Leggiadro Sicario parve risentito, ma disse:

- Per te è facile, eh?! Unica femmina, fai paura! Io invece sono uno dei nuovi arrivati, mi piacciono i fiori e sono sedizioso. Tutti me la danno addosso! E dicono che sono omosessuale, come se non bastasse. Dimmi, cos’ha Xemnas che io non ho?!-.

- Le spade laser!-.

- Ma io ho una falce, molto più bella!-.

- Kingdom Hearts!-.

- Ma se non l’ha ancora finito…-.

- I capelli bianchi!-.

- Ma sono da vecchio!-.

- La pelle scura!-.

- Posso ottenerla anche io, se vado al Solarium-. Io rimasi senza niente da dire…aveva ragione su tutto, caro Diario. Cominciavo a provare un po’ di emozione, ma poi mi accorsi che era causata da un sassolino che avevo nello stivale. Dopo che lo buttai in faccia a lui (ma era così piccolo che non si fece nulla), gli chiesi:

- Ma tu sei buono o cattivo?-.

- Ma noi mica siamo Nessuno?-.

- No, ehi, aspetta! Tu sarai nessuno! Io sono una diva!-.

-…-.

- Comunque, ti chiedevo se ti senti più buono o cattivo, di solito. Rispondi o ti ammazzo-. Marluxia ci penso un po’ su, poi i suoi occhi si illuminarono di una strana luce e disse:

- Ma è ovvio: sono cattivo! Allora, per fare il rivoluzionario ho fatto uccidere Vexen giusto ieri, non ricordi? E poi sono altezzoso, con la puzza sotto il naso. Complotto in modo maligno e mellifluo e mi piace, se posso, falciare le cose con la mia falce…Si che sono cattivo! Un vero cattivo disneyano!-.

Io ero senza parole, caro Diario. Ora, a parte il definirsi un cattivo disneyano, che giocava a suo svantaggio, avevo scoperto che Marluxia era più simile a me di quanto non avessi mai pensato. Per vedere se era vero, gli chiesi:

- Alzati il soprabito immediatamente!-. Dopo che lui ebbe fatto ciò che chiedevo, io dissi, un po’ malinconica:

- No, non siamo uguali, purtroppo-. Ma lui non capiva ancora. Che fesso. Non sapevo più che fare…Avevo esaurito quasi tutto il mio repertorio: l’avevo puntellato, l’avevo spruzzato con Seltz, l’avevo bastonato sui denti e l’avevo anche fotografato per farlo stordire con flash. A un certo punto, caro Diario, eravamo in silenzio e senza guardarci in faccia. Allora pensai una cosa che mi avrebbe cambiato la vita per sempre:

“ E’ la prima volta che esaurisco il mio repertorio di cattiverie. E adesso cosa faccio? Senza essere cattiva io non ho più alcun senso di vita…sono vuota (forse perché sono un Nessuno). Ma ora cosa posso fare?! Non mi viene in mente niente… e Marluxia è qui. Cavolo, qualcosa e basta! Ehi, aspetta un attimo: la scuola di Bontà! Non ho mai messo in pratica quello che ho imparato perché ero tutta presa dalle cattiverie! Proviamo…!”. Senza che Marluxia potesse prevederlo, presi un bicchiere e gli versai un po’ di birra. Poi glielo porsi e con voce dolce dissi:

- Prego. Fa come se fossi a casa tua. O stanza. Scusa per prima, ma ero un po’ nervosa!-. Lui prese il bicchiere con un certo sospetto, poi bevve un po’. Notando che non gli accadeva niente di insolito, sorrise e disse:

- Lo sai Larxen? Tu mi piaci moltissimo…Non te l’ho mai detto, ma è così! Ho sempre cercato di dirtelo, ma ero intimidito dal tuo atteggiamento. Temevo che mi avresti ucciso…Ma ora che hai dimostrato di essere, almeno, una ragazza normale, non vedo perché non fare di tutto per renderti felice, se tu lo vorrai…-.

Caro Diario, io ero al settimo cielo…Non riesco neanche a ricordarmi tutto, tanto ero felice…Per la prima volta nella mia vita provavo cosa fosse avere un cuore…e per merito del più improbabile dei miei compagni! Che sensazione fantastica. Allora, senza motivo, lo abbracciai e gli dissi:

- Oh, Marluxia! Non ti ringrazierò mai abbastanza! Quando entrai in questa organizzazione divenni cattiva, perché pensavo che nessun uomo mi avrebbe mai amata perché eravate tutti gay. Ma tu hai rotto la mia maledizione…Certo che ti amerò per sempre!-. E dopo questo, non so davvero per quanto tempo rimanemmo abbracciati. Fu il mio Leggiadro Sicario a interrompere, distanziandomi gentilmente da lui:

- E’ tardi…Sono le 17:00. Abbiamo tutti e due del lavoro da fare-. E io:

- Capisco…Ma ci rivedremo,vero?-.

- Certo, mia cara!-. E mentre lui usciva dalla porta, gli sussurrai:

- Allora alla prossima, mio caro fidanzato…-.

- Ciao anche a te, mia carissima amica…-. E se ne andò in silenzio.

Da quel momento magico è trascorsa solo mezz’ora, caro Diario, ma la mia felicità è ancora ben viva! Ma ti rendi conto?! Io fidanzata…e con un bellissimo ragazzo…Non potrei desiderare nient’altro di più prezioso! Domani ci ritroveremo ancora insieme…e chissà cosa faremo. Tutti dovranno sapere che Larxen e Marluxia si amano. Gli altri creperanno di invidia, mio carissimo Diario. Comunque ora devo andare. Devo raggiungere Sora all’undicesimo piano del castello per permettermi di rifarmi. E’ solo un ragazzo: figurati, scemo com’è perderà di sicuro, contro di me. Mi sa che con lui farò la parte della cattiva per l’ultima volta, così, per divertirmi. Ma quanto è vero Xemnas Sora oggi morirà e domani comincerà la mia vita con Marluxia. Arrivederci a domani, caro Diario!

Larxene

NOTA DEL CURATORE

Per qualche ragione a noi ignota e sulla quale stiamo ancora conducendo delle indagini molto accurate, il diario di Larxene termina con questa ultima pagina che vi abbiamo illustrato qui. Siamo lieti dell’attenzione che avete voluto dedicarci nel leggere queste memorie: non vi ringrazieremo mai abbastanza! Invitiamo altresì chi sapesse dove trovare Larxene o altre pagine del suo diario a farsi vivo, in quanto gli saremo immensamente riconoscenti. Grazie e arrivederci.

  
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