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Autore: Aagainst    25/07/2013    2 recensioni
Federica è una ragazzina italiana dalla vita piuttosto turbolenta. Per una serie di circostanze si troverà costretta a scappare fino a Franklin ed entrerà pericolosamente nella vita di una band che tutti conosciamo piuttosto bene.
Dal primo capitolo:
Ora erano solo loro due. Hayley si sedette su una sedia e offrì l’altra a quella misteriosa ospite. -Come ti chiami?-. Silenzio. -Ok, domanda sbagliata? Beh, da dove vieni?-. Silenzio. -Un’altra domanda sbagliata? Beh, posso almeno sapere perché hai impegnato così tanto Ray e sei venuta qui? Per un autografo?-. Silenzio. -Ok, allora chiamo la polizia.-. -No!- Hayley si era alzata per prendere il cellulare. Si voltò: la ragazzina era in lacrime e la guardava con uno sguardo pieno di paura, come per chiederle aiuto. La cantante si mise vicino a lei."
Questa è la prima fanfiction che scrissi. La pubblicai sul forum tempo fa e ora la riposto qui, su efp, riveduta e corretta! Spero vi piaccia!
Buona lettura :)
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi Tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Whoa!'
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CAPITOLO 8
Taylor e Jeremy stavano aspettando Hayley da un’ora. Dovevano assolutamente provare insieme al nuovo batterista. Il posto di Josh l’aveva preso Justin, il fratello di Taylor, ma il posto di batterista era ancora vacante. E, in più, la settimana a venire dovevano partecipare a una manifestazione. E non potevano di certo presentarsi senza una scaletta. << Ma dov’è finita? >> sbottò Taylor. Finalmente la cantante arrivò. Con lei c’era anche Federica. << Scusate il ritardo, ma non è colpa mia! >> si scusò Hayley. << Ah, e di chi è? >> chiese Jeremy. << Di quei due tipi che i federali ci hanno messo come scorta. Adesso sono fuori. Hanno voluto controllare se la macchina era in regola, hanno preteso di guidare loro e, ovviamente, non hanno voluto seguire le mie indicazioni, sbagliando strada. Ci siamo trovati quasi a Nashville! E poi, quando siamo arrivati qui hanno perquisito tutti quanti! Per fortuna sono riuscita a convincerli a rimanere fuori! Ragazzi, è un incubo! >>.  Taylor le mise una mano sulla spalla. << Beh, è il caso di mettersi a lavorare!>> esclamò Justin. I ragazzi si misero a scegliere una scaletta per la manifestazione, mentre Federica si mise in un angolo a leggere. Si era portata un libro che aveva trovato nella libreria di Hayley, “The Catcher In  The Rye”. Parlava di un ragazzo che, dopo essere stato espulso dal collegio, invece di tornare a casa scappava da New York. Le era sembrato bello. Lanciò un’occhiata ai quattro musicisti. Si sentì, per un attimo, fuori posto. L’orribile sensazione passò subito e ricominciò a leggere. Ma non ci riusciva. Le vennero in mente le parole di quell’agente, il giorno prima. Omar Graver un assassino. Ma che cosa c’entravano i suoi genitori con un sicario? Le venne il dubbio di non aver mai conosciuto veramente la sua famiglia. E se le avessero nascosto qualcosa? Ma a chi poteva rivolgersi per scoprire la verità? Non conosceva nessuno. Ebbe paura, come non mai. Guardò Hayley mentre cantava “Turn It Off”. Rimase ammaliata dalla sua voce. Era vero che aveva qualcosa di magnetico. Poi vide Jeremy e il suo basso. Doveva sempre fare delle evoluzioni impossibili con quel povero strumento. Lì accanto c’erano i fratelli York, scatenati. E dietro, il nuovo batterista, un certo Mattew Roskim. Ilan Rubin, il batterista che stava collaborando  al nuovo album era infatti ammalato e i ragazzi avevano dovuto cercare un nuovo musicista. Mattew era un ragazzo strano. Alto, magro, biondo e con due occhi verdi che avrebbero potuto ipnotizzare chiunque. Era piuttosto bravo a suonare. Si dovette accorgere che la ragazza lo stava fissando, dato che le lanciò un sorriso che Federica trovò piuttosto inquietante. Nessuno degli altri quattro si accorse della sua inquietudine. Ritornò a leggere, anche se con fatica. Quel ragazzo l’aveva già visto da qualche. Già, ma dove? E poi, come? Lei era sempre vissuta in Italia e lui era statunitense. Eppure sentiva che c’era qualcosa che non andava. Rialzò la testa dal libro. Mattew la guardò di nuovo, offrendole un’occhiata decisamente glaciale.  Decise di fare un giro per il palazzetto, in modo da distrarsi. Si alzò dalla sedia e segnalò a Hayley che stava uscendo. Iniziò a camminare per il corridoio, quando incontrò Mills e Young, i due agenti di scorta. << Che ci fai qua, da sola? >> chiese Young. << Io… Sto facendo un giro. Non si vede? >> rispose Federica. Mills la guardò male. << Lo sai che non puoi stare da sola. >> le disse. La ragazza provò in tutti i modi a far capire ai due agenti che non aveva bisogno di alcun tipo di protezione. Invano. << Uff! Io volevo solo fare un giro! >> si lamentò la ragazzina. << Puoi farlo, ma uno di noi ti deve accompagnare. >> affermò Young. << Lo farò io! >> propose Mills. Federica sbuffò, ma non poteva far altro che accettare. La ragazzina provò ad abituarsi alla presenza dell’agente, ma le risultò a dir poco impossibile: Mills non la mollava neanche un attimo. Federica era stufa di averlo tra i piedi.  << Devo andare in bagno >> annunciò. << Ok. Ti accompagno. >> disse il federale. Andarono ai bagni. << Da sola! >> esclamò la ragazza con aria scocciata vedendo che Mills la stava seguendo. << Sì, scusa. >> mormorò l’agente. Federica alzò gli occhi al cielo ed entrò nel bagno. Aveva visto giusto: c’era una finestra. Si arrampicò, attenta a non fare troppo rumore, e uscì. Sapeva dove andare e, soprattutto, cosa fare. Sì, era convinta: era la sua unica occasione.
Erano passati ormai cinque minuti e Mills era stufo di aspettare. << Federica! Esci dal bagno! >>. Nessuna risposta. Mills la chiamò di nuovo, ma non rispose nessuno. Buttò giù la porta: gliel’aveva fatta. << Maledizione! >> imprecò. Corse verso la sala prove. << E’ scappata! >>urlò. Il suo collega, l’agente Young, non capì subito, ma, non appena realizzò quanto stesse succedendo, interruppe le prove, entrando nella stanza. << Signora Williams, è scappata! Federica, se n’è andata! >> annunciò il federale. Hayley sentì le gambe cedere. Jeremy la prese al volo, prima che si schiantasse al suolo. << Dobbiamo andare a casa mia, subito! >> esclamò la cantante. Salirono in macchina e si diressero subito a casa della rossa. Ma quando entrarono non trovarono nessuno. Corsero immediatamente in camera, ma lei non c’era: Federica aveva preso tutte le sue cose e se n’era andata via. << Hayls, vuoi che… >> << Per favore, andatevene! Voglio restare da sola! >> pianse la cantante.  Quando i ragazzi se ne furono andati lei si buttò sul divano, tra le lacrime. Non capiva: perché scappare così? Che senso aveva? La sua attenzione fu attirata da un biglietto posto sul tavolo. C’era scritto “I am the ocean, I am the sea. There is a world inside of me.* F.”


*Bring Me The Horizon- "Crucify Me", dall'album "There Is A Hell Believe Me, I'Vee Seen It. There Is A Heaven, Let's Keep It A Secret."


Angolo dell'Autrice

Questo capitolo è un po' strano, ma vi assicuro che assumerà (forse!) un senso all'interno della storia. 
Allora, perché Federica è scappata? Dove è scappata? E Hayley riuscirà a trovarla? E i cattivi troveranno prima loro le due ragazze o saranno le nostre protagoniste a trovare loro? A queste (ma anche altre, tipo: perché hai iniziato a scrivere questa storia assurda? Perché non sei già stata chiusa in un manicomio?) domande troverete risposta nei prossimi capitoli che, ATTENZIONE! saranno anche praticamente gli ultimi. Perciò andrò avanti solo se qualcuno recensirà!
A proposito, grazie di cuore a Benny92, a cui dedico il capitolo! Lo sai che ti voglio bene ;)
Alla prossima! E, mi raccomando, recensite!

 
   
 
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