Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: aprilpricexx    25/07/2013    1 recensioni
'Ehi femminuccia dove vai?'
La rabbia s'impossessò di me e gli andai contro urlando.
'Non sono più lo sfigato dell'anno scorso: sono Justin Bieber.'
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
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La ragazza misteriosa.

April's point of view.

'Caro diario,
mi chiamo April Price sono di origini americane ma vivevo in Italia: la famosa nazione della pizza e della moda.Abitavo al centro di Napoli la città della pizza per antonomasia.Pochi mesi fa mio padre ha avuto un incarico, ebbene si lui è un avvocato di grande successo così siamo tornati in America, anzi in Canada per difendere un suo affezionato cliente.
Ho sempre apprezzato le scuole americane anche se mi mancherà un casino la vecchia scuola e la caotica Napoli.Spero che tutto vada liscio alla nuova scuola.Mi sento un po' come quella protagonista dei film che si trasferisce in America e si ritrova in un nuovo liceo alle prese con cheerleader, glee club e giocatori di basket.Vedo troppi telefilm dici?'

Chiusi il diario alzandomi dalla gradinata che portava all'ingresso della scuola e sistemai lo zaino su una spalla per poter prendere l'orario.
Lo guardai e dissi ad alta voce.

'Bene la prima ora è chimica!' Feci scorrere un dito cercando la classe quando sentii una voce femminile dire.

'Aula 27 chimica!' Mi voltai sorridendole e la scrutai bene.Era una ragazza abbastanza alta circa 1.70, aveva dei lunghi capelli rossi mossi, tante lentiggini e due occhioni verdi.
Mi sorrise di rimando. 'Bene, siamo nella stessa aula.' Mi porse una mano.

'Piacere Destiny.' Inlinai il capo stringendole la mano.

'Mi chiamo April, piacere.'

Ci dirigemmo verso la classe e ci sedemmo l'una al fianco dell'altra.
Che abbia trovato la mia prima amica?
Il tempo passò velocemente e la campanella non tardò a suonare.
Uscimmo dall'aula e sentii uno sguardo fisso su di me, odiavo essere guardata, mi girai a destra  e poi a sinistra cercando gli occhi della persona che mi fissava ed ecco che vedo un ragazzo poggiato ad un armadietto.Aspetta, ma quello è il mio armadietto! Presi un lungo respiro e mi avvicinai all'armadietto.

'Scusa ti puoi spostare? S-sarebbe il mio armadietto!' Cercai di apparire il più sicura possibile anche se non ero affatto sicura.
Insomma, ero sempre stata una di quelle ragazze timide che si nascondevano dietro ad un paio di occhiali ma con i ragazzi come lui non potevo essere timida.
Sembrava tanto il tipo più figo della scuola, forse era anche il capitano della squadra di basket a giudicare dal fisico.
Il ragazzo dischiuse le labbra in un sorriso gigantesco, mi prese per i fianchi e mi
poggiò con la schiena contro l'armadietto.Il respiro stava accelerando: cosa diavolo stava facendo?
Mi tolse gli occhiali e mi sciolse i capelli e avvicinandosi al mio orecchio sussurrò.

'Ecco, così stai meglio.'

Lo guardai del tutto in imbarazzo, chi diavolo era per trattarmi così? Scossi il capo e portai una mano tra i capelli ravvivandoli.

'Senti levati sennò farò tardi a lezione!'

In generale non ero mai stata così sfrontata o aggressiva ne tanto meno una che si esponeva troppo, avevo sempre creduto di essere una che quando cammini per la strada non la noti nemmeno ma invece lui, quel ragazzo, mi aveva notata e la cosa mi faceva parecchio piacere anche se non volevo darlo a vedere.
Sentii le sue mani lasciare i miei fianchi, quasi mi dispiaceva, mi seccava ammetterlo ma era dannatamente bello.
Magari sarà uno  di quei ragazzi popolari, insomma, April guardalo.
Quante ragazze gli moriranno dietro? Perchè sta perdendo tempo con te? Sarai solo una delle sue vittime?

'Dimmi il tuo nome e vado via.' La voce del ragazzo era calda, affascinante.

'April, A-april Price.' Sorrisi e lo guardai negli occhi.
In generale preferivo gli occhi chiari ma quel biondino aveva degli occhi fenomenali che quasi sfociavano nel giallo.
Ricambio il sorriso e dannazione anche quello era fantastico.
Okay, per caso sei un angelo?
Chiusi gli occhi sospirando e stringendo a me i libri ma quando li riaprii il ragazzo non c'era più.Non mi aveva nemmeno detto il suo nome.

Justin's point of view:

April, si chiamava così quella ragazza che aveva completamente catturato la mia attenzione.
Da lontano sembrava una tipetta timida ma nascondeva un bel caratterino.
Anni fa quando venivo 'sbattuto' agli armadietti non parlavo, accumulavo rabbia.
A dirla tutta nemmeno ora sono felice.Insomma, Thomas mi ha sempre preso a pugni, mi ha sempre chiamato 'ragazzina', ora invece sono la sua 'promessa'.
Da un lato la cosa è parecchio eccitante cioè ho sempre desiderato essere come loro ma dall'altro li odio, mi fanno andare in bestia.Sono sempre lo stesso Justin magari ora ho una corazza per difendermi dagli insulti e dal mondo, ma sono sempre io!

'Ehy amico.' Una voce familiare: mi voltai era lì al mio fianco e c'era sempre stato, Bruce, o meglio il mio miglior amico Bruce.

'Ehy brò.' Gli diedi il cinque e cominciai a camminare al suo fianco.Bruce lo conoscevo da quando avevo 10 anni, eravamo cresciuti insieme ed era stato il mio unico amico fino ad ora.

'Ho sentito che stamattina le hai suonate a Smith! Si dice che dato che ha paura di te ora sia diventato tuo amico, sei la sua promessa?' Scoppiammo a ridere entrambi e risposi.

'La promessa, bah. Comunque si è vero stranamente si è comportato come se fossimo grandi amici! E pensa che fino all'anno scorso viveva per prendermi a botte!'

Scossi il capo alle mie parole e poi notai la faccia di Bruce così continuai dicendo.

'Amico, stai bene?'

Il ragazzo alzò lo sguardo da terra e cominciò dicendo.

'Justin tu sei il mio migliore amico, ne abbiamo passate di tutti i colori insieme e non voglio che per nessuna ragione al mondo tu ti allontani da me.Promettimelo, prometti che anche ora che diventerai popolare avrai sempre del tempo per noi.'

Le parole di Bruce mi colpirono dritto al cuore, cavolo come poteva pensare che l'abbandonassi?Era la mia ancora di salvezza lui, quello che c'era sempre stato quando nessun altro c'era, ovvio che ci sarei stato.

'Promesso!' Sorrisi sentendo le braccia del mio migliore amico al mio collo, ci abbracciammo.
Non lo facevo spesso, per me gli abbracci sono cose importantissime, non abbraccio spesso le persone perchè quando lo faccio devono ricordarlo.
Poco dopo sentii una voce.

'Justin.'

Mi voltai e notai Tom.

'Vieni con me, lascia stare sto sfigato.'

'E' il mio migliore amico.'

'No, siamo noi i tuoi amici.'

Dietro di lui c'era l'intera squadra di basket seguita dalle cheerleader, camminai in avanti verso di loro ricevendo complimenti e pacche sulle spalle.
Quando mi voltai Bruce non c'era più.

Spazio autrice.
Mh come promesso ne ho postato un altro con molto anticipo anche hahaah.
Alla fine la ragazza misteriosa è stata svelata e sembra già avere una cotta per Justin anche se non ne conosce il nome
Justin abbandonerà Bruce per diventare popolare o tornerà ad essere lo sfigato di una volta?
Spero di pubblicare il terzo capitolo presto.
xx april:)

  
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