LEGGETE LE NOTE SOTTO, SONO IMPORTANTI

#P.O.V HARRY

L’unica cosa che mi sollevava, era che aveva staccato delle extension e aveva dato un pugno nel naso a quella stronza.
Ma poi con quale criterio poteva colpirla, quello che ha detto non poteva bastare a giustificarla...
Aspetterò il suo ritorno, per poi chiederle altre spiegazioni

#P.O.V. VALE

Avevo finito la mia punizione, e finalmente!!
Non ce la facevo più…sicuramente, non avrei pulito più nulla per almeno 2 settimane, se non
di più..
Ora mi faceva anche male il labbro… e lo zigomo non era da meno.
Stavo male… per via del ciclo… e non vedevo l’ora di andare a casa.
Uscii dalla scuola salutando i bidelli, che mi augurarono un buon proseguimento della giornata, e mi ringraziarono per il lavoro ben svolto.
Almeno loro erano contenti, perché avevano due mani in più che davano una mano.
Mi avviai velocemente verso casa.
Avevo fame, dato che non avevo mangiato nulla, se non un panino per pranzo, e ero stanca, al limite delle mie forze.
Decisi che appena arrivata in casa mi sarei gettata sotto la doccia, senza sentire obbiezioni.
Non avevo sentino nessuna dall’ora di pranzo, e non sapevo ancora come i ragazzi, e soprattutto Harry, avessero reagito, sempre se gli era stato raccontato l’accaduto!
Ma penso proprio di si, dato che non ero in casa, e avevo un appuntamento con Harry.
Già, chissà come aveva reagito.
Era ancora maggio, ed era fresco.
Mi ero abituata al clima inglese, e ai continui cambiamenti atmosferici.
Adesso si stava bene, ma tra qualche ora potrebbe esplodere un temporale tipico della stagione invernale.
Qui è come se le stagioni non esistessero. È come se qui non ci fossero delle regole precise.
In inverno poteva anche esserci giornate soleggiate come quelle primaverili, e quindi non troppo calde.
In autunno potevano esserci settimane calde, senza una goccia di pioggia.
Era strano per i miei gusti, ma ci ho fatto l’abitudine.
Però, resta il fatto che una vacanza in Italia, in estate, me la faccio.
Arrivai davanti casa, aprii la porta e mi prese l’ansia…
Avevo tutti gli occhi puntati addosso, e non era una bella sensazione.
Sinceramente, non so come abbiano fatto i ragazzi a abituarsi a milioni di occhi puntati addosso.
BAH!!
Le ragazze mi fissavano solamente, mentre i ragazzi mi osservavano come se fossi un extra-terrestre.
Come se non mi avessero mai visto.
I loro occhi erano spalancati, delle biglie giganti.
Regnava il silenzio… quella situazione era insopportabile, così decisi di rompere quel silenzio.
Io: C-che c’è?!? Qualcosa non va…sembra che abbiate visto un fantasma…
Harry si alzò, e iniziò a camminare verso di me, lentamente.
Io intanto lo fissavo, incapace di capire che cosa volesse fare, e quindi incapace di reagire.
Si fermò davanti a me e mi fissò dalla testa ai piedi.
Allungò una mano, sfiorandomi prima il labbro, che non mi fece ne caldo ne freddo, ma quando sentii la sua pelle a contatto con il mio zigomo feci una smorfia e un verso di dolore,
che fecero ritrarre istintivamente la mano di Harry, riportandola vicino al suo fianco.
Ripuntai gli occhi su di lui, e dopo qualche istante mi abbracciò sorprendendomi.
Ricambiai l’abbraccio, e lo sentii sospirare dietro di me.
Era scosso, come tutti gli altri, da come avevo capito.
Per adesso avevo parlato solo io, io e nessun’altro.
Mi staccai da Harry, che fu riluttante a quel gesto in un primo momento, ma poi mi lasciò.
Li: Vale…ci dispiace…
Io: e di cosa… no è mica colpa vostra!! È lei che mi ha tirato un pugno, voi non avete nessuna colpa!!
E non ne avevano…le botte le avevo prese perché quella ragazza è pazza, e non vuole vedere la verità!
Non era di certo colpa loro!! Ma stiamo scherzando!?!?
Io: ora scusate, ma prima di dare spiegazioni, mi vado a fare una bella doccia, perché sono stanca, e…-
Mi annuso le mani –puzzo di varechina, ahahahahahhaha!!
G: ahahahahah anche nei momenti più delicati, tu ne esci sempre con qualcosa di divertente… dai vai a farti questa doccia… devo prepararti qualcosa da mangiare??
Io: si grazie, non ho mangiato nulla da oggi a pranzo…
Le sorrisi e mi avviai verso la mia camera. Presi dei vestiti puliti e tutte le cose che mi servivano, e poi mi buttai sotto la doccia. L’acqua era tiepida, per una volta, ed era estremamente rilassante.
Stetti sotto la doccia una mezzora circa, e una volta uscita stavo mentalmente meglio, ma non fisicamente.
Lo zigomo mi face un male allucinante, e ora mi faceva male la testa.
Scesi disotto e mi divorai letteralmente il panino che mi aveva preparato la gio.
Poi mi sedetti sul divano, e risposi a tutte le domande  che mi fecero.
H: io a quella l’ammazzo… ma che cazzo di ragionamento è?!? “non lo devi baciare” e “mi da fastidio che lo fai”!! ma sei la mia ragazza o no?!?
Io: Harry, calmati..
H: calmarmi?!? CALMARMI?!? Spiegami come faccio, sentendo che una ragazza idiota ti ha picchiata solo perché la disturba il fatto che ti bacio!! E per di più non era nemmeno la prima volta!! Non so cosa sia passato per la testa a quella preside per tre anni, l’avrebbe dovuta espellere tre anni fa!!
Io: Harry, hai ragione ma calmati, non stai respirando, stai diventando più rosso di un semaforo!!
Harry finalmente si sedette, e prese un luuuuuungo respiro… bene, si era sfogato…
Mi rilassai anche io, quando sentii una fitta alla testa. Era la seconda, o la terza volta che ne ricevevo una in questi due minuti, prima era lievi, diciamo, ma questa era insopportabile, tanto da fare una smorfia di dolore.
Lou: ehi vale, tutto ok??
Io: no, non sto tanto bene… ho mal di testa, ma adesso prendo un’aspirina, non preoccuparti.
Mi alzai velocemente, forse troppo, perché vidi la stanza girarmi attorno e barcollai, non riuscendo a mantenere l’equilibrio.
Prontamente Harry si catapultò su di me, sostenendomi per le braccia.
H: wowwowwow…vale…stai bene??
Gli rivolsi uno sguardo, e iniziai a vedere tutto offuscato, vedevo che diceva qualcosa, ma era come se avessi del cotone nelle orecchie, che rendeva il suono ovattato…dopo poco sentii che le forze mi abbandonarono, sentii qualcuno gridare il mio nome… poi buoi assoluto.
 
#P.O.V. HARRY
 
La vidi perdere l’equilibrio così mi catapultai verso di lei per sorreggerla.
Io: : wowwowwow…vale…stai bene??
La vidi girarsi verso di me, con uno sguardo perso…continuai a chiederle che cosa non andasse, se stava bene, ma non mi rispondeva, quasi come se non mi capisse.
Poi, quando la vidi abbandonarsi a se stessa, cadere nelle mie braccia a peso morto, mi prese il panico, così urlai il suo nome.
Poi la vidi chiudere gli occhi…
H: VALE!! Vale ti prego rispondimi..rispondimi ti prego..
Lou: Harry, mantieni la calma, è svenuta. Liam, chiama un dottore che sia disposto a visitarla ora, e qui.
Niky: ok, Harry stendila per terra e non tenere la testa sulle tue ginocchia, poggiala sul pavimento, e tiella dritta con le mani, Niall, passami quei cuscini.
Feci come mi disse Nicole, e la vidi mettere i cuscini sotto le sue gambe…ma certo…è svenuta, bisogna tenere le tue gambe più alte della testa.
Niky: questi cuscini sono belli alti, ne puoi mettere uno piccolo sotto la sua testa, penso sia meglio, e me ne passò uno.
Feci come detto, e aspettammo l’arrivo del dottore.
Quando arrivò, ci chiese come si era procurata quel livido e noi gli dovemmo raccontare tutto.
Dott.: ok, quel livido è stata la causa dello svenimento, soprattutto, ma non vi dovete preoccupare, si risveglierà presto..
Tutti: fiù…
Dott.: tuttavia… quello è veramente un rutto livido, non ha causato nulla alla testa, ma va curato, pertanto vi prego di metterle sul livido, tre volte al giorno questa crema, che potete trovare in farmacia, e nel giro di pochi giorni il livido scomparirà.
Scrisse qualcosa su un foglio, che poi diede a Liam. Poi girò i tacchi, e se ne andò, salutando tutti e raccomandando ciò che aveva appena detto.
Li: vado a prendere io questa medicina, voi intanto state con lei, Lou, vieni con me??
Lou: si, certo! Avvisateci se si svegliasse prima del nostro ritorno.
Ora l’avevamo spostata in camera, sul suo letto, con i soliti cuscini sotto i piedi.
Mi sentivo male per lei.. rimanemmo lì fino a cena aspettando che si svegliasse, ma nulla.
Ne approfittammo per metterle la crema sullo zigomo, e fece una smorfia di dolore.
Anche se priva di sensi, il dolore era tale da farle sentire tutto…povera pulce.
Rimasi tutta la sera con lei, non scesi neanche per cenare, per paura che si svegliasse senza trovare nessuno.
Sentii bussare alla porta e poi vidi la niky entrare.
Niky: ehi, Harry, ti ho portato qualcosa da mangiare… lo puoi magiare qui se vuoi.
Io: grazie…
E le sorrisi. Si sedette sul bordo del letto.
Niky: ancora non si sveglia, vero?
Io: già… ormai sono 2 ore che sta così…io-
Sbuffai trattenendo le lacrime, con scarsi risultati.
Niky: ehi Harry, non piangere…- si avvicinò e mi abbracciò per confortarmi -…vedrai che si seglierà presto. Sta bene, non preoccuparti…
Io: grazie Nicole… ti dispiace se mi metto qui vicino a lei e cerco di dormire?? Sono stanco..
Niky: si, si vede…a me va bene, basta che prima mangi però…
Io: ahahahahahha sei peggio di Niall…
Niky: chissà perché… :)
Io: grazie…
Niky: di nulla…
E se ne andò.
Finito di mangiare mi stesi vicino a lei, e mi addormentai in poco tempo.
 
#P.O.V. VALE
 
Sentii stringermi i fianchi, così aprii gli occhi.
Mi trovavo in camera mia, e avevo dei cuscini sotto i piedi…
Lì per lì non capii, ma mi ritornò in mente tutto…il giramento di testa, qualcuno che gridava il mio nome, e poi il nulla… girai la testa verso destra, e vidi il viso di Harry  poco distante dal mio.
Sembrava un cucciolo…un’angioletto…aveva i ricci tutti scompigliati e qualcuno gli ricadeva sul viso, la bocca schiusa e aveva le braccia attorno a me.
Feci un respiro profondo e mi girai piano verso di lui. Portai una mano verso di lui spostandogli i ricci dal viso.
Mi alzai, mettendomi a sedere, e cercando di non svegliarlo, e cercando di farlo il più lentamente possibile dato il mio precedente svenimento.
Mi piegai leggermente verso di lui, lasciandogli un bacio sulla guancia.
Mi allontanai di poco, e lo vidi spalancare gli occhi e alzarsi velocemente.
H: VALE!! Mio Dio, ti sei svegliata…stavo impazzendo…
Contemporaneamente mi abbracciò, e io lo strinsi forte a me…
H: non hai idea di quanta paura abbia avuto…- disse con voce rotta dal pianto…no aspetta, stava piangendo??
Io: Harry, perché piangi…
H: vale, sono 4 ore che dormi…non sapevo più che fare…
4 ore… avevo veramente “dormito” così tanto??
D’istinto lo abbracciai.
Io: ehi…ssshh…tranquillo…ora sono sveglia e sto bene…tranquillo…
H: non sapevo che fare quando hai perso i senti, ero nel panico, ero disorientato, ero-
Io: ehi…Harry sta calmo…ora sono sveglia e sto bene…tranquillo…non piangere…
Mugugnò qualcosa di incomprensibile per poi guardarmi negli occhi e darmi un bacio a fior di labbra per non farmi male al labbro.
Gli asciugai le lacrime e gli sorrisi dolcemente.
Ricambiò il sorriso e poi disse:- dai, andiamo disotto, che ancora gli altri non sono andati via…-
Io: ok…
Ci alzammo, e ci avviammo verso le scale…
 
#Continua <3
 
LEGGIMIIIIIIIIIIIII

Ehi bella gente Valeria è qui presenteee <3
HAHAHAHAH ok… ecco il 16 capitolo…bello lungo…per farmi perdonare del fatto che non ho aggiornato per un bel po’…SCUSSATEEE <3
Anyway…volevo dirvi che ricevo tante visualizzazioni, però nessuna recensione…quindi sono arrivata alla conclusione che…non aggiornerò fino a quando non avrò 5 recensioni…dato che i capitoli li leggete dalle 16 persone in su…5 recensioni non vi uccidono…quindi fatelo...o la storia non continua.
Mi dispiae dover fare così, ma non mi rimane altra scelta.
Much love <3
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