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Autore: Mon    25/07/2013    4 recensioni
[Seguito di Some Nights]
La ragazza rimase a fissare quella foto con gli occhi che le si velavano di lacrime; si chiese cosa fosse successo per far si che una storia d’amore bella, anche se un po’ complicata, si fosse ridotta come un palazzo a cui erano state minate le fondamenta. Bisognava intervenire al più presto per evitare il definitivo crollo, ma Laura non sapeva da dove cominciare e Nate non stava facendo niente per provare a salvare quel disastro.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nate Ruess, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Gambler'
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Laura si rigirò nel letto e capì immediatamente che c’era qualcosa di strano. Allungò una mano senza aprire gli occhi e constatò che Nate non era a dormire al suo fianco. Si tirò a sedere sul letto, passandosi una mano tra i capelli e sbadigliando, poi prese il cellulare poggiato sul suo comodino e guardò l’ora. Erano quasi le tre di notte. 
Scese le scale e vide che dal salotto usciva una luce fioca; si affacciò. Nate era seduto sul divano, gambe vicino al petto, un foglio e una matita in mano, la scena era illuminata da due semplici candele. Al loro fianco un bicchiere mezzo pieno di qualcosa che poteva somigliare a whiskey. Laura entrò nella sala, cercando di fare il più piano possibile e di non farsi sentire da Nate e quando gli arrivò vicino gli mise le braccia attorno al collo, dandogli un bacio sulla guancia. Lasciò poi scivolare le mani lungo il petto di Nate e gli sussurrò all’orecchio: «Cosa fai sveglio a quest’ora?»
«Mi sono svegliato per andare in bagno e poi non sono più riuscito a dormire. Tu invece?»
«Mi sono svegliata perché non eri al mio fianco...»
Il ragazzo girò il viso verso quello di Laura e le fissò le labbra per poi avvicinarsi e baciarle. Si allontanò dalla moglie solo per appoggiare il foglio e la matita che aveva tra le mani sul tavolino, mentre Laura si accomodava sul divano insieme a lui e prendeva il bicchiere di whiskey tra le mani per berne un sorso. Ingoiò strizzando gli occhi e Nate sorrise. «Non ti è mai piaciuto il whiskey, inutile che provi a fare la coraggiosa!»
«Speravo di aver cambiato gusti, invece anche stavolta continuo a trovarlo disgustoso...»
Il ragazzo prese il bicchiere dalle mani di Laura e lo appoggiò nuovamente sul tavolino poi tornò a guardare la moglie negli occhi. I due si fissarono qualche secondo finché non fu la ragazza a prendere l’iniziativa; appoggiò le mani sul petto di Nate e lo fece sdraiare sul divano, poi si mise a cavalcioni sopra di lui. Il ragazzo sorrise. «Amore, sono le tre di notte. Domani mattina tu devi andare a lavorare...»
Laura si chinò verso di lui. «Andrò al lavoro stanca, ma almeno sarò contenta...» disse, sussurrando all’orecchio del marito, dandogli poi un piccolo morso sul lobo. Nate inarcò leggermente la testa poi prese il viso di Laura tra le mani e lo tirò verso il suo. Baciò la moglie che poi si tolse velocemente la maglia a maniche corte che indossava, era una vecchia maglietta di Nate con sopra stampato Topolino. Lo stesso fece lui e Laura cominciò a dare teneri baci sul petto di Nate, per poi scendere fino all’attaccatura dei suoi pantaloncini. Glieli sfilò, risalendo poi verso il viso del marito. Lui la baciò nuovamente, poi la prese per i fianchi e la fece girare, con la schiena poggiata al divano. Stavolta fu lui a sfilare i pantaloni del pigiama a Laura. Nate la guardò negli occhi, lei mise le mani tra i capelli di lui, che reclinò leggermente la testa chiudendo gli occhi. Fecero l’amore; la prima volta sul divano, poi salirono in camera dove continuarono il lavoro che avevano interrotto al piano di sotto.

***

Laura arrivò in ufficio il mattino seguente con il suo bicchiere di caffè latte tra le mani; ne sorseggiò un po’ prima di poggiarlo sulla scrivania e sedersi. Sbadigliò e si passò le mani sul viso proprio mentre arrivava Thomas.
«Buongiorno Laura!»
Lei lo salutò con un cenno del capo e poi, debolmente, pronunciò la parola buongiorno. Thomas si chinò verso la sua scrivania, aprì il bicchiere e guardò il contenuto, poi guardò l’amica. «Non ti fa effetto nemmeno il caffè latte oggi?»
«Ce ne vorrebbero come minimo tre!»
«Però, complimenti! Cosa hai combinato per essere così?»
Laura guardò Thomas, alzando un sopracciglio. «Ho dormito poco stanotte, mi sono svegliata alle tre e dopo è stato un po’ complicato rimettersi a dormire...»
«Come mai?»
«Era sveglio anche Nate...»
Thomas si portò una mano davanti alla bocca. «Scusami, non avevo capito. Vi siete divertiti, insomma!»
«Sai, è cosa usuale tra marito e moglie, almeno ogni tanto! Però adesso ne pago le conseguenze...»
«Non hai più il fisico di una volta Laura! Stai invecchiando!»
L’amica guardò Thomas con lo sguardo torvo. «Non sei simpatico!» disse.
Il ragazzo ridacchiò e cominciò a lavorare, aprendo subito la posta elettronica; lo stesso fece Laura, per controllare se c’era qualche novità nel mondo della musica, se qualche casa discografica richiedeva interviste per gli artisti che avevano l’uscita imminente dell’album o per qualche evento natalizio.
Laura e Thomas erano concentrati sul loro lavoro, quando il ragazzo si interruppe, si girò verso l’amica e disse: «Vieni con me alla festa di Natale della rivista, vero?»
Laura si girò verso di lui e rispose: «Con chi ci vado secondo te? Mio marito non si degna minimamente di venire ad una festa dove ci sono un sacco di giornalisti che sicuramente vorranno fargli domande...»
«Lo sa che non è vero?»
«Sai quante volte gliel’ho detto in tutti questi anni? Pensa che io dica bugie perché, “in fondo anche tu fai parte di quella categoria e si sa che i giornalisti dicono bugie”! Queste sono le parole che ogni volta mi sento ripetere da Nate!»
Thomas rise. «Certo che andate molto d’accordo!»
«Come possiamo andare d’accordo su questo? Siamo due categorie opposte. Lui è il cantante, io sono la giornalista rompiscatole che vuole sapere sempre tutto!»
«Bella famiglia!» ribatté Thomas.
«Malgrado tutto ancora penso di si...»
«Malgrado tutto? Cosa vuoi dire?»
«Niente Thomas. Solo qualche incomprensione, penso che risolveremo...»





Ariecchime qui!!
Allora, che dirvi? Ah si. Mi sono fatta attendere un po', ma in questi giorni mi sono portata avanti con i capitoli, ho scritto qualcosa. Badate bene all'ultima frase che ho scritto in questo capitolo qui, perché... 
Non aggiungo altro, suspance, sorpresa!! (Sono cattiva, vero?)
Va beh, non mi dilungo troppo. Vado a guardare se in tv passano qualcosa di interessante, anche se ne dubito seriamente. 
Al prossimo capitolo.
Mon.

 

  
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