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Autore: LunaBlu Noir    25/07/2013    2 recensioni
Caterina è una ragazza giovane, vulnerabile che però ha un carattere indomito e ribelle ma purtroppo è spesso costretta a dover nascondere per via di una società che non le permette di essere quello che vuole. A Firenze riuscirà a realizzare il suo sogno, essere se stessa e forse,anche se lo negherà a se stessa, a trovare anche l'amore, un amore impossibile dall'inizio, ma infondo era quello che gli piaceva di più in tutta quella faccenda.
Dedicata alla ragazza che per prima ha recensito la mia prima FF e per questo avermi dato quella sicurezza che mi serviva per scrivere questa storia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo da Vinci, Nuovo personaggio, Sandro Botticelli, Un po' tutti, Vanessa
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Pazzo e innamorato'
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Ero incredula e completamente impreparata a quest'incontro. Sapevo che prima o poi Francesco sarebbe venuto, ma non così presto, non ora che finalmente ero pronta a dimenticare e andare avanti almeno per un pò.            
Era lì, sulla porta che aspettava una mia reazione che non arrivò e prese parola.
" Beh, posso entrare? " chiese lui.
Notai quasi subito che non stava bene, era pallido, quasi cianotico, la voce stanca e affaticata e delle profonde occhiaie viola sotto gli occhi. Evidentemente non dormiva da giorni.
" Perdonate il disordine, ma sono appena uscita dalla vasca " dissi riprendendomi da quello stato di trance.
" E voi perdonate il mio aspetto, che di sicuro non è dei migliori, ma non riesco a dormire da diverse notti"rispose.
Lui è sempre stato un bell'uomo, molto attraente, ma ora faceva quasi paura.
" Non dovete scusarvi di nulla, ma di certo avete bisogno di qualche ora di riposo. Avete un posto in cui alloggiare? " chiesi riordinando alla meglio la stanza.
" Si, in un ostello poco lontano da qui. Ad essere sinceri sono qui a Firenze già da due giorni " disse cordialmente.
Era a Firenze e non me l'avevo detto? Era strano, che motivo aveva a non venire prima, di certo c'era qualcosa che non sapevo o almeno così pensavo.
" Ah...non ne avevo idea " dissi, anche se era ovvio.
" E come avreste potuto " disse e poi mi sorrise.
" Pensavo potessimo fare una breve passeggiata, vorrei parlarvi Madonna " disse sedendosi alla sedia accanto alla scrivania.
" Credo sia più saggio rimandare a domani, sembrate non stare molto bene " dissi  sicura, sembrava stesse per crollare da un momento all'altro.
" Non credo che quello che ho da dirvi si possa rimandare " disse con vigore improvviso, e non potei più sottrarmi, nonostante il nostro ultimo incontro serbavo un grande rispetto verso di lui.
"  Va bene, andimo allora " dissi indicando la porta, si alzò e uscimmo.

Il sole stava finalmente tramontando creando innumerevoli giochi di colore e dando vita a a un paesaggio meraviglioso. La strada, poi, era stranamente affollata, pullulava di ragazzi e bambini intenti a giocare con la palla.
" È un bel luogo questo " disse cordiale.
" Assomiglia a quei vicoletti di Napoli vicino casa tua, ci sono sempre tantissimi bambini a giocare " continuò.
Targiversava, non mi sembra che quello che mi stava dicendo fosse poi così importante.
" Si, mi trovo bene " dissi con tono neutro.
" Sai, manchi molto a casa, soprattutto a tuo fratello, dovresti scrivergli, gli farebbe di certo piacere " disse poi con tono rilassato. Sembrava aver perso quel'alone di ansia che aveva avuto nel mio alloggio.
" Già, lo farò al più presto " dissi sempre neutra eppure cominciavo ad innervosirmi. Da come mi aveva parlato poco fa sembrava dovesse dirmi chissà che cosa, ma ora chiacchierava del più e del meno senza arrivare a niente.
" Come sta andando in bottega, avete avuto progressi? " chiese ancora"
" Francesco, siamo sinceri, se dovere dirmi qualcosa parlate " dissi schietta
Lui mi guardò negli occhi per qualche secondo, poi crollò.
" Caterina io non dormo più da quando mi avere detto che il vostro amore per me è finito, io vi amo, più della mia vita, vi prego, ditemi che non è così " disse esasperato, sembrava davvero scosso.
Io rimasi completamente spiazzata, non avevo idea di come rispondere.
" Io vi ho visto in quel campo, insieme a quel'artista, ditemi che mi sono impressionato, che non c'è un altro nel vostro cuore " disse implorandomi con gli occhi.
Io ero nera di rabbia, mi aveva spiato, come aveva potuto!
" Voi mi avere spiata! Come vi siete permesso?! " dissi quasi urlando
" E stato un caso, non volevo ma..." Disse mortificato.
" Se siete venuto solo per questo potete anche tornarvene a casa, nulla è cambiato per me! " dissi e corsi via, non volevo stare con lui un secondo di più.


Note: Lo so, ho aggiornato presto, ma per i miei impegni temevo di non poterlo fare questa settimana. Perdonate il disordine ma come al solito ho avuto problemi con l'html. Ciaooooo

  
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