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Autore: RoxyDowney    25/07/2013    1 recensioni
Robert Downey Jr. lascia la sua vita apparentemente perfetta per seguire il suo cuore. Co-protagonista Gwyneth Paltrow. L'alchimia tra i due si scopre non solo sul grande schermo.
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Robert trascorse qualche ora con Susan e Exton finchè per la mamma ed il bambino non giunse l’ora di riposare, allora diede un bacio ad entrambi e rientrò a casa. S’era fatta già sera, l’auto lo aspettava di fronte all’ingresso principale. L’autista si congratulò con lui e Robert sorrise ringraziando mentre si accomodava nell’auto. L’auto raggiunse la villa e si spense, Robert aprì gli occhi e vide che erano arrivati. Non fece in tempo ad arrivare al portone che venne raggiunto da Apple e Moses che concitatamente chiedevano notizie del piccolo appena arrivato. Robert sollevò lo sguardo dopo aver accettato i loro abbracci e baci per posarsi su Gwyneth che appoggiata allo stipite della porta sorrideva ed attendeva il suo turno.
I bambini lasciarono Robert solo quando lui consegnò loro il telefono con tutte le immagini del piccolo da poter guardare. Fece leva sulle proprie gambe e si alzò raggiungendo lei, che non appena fu vicino lo abbracciò e lo baciò dolcemente.
-Allora come è andata?
-Benissimo, è così piccolo e indifeso!
-Mi sembri stanco, vieni...Maria ha preparato per cena il tuo piatto preferito.
Entrarono in casa, si sedettero a tavola insieme anche se lei aveva già cenato con i bambini non sapendo a che ora sarebbe tornato. Gwyneth rimase incantata ad ascoltare il suo racconto e di tutte le emozioni che aveva provato.
-Domani devi venire con me... ed anche Apple e Moses!
-Robert io penso sia meglio che Susan abbia il tempo di abituarsi a tutte le novità e deve riposare...
-Ma Susan mi ha chiesto di te...
Gwyn sorrise, a volte Robert era così, dolcemente ingenuo...
-Verremo a trovare Susan e Exton prima che vengano dimessi dalla clinica.
Robert fu felice per quella risposta, voleva assolutamente condividere con loro quel momento tanto speciale per lui.
-Domani mattina?
-Domani abbiamo già deciso di andare a comprare un bel giocattolo per Exton, ma potremmo raggiungerti nel tardo pomeriggio.
Vennero raggiunti da Apple e Moses che resero il cellulare a Robert continuando a porgli domande sul piccolo
-Domani verrete a trovarlo.
Dopo qualche esulto i piccoli vennero accompagnati dalla tata nelle loro camere per andare a dormire e Robert volle mostrare le foto del suo piccolo amore a Gwyn che si era alzata ad augurare la buona notte ai bambini ed ora gli massaggiava il collo e le spalle restandogli dietro. Si chinò abbracciandolo posando il mento sulla spalla dopo avergli dato un piccolo bacio sulla guancia, osservando con attenzione le foto del piccolo.
-E’ davvero un amore...
-Tu sei un amore...
Le disse Robert prendendole le mani tirandola piano a se facendola sedere sulle sue gambe. Lei lo guardava accarezzandogli i capelli
-Mi stai lasciando tutto lo spazio necessario per gestire questa situazione, mi appoggi ed accetti la mia assenza senza dire nulla, anche se nello stato in cui ti trovi potresti pretendere da me un comportamento differente...
-Come potrei chiederti di comportarti diversamente? Ti amo. Ti amo per quel che sei. Ti amo per come sei... Se ti chiedessi di essere diverso, non saresti più tu... Non potrei mai.
-Ecco perchè sei un amore. Vado farmi una doccia e tu vieni con me!
Gwyneth rise
-Una volta ero io a dire questa battuta!
-Ma ora non siamo in un film... Ora sei mia per davvero!
Si alzarono dirigendosi verso la loro camera mentre Robert la teneva dolcemente abbracciata a se e Gwyneth posava la testa sulla sua spalla. Sentirlo così vicino la faceva sentire felice, sembrava che nulla potesse turbare la loro felicità che dopo una lunga attesa finalmente era giunta e stava regalando loro momenti meravigliosi.

-Hai pensato a qualche nome?
Gwyneth sollevò lo sguardo dalla sua agenda che stava aggiornando mentre lui ai piedi del letto si stava spogliando
-Nomi?
Robert si fermò un istante per guardarla negli occhi e poi riprese a sbottonare i piccoli bottoni della camicia
-Sì... Non abbiamo ancora scelto il nome...
-Non sappiamo ancora nemmeno se è maschio o femmina se per questo...
-Esatto, ma sia in un caso che nell’altro dovremo trovargli un bel nome... non ne abbiamo ancora parlato.
-Manca ancora qualche mese... penso che riusciremo a trovare un nome. Comunque sì ho iniziato a pensarci. E tu?
Robert sorrise, si mise a sedere sul letto affianco a lei
-Assolutamente, ho una lista nella mia scrivania!
-Una lista? Quanti nomi sono?
-Per ora una decina per sesso ma
-Hai le idee chiare dunque...
Gwyneth rise posando l’agenda lasciando la penna come segnalibro.
-Il nome è...importante, penso che dovremmo pensarci con attenzione.
Le posò una mano sulla pancia e l’accarezzò dolcemente
-Sei proprio un papà dolce ed attento.
Robert sollevò lo sguardo che si era soffermato sulla rotondità che stava accarezzando
-Sono anche un compagno dolce ed attento...
-Davvero?
-Dammi il tempo di farmi una doccia e te lo dimostrerò
Posò le sue labbra calde e morbide su quelle dolci come il miele di lei. Le assaporò lentamente godendo di ogni piccolo contatto fino a che il desiderio di entrambi rese quei baci più sensuali ed inebrianti finchè Robert la prese per mano alzandosi dal letto
-Vieni con me...

La fece accomodare in bagno su una montagna di cuscini che aveva sistemato sulla panca affianco alla Jacuzzi mentre lui era indaffarato nel preparare un bagno caldo tutto per loro, lei sorridendo lo osservava. Lo vide accedere la musica cercando nei suoi occhi il consenso sulla scelta della playlist, poi fu il turno delle candele, ne accese ad ogni angolo infine uscì dal bagno chiedendole di aspettarlo li. Spense le luci del bagno e Gwyneth dovette convenire che in quanto a romanticismo Robert non veniva battuto da nessuno che lei conoscesse. Lo vide tornare con un vassoio e due tazze fumanti. Appena fu abbastanza vicino Gwyn non ebbe alcun dubbio, miele e vaniglia... il loro preferito dal viaggio in Italia. Robert la guardava e sorrideva attendendo un commento alla sua dose di romanticismo
-Tutto qui?
Disse ridendo Gwyneth sfidandolo con lo sguardo sapendo bene che questo avrebbe scatenato “l’inferno”
-Questo è solo l’inizio tesoro mio... dovresti conoscermi ormai.
Robert posò le tazze vicino alla vasca idromassaggio e la fece alzare aiutandola poi a spogliarsi. Venne trattenuta quando fece per entrare nell’acqua fumante
-Ho detto che era solo l’inizio e non scherzavo...
Prese dal mobile del bagno un telo e lo stese sulla panca chiedendole poi di sdraiarsi. Gwyneth sempre più curiosa lo assecondò. Mentre si sdraiava lo sentì scartare un flacone che non aveva mai visto
-Un nuovo acquisto?
-Sì per te.
Si fece scivolare sulle mani quell’olio ed iniziò a massagiarle i piedi e le caviglie senza fretta mentre la stanza veniva invasa dal profumo leggero di quell’olio. La sentì apprezzare il massaggio. Anche se non si lamentava mai, Robert sapeva bene che il peso del bambino iniziava a farsi sentire e le sue gambe erano sempre più affaticate.
-Uhmmmm
Rob scoppiò a ridere e Gwyneth aprì gli occhi per guardarlo con fare interrogativo
-Se fai “Uhmmmm” ora che sono ai piedi e alle caviglie che dirai dopo quando salirò?
-Che scemo!!!
Richiuse gli occhi e rise con lui
Robert continuò con i massaggi e ad un certo punto interruppe il silenzio continuando però a prendersi cura del suo amore.
-Nathane?
-Come scusa?
-Uno dei nomi... da maschietto
Gwyneth sorrise ma non commentò
-Avraham?
Gwyn sollevò un sopracciglio ma ancora silenzio
-Zekharia!
Riuscì ad ottenere una reazione, Gwyneth spalancò entrambi gli occhi e lo fissò preoccupata
-Cosaa?!?
Robert rise
-Santo Dio mi hai fatto preoccupare! Per un attimo ho temuto che ti piacessero davvero questi nomi! anche se Zekharia non è male... forse è addirittura nella mia lista...
Lei richiuse gli occhi
-Sentiamo quelli da bambina, non abbiamo voluto sapere di proposito il sesso del piccolo quindi potrebbe essere anche una piccola Downey. Sei pronto a questo?
-Sarei prontissimo! e mi innamorerei di lei come mi sono innamorato di te.
-Sharon?
-No.
-Yona?
-Fai sul serio Downey? Saresti prontissimo ad amarla ma con i nomi siamo lontani...
-Rebecca
-Passabile...
Robert si chinò e baciò le labbra che accolsero quel bacio inaspettato con un sorriso
-Potresti sempre dirmi i tuoi nomi...
Gwyneth rise
-Lo stai facendo per questo? per ottenere i miei nomi?
Robert non rispose ma il suo sorriso lasciò intendere che non gli sarebbe dispiaciuto conoscere il suo parere, le sue preferenze...
-Che ne dici se ora facciamo il bagno e ci beviamo il nostro infuso prima che si freddi?
Gwyn accettò la mano di Robert che l’aiutò ad alzarsi e ad entrare nella vasca. Poi fù il suo turno, si spogliò e la raggiunse. Fecero l’amore nel modo più dolce, sorretti dall’acqua senza fretta regalandosi attimi di immenso piacere.
Trascorsero una lunga piacevole serata avvolti nei teli di morbida spugna chiacchierando di varie alternative di nomi, ridendo di alcune e segnandone altre sull’agenda di lei. Addormentandosi abbracciati mentre Robert raccontava una favola del tutto inventata accarezzando la pancia.
Robert si svegliò presto e come d’accordo non la svegliò. Uscì e raggiunse l’ospedale dove il piccolo Exton e Susan lo attendevano. Passò l’intera mattinata a cullare il piccolo mentre Susan lo guardava e di tanto in tanto si assentava per piccoli controlli di routine.
Era un bambino estremamente tranquillo, di tanto in tanto sbadigliava e si stirava facendo smorfie buffe per poi tornare a dormire pacifico.
Nel primo pomeriggio come promesso vennero raggiunti da Apple, Moses e da Gwyneth. I piccoli di casa corsero verso Robert portando sacchetti pieni di giocattoli e dei bellissimi palloncini colorati. Gwyneth sorrise e si avvicinò al letto di Susan salutandola e chiedendole come si sentiva. Le aveva portato un bouquet di fiori ed una scatola di cioccolatini. Susan cercò con tutta se stessa di apprezzare quel gesto e la ringraziò, ma dentro di se non riusciva ad esserne totalmente felice. Cercò in ogni caso di accettarlo e dopo aver scambiato con lei qualche parola sul parto la invitò a conoscere il piccolo Exton che si stava avvicinando a loro tra le braccia di Robert che le sorrideva felice di poter condividere con lei quel momento tanto importante della sua vita.
Gwyneth si complimentò con loro ma si limitò ad accarezzargli una manina finchè Susan non le disse che se le faceva piacere poteva prenderlo in braccio, allora si mise a sedere e Robert le passò il piccolo. Era davvero molto dolce.
Si trattennero per poco, appena giunsero i parenti di Susan in visita Gwyneth pensò che fosse il caso che loro lasciassero la stanza. Salutò Robert con un sorriso ed accettò il bacio che lui volle darle sulla guancia
-Ci vediamo dopo a casa
Le sussurrò prima di vederla uscire dalla stanza con Apple e Moses che erano ancora eccitati per la nuova conoscenza.

I preparativi a casa erano oramai completati. I lavori erano stati terminati entro il termine ed ora a poche settimane dalla nascita Robert e Gwyneth si stavano preparando per andare all’ultima visita di controllo.
Raggiunsero lo studio e dopo i vari esami di routine il medico chiese loro se erano ancora decisi a non voler vedere e sapere il sesso.
Robert e Gwyneth si guardarono poi fu lei a parlare
-Ci basta sapere che va tutto bene. Che siamo in salute. A questo punto vogliamo goderci la sorpresa.
-La salute non manca quindi che sorpresa sia! Ci vediamo in ospedale quando sarà il momento o se l’arrivo dovesse tardare ci sentiamo e programmiamo il ricovero ok?
-Perfetto.
Si salutarono ed uscirono. Robert la baciò e tenendola per mano l’aiutò a salire in auto
-Non mi ricordo di esser mai stata tanto “grossa” con Apple e Moses...
-Non sei grossa... sei solo pachidermica!
Risero mentre lei lo schiaffeggiava bonariamente
-Sei bellissima. Ed a parte la pancia per il resto sei poco più di come eri prima. Dove ti vedi “grossa”?
-Mah... non so è una sensazione probabilmente è perchè è passato così tanto tempo dall’ultima volta che non mi ricordo più com’è essere incinta.
-Se ti può consolare io ti trovo tremendamente sexy...
Lo guardò e si scambiarono un sorriso complice. Rientrando a casa in attesa del giorno fatidico decisero di concedersi una breve passeggiata sulla spiaggia.
-Mi sento un po’ stanca amore. Ti dispiace se rientriamo a casa?
-Certo che no! Vieni andiamo appoggiati, sei tutta sudata, ti senti bene?
-No, a dire il vero non mi sento molto bene...

   
 
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