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Autore: hisEyes    25/07/2013    3 recensioni
'come posso essermi innamorata del mio migliore amico,gay?'
Bene. Questa storia è un po' diversa dalle atre,credo di essere la prima ad aver avuto questa idea *cof cof* lol. Beh,lei,Haley,si innamora del suo amico omosessuale (il soggetto è Louis ma non ci sarà nessun riferimento a Larry,niente in contrario,anzi) questa cosa però degenera e si trasforma in qualcos'altro,di non molto casto. Spero che vi iaccia,lo spero davvero tanto.
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Pensai di stare ancora sognando quando venni svegliata da quella canzone. Sembrava tutto ritagliato perfettamente per quel momento così surreale,che però un tempo avrei ritenuto la mia routine preferita. Sulle prime note di 'How to save a life' dischiusi piano gli occhi,la prima cosa che notai furono le mie mani avvinghiate alla maglia di Louis. Strinsi piano la presa ma poi me ne allontanai,come spaventata. Il torpore che provavo all'interno del petto era qualcosa di confortante,Haley ne gioiva,potevo sentirla...io non sapevo più dove fossi,come se adesso la situazione si fosse ribaltata,come se adesso fossi io quella rinchiusa dentro ad una corazza,in un corpo che prima mi apparteneva. Lui respirava piano,come aveva sempre fatto,una mano stretta intorno alla mia vita e l'altra posata sui miei capelli appiccicati alla fronte per via del sudore.

Anche quella notte avevo avuto una crisi,mi ero svegliata nel panico più totale,in una pozza di sudore,senza capire dove fossi e come ci fossi arrivata. Avevo sognato i suoi occhi tristi che mi guardavano con vergogna,come in quel dipinto del padre che guarda il santo nudo di fronte a lui. E poi il tutto si era riversato in una tela,una di quelle minimaliste e confusionarie dove solo l'artista riusciva a distinguerne i soggetti. Nel quadro c'era uno squarcio,studiato nei minimi dettagli,l'ombra precisa adornava i contorni del taglio,un'alternanza di colori rossi e neri in tutte le sue sfumature. Il taglio aveva cominciato ad aprirsi senza emettere suoni,in realtà il tutto era accompagnato da una calma disarmante,non come quella che presagia qualcosa di orribile,ma una calma silenziosa e rassicurante,ma lo squarcio continuava ad aprirsi e ricordo ancora l'indescrivibile angoscia che il mio bel dipinto potesse rovinarsi irriparabilmente.

Così avevo cominciato a rattopparlo con qualsiasi cosa mi ritrovassi davanti,ma tutto quello che potevo fare era provare a riunire i due lembi,senza risultato...il silenzio poi era stato interrotto da una voce,un'unica voce che non avrei mai voluto sentire,quella di mia madre. Fredda e distaccata che mi sussurrava incredibilmente vicina: "non puoi rimettere insieme qualcosa che è sempre stato rotto"

L'avevo cercata,tastando tutta la superficie ruvida del quadro,negli angoli della cornice e dietro di essa...al dilà della tela c'era una luce accecante,avevo chiuso gli occhi,ma anche quando avevo capito che era tornato tutto alla normalità non li avevo riaperti. C'era solo paura adesso.

Con le dita avevo notato che c'era qualcun'altro vicino a me,i capelli lunghi e morbidi,le braccia minuscole...aprendo gli occhi poi avevo visto me stessa,me stessa stretta al corpo di Louis. Lo stavo baciando,o almeno,lei lo stava baciando. Perché quando mi voltai scoprì che il retro del quadro era uno specchio e Haley,quella che ci si rifletteva era così diversa dalla ragazza tra le braccia del mio migliore amico...quella era il ritratto della salute,era pulita,risplendente dei suoi abiti chiari,l'ombra di un sorriso tra le labbra incollate alle sue,i capelli lucenti in una scia di serenità...io,riflessa allo specchio ero l'insieme di tutto ciò che quell'unica azione mi aveva portato.

Sbattei ripetutamente le palpebre eliminando gli ultimi residui di quell'incubo assurdo e provai a capire da dove venisse invece quella musica. Alzai la testa dal suo petto lasciandomi sfuggire senza volerlo un verso di disappunto,mi ero dimenticata della mia gamba rotta.

"Buongiorno" bisbiglìo Louis,la voce ancora impastata dal sonno. Sorrisi appena nella sua direzione,ma subito mi accorsi che non ero io a volerlo. Il sogno mi aveva fatto capire che esistevano due me. Una era rinchiusa da qualche parte e aspettava di uscire,l'Haley di sempre,quella che il dolore aveva lasciato scappare via...e l'altra era questa,ero io. Io che avevo deciso di abbandonare i sentimentalismi e tutto il resto,io che odiavo Louis.

Ma più di qualsiasi cosa odiavo il fatto che per quanto sforzi facessi,quando stavo con lui la vecchia me tornava a galla,come se lui fosse l'altro polo della calamita che mi riportava in superficie ogni qual volta si trovasse a qualche metro di distanza da me. Così reagì al contrario,non potevo tollerare il fatto che lui riuscisse a distruggere il muro dietro il quale mi ero nascosta solamente con una frase.

"Levati" soffia piano senza guardarlo aspettando che togliesse il suo braccio per permettermi di alzarmi. "No" Mi voltai piano verso di lui,una supplica silenziosa incastrata tra i miei occhi. "Louis scendi da qui"

Vidi Niall all'entrata,il telefono che ancora squillava tra le sue mani. Ecco cos'era quella canzone. Lo fissai immobile per qualche secondo,prima che Louis aumentasse la stretta sul mio fianco e in un attimo mi ritrovai con la testa appoggiata sul cuscino e io suo viso a pochi centimetri dal mio.

"Perché mi tratti così?" Il suo fiato caldo sul collo mi dava alla testa,non potevo sopportare quella vicinanza un minuto di più "Louis....Louis lasciami" "Cosa ti è successo Haley? Dove sei finita?"

Lo spinsi via con una mano in tempo per vedere l'entrata di Niall,camminava a testa bassa,una mano nella tasca dei jeans,l'altra stretta intorno al cellulare,vedevo le nocche bianche pulsare di rabbia,come tutto il suo viso.
"Scusate" sputò tra i denti stretti chiudendo con un gesto la chiamata. "Il dottore dice che puoi lasciare l'ospedale" Fece per andarsene quando "grazie,ciao" rispose Louis con tono arrogante,mi voltai subito per guardarlo.

Conoscevo a memoria tutte le sue espressioni ormai,sapevo riconoscere all'istante il suo stato d'animo anche in base ad un semplice gesto,ma questa...questa avrei potuto giurare di non aver mai avuto il piacere di osservarla prima.La rabbia traspirava pura e tagliente da tutto il suo volto,il mezzo sorriso sghembo che troneggiava sulle sue labbra sottili,la fronte corrucciata,gli occhi limpidi ridotti a due fessure,il pugno stretto sulla mia pancia,il respiro caldo e pesante,la mascella stretta... Gli accarezzai un braccio istintivamente ma lui non parve rilassarsi,poi notai lo stesso sguardo anche sul volto di Niall.

"C'è qualche problema amico?" Disse con tono sicuro il biondo avvicinandosi di un passo.
"Tu. Tu,sei il problema" L'inclinazione della sua voce mi suggeriva il verso rabbioso di un animale pronto all'attacco.
"Forse...non so,ti andrebbe di uscire di qui e spiegarmi che cazzo vuoi?" Niall rise,e Louis scattò.










Louis pov.

La rabbia verso quel minuscolo esserino biondo era legata a più cose...ad Haley,a quella che l'aveva fatta diventare,a me,al modo in cui me l'aveva strappata di dosso,al salto che le aveva fatto fare,al gesso che la costringeva a urlare nel sonno,alle crisi che la colpivano ogni notte e forse a qualche senso di colpa che ero costretto a sfogare su qualcun'altro.Se non fosse stato per Haley ancora adagiata sul mio petto mi sarei già alzato,ma mi piaceva vedere la gelosia luccicargli al fondo degli occhi.
Mi voltai verso di lei e le accarezzai la fronte spostandole i capelli,quando tornai sul suo viso fui lieto di vedere che si era plasmato in qualcosa di più docile e rassegnato.
Lei era mia e lui lo sapeva.

"Sai...temo di non potermi alzare" Sorrisi con aria maliziosa sperando di vederlo scattare.
"Allora non avrai nessun problema a parlare qui di fronte a lei no?" Rispose con fare calmo,troppo calmo per i miei gusti.

Voleva che gli sputassi in faccia tutto l'odio che provavo nei suoi confronti? Non avevo problemi al riguardo.
"Vuoi davvero sapere qual è il problema biondo?"
"Mi piacerebbe,si"
"Da dove comincio" battei un colpetto sulla gamba ingessata di Haley continuando a guardarlo.
"Dal fatto che da quando ha cominciato a girare con te si è ritrovata a dover scappare dalla polizia,tanto da procuransi una gamba rotta e qualche giorno all'ospedale. O magari dal fatto che,sono sicuro che tu non lo sai,ma l'Haley che conosco io è piena di vita,sorride e quando lo fa il mondo smette di girare...forse non sai che da quando ha conosciuto te si è spenta,che non parla più,che si ritrova a collassare da sola sul suo divano mentre tu sei in giro a procurarle altra merda,per approfittarti di lei."

Sputai tutto di un fiato,Haley era rigida di fianco a me,i pugni stretti,il volto vuoto e assente,puntato verso qualcosa che non potevo vedere.

Niall rise,un suono gutturale e profondo,di puro scherno. "Sei davvero convinto di tutto questo Louis? Credi davvero che sia mia la colpa o il tuo è solo un modo per sentirti più pulito,pensare che tu non centri niente con tutto questo"
"Tu non sai...niente di me e Haley"

Quasi mi stupì del mio tono serio,sentì un peso premere sullo stomaco. Lui non aveva nessun diritto di parlare di noi,non poteva avere nemmeno il privilegio di pronunciare il suo nome. Spostai Haley,feci per alzarmi ma il suo braccio mi immobilizzò. Mi girai per guardarla

"No" sussurrò piano,ero convinto di poterlo sentire solo io.
"Tu sei venuto qui per proteggerla? Per dire a me che quello che sto facendo è sbagliato che...la sto mettendo in pericolo?" Sorrise divertito "Guardala Louis,sei tu a spaventarla"

Tutta la mia rabbia si sciolse,sentì le forze abbandonarmi,scivolare via al contatto con i suoi occhi. Come se mi avesse spogliato adesso mi sentivo indifeso.
Haley era piccola,più piccola che mai rannicchiata su quel lettino,un pugno stretto sulla mia maglietta,il viso bianco e spaventato. Incastrata tra gli occhi c'era una supplica,un grido d'aiuto,una richiesta... Solo adesso realizzai che era colpa mia. Io l'avevo portata a saltare da quella finestra,ancora prima,a lasciarsi andare e a seguirlo a quella festa,io avevo spento la sua luce,avevo ucciso Haley.

Scossi piano la testa senza distogliere lo sguardo dal suo,il respiro accelerato,sentivo solo il mio cuore pulsare forte nelle orecchie. Lasciò andare lentamente la presa scivolando lungo il mio petto,stanca. Quando mi lasciò andare mi sentì sprofondare,l'avevo persa ormai da troppo tempo e me ne rendevo conto solo adesso.
Nella mia testa c'era sempre stato quel pensiero a fare capolino in tutte le giornate passate senza vedere il suo sorriso ma avevo sempre cercato di reprimerlo,e ci ero riuscito bene.Ora nei suoi occhi potevo leggere altro,qualcosa che non avrei mai voluto capire. Mi stava chiedendo di andarmene.

Così feci. Mi chinai piano lasciandole un bacio sulla fronte e mi alzai in silenzio,sperai solo che anche lei potesse leggere in fondo alla mia anima quel 'scusa' che le dovevo da troppo tempo ormai. Camminai verso la porta senza voltarmi,passando a qualche centimetro dal biondino immobile ai piedi del suo letto.

"Zayn ci aspetta in macchina" Sentì mentre me ne andavo
"Zayn...chi?" La sua voce era un sussurro,cercai di godermela fino in fondo come se fosse l'ultima volta che potevo ascoltarla.
"Malik,l'hai conosciuto alla festa"


Mi fermai di colpo. Zayn Malik. L'uomo che aveva ridotto la mia vita ad un inferno per anni,l'uomo che più di tutti era la ragione di tutto questo. Sentì le lacrime graffiarmi le guance,Haley non doveva salire in macchina con lui.






Haley's pov.

"Non puoi salire in macchina con lui" Louis aveva fatto uscire Niall dalla stanza in lacrime,ora a pochi centimetri dal mio viso si ritrovava a darmi ordini del genere con la voce tremante e l'aria di chi ha appena visto la morte in faccia. Mi teneva il volto fermo tra le sue mani calde,gli occhi di ghiaccio incollati ai miei.
"Cosa dici Louis? Che succede?"

Ero davvero preoccupata per lui,non l'avevo mai visto ridotto così,mai. Pensavo che dopo essersi alzato dal letto pochi minuti fa non si sarebbe più fatto vivo,avevo già messo in conto tutte le conseguenze che quel gesto avrebbe portato,mi sarei chiusa ancora nella mia corazza di ferro e quel pensiero non faceva che rendermi felice.
Ma adesso era qui,di fronte a me a chiedermi di non andare via,almeno,non con lui.
"È Zayn,Haley,io te ne ho già parlato." Feci mente locale cercando un nesso tra lui e quel nome,in effetti mi era sembrato di averlo già sentito quella sera.
"Zayn? Non ricordo,davvero"

Louis mollò la presa su di me e si mise a camminare nervosamente per la stanza.
"Lui è quel ragazzo Haley. Quello del liceo,quello che..." Un singhiozzo interruppe la frase a metà e io capì di chi stava parlando. Rimasi immobile al mio posto,la bocca spalancata.

"Ok Lou,ho capito,vieni qui." Per quanto volessi farne a meno non potevo ignorare il dolore che si era improvvisamente impossessato di lui,solo sentendo pronunciare quel nome. Si sedette vicino a me senza guardarmi.

"Come l'hai conosciuto?"
"Era in macchina con Niall quando siamo andati alla festa,ci ho solo parlato un po'' Non ero brava a mentire,lui lo sapeva.
"Haley. Dimmi la verità"
"È vero Lou,cosa dovrei nasconderti?"
"Lui ti...ci ha provato? Voi siete andati a letto insieme? Scusa ma io devo sapere lui è...capisci lui mi.."
"Hey" lo interruppi posandogli una mano tra i capelli. Era davvero spaventato,le parole erano continuamente interrotte da singhiozzi,le mani gli tremavano mentre gesticolava come era suo solito fare.

"Lou non è successo niente. Credimi"
Gli mentì perché sapevo quale sarebbe stata la sua reazione sentendo la verità,perché sapevo quanto male gli avesse fatto,almeno,in parte perché nemmeno a me era riuscito a raccontare tutta la storia.
"Ti credo. Adesso prepara la tua roba e vieni via con me" disse tirando un sospiro di sollievo.
"No Louis" Risposi mentre lui si era già alzato afferrando le poche cose sparse sul comodino vicino al letto.
Si girò di scatto

"Cosa? Perché?"
"Lui mi accompagnerà solo a casa,ci sarà anche Niall in ogni caso" Abbandonò le braccia lungo il corpo,il volto contratto,altre lacrime gli scendevano silenziose sulle guance rosse.
"Non costringermi a seguirti ti prego" Sapevo che non l'avrebbe fatto in ogni caso,non sarebbe mai andato in contro a Zayn per me e nè glie l'avrei chiesto.
"Tu preferisci salire in macchina con lui,tu..non vuoi più avere niente a che fare con me mh?" Guardava un punto fisso sul pavimento mente parlava con voce rassegnata,un sorriso amaro e consapevole sulle labbra.

No Louis! Io darei tutta me stessa per stare con te,ho già dato tutta ma stessa.

Haley gridava forte dentro di me,i suoi pensieri fluivano liberi in tutto il mio corpo e rischiavano di venire fuori. Serrai le labbra più forte che potevo,chiusi gli occhi e cercai di ricostruire il mio muro insormontabile,cominciai a cercarne i pezzi sparsi da qualche parte intono a me.
"Ma non fino a questo punto Haley. Puoi odiare me ma non odiare te stessa in questo modo. Tu non capisci...non dovresti nemmeno aver mai visto la sua faccia,lui non è una brava persona e...dio Haley,sei l'unica a saperlo." non smetteva di tremare,aveva l'aria di chi era appena stato tradito,di chi cade a pezzi e spera di poter avere qualcuno vicino pronto a raccoglierli per lui ma che invece di un sorriso riceve uno schiaffo.
"Sapere cosa Lou? Ha fatto male a te,non a me." Appena uscì dalla mia bocca me ne pentì immediatamente,ma era troppo tardi.
"Buona fortuna Haley,scusa,per tutto" Uscì dalla stanza lasciandomi sola,vidi le sue lacrime scendere silenziose e poi più niente,la mia armatura era stata ufficialmente ricostruita.




Sbattei forte la portiera senza salutare chiunque ci fosse dentro e senza curarmi di ringraziare Niall che mi aveva portato fino in macchina in braccio.
"Chi non muore si rivede" Avevo sentito quella voce solo una volta qualche giorno fa eppure sapevo di chi era,inevitabile,in macchina c'eravamo solo io,Niall,Zayn ed il ragazzo dai capelli rossi dell'altra sera.
Non risposi a quella sorta di saluto,semplicemente alzai il mento verso il ragazzo vicino a me che intanto aveva fatto lo stesso.
Partimmo in silenzio,nella radio una musica rock era stata messa come sottofondo,il fumo volava denso e maleodorante in tutto lo spazio chiuso.

"Hey mora,ho sentito che conosci Tonlinson" rise Zayn guardandomi dallo specchietto,i suoi occhi rossissimi mi misero timore ma non avevo paura di lui. Qualcosa dentro di me si mosse,non doveva azzardarsi a parlare di Lou.
"Fai il cazzo che vuoi Malik ma non nominarlo nemmeno." Sputai infuriata fissando il suo riflesso.
"Perché? Ha bisogno della tua protezione quel frocio?" Notai che eravamo arrivati nel vialetto di casa mia ormai,così aprì la portiera mentre l'auto non si era ancora fermata del tutto,scesi facendo leva sul piede sano e posai subito la stampella a terra per acquistare stabilita. Niall mi fu subito dietro mente l'auto si fermava. Zoppicai fino alla portiera davanti e la spalancai con un gesto secco,senza pensarci mi avvicinai e lo tirai fuori dalla macchina prendendolo dal colletto della giacca firmata.

Con una mano afferrai entrambe le stampelle e caricai il pugno.
Sentì solo l'impatto con la sua mascella e la mano dolorante pulsare mentre la ritiravo indietro.
"Fanculo" sputai mentre facevo per andarmene,ma lui si era già ripreso e mi aveva afferrata per un braccio.
Le urla di Niall si mischiarono alle risate del ragazzo rosso dentro alla macchina.
"E adesso ti ammazzo" sorrise Zayn,ma Niall gli fu addosso e lo spinse dalle spalle costringendolo a lasciare la presa dal mio polso.

"Zayn calmo cazzo,calmati" Niall lo spinse ancora per allontanarlo da me,io non mi mossi. I suoi occhi restavano fissi su di me,il respiro accellerato,le vene sul collo pulsanti verso l'esterno.

Anche l'altro ragazzo gli fu addosso sussurrandogli qualcosa per calmarlo. Davvero Malik era così pericoloso? Davvero sia Niall che quell'altro temevano che potesse farmi del male? Male serio intendo.
Adesso ti ammazzo aveva detto e giuro che mi era sembrato davvero sincero,come se mi stesse solo avvisando di quello che sarebbe successo da li a poco.
I suoi occhi erano diventati specchi bui di rabbia e terrore,una rabbia cieca che devastante che distrugge qualsiasi cosa si trovi davanti.
Avevo avuto paura dei suoi occhi.

"Il tuo amichetto adesso la pagherà brutta puttana" la sua rissa inquietante mi fece rabbrividire. "Il caro Tomlinson riceverà qualche visita,tanto,siamo vecchi amici io e lui,no?" Lo guardai con aria disgustata,mi veniva da vomitare.

"Vai dentro Haley,arrivo" Mi avvertì Niall e io obbedì,aprì la porta con mani tremanti e quando finalmente entrai mi buttai sul pavimento scossa da mille tremiti,ma dai miei occhi non uscì nemmeno una lacrima.


 


salve bellezze!
mi scuso infinitamente per l'assenza,davvero...so che sono sempre le solite scuse ma davvero,ho avuto troppe cose a cui pensare.

beh,c'è una cattiva notizia..
domani parto e non avrò il computer fino a fine agosto.
Proverò comunque ad aggiornare dal telefono,non so se si possa fare ma vedremo,in ogni caso spero vivamente che abbiate voglia di aspettare e di leggere ancora questa ff...
vorrei anche dire che apprezzo molto tutti i complimenti,le visite ecc,davvero,vi amo
beh,spero di poter aggiornare nel corso di questo mese e spero che restiate con me nonostante tutto.
come sempre,tanto amore 

  
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