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Autore: Lawliet    04/02/2008    7 recensioni
[ Pein x Konan ]
La morte è arrivata anche per loro.
Sta per portarli via per farli stare insieme per sempre.
Genere: Malinconico, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Konan, Pain
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Un soffio d’aria sfiorò il viso di Pein.
Quel viso che gli Shinobi di Konoha avevano ferito più e più volte.

Chiuse gli occhi, come per cercare una pace che non aveva mai trovato.

Lo sapeva, tra pochi minuti sarebbe finito tutto.

Ma non se ne sarebbe andato da solo.

Ai suoi piedi, riversa su un fianco e immobile, c’era Konan.
Il fiore in mezzo ai suoi capelli era squarciato e sporco di sangue.

La guardò.

[ I can't remember when it was good
Moments of happiness in bloom
Maybe I just misunderstood
All of the love we left behind
Watching our flash backs intertwine
Memories I will never find
In spite of whatever you become
Forget that reckless thing turned on. ]

Gli occhi di Pein si socchiusero, quasi non riuscissero a tollerare quella vista.
Non riusciva a contare tutte le volte che gli avevano detto, con timore reverenziale o con orrore, quella frase.

“Sei senza cuore.”

Oh, magari lo fosse stato.
Non avrebbe sofferto, in quel momento, nel ricordare.

“Tornerai?”
“Sì.”

Avevano ripetuto quello scarno e misero scambio di battute per tanto, tantissimo tempo.
Quando Pein andava a combattere da solo, perché diceva che bastava lui, a sconfiggere il nemico, Konan glielo chiedeva sempre.

Con quegli occhi fiduciosi e pazienti.
Che ora erano chiusi. Non lo guardavano, e non l’avrebbero fatto mai più.
Con quelle labbra da cui uscivano parole ferme, ma, per lui, di incredibile conforto.
Che adesso erano macchiate di sangue, socchiuse, da cui si sentiva il sibilo di un respiro esile. Non si muovevano più, non gli si rivolgevano.
Con quel piercing sul labbro, che, ad ogni movimento, rifletteva nelle iridi di Pein la luce proveniente da qualche punto illuminato.
La luce non vi si specchiava più. Non poteva, il piercing era ricoperto da una crosta di sangue coagulato.

“Non lo saprò mai, Konan. Non saprò mai cosa sarebbe potuto accadere, se fossimo rimasti in vita più a lungo.”

Il vento soffiò ancora, rabbioso.
Lo chiamava di nuovo, e sembrava essersi stancato di insistere.

Pein sentì che la terra sotto i suoi piedi stava cedendo.

Konan aveva definitivamente smesso di respirare.

Abbassò lo sguardo - che non era preoccupato o spaventato, ma inespressivo come al solito - e fissò la roccia.
L’unica reazione che mostrò di avere fu data dalla stretta convulsa dei pugni.

[ I think our lives have just begun
And I'll feel my world crumbling down
Feel my life crumbling now
Feel my soul crumbling away
Falling away
Falling away with you. ]

Si inginocchiò accanto al corpo disteso di Konan.
Accarezzò il volto di lei, distrattamente, mentre i suoi occhi assenti fissavano il cielo, senza in realtà vederlo.

“Non mi dovrai chiedere se tornerò. Stavolta verrò con te.”

Le iridi iniettate di sangue di Pein si spostarono sul viso della sua compagna, come aspettando un suo sorriso di sollievo a quella notizia.
Ma Konan non poteva più rallegrarsi, nemmeno per Pein.

Chiuse gli occhi, restando immobile vicino a lei.

Ascoltava il vento che lo chiamava ancora, instancabile.

E sentì il sangue sul suo volto e sulle sue braccia rattrappirsi e seccarsi ad ogni folata.

Presto gli Shinobi sarebbero tornati.

In quel momento, però, c’erano soltanto lui e Konan.

Le fronde degli alberi mosse da pacati refoli d’aria, più in basso della roccia su cui stavano loro due, cullavano la mente di Pein.
Il cinguettio degli uccellini rompeva il silenzio quasi assordante della valle, e il sole scaldava anche le ossa delle persone più gelide.
Com’era possibile che morisse della gente in un giorno così?

“Non c’è la pioggia. La pioggia non è venuta, non vuole vedermi morire. Me ne andrò solo con nient’altro che te, Konan.”

[ Staying awake to chase a dream
tasting the air you're breathing in
I hope I won't forgot a thing
I wish to hold you close and pray
watching our fantasies decay
nothing will ever stay the same
and all of the love we threw away
and all of the hopes we've cherished fade
making the same mistakes again. ]

Pein aprì gli occhi.

Sistemò il vestito di Konan, ripulì come poté il fiore dal sangue e le si sedette accanto, con le forze che lo stavano abbandonando.

“Se tu, ora, ti risvegliassi e mi trovassi morto, che cosa faresti?”

Improvvisamente colpito da questo assurdo pensiero, voltò lo sguardo verso il volto dolce di Konan.

“Tutte le volte che mi hai chiesto se tornassi, io l’ho sempre fatto.”

Estrasse lentamente il kunai dalla manica.

“Se tu me lo chiedessi nei miei ultimi istanti di vita, mi ritroverei a risponderti di no. E non voglio farlo.”

Lo levò nell’aria, liscio e lucente.

E lo affondò nel petto di Konan.
Una sola, unica volta.
Perché sapeva che sarebbe bastata.

Le macchie di sangue fresco che impregnavano le sue mani non sembravano dargli fastidio.

[And I'll feel my world crumbling down
Feel my life crumbling now
Feel my soul crumbling away
And falling away
Falling away with you. ]

Con il respiro che iniziava a mancargli, si sdraiò accanto a Konan.
Fissò il cielo azzurro, e avvertì per la seconda volta l’instabilità di quella roccia su cui erano stesi.

Aggrottò la fronte.

Gli Shinobi stavano per arrivare, li sentiva.

[ All of the love we left behind
Watching our flash backs intertwine
Memories I will never find
Memories I will never find. ]

“Questa vita non ci ha offerto niente. L’abbiamo passata a combattere, e alla fine abbiamo anche perso.”

“Pein non è mai stato sconfitto.”

Nel momento in cui la stava pronunciando, Konan non poteva ancora sapere che quella frase sarebbe risultata falsa, da lì a poco tempo.

E, anche quando era vera, Pein non aveva mai saputo che farsene.

Perché lui, in realtà, era stato sconfitto molte volte: il suo cuore aveva subito tante di quelle ferite che non si rimarginava neanche più.
Pein stava morendo.
E cosa poteva affermare di ricordare con nostalgia? Cosa lasciava di importante, in quel mondo?
Quali istanti della sua esistenza erano degni di essere rivissuti, sapendo che di lì a poco non avrebbe più avuto la possibilità di farlo?

Nessuno.

Felicità, divertimento, amore... non aveva conosciuto nessuno di questi sentimenti.

Amore.

Guardò Konan, per quella che sarebbe stata l’ultima volta.

-Quando ci ritroveremo... Dall’altra parte...

Le strinse la mano.

-... Te lo dirò.

Pein morì, con le labbra socchiuse e sanguinanti vicine alla spalla di Konan.

E lo sperone di roccia, che fino a quel momento aveva resistito, franò, trascinandosi dietro i loro corpi.






A Helen Lance.
Misero tentativo di regalare alla mia Lupacchiotta preferita la "Pein/Konan" che tanto desiderava leggere.



























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Ecco.
E ne approfitto anche per chiederti, Elenuccia, se mai dovesse capitarti sott'occhio questa one-shot: ma ti è arrivata l'ultima mail? xD
Comunque, riprendendo il discorso...
... è esattamente così che mi immagino la morte ( be', dovranno pur morire anche loro, no? ) di Pein e Konan. Un po' folle, un po' romantica, un po' triste, com'è giusto che sia.
Anche se non sappiamo ancora niente di loro, praticamente. Anche se sono appena comparsi. Anche se.

Ah, e la canzone usata è, appunto, Falling Away With You, dei Muse. E siccome io, con l'HTML, sono più che impedita, mi limito a dire che la traduzione si può trovare su Angolotesti.it.
  
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