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Autore: cecyxx    26/07/2013    4 recensioni
Tratto dal settimo capitolo:
"- Un masso ha perforato la finestra della mia stanza, non colpendoci per poco, non può essere casuale, non trovi? Siamo già nei guai.
-Ma se la preside lo sapesse però, tutto si sistemerebbe.
-Non si sistemerebbe niente Harry. So che è difficile, ma devi fidarti di me. So che è come camminare su un filo bendati ad una distanza pazzesca dal suolo, ma devi sapere che ci sarò io a guidarti.
-Va bene Celeste. Mi fido di te."
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Cap. non mi ricordo il numero
P.V CELESTE
Ok, sono stata un po’ cattiva. Un po’ tanto cattiva. Però era la verità, gli ho detto soltanto quello che provavo, mentendo solamente sul fatto che il mio cuore purtroppo ce l’ha ancora, pieno di crepe e gravemente ferito, ma nessun altro è riuscito a prenderlo. Ma se lui ha il mio e io ho il suo non capsico proprio perché la storia debba finire così. Non riesco a crederci, poteva andare bene, ma quei maledetti tipi hanno rovinato tutto. Tutto quanto. Ed io penso che questa sia una vera ingiustizia. Sai una cosa? Sono proprio stanca di non poter avere quello che voglio. Non desidero avere il mondo o chissà che cosa strana e irraggiungibile. Desidero avere ciò che mi appartiene.
Mi alzai lentamente dal letto. Non è certo la prima volta che non riesco a dormire e capisco subito quando non è possibile addormentarsi. Mi alzai lentamente, cercando di non far rumore sul mio letto scricchiolante e sempre molto silenziosamente arrivai alla porta. Per fortuna che le mie amiche hanno un sonno abbastanza  pesante. Aprii molto lentamente la porta e controllai se c’era qualcuno fuori. Via libera. Uscii e mi incamminai verso la mensa. Non sapevo bene cosa fare, ma mi sentivo quasi guidata. La mai caviglia nona dorava camminare in giro di notta sapendo di uno sconosciuto che mi cerca e nel caso mi trovasse non potrei scappare. E io lo sento. Sento che è nelle vicinanze. 
La mensa è deserta e molto inquietante al buio, ma ho paura di essere scoperta accendendo le luci. Ma aspetta… Io ho in tasca un giochino che mi aveva regalato la mia cuginetta prima di arrivare qua, dicendomi di tenerlo con me. L’aveva trovato nell’uovo di pasqua l’anno prima ed emetteva delle luci colorate. Ovviamente era una cosa da niente, ma almeno riuscivo a capire se stavo andando addosso a qualcosa.  Supero lunghe file di tavoli ed entro nella cucina Non ci ero mai entrata prima, ma essendo una tipa curiosa non ho perso tempo per entrarci. Bene, ora so che le cuoche possono essere tanto scorbutiche quanto pericolose. La stanza è disseminata da oggetti taglienti come coltelli fin troppo appuntiti. Ne afferro uno. Non chiedetemi la motivazione, ma era vicino. Sento la sua presenza, ma non garantisco niente. Potrebbe benissimo essere la mia immaginazione.
DINN
No, non è la sveglia e questo non è un sogno. Sembra quasi il tintinnio di quando si festeggia con un brindisi. Ma non penso che ci sia qualcuno a brindare in piena notte e al buio. Mi avvicinai alla provenienza dal suono. Lo so, è una pessima idea.
-So che sei qua…- Mormorai. Sembra un film.
Ma improvvisamente sento qualcosa calciarmi via il mio coltello che però non cade a terra producendo un altro tintinnio, anzi, di colpo lo ritrovo sulla mia gola.
-Mi spiace, ma purtroppo non sono là. Non dovresti fidarti di tutto ciò che vedi o senti. È tutto un gioco, devi ancora imparare ad affinare l’udito.
-Chi sei?
-Schietta la ragazza… Non dovresti farti conoscere subito così facilmente, o il tutto diventa fin troppo facile.
-Almeno non mi nascondo minacciando in giro la gente.
- Sei la prima cha minaccio e per una buona causa.
-Sarebbe?
-No, non lo saprai  mai da me e no penso che qualcun altro possa dirtelo.
-Ah, quindi continuerai a torturarmi fino alla mia morte? Fantastico davvero, ma io non sono molto d’accordo, tutto ha una fine prima o poi e sento che la tua sarà più prima che poi.
- Coraggiosa… è un’ottima qualità. Ma sinceramente non so a quanto possa servirti ora. Forza, andiamo.  Effettivamente non posso più aspettare che tu ti convinca di lasciar stare quel ragazzo. Non hai ancora capito che devi stargli lontana? Ora ce ne andiamo di qui.
- Lasciami stare! Io con te non vado da nessuna parte!
Inizia a strattonarmi cercando di portarmi verso un camion. Oh oh. Le cose si mettono male. Meglio andarsene. Devo scappare. Cerco di divincolarmi ma è inutile. Poi qualcosa cambia.
-Aaah!- Urla il ragazzo misterioso. Cerco di cogliere al volo l’occasione e mi riprendo il mio coltello. È ora di scoprire chi diavolo tu sia. Ora siamo alla luce della luna ed intravedo qualcosa. Ma… Io non ho mai visto questo ragazzo. Cosa vorrà mai unosconosciuto da me? Avrei voluto dire fermo, non ti muovere devo farti alcune domande, ma ormai era già montato sul camion e scappato via. Mi chiedo però che cos alo abbia distratto… Mi giro per tornare dentro nel mio dormitorio e vedo Harry. Ma che cosa strarà facendo lì? Poi capsico, vedo una pistola in mano e capisco.
-Ma che cosa hai fatto, gli hai sparato?- Chiedo io nel panico.
-ma va, è una pistola a pallini!-
Gli butto le mani al collo non curandomi del fatto che non stiamo più insieme da un po’ di giorni. Lui penso non se lo aspettasse perché all'inizio il suo abbraccio fu freddo, poi mi avvolse le mani in vita.  
P.V HARRY
Lo sapevo che qualcosa non andava. Beh mi sarei stupito se andava tutto bene, la situazione era abbastanza chiara. No, non l’avevo seguita per tutta la notte, anche se forse se l’avessi fatto prima ora tutto questo non sarebbe successo.  Semplicemente ero andato ad una festa. No, non per ubriacarmi. Penso che come lei non riuscivo a dormire. È lì che guardando fuori l’ho vista, insieme a quel tipo che volevo portarla chissà dove. Aveva degli occhi scuri e tali i capelli, anche se non era molto chiaro al buio. Allora avevo preso in prestito una pistola pallini da un ragazzo che era là senza neanche chiedergli il permesso e affacciandomi ad una finestra avevo sparato. E quindi per fortuna la mia Celeste era ancora salva e con me. Le spiegai tutto questo poi le chiesi:
-Allora, mi dici che è successo? Una volta per tutte, basta con le bugie.
- Va bene, forse è il momento di smetterla, ci siamo spinti troppo oltre. Ti dico subito che non so chi è quel tipo, né dove voleva portarmi. Era un giorno come un altro la prima volta quando tutto è cambiato. Prima che la finestra si rompesse. C’erano dei tizi, più di uno che mi avevano detto che se continuavo a stare con te le cose sarebbero finite molto male e se te lo dicevo loro ti avrebbero fatto qualcosa di spaventoso ed io non volevo che questo accadesse, perciò non te l’ho detto.
-Aspetta… Quindi è solo per il mio bene che mi hai nascosto tutto?- Annuii.
-Che idiota che sono stato, mi dispiace davvero molto, io non volevo che tutto questo accadesse, pensavo che non fossi sincera con me su una faccenda meno grave..  o forse non pensavo affatto.  – Avrei voluto dire altro, ma ero impegnato a nascondere le lacrime.
- No, non sei un idiota, chi unque avrebbe pensato la stessa cosa. L’unico che ha colpa di quel che è successo è quel ragazzo. Ma come ha potuto?! E perché?  E tutti gli incidenti che ci sono statui in questi giorni come quello di Zayn, sono stati tutti causa sua!
-Basta, per oggi basta così. Vai a dormire le ultime ore che domani c’è scuola.
-Domani è sabato!
-Oh… giusto. Beh, ti sarà utile lo stesso dormire.
-Ma… Ora che lo sai Harry loro ti prenderanno di mira. Io non voglio che ti accada qualcosa…
-Non preoccuparti, saprò cosa fare. Piuttosto dovremo concentrarci su chi possa essere quel tizio. Dobbiamo fermarlo il prima possibile.
 
P.V LOUIS
Non so che abbia fatto Celeste stanotte, ma sembrava molto strana e penso cercasse di continuo Harry nella mia stanza, anche se come le avevo detto c’eravamo solo noi.
Oggi è sabato. Un giorno libero ed ho un permesso per uscire, so che Crystal non farà niente di particolare oggi e voglio chiederle di uscire.
-Secondo te cosa pensa di me Crystal?
-Ah, le sei molto simpatico e so che lei è simpatica a te. Cosa hai intenzione di fare? Chiederle di uscire?
-Ma che…
-no, mi spiace ma non leggo nel pensiero, si legge nei tuoi occhi Louis.
-Ok… Cominci a farmi paura.
- Aahahah dai, chiunque a guardarti llo capirebbe!
-No, non è vero!
-Sì lo è!- Ci mettemmo a ridere insieme per la ridicola scena e poi continuammo:
- Comunque volevo chiederti secondo te dove le piacerebbe andare.
-Io la conosco fin da quando era piccola e so che preferisce il mare alla montagna e non credo che ti dispiaccia vederla in costume…- Lui rise ancora e all’inizio non capivo perché, poi mi resi conto di quello che avevo appena detto e mi misi a ridere anch’io.
-Comunque stavo dicendo… Perché non la porti in un posto qua vicino a sentire il rumore del mare per esempio? Magari dove c’è anche un po’ di verde, un posto un po’ appartato… penso sia questo quello che le piace.
-E dove potrei portarla? Ove lo trovo un posto così?
-Non lo so… Ma sinceramente è relativamente importante dove la porti… lei viene per stare con te, se no andrebbe da sola.- probabilmente ebbe un’illuminazione, si alzò di scatto dal letto, mi abbracciò dicendo che sono un genio e raggiunse Crystal in camera passando dall’armadio. Io sorrisi ed uscii dalla porta principale per non disturbarli. Lì incontrai Luna e Zayn, lui che scappava e lei che gli sbraitava dietro che se lo prendeva non sapeva cosa sarebbe successo. Io penso di saperlo invece… Comunque uscii dalla stanza che venne puntualmente occupata e chiusa a chiave da Zayn e tornai in camera.
P.V LOUIS
Questa è una giornata fantastica, Celeste è un geniaccio e Crystal è semplicemente fantastica. Tra poco andremo… Ho scelto cosa fare: andremo in una spiaggia che pochi conoscono e che ora sarà deserta e le piacerà molto, lo sento! Stavamo chiacchierando già da un po’ e lei non smetteva un attimo di sorridere.. E che bel sorriso! Alla fine riuscii a chiederle se voleva venire dicendole che era una sorpresa… ho organizzato tutto alla perfezione e Celeste mi ha dato una mano a sistemare le ultime cose.  Non vedo l’ora che ci vedremo!
P.V  ZAYN
Ok, sono salvo. Penso di aver vinto, Luna è chiusa fuori. Beh lo so che entrerà dall’armadio. Ma voglio che succeda, quindi non lo evito. La sua compagnia è fantastica, mi fa ridere moltissimo e ride anche lei.  Ecco che l’armadio si apre e… eccola qua come sempre.
-Adesso finisci male!- Dice prima di saltarmi addosso e infilarmi quelle sue dita tra i nervi delle spalle. Questa ragazza è astuta…
- Non vale entrare dall’armadio!
-E chi l’ha deciso?
-Io! Mi pare ovvio!
-E allora non vale che decidi tu le regole!
-perché no?
-Perché l’ho detto io! Mi pare ovvio!- Questa ragazza mi fa impazzire, è troppo… troppo… Boh.  Va beh è fantastica.
-Ah non riuscirai mai a liberarti di me!- Continuò lei.
-è vero, ma è solo perché tu hai più energie!
-Perché tu hai lavorato tutto il tempo? Ma fammi il piacere…
- Io faccio qualcosa durante la giornata tu non fai mai niente!
- cosa vuoi che faccia, è sabato, sono in vacanza!
-Beh per esempio puoi uscire con me.- Non ci credo che glielo ho detto. Sento il cuore che mi batte a mille. Allor ami vuoi rispondere? Un attimo sembra durare un millennio. Poi mi guarda negli occhi, dice di sì arrossendo e corre in camera sua.
Missione compiuta Malik.
Nota dell’autore.
Scusate gli errori grammaticali ho scritto di fretta e lo so ho fatto un casino con i verbi. Spero che questo capitolo vi piaccia. Il prossimo sarà dedicato interamente agli appuntamenti Louis- Crystal e Zayn – Luna. Così uno dei brutti ceffi è stato visto… mmm…. Partono le indagini. Scrivetemi le vostre conclusioni, continuo a dieci recensioni! Bye sisters!

  
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