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Autore: Tripudium tantum    26/07/2013    7 recensioni
Astrea Parks è sempre stata diversa. Possiede il potere del fuoco.
Appena compiuti i suoi sedici anni si ritrova in un'accademia per persone speciali come lei.
Ma non tutto è come sembra. Lei è più di una ragazza con un potere speciale.
I quattro ragazzi con i poteri più forti che esistano, devono combattere.
Combattere contro il male e qualcosa molto più grande di loro.
Astrea, una semplice ragazzina, si ritrova con la vita di miliardi di persone tra le mani.
Ma se in questa faccenda s'intromettesse anche l'amore?
Harry non ama nessuno, è il ragazzo più pericoloso e violento che si conosca. Egli possiede il potere dell'aria. Ma se si potesse affezionare a una ragazza che è più forte di quel che sembra?
[...]
-E' dal buio che provengo, ed è lì che devo tornare- sussurra lasciandomi un bacio a fior di labbra.
-Harry, no!-
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Mi riscaldo le mani alitandoci sopra, e strofinandomi esse. Sta divenendo inverno, ed io ancora non me ne capacito. È solo settembre diamine!
Oggi sarebbe stato il giorno in cui dovremmo andare dal preside, ma io non me la sento. Potrei dire di avere la febbre, magari l’influenza intestinale, o, perché no, un attacco di tosse molto contagioso. Il tutto sarebbe reso credibile dalla stagione autunnale.
Sto camminando per il giardino, alla disperata ricerca di Elisabeth, Niall o Zayn. Harry no, ovviamente.
Dio benedica la mia parola, che vado a scontrarmi contro il diretto interpellato. Mi massaggio la fronte, poiché ho dato una bella botta. Camminavo a passo molto svelto.
Lui si gira intorno, incatenando i miei occhi nocciola nei suoi smeraldo. Mi guarda respirando affannosamente, come se avesse corso più di venti isolati.
- Seguimi- mi dice prendendomi la mano.
- Ma cosa…?- provo a chiedere.
Lui mi trascina verso una destinazione ignota, e non posso fare a meno di notare quanto la sua mano sia calda, e la mia fredda, nonostante dovrebbe essere il contrario.
Nella mia mente cerco una logica a tutto questo, ma nel frattempo vedo che usciamo dalla scuola, e camminiamo verso una strada isolata. Io stacco violentemente la mia mano dalla sua, guardandolo in attesa di una risposta.
- Perché siamo qui, Harry?- chiedo quasi arrabbiata.
Lui si passa una mano fra i ricci sospirando.
- Sei l’unica di cui mi fidi, o almeno, di cui potrei fidarmi- sussurra impercettibilmente.
In quel momento mi sento quasi commuovere, ma evito di illudermi, con lui era tutto imprevedibile.
- Perché? Insomma, ci sono Niall e Zayn, che sono qui con te da anni e io… io una semplice mocciosa che si è intromessa nella tua vita senza chiederne il permesso- dico scuotendo leggermente la testa.
Lui si avvicina a me leccandosi le labbra, e guardandosi quasi afflitto.
- Non dire così…- dice stringendo tra le sue grosse mani i miei avambracci.
Io faccio una risatina guardando per terra.
- Me l’hai sempre detto- dico sorridendo.
Lui apre la bocca per parlare, ma si richiude subito. Mi da una forte spallata, e se ne ritorna nei suoi passi. Io scuoto la testa, per capire cos’è successo.
Gli corro dietro e gli poggio una mano sulla spalla, mentre lui si ferma.
- Harry… cosa significava…-
- Niente.- mi interrompe – fai finta che non sia successo niente. Recuperiamo il nostro rapporto di odio reciproco-
Mi scansa la mano dalla spalla, continuando la strada per la scuola. Io ci rimango un po’ male, ma alla fine non mi ero illusa così tanto. Sapevo che in qualche modo mi avrebbe ferito, volendo o non volendo.
Continuo a seguirlo verso la scuola, quando entrambi entriamo. Trovo Elisabeth all’ingresso, che si sbraccia verso di me, ed io che vado da lei.
- Ehi, dov’eri? Zayn e Niall ti stavano cercando- dice mettendosi a posto i capelli.
Ma io ero in tutt’altro mondo. Non riuscivo a non pensare alle parole di Harry. Cosa significava tutto quello che mi aveva detto? Perché si è subito pentito delle parole appena dette?
- Capito?- Elisabeth mi schioccò le mani davanti alla faccia.
- Ma certo!- dico stordita.
 Elisabeth si sbatte una mano contro la faccia prendendomi per le spalle e scuotendomi avanti e indietro, supplicandomi di riprendermi.
-Perché?- chiedo una volta che ha finito.
- Ti ho detto che le banane sono blu e che Zayn mi ha baciato.- rotea gli occhi al cielo.
- Davvero?- lancio un gridolino eccitata.
-No!- mi dice isterica.
Io sbuffo, e le chiedo di ripetermi quello che mi ha detto.
- Niall e Zayn sono sotto la quercia Orion- mi informa.
- Va bene, corro là- dico sorridendo.
Ma dov’è quella quercia Ovion, Olion o come si chiama?
Cerco in giro, e vedo un biondo che si sbraccia. Tiro un sospiro di sollievo, quando lo vedo sotto una quercia. Corro verso di loro, e appena arrivo Niall mi abbraccia come se fossi un panda tenerissimo.
Tutta sta confidenza, Niall?
- Da oggi ho capito che mi vuoi bene, Niall- gli sussurro ricambiando la stretta.
Il biondo ridacchia e mi lascia andare un po’ stordita.  Arriva anche Zayn, che mi abbraccia come se non ci fosse un domani.
- Ma che vi prende a voi due oggi?- chiesi ridendo da quella manifestazione d’affetto.
I due si scambiarono uno sguardo.
- Ti ricordi l’allenamento che dovevamo presentare oggi?- mi chiede Zayn.
Io annuisco, facendo cenno di continuare
- Non era per un progetto scolastico, e non è una casualità, se siamo tutti dominatori tranne Elisabeth.- dice mordendosi il labbro.
Io annuisco di nuovo un po’ confusa, chiedendomi dove volesse andare a parare.
- Sta tornando- sussurra. – lui sta tornando.-
Sembra quasi tremi, e Niall continua a tenermi la mano come se volesse sostenermi dalla paura che sarebbe dovuta intervenire in quel momento.
- Lui, chi?- chiedo confusa.
- Il signore oscuro- sussurra Niall. – ti sta cercando, Astrea. Vuole ucciderti.-
Un brivido gelato mi percorre la schiena. In quel momento mi vengono in mente tutti i film di Harry Potter che ho visto, ma lui non usava il potere del fuoco. Comincio a tremare, pensando che una persona voglia uccidermi.
- M-ma perché io?- balbetto spaventata.
Zayn mi abbraccia di nuovo, e all’abbraccio si unisce Niall. Li stringo più forte che posso, mentre i miei occhi cominciano a velarsi di lacrime.
- Perché tu sei la più potente. Sei l’essere magico più potente del mondo, dopo di lui.- sussurra Zayn accarezzandomi i capelli.
Continuo a piangere, quando entrambi si staccano da me. Entrambi hanno gli occhi lucidi.
- Non dirlo a Elisabeth, Astrea.- mi consiglia Zayn – ne soffrirebbe troppo, per lei sei come una sorella.-
Io annuisco, asciugandomi le lacrime. Do’ un bacio sulla guancia a Zayn e al biondo, quando improvvisamente corro verso la mia camera.
I due continuano a gridarmi domande, ma io non ci bado e nonostante inciampi molte volte, mi rialzo e corro verso la mia camera.
Prendo carta e penna, cominciando a scrivere.

“Cari Zayn, Niall, Elisabeth e… Harry…
Mi dispiace, non ce la faccio a sopportare tutto questo. Non voglio combattere, da bambina ho sempre avuto il terrore di combattere pure contro mio fratello! Non mi sento pronta, non sono pronta, e non lo sarò mai. Si dice che da grandi poteri derivino grandi responsabilità, giusto?
Bene. Per una volta mi presento irresponsabile, cercando di scappare. Scappare da lui.
Mi dispiace, vi voglio bene.
La vostra Astrea”

Ripiego la piccola lettera, e la metto lì in bella vista. Prendo tutti i miei vestiti dall’armadio, e li infilo malamente nella valigia che non sapevo neanche di avere. La chiudo a fatica, quando sento qualcuno bussare. Ignoro, e continuo a prendere la mia roba. Sento che delle nocche ancora premono. Sbuffo alterata e apro la porta con forza. Vedo Harry che mi guarda quasi… con tenerezza, mentre entra nella mia camera come se fosse a casa sua.
- Con comodo eh- sbuffo scocciata. – perché sei qui?- chiedo fredda.
- Niall e Zayn mi hanno detto quello che sai- mormora quasi dispiaciuto. – mi hanno detto che a me avresti ascoltato-
A quelle parole mi viene una fitta allo stomaco, accompagnata da piccole lacrime che minacciavano di uscire.
- Io invece credo di no- dico con una paura che vorrei nascondere. – credo che il nostro odio reciproco non lo permetta.- dico ferita dalle parole di quella mattina.
Lui emette un sonoro sbuffo, appoggiandosi sul letto e invitandomi a fare lo stesso. Io con riluttanza mi siedo vicino a lui, e lo guardo disinteressata.
- Tu non capisci- sussurra. – tutte le persone che amavo, sono morte.- sorride amaro – non riesco più a fidarmi delle persone, perché ho paura muoiano. Ho paura di affezionarmi, perché sono sicuro che da un momento all’altro mi lascino, e io soffra. Ho paura di tutto quello a cui tengo, perché so che mi scivolerà dalle mani prima o poi-
Fa una breve paura, passandosi una mano sulla faccia. Non osa guardarmi, e continua fissando un punto indefinito della stanza.
- Come la sabbia. Ne prendi una manciata, ma a poco a poco ti scivolerà, e rimarrai con le mani vuote; ricordandoti che un tempo lì c’era della sabbia ma ora non c’è più-
Io guardo Harry, con gli occhi lucidi. Appena si volta verso di me, noto che una lacrima gli accarezza il viso, e non posso fare a meno che asciugargliela accarezzandogli la guancia. Lui mi mostra un sorriso, che non fa che sciogliermi il cuore.
Mi giro verso un punto indefinito, e comincio a parlare.
- Sai, un po’ posso capirti.- biascico. – i miei genitori sono morti per un incendio, che ha appiccato qualcuno, non si è mai scoperto chi.- sorrido amara, ricordando i miei genitori – li ho visti morire sotto i miei occhi.- comincio a piangere, e la mia voce si fa strozzata. Mi passo le mani dalla faccia hai capelli, appoggiando i gomiti sulle ginocchia piegate. Comincio a piangere, un pianto pieno di spasmi. L’eco dei miei singhiozzi rimbomba nella stanza, nel silenzio più totale.
- Avevo solo nove anni, Harry…- dico piangendo. – loro non meritavano questo…- sussurro ansimando.
All’improvviso due braccia mi stringono a sé, mentre una mano mi accarezza la schiena. Comincio a sfogarmi, liberando tutto quello che avevo dentro. Era da tanto, che lo rinchiudevo. Lo rinchiudevo nei meandri più scuri della mente, evitando che venisse fuori. Ma lui, lui l’ha fatto venire a galla.
Capisco, solo in questo momento che entrambi abbiamo bisogno di qualcuno su cui appoggiarci, qualcuno che ci sostenga. Qualcuno che ci faccia sentire amati, qualcuno che sappiamo non ci tradirà mai, qualcuno sui cui riporre tutta la fiducia non pentendosene. Io avevo bisogno di qualcuno come Harry.
- Calmati…- mi sussurra poco dopo con dolcezza. – ci sono qui io con te, ma in cambio voglio una cosa…- mi dice prendendomi il viso tra le mani, e asciugandomi le lacrime con il pollice.
- Cosa?- sussurro tirando su col naso.
- Sorridimi, e, promettimi che non mi pentirò di essermi… fidato ancora una volta- deglutisce.
Sorrisi, e lui mi seguì.
- Il sorriso più bello è quello fra le lacrime, perché è il sorriso di chi ha lottato e ne è uscito vittorioso- sorride accarezzandomi la guancia.
- Harry, io ci sarò sempre per te-

 





(Finisco sempre i capitoli prima quindi non riesco a non postarli cwc)
ODDIO QUESTO CAPITOLO E’ LA DOLCEZZA (dovreste dirlo voi in realtà HAHAHAHAHA)
Prima di tutto, vi voglio dire che nel momento che ho scritto questo capitolo era moralmente instabile, e quindi da diabete, forse non ci saranno più capitoli così HAHAHAHAHAH.
Secondo voi cosa succede nel prossimo capitolo? A voi la parola *punta il microfono*
Infine, però, voglio ringraziare la mia più fidata lettrice, la prima che mi ha recensito, facendomi andare avanti…
Sally_Styles
Oddio non smetterò mai di dire che ti amo con l’anima sdfghjk.
Spero di averti fino alla fine, ti ammmo <3.
Vorrei ringraziare anche
Yuki_Onna
Che c’è ad ogni capitolo HAHAHAHAH <3
Infine
Peace e Love
Sei stata gentile nella tua scorsa recensione, anzi dolcissima sdfghjk
E con questo vi saluto, care Fantasy-letter. (Il mio inglese e Faboulos HAHHAHAH)

   
 
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