Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Morgana_D    26/07/2013    6 recensioni
Tom Riddle è il ragazzo perfetto che tutti noi conosciamo. E' freddo, sadico e crudele, ma se incontrasse una persona che per un attimo, solo per un attimo, riuscisse a farlo sentire più umano?
Una storia d'amore confusa, inutile, banale. Lei è semplicemente una come tante, non ha niente di speciale. Innamorata, coraggiosa, sincera. Tutto quello che Lui non sarà mai.
Dal 16° capitolo:
“Perché l’hai fatto?” Morgana iniziò a piangere “Era necessario farlo?”.
“Sì” rispose Riddle freddamente.
“Sei diventato un mostro”.
“È qui che ti sbagli, lo sono sempre stato” e lo disse così, con il suo tono distaccato.
“Mi fai schifo. Non ti voglio mai più vedere. Vattene.” Gridò. “Ti odio”, e si lasciò cadere nella neve fredda, gelida come le sue parole.
-
La nuova versione di questa storia si trova qui: https://archiveofourown.org/works/26630470
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
XVIII. Curare il male.
                                                                                                               << Probabilmente eri la persona sbagliata al momento sbagliato.
                                                                                                                    Ma cavolo, ogni volta che sorridevi non capivo più niente >>
                                                                                                                                                                                               cit.

Dorea rideva, felice come non mai. Rideva ad ogni battuta di Charlus, ad ogni cosa che diceva, anche se non c’era nulla da ridere. Il ragazzo le chiese come mai continuasse a ridere.
“Non mi sono mai sentita così felice”. Ed era vero, nulla l’aveva mai fatta sentire felice.
Era ormai una settimana che tutti i giorni, finite le lezioni, si incontravano in biblioteca per studiare insieme: la maggior parte delle volte la signorina Violet, la bibliotecaria, li guardava stizzita da dietro il bancone per il tono troppo alto delle risate.
Charlus le aveva presentato ogni suo amico, e ne aveva tanti, l’aveva portata in uno dei posti a suo dire più romantici – il campo di Quidditch – e l’aveva già invitata ad uscire con lui per la prossima passeggiata ad Hogsmeade. Nonostante ciò non aveva ancora deciso di baciarla e Dorea non sapeva quanto ancora avrebbe aspettato. A volte era così ottuso. Sospirò.
“Qualche problema?” chiese apprensivo Charlus. Dorea scosse la testa.
“No, riflettevo e basta. Niente di che”.
Pensò se fosse giusto aspettare che Charlus si facesse avanti. Avrebbe potuto prendere anche lei l’iniziativa, no? E se poi lui non avesse voluto? Se tutto fosse solo dentro la sua testa?
Respirò profondamente.
“Charlus?” fece un altro grande respiro “ti va se stasera, dopo cena, facciamo una passeggiata?”
“Ovvio!” L’allegria del ragazzo la inondava completamente, non riusciva a darle il tempo per pensare a nulla, non riusciva più a contare quello che le capitava a tiro. Se era triste o nervosa pensava a Charlus, al suo sorriso, ai suoi gesti allegri, al casino che creava dovunque andasse e si sentiva bene. Bene come non lo era mai stata.
Vide passare Morgana. Non riusciva a parlare con l’amica da quella sera in cui lei e Charlus avevano fatto amicizia. Morgana la evitava, evitava tutti. Dorea salutò Charlus frettolosamente, anche se avrebbe preferito passare ancora del tempo con lui.
“Allora a stasera!” e le rivolse uno di quei sorrisi che le facevano sciogliere il cuore e non capire più nulla.
Si precipitò verso la Grifondoro, che si era appena seduta ad un tavolo ed aveva disposto le cose per cominciare il tema di Antiche Rune.
Le si sedette accanto, Morgana continuò a far finta di niente.
“Morgana si può sapere cos’hai? Sono giorni che mi eviti e non riesco a trovare un momento per parlarti. È successo qualcosa? Qualcuno ti ha fatto del male?” Morgana rimase indifferente. Dorea la scrollò, per poco non incominciò ad urlare.
“Ora usciamo fuori di qui e mi racconti quello che è successo. E la tua risposta non sarà no.”
Dorea richiuse i libri di Morgana e glieli mise nella borsa, poi trascinò l’amica fuori dalla biblioteca fino a che non trovò un posto abbastanza isolato dove parlare tranquillamente.
“Morg parlami, ti prego. Mi fai stare male così.” Morgana scoppiò a piangere e la abbracciò.
“Non ce la faccio più. Sto male. Mi odio. Non riesco a stargli lontana pur sapendo che è un mostro, che mi vuole solo far del male. Non ci riesco. Non riesco neanche ad incolpare lui di tutto questo. Do la colpa a me e solo a me.”
Continuò a piangere tra le braccia di Dorea, le raccontò di cosa era successo quella sera nel bagno. Aveva paura che accadesse di nuovo, di non riuscire a resistere. Si sentiva vuota.
Dorea la strinse forte, accarezzandole i capelli, dicendole di non stare male, che era tutto a posto.
“E sai qual è la cosa peggiore?” continuò Morgana, dopo aver almeno smesso di piangere “Che nonostante tutto io quando sto con lui sto bene. Male e bene. Nello stesso tempo.”

Morgana guardava annoiata fuori dalla finestra, le due ore di Pozioni del venerdì pomeriggio non riusciva proprio a sopportarle. Guardò Gladys, seduta accanto a lei, che prendeva accuratamente appunti su come preparare il Distillato della Pace, di cui il professor Lumacorno stava spiegando la preparazione, lanciando ogni tanto occhiatacce a Morgana.
“Consiglio le persone che non stanno attente di seguire, poiché questa pozione verrà chiesta ai G.U.F.O., per esempio la signorina..” ma il professore venne interrotto prima di dire il suo nome da una ragazza dei Serpeverde in dubbio su un passaggio appena spiegato. Morgana tirò un sospiro di sollievo.
Il professor Lumacorno usava un tono freddo solo con lei, con il resto delle persone era buono e pacioccone.
Nulla sarebbe riuscita a farle passare l’odio per Pozioni. Quella materia era stressante e non la capiva.
“Bene ragazzi. Se seguite tutte le istruzioni che vi ho dato, ma che potete trovare tranquillamente sul vostro libro di testo, otterrete uno splendido Distillato della Pace. Ora proverete a farlo. Buon lavoro ragazzi!”
Triturare di qua, sminuzzare di là. Morgana era ancora ferma alla prima riga del foglio mentre la pozione di Gladys e di molta altra gente intorno a lei aveva già assunto un colorito azzurrino descritto nel terzo passaggio. Provò ad andare avanti, ma quando arrivò al punto tre il suo distillato era grigio. Troppo spento.
“In arrivo un altro Desolante, Diaspro” la schernì Abraxas Malfoy seduto davanti a lei.
Quando il professore girò per i banchi per assegnare i voti lanciò un’occhiata di disprezzo al suo calderone, assegnandole una D. Gladys ricevette una A, Rachel una O, Riddle una E, ovviamente.
Alla fine della lezione il professore la richiamò all’interno della classe.
“Signorina Diaspro, dato che non riesce ad apprendere la mia materia, forse Tom, cioè il signor Riddle, essendo un alunno modello, potrebbe darle un aiuto. Cosa ne pensa?” chiese con aria afflitta Lumacorno.
“Io, ecco. Non saprei che dire, grazie, ma non credo che…” rispose imbarazzata.
“Perfetto, Tom per te non è un problema vero?” chiese garbatamente il professore, rivolgendosi ora al ragazzo.
“Assolutamente no, professore” sorrise. “L’ho sempre detto che sei un esempio per tutti, bravo ragazzo” disse Lumacorno, mettendogli una mano sulla spalla con fare paterno.

“Ipocrita. Bugiardo. Leccapiedi che non sei altro. Non ho intenzione di prendere lezioni da te, posso farcela benissimo da sola. Che odio. Che odio!” Morgana aveva aspettato che il professore si allontanasse dall’aula per urlare tutto addosso a Riddle.
“Hai intenzione di calmarti ora?” “No!” “Fai come ti pare, isterica.”
La guardò fisso negli occhi, Morgana distolse lo sguardo. Non sopportò la vista di quelle iridi trasparenti, tanto limpide da non sembrare capaci di far del male a qualcuno.
“Allora, quando vuoi che facciamo le nostre lezioni private?” chiese il Serpeverde, malizioso.
“Mai. Non ho intenzione di passare del tempo con te se non quello strettamente necessario” rispose stizzita Morgana.
“Io penso di sì, invece.” Sorrise sghembo.
“E cosa te lo farebbe pensare?” Si sistemò i capelli dietro l’orecchio, Riddle notò quel gesto.
“Sai che sei più bella riccia?” Morgana a queste parole avvampò. Iniziò a balbettare, poi riprendendosi lasciò cadere il discorso.
“Non passerò del tempo con te. E soprattutto, sappi che ho intenzione di scoprire cosa ci facevi nel bagno delle ragazze l’altra sera. È una promessa Riddle, lo scoprirò” sentenziò Morgana.
“Mi pregherai di darti una mano a Pozioni Morgana, anche questa è una promessa” le urlò dietro mentre la ragazza correva via.

Dorea aspettava davanti il portone principale l’arrivo di Charlus. Era in anticipo, dovevano vedersi soltanto alle nove, ma lei alle otto e quaranta era già uscita dal dormitorio. Si era vestita interamente sul viola: viola, violetto, lilla. Sperava di piacergli. Sperava di non fare una figuraccia, come suo solito.
Quando lo vide arrivare sorrise e le si illuminarono gli occhi. Anche il ragazzo sorrise.
“Sei bellissima, come al solito” disse Charlus. Se possibile il sorriso le si allargò ancora di più. “Grazie”.
“Dove vuoi andare? Penso che fuori faccia un po’ troppo freddo e non voglio che ti ammali..” disse il ragazzo. Dorea rise sommessamente.
“Stavolta ti porto in un posto io. È il mio posto preferito.”
Prese Charlus per mano e lo guidò fino alla Torre di Astronomia.
“Dì la verità: mi hai portato qui perché hai bisogno di ripassare prima che il professore ci faccia quel compito a sorpresa?” scherzò Charlus.
“No, scemo. Non lo trovi romantico?” “Sì”. Lo vedeva anche Charlus che Dorea era felice.
In tutti quegli anni non l’aveva mai vista così. Era diversa dagli altri Serpeverde, diversa da tutti. Era speciale. E se prima era stata solo una cotta, ora era molto di più. Se ne rendeva conto anche lui, vedendola brillare come una stella.
“Sai, tutti nella mia famiglia hanno nomi di stelle o costellazioni. Io no. A me non mi volevano, ne sono sicura, anche se non l’hanno mai ammesso” Dorea si rabbuiò. Tornando a fissare Orione però gli occhi si distesero di nuovo.
Charlus era paralizzato. Voleva, doveva fare qualcosa. La abbracciò da dietro e Dorea non si scansò. Le appoggiò il mento sulla spalla, le labbra le solleticavano l’orecchio.
“Dorea, ti amo” glielo sussurrò dolcemente, aspettando che realizzasse. “Ti amo anche io”.
Dorea si sentiva così felice da voler piangere. Si girò di scatto e lo baciò. E si sentì completa, anche se nella sua vita tutto stava andando uno schifo. Anche se la sua famiglia non lo avrebbe accettato, non voleva pensarci. In quel momento voleva solo stare bene e sentirsi felice. E stare con Charlus la rendeva felice.
Charlus rispose appassionatamente al bacio e quando la lasciò respirare Dorea iniziò a ridere con le lacrime che le rigavano gli occhi. Che buttavano via tutte le cose brutte che le erano successe, tutti i segni delle ferite e le cicatrici rimaste.
Anche gli occhi di Charlus brillavano dietro il vetro degli occhiali. Era felice anche lui come non mai.
Iniziarono a ballare con la luce della luna e delle stelle alle spalle. E continuarono a ridere e a baciarsi per tutta la sera. Erano felici. Insieme. 




Spazio autrice: So di essere imperdonabile! Lo so! ç.ç Ma spero che almeno con questo capitolo io sia riuscita a recuperare un po'.  Dai almeno loro si amano tanto :D Non come quei due cattivi di Morg e Tom che non vogliono amarsi v.v Giuro (?) che proverò ad aggiornare presto la prossima volta. Anche perché mi rendo conto che così si perde anche un po' il filo della storia (lo perdo anche io!). Beh, comunque vi lascio alle recensioni (perché mi recensirete, vero? *faccina cucciolosa*)!
Per ultima cosa ringrazio le persone che seguono/ricordano/preferiscono la storia. E ringrazio Ells (che ormai si chiama in un altro modo su EFP, ma la continuo a chiamare così), Cat, smgrossello, martufella, Elpis che hanno recensito lo scorso capitolo, vi adoro <3 
Un bacio, 
MD. 
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Morgana_D