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Autore: Scarlett Carson    26/07/2013    2 recensioni
(In revisione si Wattpad) Ciao a tutti! Ecco a voi una storia tutta mia. Ottavia è un essere umano con una famiglia ed era felice, finché un brutto giorno, non le accade qualcosa che cambierà tutta la sua vita e la sconvolgerà in un modo che nemmeno lei avrebbe mai immaginato.
spero vi piaccia ;)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga: La Ragazza Immortale'
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Capitolo 17. Una nuova conoscenza

 

Hai ragione, infatti non lo nego.” riposi. Mi ci volle molto per pronunciare quelle poche parole.

Bene, e sai il perchè? Cosa potrebbe essere? Quando si tratta di te, non riesco più ad essere razionale e prendo decisioni avventate seguendo solo il mio istinto.” mi disse.

Sembrava che, come me, ci avesse pensato molto a quella faccenda; pensavo di essere solo io quella a doverci pensare sul serio.

Poi ci sono arrivato. È stato quando ti ho vista la prima volta negli occhi che qualcosa, dentro me, è scattato. Furono i tuoi occhi a convivermene. Da quel momento, non vedevo l'ora di trascorrere ogni giornata con te. Speravo che saresti rimasta al mio fianco per sempre. Quello che è successo, e che continua a succedere di tanto in tanto, è solo una conseguenza. Ho cercato di trattenermi, ma è stato inutile: più mi trattenevo, più ti volevo.”

Non credevo a quello che sentivo: forse, avrebbe accettato i miei sentimenti, ma...

E con Isis?” dissi, ma mi tappai la bocca subito dopo, come mi era venuta una domanda simile?

Lei è stata solo una cotta della mia adolescenza, non ho mai avuto il desiderio di toccarla, si stare sempre con lei, come quando sono con te. Anche adesso che siamo qui, faccio fatica a trattenermi. Per questo, non riesco a guardarti egli occhi come dovrei” disse, ma a me sembrava il contrario. Ero io quella in imbarazzo, infatti.

Ma mi hai dato ragione, poco fa, quindi anche per te è così?” mi chiese, come se coltivasse qualche speranza che rispondessi come lui si aspettava.

Bé, ecco, all'inizio non ne ero sicura, ma non capivo perchè mi sentissi persa ogni volta che non c'eri, e perchè, agli allenamenti, non riesco mai ad attaccarti sul serio. Perchè se non sono accanto a te, non mi sento a mio agio, perchè sto così bene con te.” dissi, senza però guardarlo troppo: non sarei mai riuscita a dirglielo sennò.

Cosa stai cercando di dirmi?” disse, nella speranza di spronarmi a dire la frase più difficile, che avessi mai dovuto pronunciare ad una persona, nella mia vita.

Sto cercando di dirti che... io... insomma, la tua sola presenza mi fa sentire bene, allevia tutti i miei dolori, scaccia via la mia tristezza. Credo di, ecco, essermi innamorata di te.” dissi, voltandomi di scatto di modo che non vedesse il mio viso, pronto per chissà quale reazione.

Rimase muto per un pezzo, ed io stavo letteralmente impazzendo. Non sopportando più la situazione, stavo per alzarmi per andare via, avevo capito che la mia confessione non era stata gradita.

Feci per alzarmi, ma lui mi afferrò per un braccio, mi tirò indietro, verso di lui, ed io mi ritrovai seduta sulle sue gambe, a guardarlo dritta in faccia.

Non sapevo se era colpa della torcia o per il fatto che lui mi stava abbracciando in quell'assurda posizione, ma mi sentivo andare letteralmente in fiamme.

Allora siamo in due” mi disse e, dalla voce, sentivo chiaramente che stava sorridendo.

Non credetti alla frase che aveva appena pronunciato! Lui, davvero, provava quello che provavo io? Era un sogno, mi sentì sollevata, mi sentivo leggera. Mi lasciai cullare dalle sue braccia ancora per un po', a sentire il suo profumo che mi ricordava il deserto che ci circondava; dune e dune di sabbia erano gli unici testimoni di quello che ci eravamo appena detti.

Finchè non sentì che le sue labbra iniziarono a sfiorare il mio collo, lasciandomi scie di baci lungo tutto il collo; iniziavo a vibrare, strane sensazioni si insinuarono in me, qualcosa che non avevo mai provato prima stava chiudendo ogni porta che conduceva alla mente che diceva che era tutto sbagliato, di fermarsi; chiusi quelle porte e mi lasciai portare da lui, dal mio cuore e da quelle nuove sensazioni che mi facevano vibrare di piacere, tutto pur di non staccarmi da lui, dal mio principe.

Le sue braccia mi avvolsero completamente, in una stretta molto più forte di quella precedente, quasi possessiva, come se non volesse che scappassi.

La sua bocca raggiunse il mio orecchio, dove si appoggiò con le labbra e mi sussurrò:

Io ti amo, voglio che rimani con me per sempre. Non lasciarmi, non tradirmi. Resta al mio fianco per sempre. Sposami, diventa mia, diventa mia moglie.”

Mi stupirono talmente tanto quelle parole che mi voltai verso di lui; aveva una strana luce negli occhi e il suo sguardo si spostava dai miei occhi alla mia bocca.

Dischiuse le labbra, avvicinò con delicatezza la mia testa verso di lui, socchiuse gli occhi e io, invece, li chiusi. Era da tanto che volevo che ricapitasse una cosa simile, ma non sapevo che aspettarmi. Ma mi fidavo di lui, ciecamente. Mi lascia portare da lui. Dipendevo da lui, il mio corpo seguiva il suo.

Portai le mie mani sulle sue possenti spalle, lui spostò la sua mano dalla mia testa alla base del mio collo. Con l'altra, mi sfiorava la pelle nuda delle braccia, fino ad arrivare alle gambe, salendo verso la coscia, andando oltre, passando la mano sotto il tessuto sottile della mia veste.

Iniziai a tremare, e la sua mano, che era sul mio collo, si spostò sui miei fianchi mentre l'altra, si staccava dalla mia gamba. Sentì un rumore metallico e, subito dopo, un fruscio di un tessuto leggero che cadeva sulla sabbia finissima.

Non staccò nemmeno per un secondo le sue labbra dalle mie, ed il bacio, si faceva sempre più passionale; afferrò le mie gambe e mi coricò per terra, con un gesto veloce ma appoggiandomi con delicatezza a terra. Sentì qualcosa di morbido sotto si me: solo toccandolo con la pelle mi resi conto che era il suo mantello.

Il cuore iniziava a battere sempre più forte, lo sentivo martellare in ogni singola parte del mio corpo.

La sua bocca si spostò di nuovo dalla mia alla gola, fino a scendere verso la scollatura del vestito, che abbassò con la mano destra man mano che scendeva con le labbra, fino a scoprire gran parte del seno.

Tornò alle spalle, dove abbassò le maniche del vestito, e si coricò completamente su di me.

A-aspetta” dissi “cosa stiamo facendo?” chiesi, avevo paura di quello che poteva accadere dopo. E se qualcuno ci avesse visto?

Non stiamo facendo nulla di male, ci stiamo solo amando.” mi rispose.

E se ci vede qualcuno?”

Non ci può vedere nessuno. Il villaggio dita da qui, anche se non di molto, e i viaggianti fino a giorno non riprendono il cammino. Non c'è nulla di cui aver paura.”

Le sue parole furono come immergersi nell'acqua calda. E decisi di lasciarmi andare completamente.

All'inizio era doloroso, mi trattenni dall'urlare. Anche per lui era lo stesso, lo capivo dalla sua espressione, ma le sue braccia mi stringevano sempre più forte.

Il dolore passò, lasciando solo piacere. Appresi il significato di amare completamente una persona e, mi resi conto, di quanto desiderassi quel momento.

All'improvviso non eravamo più nel deserto, eravamo noi due nel cielo, sollevati dal vento notturno, ci sentivamo così leggeri.

In lontananza potevo sentire il rumore che facevano le palme cullate dal vento. Non c'era altro, se non noi due nella notte.

Sapevo che non sarebbe mai dovuto succedere, ma non potevamo ignorare ancora per molto quei sentimenti.

Mi chiesi come sarebbe stato poi: se sarebbe tutto cambiato, se avessimo fatto finta di nulla nei giorni a seguire o se avessimo continuato ad amarci, di nascosto.

Ci amammo molto quella notte, non so per quanto, so solo che poco dopo, mi addormentai accoccolata a lui, sul suo petto solido ed abbronzato. Sognando di rimanere così per molto tempo, e un giorno, chissà, passare davvero la vita insieme.

***

 

Il mattino seguente, mi ridestai. Non mi accorsi di aver dormito così tanto.

La cosa più strana era che mi trovavo nella camera di Yami. Mi tirai a sedere, accanto a me sul letto non c'era nessuno.

Buongiorno, finalmente ti sei svegliata.” mi disse, era sulla soglia, già pronto, che mi aspettava per andare da suo padre. Ancora non mi aveva detto nulla su quello che riguardava il suo progetto.

Buongiorno. Ma come siamo tornati indietro?” chiesi.

Ti ho portata io, con l'aiuto del mio cammello. Senza farci sentire, né notare, siamo tornati in camera. E abbiamo dormito profondamente, almeno tu di sicuro. Non ne volevi proprio saperne di svegliarti!” disse, beffandosi di me.

Si avvicinò a me, con entrambe le mani, afferrò il mio viso, lo avvicinò al suo, fino a che le nostre fronti non si toccarono. Rimanemmo così per un tempo che mi sembrava eterno, poi si staccò.

Mi afferrò per un braccio e mi disse: “Forza, dobbiamo andare!”

Aspetta, non correre, mi fai cadere!” dissi io, mentre mi trascinava via facendomi quasi cadere dal letto, tirandomi per il braccio.

Dopo aver reso omaggio, come ogni mattino a suo padre, ci dirigemmo verso la sala da pranzo, dove tutti stavano facendo colazione. Eravamo piuttosto in ritardo quella mattina, quindi vidi molti volti meno noti.

Stavamo uscendo dalla sala, quando un uomo con una lunga tunica, appoggiato ad un bastone di poco più alto di lui, si avvicinò a noi.

Ah, buongiorno Alastor. È molto che non ci incontriamo.” lo salutò Yami.

Buongiorno mio principe, sono felice di avervi potuto rincontrare. Sono stato molto occupato con vostro padre, il Faraone, di questo periodo. Questa bella signorina è la vostra...”

Compagna. L'ho acquistata poco più di due mesi fa. L'hai incontrata una volta, alla sua prima cena con noi. Lei è Ottavia.”

Piacere di conoscerla.” dissi, timida. A dire il vero non mi ispirava chissà aule fiducia ma se era uno che lavorava per il Faraone, doveva essere una persona affidabile.

Il piacere è mio. Io sono Alastor, l'alchimista del regno. Io predico il futuro al Faraone e a tutte le persone che egli desidera conoscerne il futuro. Sono una specie di... stregone ecco. Mi dispiace non averla potuta salutare prima.”

Oh, ma si figuri.” dissi per gentilezza, ma la sua presenza mi metteva inquietudine lo stesso.

Era uno stregone, quindi, era possibile che sapesse della predizione che nessuno voleva farmi sapere? Ero tentata dal chiedere, ma avrei preferito farlo in assenza si Yami. Era una questione personale.

Sa mi piacerebbe lavorare su di lei per predirle il futuro. Me lo lascerebbe fare?” mi disse, ed ero molto tentata. Avrei avuto un occasione per sapere anche della predizione.

Oh, va bene” dissi.

Sicura? Io preferisco, come sempre, non sapere nulla” disse Yami.

Lo so, principe Yami che è molto scettico sulla cosa, ma le garantisco che le mie visioni si avverando sempre. Avevo predetto la sua nascita, più di vent'anni fa.”

So del tuo talento. Non sono scettico, ma preferisco vivere giorno per giorno senza sapere nulla.”

Capisco, ma torniamo a noi, Ottavia, giusto? Mi servirebbe solo una goccia del tuo sangue. Sa devo fare tutto nel mio laboratorio, appena so qualcosa glielo vengo a comunicare.” disse.

Ero molto titubante sul suo modo di operare, ma in fondo, era solo per soddisfare una curiosità. Cosa c'era di male?

E va bene” disse Yami, che lo stavo guardando come per cercare un segno di consenso. Lui estrasse un pugnale che si portava sempre alla gamba destra. Mi afferrò la mano sinistra e mi fece un taglio. Aveva bruciato un po' il contatto della lama sulla mia carne. Ma era durato poco, per fortuna.

Perfetto” disse Alastor. Prese un pezzo di stoffa, una delle tante cose strane appese alla sua cintura e premette contro la mia ferita, il quale mi diede un sollievo quasi istantaneo.

Non preoccuparti, guarirai in fretta” mi disse, e subito non sentì più nessun bruciore. Nemmeno il sangue, denso ed appiccicoso, lo sentivo più sul mio palmo.

Infatti, quando tolse il pezzo di stoffa, la ferita era guarita.

Incredibile” dissi per lo stupore. Era davvero uno stregone!

Visto? Non c'è motivo per essere dubbiosi delle mie capacità. Fidati di me.” mi disse, quasi sussurrandolo, come se volesse convincermi di questo a tutti i costi.

Io ora vado, spero di lavorarci al più presto, ma viene il Faraone prima di tutti.

Ancora una cosa: hai dei bellissimi occhi, sai? Ti consiglio di starci attenta. Da questi occhi, leggo, che ne derivano grandi pericoli.” mi disse, ed andò via.

Cosa voleva dire?” chiesi.

Ah, non lo so. Parla sempre in modo enigmatico, non lo capisco mai. Comunque, non farti abbindolare troppo dalle sue parole. Sarà anche uno stregone capace e mantiene sempre le sue promesse. Infatti, ho sempre paura delle conseguenze che hanno le sue predizioni” disse; aveva detto quella parola che mi ronzava in testa da mesi, ormai.

D'accordo” gli risposi. Scusa Yami, ma credo che lo vedrò ancora. Voglio scoprire di più su quella dannata predizione.

Ormai ero sicura su chi aveva fatto la predizione su di me, e lo volevo sapere a tutti i costi. Anche se avesse voluto dire mentire a Yami.

E poi, volevo anche scoprire, dove si nascondeva il tizio che aveva ucciso i miei e portata qui, per vendicarmi e ringraziarlo per la nuova vita che mi aveva dato e per avermi fatto incontrare Yami, e tutte queste fantastiche persone che mi hanno resa più forte.


Eccomi, come promesso ;) 
Allora, ve lo aspettavate? :) Che ne dite di questo capitolo, "passionale"?
Ditemi, voglio sapere cosa pensavate fosse successo xD forse il titolo, in parte, non era molto azzeccato xD
Che ne dite del nuovo personaggio? Come mai tutto questo interesse per Ottavia?
Cosa credete accadrà nel prossimo capitolo, dal titolo:
Il tempo passa?
Aspetto vostre notizie relative al capitolo ;) 
Intanto, grazie a chi commenta sempre e legge solamente ;) Grazie mille, ;) 
Ora vado a scrivere il capitolo successivo, spero di pubblicarlo al più presto ;)
In fondo, vi ho promesso che, come termino un capitolo, di pubblicarlo ;) 
Alla prossima
Kiss Kiss
Shana

  
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