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Autore: CassandraBlackZone    26/07/2013    3 recensioni
"...Molto bene, scricciolo. Ti do il benvenuto: io sono il Dottore e da oggi in poi, sarò tuo padre”
(Per poter leggere il resto, bisogna aver letto "A person to remember")
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Doctor - 11, Nuovo personaggio, River Song, Un po' tutti
Note: Cross-over, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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“Dottoressa, io sono davvero disperata. Non so che cosa fare con Matt”
“ Mi ascolti signora, le posso assicurare che è una cosa passeggera. Sono convinta che fra un anno o anche meno, il piccolo smetterà”
Malgrado le parole rassicuranti della dottoressa, Lynne non riusciva a darsi pace fino quando non era lei ad essere sicura che suo figlio non avesse niente di strano.
Un po’ delusa, la donna si appoggiò sullo schienale della sedia portandosi una mano sulla fronte.
“Lei non sa cosa mi racconta. Specialmente se le dirò il nome del suo amico immaginario. Ogni sera viene da me tutto eccitato e mi dice quanto si sia divertito con lui”
“Io le continuo a dire che è del tutto normale il suo comportamento. Quando abbiamo fatto il test poco fa ha risposto tutto correttamente” La dottoressa notò Lynne diventare ancora più nervosa di prima “Mi ascolti, lei è una madre fantastica, quindi sicuramente non è stata colpa sua. Va regolarmente a scuola, non ha problemi significativi. Se però lei si ostina ad affermare il contrario, se per lei non è un problema mi racconti tutto”
La donna annuì avvicinandosi alla scrivania. Prese un bel respiro profondo, appoggiò le mani su di essa e iniziò a parlare “Circa due mesi fa Matt non faceva altro che venirmi a svegliare di notte dicendomi che c’era un uomo nella sua stanza che gli parlava. Ovviamente ho subito pensato che avesse avuto un brutto sogno, difatti non c’era nessuno nella sua cameretta, ma per una settima ha voluto dormire assieme a me e a mio marito. Ne era davvero spaventato”
“Vada avanti”
“La settimana seguente sembrò essersi sistemato tutto e ritornò ad essere il bambino allegro e giocoso di prima, solo che…” cercò di trovare bene le parole giuste e il coraggio di continuare “… lui mi disse che l’uomo non era nella sua stanza, ma nella sua testa”
Quell’ultima frase attirò particolarmente l’attenzione della dottoressa che subito iniziò a prendere nota del discorso “Nella sua testa?”
“Sì. Mi ha detto che quell’uomo si scusò per averlo spaventato e che aveva solo bisogno di qualcuno che lo nascondesse per un po’”
“Come si chiama quest’uomo?”
Lynne si morse il labbro inferiore prima di continuare. Aveva tremendamente paura che l’avrebbe presa per pazza o chissà cosa “Ha detto di chiamarsi… Il Dottore. Con la maiuscola”
La dottoressa sbottò una risata e si rilassò dalla tensione precedente chiudendo il suo taccuino “Ah, ho capito di cosa parla. E’ il protagonista di quel famoso telefilm fantascientifico: Doctor Who. E’ piuttosto famoso anche tra i bambini,sa? Anzi, è normale, che qui in Inghilterra lo guardino tutti. Colin Baker è un bravo attore”
“No, lei si sta sbagliando”
“Come?”
Lynne prese dalla sua borsa un foglio di carta ripiegato in quattro e lo osservò a lungo per poi porgerlo alla dottoressa “Ho pensato anche io che fosse lui, ma… non è così”
Un po’ insicura, la dottoressa prese il foglio e spalancò gli occhi appena lo aprì “Ma… questo chi è?”
“E’ lui. L’uomo che Matt chiama Dottore”
La dottoressa rimase a dir poco scioccata:sul foglio vi era disegnato un uomo dai capelli scuri con un ciuffo a sinistra, vestito con una giacca di tweed e un farfallino rosso. Al suo fianco c’erano una donna dai capelli ricci e biondi e una bambina dai capelli lunghi e castani “Di certo questo non è il Dottore che conosco io”
“Ogni volta che Matt ritorna da scuola, viene da me tutto eccitato per mostrarmi questi disegni. Mi parla delle… storie che gli racconta quell’uomo di sua moglie River, di sua figlia Asia e dei suoi amici! Guardi, ne ho molti altri”
Con più sicurezza, Lynne tirò fuori dalla borsa altri fogli che distese sulla scrivania e la dottoressa li guardò uno ad uno.
Erano disegni davvero fatti bene per essere opera di un bambino delle elementari, molto ricchi di dettagli.
“Questo blu… direi che è il TARDIS. Su questi fogli invece ci sono disegnati… presumo degli alieni. Alcuni non li conosco, mentre altri sono molto simili a quelli del nostro Dottore. C’è persino la statua di un angelo. E questo?” La dottoressa passò il dito su una scritta che la incuriosì particolarmente “Progetto MAGEIA…che cosa significa?”
“Oh, quello è uno degli argomenti più strani. Matt mi racconta spesso che il Dottore lavora in un progetto che va oltre la scienza moderna. Qualcosa legato alla magia… Non so bene cosa significhi”
“ Che mi dice di questa Lega del Dottore e dei... C... CBM2?”
“ Ah, di quello non ne ho idea. Lo ha scritto in tantissimi fogli, ma non ho mai capito il loro significato"
La dottoressa analizzò gli ultimi fogli che sembravano rappresentare un Sontaran in giacca e cravatta, una donna dal volto verde e una donna umana “Beh, devo dire che ha davvero una fervida immaginazione”
“Io aggiungerei anche troppa immaginazione. Che cosa devo fare dottoressa?”
Lynne ritornò ad essere preoccupata, mentre la dottoressa le sorrideva tranquilla.
“Signora Smith, suo figlio ha solo sei anni. E’ ancora un bambino, ma non lo sarà per sempre. Vedrà che poi tutto questo passerà. E’ solo il suo amico immaginario, che ha preso il nome di un icona amata dai bambini e che gli racconta storie avventurose. Niente di più”
“E fino ad allora io…”
“Lei dovrà semplicemente continuare ad ascoltarlo”
Lynne ancora non era del tutto sicura, ma cercò di tirarsi su di morale e annuì alla dottoressa. Forse aveva ragione, forse si stava preoccupando inutilmente, pensò lei. Ma c'era qualcosa che la turbava molto, aveva davvero molta paura che sarebbe successo qualcosa al suo bambino, qualcosa di davvero molto pericoloso.
“D’accordo. Vedrò… di non darci troppo peso”
“Brava. È questo lo spirito giusto. Non mi sembra davvero il caso di rovinare l’infanzia di un bambino così piccolo, facendolo andare da uno psichiatra, non le pare?”
“Forse, ha ragione”
Finalmente Lynne sorrise e ringraziata la dottoressa, si diresse verso la porta per uscire, ma prima di aprire l’uscio Lynne si voltò di nuovo verso la scrivania “Oh, vorrei dirle un’altra cosa”
“Mi dica pure”
“E’ normale anche che… Matt sia stato in grado di spiegarmi i principi basilari della fisica quantistica con tanto di esperimenti?”
La dottoressa fece per aprire bocca senza però dire una parola
“A casa abbiamo libri del genere, ma sono su degli scaffali molto alti e lui non ce li ha mai chiesti”
“Non… non mi vorrà dire che…”
“Da quando Matt ha questa voce nella sua testa, oltre alle storie lui mi dice quanto sta imparando dal Dottore. Non mi parla sono di fisica quantistica, ma di molti altri argomenti scientifici che non mi sognerei di sentirmeli raccontare da un bambino di sei anni”
La dottoressa rimase ad ascoltare
“Giusto ieri mi ha raccontato che secondo il Dottore lui avrebbe dovuto essere pronto ad ogni evenienza, ma che per farlo avrebbe dovuto ascoltarlo molto attentamente”
“Pronto? E per cosa?”
“ Pronto a non dimenticare, dottoressa”
   
 
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