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Autore: vanessa_    26/07/2013    10 recensioni
-E Samantha?-
-Non erano gli stessi sentimenti che adesso provo per Jasmine; non hai mai provato la sensazione..di innamorarti davvero? Di amare ogni singola cosa di questa persona, ogni suo piccolo vizio, ogni suo piccolo particolare che la rende unica. Il fatto che lasci sempre i capelli sciolti sul suo bellissimo viso, la sua ossessione per la musica classica, le maniche che le coprono sempre i polsi e i dorsi delle mani, le sue unghie lunghe e ben curate, tranne quella del pollice perché ha la fissa di mangiucchiarsela quando è tesa. E' sempre tremendamente puntuale, piena di ansia ed agitazione. E poi..la sua risata..è il suono più dolce che abbia mai sentito in tutta la mia vita. Amo veder comparire sul suo volto un sorriso seguito da una risata a causa mia, amo saper che riesco a farla stare bene. Amo tutto di lei e non m'importa della sua età, di quanto sia arrabbiata con me o di quanto io sia stato idiota perché in questo momento sento che l'unica cosa di cui avrei bisogno è un suo abbraccio, magari mentre siamo sul letto o sul divano..perché potrei stringerla così da farla diventare piccola piccola-
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1.



Ancora un'ora e ci sarà la pausa pranzo, potrò uscire da questo ufficio deprimente e pieno di imbecilli in giacca e cravatta.
-Jasmine!Jasmine!Dov'è quella donna?'-questo era il capo-ufficio,sempre a rompere le palle.
-Sono qui,signore-sospirai.
Mi raggiunse velocemente facendo suonare i suoi tacchi da uomo di quelle scarpe eleganti.
-Non hai completato il modulo che ti avevo chiesto, fallo prima che decidi ti sbatterti fuori di qui-mi disse severamente dandomi un pacco di fogli enorme.
Sbuffai senza farmi notare ed iniziai a lavorare, coraggio..manca poco.
Quando scoccò l'una mi alzai da quella sedia e andai a pranzo,finalmente.
Durò solo venti minuti,poi tornai alla mia postazione,ma non potei fare a meno di notare il nuovo impegato accanto a me.
Mi sedetti spiandolo con la coda dell'occhio sistemare la sua scrivania, non ne arrivava uno nuovo da mesi.
Era un uomo affascinante,aveva un certo non so che,molto caristamico.
I capelli erano mossi e portati in una specie di cresta ampia,aveva un minimo accenno di barba,occhi di un verde spento.
Era alto e si teneva in forma,a giudicare dal suo fisico ancora piuttosto tonico.
Lo vidi alzarsi ed avvicinarsi a me,oddio,ed ora che faccio?
-Mi..scusi?-quasi sussurrò.
Che voce calda, era profonda e rauca.
-Si?-chiesi squillante.
-Salve,mi chiamo Harold-mi allungò una mano sorridente.
La strinsi ricambiando il sorriso.
-Jasmine-risposi.
-Mi spiace distubare il tuo lavoro ma vorrei farti una domanda-disse  mantenendo il sorriso.
-Ma figurati,dimmi pure-risposi alzandomi.
La nostra differenza di altezza era notevole:la mia testa corrisondeva alla sua spalla.
-Sai dirmi cosa significa questo..?-mi chiese indicandomi un foglio.
Era il modulo di partenza che dava a tutti il capo-ufficio.
-Oh,ti chiede soltanto di inserire se hai avuto lavori simili a questo, so che è strano ma il capo qui sarebbe capace di farti domande pura sulla tua vita sessuale-sbuffai.
Harold rise rumorosamente e sorrise,mostrando dei magnifici denti,ancora perfetti.
-Grazie Jasmine-
-No, chiamami Jas.-
-Okay, allora tu chiamami Harry-sorrise.
-Contaci, Harry-
Mi fece un occhiolino tornando alla sua scrivania finendo il modulo.Ed io feci lo stesso.
 
Alle quattro del pomeriggio uscii dall'ufficio, e guarda la sfiga...pioveva a dirotto.
Alzai lo sguardo verso il cielo e notai le nuvole completamente grigie.
Tirai su il cappotto nero sulla testa,riparandomi dalla pioggia,ed iniziai a camminare velocemente sui tacchi.
-Jasmine!-sentii urlare.
Mi girai e notai Harry venirmi incontro correndo con un ombrello.
-Ti serve un ombrello?-chiese coprendomi.
-Grazie-sorrisi.
-Ma figurati,allora,vai a casa dal tuo ragazzo?-chiese sorridente.
Ma che sfacciato!
Era logico dove volesse arrivare.
-In realtà non ho nessuno con cui passare il tempo, solo una adorabile gattina di nome Maggie-risposi con un filo di umorismo.
L'uomo sorrise leccandosi le labbra, a quella mossa mi sciolsi.
-Allora non ti darà fastidio se ti invito a bere un caffè-
-No,certo che no-risposi sinceramente.
-Bene,seguimi-mi prese per il polso facendomi rabbrividire,che tocco caldo.
Entrammo in un bar poco affollato e prendemmo posto ad un tavolino accanto ad un quadro astratto.
Mi guardai intorno per evitare il suo sguardo,ma mi accorgevo dei suoi occhi posati costantemente su di me.
-Quanti anni hai,Jasmine?-mi chiese improvvisamente con quella voce rauca.
-Venti fra un mese-risposi.
Sembrava sorpreso della mia risposta,evidentemente di aspettava fossi più grande.
-Tu?-chiesi subito.
-Ventinove,trenta a febbraio-rispose tranquillo.
Merda,siamo a novembre,sto uscendo con un quasi trentenne.
-Ti da fastidio uscire con un vecchio?-rise.
Sorrisi divertita,come ha fatto a capire a cosa stavo pensando?
-Non sei vecchio-risposi.
-Per te sì-disse prontamente.
Alzai le spalle e disolsi lo sguardo.
Arrivò il cameriere ed ordinammo due caffè macchiati.
Aprii la busta dello zucchero e lo versai nel caffè bollente,dopodiche iniziai a girare il cucchiaino mescolando.
Harry non fece lo stesso,anzi,mi diede la sua busta di zucchero e bevve il caffè amaro.
-Ti piace amaro?-chiesi divertita.
Lui annuì serio e pulendosi ,con un tovagliolo,le labbra bagnate di caffè.
-Bene,vado a pagare..-mi disse.
-Ma anche no-risposi.
Lui rise e mi chiese il perchè.
-Voglio pagare io la mia parte-ammisi.
-Jasmine,non c'è bisogno,davvero..'-
-No Harry,voglio pagare.-dissi allungandogli qualche moneta.
Lui sorrise malizioso e prese le monete.
Se ne andò senza dire nulla a pagare e quando tornò e si sedette intrecciando le dita delle mani.
-Sai,vorrei ricambiare il favore..-disse.
-Sarebbe?-chiesi curiosa.
-Voglio invitarti ad uscire e lascerai pagare me-
-Oh..-
Non me l'aspettavo questa.
Non sapevo che rispondere,insomma,Harry è simpatico,bello,divertente e affascinante,ma la sua età mi spaventa.
Poi chissà quante donne avrà già avuto,io nemmeno un ragazzo.
-Sì,va bene.-risposi.
-Davvero?-si accertò.
Annuii sorridendo,lui ricambiò il sorriso.
-Fantastico,facciamo domani sera?-
-Perfetto!-esclamai.
Ci alzammo entrambi uscendo dal locale e ci rincamminammo verso casa mia.
-Non hai l'auto?-domandai io.
-Sì,ma in questo momento è con mia sorella,l'ho prestata a lei-rispose.
Una volta davanti al portone del mio condominio ci scambiammo i numeri e mi salutò con un bacio sulla guancia sorridendo.
Salli le scale fino ad arrivare al mio appartamento,entrai e trovai ai miei piedi Maggie,il mio piccolo patuffolo bianco.
-Ciao amore mio!-le dissi prendendola in braccio.
Mi sedetti sul divano con lei fra le mie braccia ed accesi la TV,domani è sabato e non lavoro,dovrò andare a comprare un abito per la cena con Harry,non ho un vestito elegante nell'armadio da tempo.
 
 
Dovetti svegliarmi presto quel sabato, cosa che abitualmente non faccio a causa della mia non-voglia di fare niente.
Però feci colazione con calma, mi vestii con un paio di jeans attillati,un golfino celeste e i miei soliti stivali con il tacco.
Dopo aver dato la colazione anche a Maggie indossai il mio cappotto nero ed uscii di casa, questa volta con un ombrello.
Camminavo ammirando le vetrine,c'erano abiti uno più bello dell'altro, non avevo la minima idea di cosa avrei preso.
Decisi di escludere un abito lungo fino alle caviglie, mi avrebbe complicato la vita, ma nemmeno un abito corto ed attillato, che figura ci avrei fatto?
Entrai in un negozio molto raffinato, c'erano abiti di tutti i tipi, però solo uno mi colpì.
Era corto, sì, ma non troppo.Era bianco,con un fiocco nero sotto il seno, stile impero.
Il top era attillato, poi scendeva ampio e sul retro era semplice,senza decorazioni.
Mi fece subito andare in estasi, era perfetto, rispecchiava il mio stile, e anche se non era proprio da sera, era perfetto.
Lo comprai senza pensarci un attimo, ma non sapevo a che scarpe lo avrei abbinato.
Sfruttai l'occasione dell'essere fuori casa per andare da StarBrucks e prendermi un caffè freddo, poi ritornai a casa.
Maggie dormiva sul mio letto tranquilla, ed io scelsi le scarpe da indossare.
Semplici, nere, con tacco alto.
Amo i tacchi, soprattutto perchè io non sono molto alta, e accanto a uomini come Harry sarei risultata una nana.
Volevo tutto perfetto, ho diciannove anni ma era il mio primo appuntmento in assoluto.
Ero agitatissima, mi sdraiai sul letto, accanto a Maggie e vibrò il mio telefono.
'Alle 20 sarai pronta al portone? xx'
Oh mio dio, sorrisi.
Non avevo mai ricevuto attenzioni da ragazzi, cristo, ero troppo agitata.
'Certo (:' 
Risposi subito.
 
Sono le 19:55, ero pronta da mezz'ora, salutai Maggie e scesi le scale raggiungendo il portone, uscii.
Faceva troppo freddo, cercai di scaldarmi il più possibile con il cappotto nero, le calze leggere che indossavo non aiutavano la situazione.
Avevo un trucco solito, che usavo anche al lavoro.Un rossetto rosso opaco e occhi con matita, mascara e eyleiner rigorosamente neri.
Controllai l'orario sul telefono e quando alzai lo sguardo una Lamborghini nera era di fronte a me.
Harry era arrivato.


SALVE.
Sono 'tornata' con un ennesima ff, le faccio sempre su Harry, lo, ma mi ispira Fan Fiction, lol.
Vi prego di recensire qualcosa, qualsiasi cosa.
Graaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaazie.
E vorrei ribadirlo: il banner è stato fatto da
@pleasebemywill  Detto questo mi dileguo(?), ciaaaaaaaaao.
  
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