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Autore: WeLoveJorgeBlanco    26/07/2013    4 recensioni
Cosa sarebbe successo dopo il bacio “sbagliato” che Diego avrebbe dato a Violetta alla canzone finale “Yo soy asi”?
Su Disney Channel le puntate riprenderanno a settembre, ma io immagino che la storia si svolga in questo modo. E mi auguro, che la storia sia così anche a settembre! C:
Dalla storia :
“Leon”
“Si?” chiesi appoggiando la mia fronte alla sua.
“Io ho bisogno di te” limitò a dirsi.
Quelle poche parole riuscirono a farmi capire quanto il nostro amore era forte ed entrambi avevamo bisogno dell’altro come l’aria.
“Anche io ho bisogno di te. Ti amo” dissi.
Inevitabilmente una lacrima sgorgò silenziosamente dai miei occhi e lei sorrise.-
Coppia : ViluxLeon e altre :)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Leon P.O.V
 
Dopo la breve chiacchierata con Lara mi avviai con la moto verso la casa di Violetta, non vedevo l’ora di baciarla di nuovo.
Volevo trovare il coraggio di lasciare Lara, ma rimaneva pur sempre la mia migliore amica.
Non potevo piantarla in asso così.
Sfrecciai alla velocità della luce e in un lampo arrivai davanti casa Castillo.
Lei probabilmente sentì il rombo del motore e mi salutò della finestra.
Notai una piccola scollatura che lasciava intravedere il suo decolleté e ne fui stregato.
Mi ripresi dopo quella piccola osservazione e le feci un cenno con la mano.
In un nanosecondo mi aprì la porta e saltò tra le mie braccia.
“Leon!” gridò felice.
Io le accarezzai la nuca.
Come cavolo aveva fatto a cingermi la vita con le sue gambe?
Per non farla cadere le misi una mano sotto la gamba per sorreggerla e la posai delicatamente, come se fosse di cristallo, sul divano.
Lei si sedette a cavalcioni sulle mie ginocchia.
Incominciò a baciarmi il collo ma la scostai, non volevo che suo padre ci scoprisse a pomiciare sul divano.
“Violetta, ci vedrà tuo padre” dissi.
“Ti sbagli. Lui è andato a una cena di lavoro con Esmeralda mentre Olga e Roberto sono andati a fare la spesa e non torneranno prima di un’ora” disse strizzandomi l’occhio.
Per la prima volta, eravamo soli a casa. Soli.
Mi balenarono certe idee per la mente ma le cancellai subito.
Violetta non era ancora pronta.
Al diavolo Leon! Se lei è seduta sulle tue ginocchia così infuocata ci sarà un motivo oppure no? Non vuoi ammettere a te stesso che tu non sei pronto!  tuonò la mia vocina interiore.
Io sobbalzai quando notai che Violetta mi stava sbottonando la camicia incominciando a baciare il mio petto nudo.
“N-no amore” dissi spingendola via.
“E ora cosa c’è?” disse sbuffando.
“Tu non sei ancora pronta per questo”dissi alzandomi.
Lei capì tutto ma poi si mise a ridere.
“Cosa c’è tanto da ridere?” dissi.
Lei incominciò a ridere più forte guardando i miei pantaloni.
Mi accigliai e notai un rigonfiamento nei miei jeans abbassando lo sguardo.
Dio che imbarazzo.
Diventai bordoux e presi una cornice dal tavolo per coprire quel punto.
Lei si coprì la bocca per soffocare le risate.
“Beh, tu mi fai questo effetto” ammisi con un filo di voce.
“Leon, non devi essere in imbarazzo” rispose alzandosi e venendo verso di me.
Io avanzai dietro e caddi sul divano e lei si buttò sopra aderendo completamente al mio corpo.
Iniziò a baciare ogni centimetro della mia pelle mentre le batteva forte il cuore.
Incominciai lentamente a eccitarmi e perdere il lume della ragione.
Arrivò finalmente alle mie labbra che volevano unirsi alle sue.
Lei prese le mie mani e se le mise sui suoi fianchi per accarezzarli.
Presi l’iniziativa di togliermi la maglia, avevo troppo caldo.
Lei rimase incantata a fissare il mio petto nudo.
Mi azzardai e incominciai ad accarezzarla da sotto la maglietta e mi avvicinai con le mani al gancetto del suo reggiseno che slacciai senza difficoltà mentre lei mi accarezzava i capelli.
In quel momento realizzai che lei non doveva perdere la sua verginità in quel momento, distesa su un misero divano nella sua casa.
Mi bloccai mentre lei iniziò a togliersi la maglietta ma la fermai.
“Violetta” dissi ansimando.
Lei si fermò di colpo.
“Non è il momento” mi affrettai a dire.
Lessi un po’ di amarezza nei suoi occhi.
“Scusa, forse ho fatto qualcosa di sbagliato” disse con lo sguardo basso.
Io mi alzai e le presi le mani.
“Tu sei fantastica, ma non possiamo farlo in questo modo. Devi ricordare questo momento per tutta la tua vita e voglio renderlo anche il più felice” dissi con dolcezza.
Il suo broncio svanì.
“Pensavo che tu amassi ancora Lara” ammise.
“Stai scherzando?Come minimo dovrò organizzare un appuntamento con una orchestra e mettermi lo smoking per questo momento”
Lei rise da sotto i baffi.
“Sei esagerato” disse.
“No, sono solo pazzo di te” dissi incominciando a baciarla appassionatamente.
Mi abbottonai la camicia e lei si abbottonò il reggiseno.
Dopodiché mi stesi sopra di lei e iniziai a baciarle il collo, era decisamente il suo punto debole
Lei mi cinse in un abbraccio e iniziò a spingere di più il mio corpo verso il suo.
Nonostante le avvertenze, entrambi ci desideravamo fisicamente  e stavamo ancora una volta trasgredendo.
All’improvviso sentii la serratura girare e lei mi guardò con uno sguardo pieno di paura.
 
Angie P.O.V
 
Dopo aver percorso qualche metro, mi resi conto di non saper dove andare.
Avevo bisogno di aiuto e sapevo la persona a cui rivolgermi.
Mi avviai a piedi verso lo studio e in una mezz’ora ci arrivai.
Mentre percorrevo il corridoio molti alunni mi guardarono con sorpresa poiché stavo trasportando una valigia.
Mi avvicinai alla sala professori e bussai.
“Avanti!” disse Pablo.
La prima cosa che notai fu la sua scrivania zeppa di scartoffie che stava firmando.
Dopo cinque secondi si accorse di me e i nostri sguardi si incrociarono.
“Angie…” disse con amarezza fissando la valigia.
Si alzò e la cosa più utile da fare fu abbracciarmi.
Incominciai a singhiozzare.
“Mi manca Violetta, sapere che non vivrò in quella casa mi fa stare male, lei potrebbe sostituirmi con Esmeralda” ammisi.
“Tu sei sua zia, non potrà mai rimpiazzarti”
Fui rincuorata da quelle parole
“Grazie Pablo, senza te… non so come farei”
Lui mi abbracciò di più.
“Volevo chiederti un favore” dissi dandogli una pacca sulle spalle.
Lui annuì.
“Non so dove andare” dissi mettendo le mani sui fianchi.
“Se vuoi posso ospitarti da me finché la situazione non si aggiusta”
“No Pablo, non voglio recarti disturbo” mentii.
“Non preoccuparti!” disse.
Io fui rassicurata da quelle parole.
Prese la mia valigia e mi accompagnò nella sua casa.
Era una villa molto accogliente.
Aveva anche una piscina, alla faccia del direttore.
Sgranai gli occhi vedendo la mia camera.
Era arredata tutta del mio colore preferito e il letto aveva un baldacchino splendido.
“Ora ti lascio sola, così puoi sistemare le tue cose”
Annuii e chiuse la porta.
Mi buttai senza esitare su quel letto morbido e respirando aria nuova.
 
German P.O.V
 
Aprii lo sportello d’auto per far entrare Esmeralda.
Aveva un vestito nero con una scollatura profonda sulla schiena.

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Dopo una mezz’ora arrivammo al ristorante che lei aveva scelto.
Diedi le chiavi al portiere e ci incamminammo verso il nostro tavolo.
Ci diedero il menù e notai che lei mi guardava con aria afflitta.
“Che hai German?” chiese
“Niente, ti sembro strano?” chiesi.
“Si, da quando è andata via Angie non hai spiccicato parola”
Era vero, sapere che Angie era andata via mi faceva arrabbiare.
Mi prese le mani.
“Non devi darti la colpa. Ha deciso lei così” disse guardandomi negli occhi.
Io scostai freddamente le sue mani e andai nel bagno sperando che si prendesse la linea.
Digitai il numero di Angie e al quinto squllo mi rispose.
“Pronto, signor German, mi sente?” chiese.
“Si, la sento..” dissi molto più rassicurato.
“E’ successo qualcosa a Violetta?” chiese confusa.
“No, mi ero preoccupato per lei, non so dove lei sia andata”
Lei esitò.
“Sto bene, vivo da Pablo ora”
Pablo.
Quel nome mi fece salire il veleno alla bocca.
“Mi fa piacere, ora devo andare”e chiusi la telefonata.
Avrebbe potuto raggirarla e avrebbero potuto fidanzarsi.
Non potevo sopportare una cosa simile.
Era tutta colpa mia e dei stupidi litigi.
Litigavamo per ogni cosa e non era giusto nei suoi confronti, si prendeva sempre cura di Violetta.
Anche se qualche volta trasgrediva, cercava sempre di rispettare le mie regole.
Tornai nella sala mentre Esmeralda aveva già incominciato a mangiare.
“Ci hai messo molto tempo” disse sospettando.
“C’era un po’ di fila, ora mangiamo questa bellissima aragosta!” dissi indicando l’aragosta posta su un piatto d’argento al centro della tavola.
La cena andò splendidamente e lei mi baciò inaspettatamente.
“E’ stata una cena bellissima German” disse con un tono dolce.
Io annuii ripensando al bacio che mi ero dato con Angie qualche mese prima.
Stranamente, mi era entrata nuovamente nella testa
 
P.O.V Diego.
Quel giorno ero molto arrabbiato così mi avviai verso la pista di motocross per dirgliene quattro a Leon.
  Doveva almeno sapere che Violetta aveva un pretendente e il loro amore non sarebbe stato facile.
Quando arrivai si sentii già l’odore di carburante e il rombo di motori che facevano acrobazie nell’aria.
Andai verso un capannone per sapere informazioni su dov’era adesso.
Ero disorientato ma si avvicinò una ragazza a me.
“Ciao, ti serve aiuto?” chiese con un sorriso stampato in volto.
Era bruna, con una coda. Aveva una tuta da meccanico e era abbastanza bassina.
“S-si, sto cercando Leon Vargas. Sono un suo amico” dissi sorridendo.
“Se ne è andato proprio ora, hai qualche messaggio da riferirgli?” chiese.
“Non in particolare, volevo solo salutarlo. Tu sei una sua amica?”.
“No, sono la sua fidanzata!” disse orgogliosa.
Ma come, non si stava baciando con Violetta questa mattina?
Esitai.
“S-stai bene?” chiese sventolandomi le mani davanti gli occhi.
“Si, se passa di qui, digli che è venuto Diego per salutarlo” dissi ammiccando.
Lei mi sorrise.
“Sarà fatto!”
Bene, ora sapevo come vendicarmi.
 
Nota autore : Scusate ma volevo una scena Leonettosa più spinta così ecco umh u.u
Diego ha scoperto il segreto di Leon, come vorrà vendicarsi?
Leon e Violetta saranno scoperti mentre pomiciavano? Sto pensando di scrivere un crossover che riguarda Violetta però negli Hunger Games. Già una ragazza ha fatto una cosa simile e mi era balenata l'idea già un po' di tempo fa perchè Hunger Games è il mio libro preferito e Violetta non ne parliamo U.u
Fatemi sapere  
   
 
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